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Sbirri Pikkiati 17/12/2005

dal "Corriere Adriatico online" - Ragazza travolta a Ponte Sasso, la madre trova il suo corpo in un fossato dell’Adriatica Uccisa da un pirata della strada

dal "Corriere Adriatico online" 

La studentessa era scesa dall’autobus. La sciagura a pochi metri dall’abitazione. Indagini serrate della Polstrada
Ragazza travolta a Ponte Sasso, la madre trova il suo corpo in un fossato dell’Adriatica
Uccisa da un pirata della strada

MAROTTA - Ha visto una figura raggomitolata, una sagoma sbattuta nel fossato su un lato dell’Adriatica. Ha osservato meglio e ha scoperto che quello era un corpo senza vita, il cadavere di sua figlia di 18 anni. La tragedia si è materializzata a Ponte Sasso ieri sera, alle 21. E’ stata la madre a lanciare l’allarme: era uscita di casa per cercare la ragazza che sarebbe dovuta tornare con l’autobus un’ora prima.

La giovane è rimasta vittima di un “pirata” della strada: travolta e uccisa da un’auto che dopo l’urto ha proseguito la sua corsa. Si chiamava Soeka Chantouf, diciotto anni compiuti lo scorso agosto, una studentessa delle superiori di nazionalità marocchina, residente con la famiglia a Ponte Sasso.

Erano passate le 20.30 quando la donna, non vedendo arrivare la figlia dopo un pomeriggio trascorso in città, è andata a cercarla. Si è affacciata lungo la statale Adriatica nella zona di Ponte Sasso e con il cuore in gola ha cominciato a guardarsi intorno, nei pressi della fermata dell’autobus. Lungo il cammino un tremendo presagio: nel buio della statale non molto lontano dalla fermata, e dall’abitazione, la donna ha scorto una scarpa, la scarpa di sua figlia. E’ iniziata così una ricerca disperata, sul ciglio della strada, fino a quando ha visto un esile corpo rannicchiato nel fossetto che corre lungo l’Adriatica.

La donna ha chiesto aiuto al 118, un’autoambulanza di Marotta è arrivata a Ponte Sasso ma per la ragazza non c’era più nulla da fare. Sul posto pattuglie della polizia stradale e agenti della scientifica del commissariato di Fano. I particolari della scena hanno destato feroci sospetti negli agenti: quel cranio fracassato faceva sospettare che la ragazza potesse essere stata aggredita e ammazzata ma già dal primo sopralluogo erano apparse evidenti le tracce degli pneumatici, che segnavano una lunga frenata. In quel tratto della statale Adriatica, non molto lontano dal punto dove il corpo della ragazza è stato scaraventato, i segni dell’auto che l’aveva investita. Un “pirata” della strada cha travolto e ucciso la ragazza di 18 anni quando era quasi arrivata a casa.

Sul posto anche il medico legale che da una prima ricognizione sul corpo ha ipotizzato che la morte sia sopraggiunta intorno alle 20, cioè un’ora prima del ritrovamento. Soeka Chantouf, abitava lì vicino: a pochi metri, in via Collodi, la sua casa e la sua famiglia, emigrata a Fano dal Marocco dove Soeka era nata.

Per ricostruire i dettagli di quella che è a tutti gli effetti la scena di un crimine, i vigili del fuoco hanno illuminato la zona con le fotoelettriche. Un lenzuolo bianco sul corpo e il tratto della statale chiuso per precauzione. Ieri sera il padre della vittima, fuori casa per lavoro, ancora doveva essere rintracciato. Anche il magistrato di turno ha svolto un sopralluogo: la caccia è serrata per trovare l’investitore killer.


 




Sabato, 17 Dicembre 2005
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