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Rassegna alcol e guida dell’8 settembre 2010

A cura di Alessandro Sbarbada, Guido della Giacoma e Roberto Argenta

ROMAGNA OGGI
Forlì, sicurezza stradale: un ’pit-stop’ per salvarti la vita
FORLI’ 8 settembre 2010 - "Fai un pit stop per salvarti la vita" è il titolo dell’iniziativa diretta a promuovere la sicurezza stradale, organizzata dalla Polizia Municipale di Forlì in collaborazione con l’Aci (Automobile Club) Forlì-Cesena, l’Asaps (Associazione sostenitori amici polizia stradale) e Radio Bruno. L’iniziativa, indirizzata in particolare ai giovani, è finalizzata al contrasto dell’abuso di alcool e sostanze stupefacenti, fenomeno che statisticamente continua a rivelarsi in tutta la sua tragicità.
"Fai un pit stop per salvarti la vita" è rivolta a promuovere l’adozione di comportamenti responsabili e corretti alla guida. Le parole d’ordine di questo appuntamento sono: rispetto dei limiti di velocità, no all’abuso di bevande alcoliche, no all’assunzione di droghe, attenzione alle proprie condizioni fisiche nel momento in cui ci si pone sulla strada alla guida di un mezzo.  L’appuntamento, giunto quest’anno alla sua quinta edizione, si terrà venerdì 10 settembre, dalle 19 alle 23.30, a Forlì, negli spazi esterni adiacenti la sede dell’Automobile Club, in Via Monteverdi 1.
La serata, presentata da Marco Viroli, avrà inizio alle ore 19.00, con un aperitivo analcolico offerto da alcuni locali pubblici di Forlì e con il concerto del gruppo forlivese Arthemia. Alle ore 20 il momento clou della serata: sul palco salirà il celebre comico romagnolo Paolo Cevoli per presentare il suo attesissimo spettacolo. La manifestazione proseguirà poi con il saluto delle autorità cittadine, degli enti organizzatori della manifestazione e con gli interventi di personaggi competenti in materia di sicurezza stradale.
Si avvicenderanno quindi sulla scena alcune delle migliori band forlivesi: la Sindrome, i Vicolo Davì, i Phantom Project. Alle esibizioni musicali si alterneranno interventi culturali, come la lettura di poesie sui valori veri della Vita, da parte dei poeti dell’associazione culturale Poliedrica, e un incontro con la scrittrice bolognese Morena Fanti, autrice del libro "Orfana di mia figlia", che racconterà la sua drammatica esperienza di madre.
L’Asaps distribuirà gratuitamente ai partecipanti i propri opuscoli informativi sui rischi legati alla guida in stato di ebbrezza e il proprio annuario sulla sicurezza stradale 2010. In occasione dell’evento il traffico dalla via Emilia sarà deviato nel piazzale di fronte all’Aci e molti conducenti saranno sottoposti, da parte della Polizia Municipale di Forlì, alla verifica dell’alcolemia con gli etilometri. La Polizia Municipale svolgerà unitamente attività di informazione e sensibilizzazione, consegnando materiale illustrativo sulla tematica in argomento.



IL GAZZETTINO (Padova)
Padova. Zanonato fa il proibizionista: «Multe a chi beve alcolici fuori dai locali» (*)
In zona stazione, prima Arcella, giardini dell’Arena e altre piazzette. I vigili: c’è chi bivacca e crea disagi ai cittadini
di Matteo Bernardini
PADOVA (8 settembre) - Stop al consumo di alcol in luogo pubblico lungo le strade del quartiere stazione, della prima Arcella, nell’area delle piazzette Conciapelli, Bettiol, Forzatè, Bussolin, Sartori, e all’interno dei giardini dell’Arena. L’ordinanza anti-alcol è stata firmata ieri dal sindaco Zanonato e resa immediatamente esecutiva. Il divieto non vale solo se le bevande alcoliche, nella zona compresa dal provvedimento, vengono servite nei plateatici dei locali pubblici. Chi non rispetterà la nuova misura stabilita dall’Amministrazione comunale potrà essere sanzionato con una multa di 100 euro.
L’ordinanza, già annunciata prima dell’estate ai commercianti italiani del quartiere stazione in un incontro con sindaco, questore e assessore alla Polizia municipale, è stata emessa dal Comune dopo avere recepito pareri e rapporti delle forze dell’ordine che evidenziavano come «l’area comprendente piazzale Stazione, via Bixio, via Cairoli, via Tommaseo e corso del Popolo fosse caratterizzata dalla presenza di soggetti comunitari ed extracomunitari, talvolta clandestini senza fissa dimora, pregiudicati e tossicodipendenti che stazionano senza occupazione spesso abusando di bevande alcoliche».
Ma non solo, perché «anche nelle piazze Conciapelli, Bettiol, Forzatè, Bussolin, Sartori e ai Giardini dell’Arena - sempre secondo i rapporti dei militari - è frequente la presenza di persone che bivaccano, consumando e abusando di bevande alcoliche, creando così situazioni di degrado urbano che condizionano la vita dei cittadini». Tra l’altro, in alcuni casi, proprio i soggetti descritti nei rapporti di polizia e carabinieri hanno utilizzato le bottiglie di vetro delle birre comperate, e bevute per strada, come arma non solo nelle risse che li hanno visti più volte protagonisti, ma anche nei confronti delle forze dell’ordine mettendone a repentaglio l’incolumità personale nel momento degli interventi. E allora anche per questo motivo è arrivata la firma su un provvedimento che mira a superare il degrado e «l’insicurezza che i cittadini avvertono nel loro vivere quotidiano e il profondo senso di timore per la propria incolumità»; sentimenti che «compromettono il libero godimento degli spazi pubblici, condizionando la qualità della vita».
Ma nello scrivere la nuova ordinanza sulla sicurezza, dopo quella anti prostituzione a cui ha fatto seguito il testo anti droga, il sindaco ha voluto anche sottolineare come sia «necessario contenere il fenomeno dell’abuso di alcolici per il conseguente danno provocato alla salute degli interessati».

(*) Nota: i provvedimenti finalizzati a tutelare l’incolumità delle persone che non bevono, non rientrano nella logica del proibizionismo. Proteggere le persone dalle intemperanze è alla base di qualsiasi regola civile.


IL GAZZETTINO (Rovigo)
Alcol fetale e disturbi correlati: è battaglia
Mercoledì 8 Settembre 2010 - (g.f.) L’Ulss 19 parteciperà domani alla «Giornata internazionale di sensibilizzazione alla sindrome alcol fetale e i disturbi correlati». L’iniziativa è patrocinata dall’European Alcohol Policy Alliance, realtà che organizza già da diversi anni a livello europeo iniziative di sensibilizzazione per la riduzione dei problemi alcol correlati. Quest’anno la giornata vuole sensibilizzare sul tema dell’uso delle bevande alcoliche in gravidanza, una questione sempre più rilevante in quanto vi sono evidenze scientifiche che sottolineano come l’uso di alcolici da parte delle donne in gravidanza e allattamento rappresenti un rischio per la salute del feto e del neonato. Pure con consumi di alcolici in piccole quantità sono state riscontrate conseguenze negative, tra cui l’aumento di aborti spontanei e problemi di salute a lungo termine nel bambino.
In quest’ottica il Dipartimento per le dipendenze Ulss 19 realizza da diversi anni, nell’ambito dei corsi di preparazione alla nascita organizzati dal Consultorio familiare, un’attività di informazione specifica sugli effetti del consumo di alcol rivolta alle donne in gravidanza. «Ben vengano queste giornate di sensibilizzazione - commenta il direttore generale Ulss 19 Giuseppe Dal Ben - soprattutto quando toccano questioni, come la sindrome alcolica fetale, ancora poco note ma che incidono pesantemente sulla salute dei nascituri e sulla loro possibilità di condurre una vita normale».


IL TIRRENO
Bassa percentuale d’infrazioni (2%): controllati 4.600 automobilisti in 3 mesi 
Alcol, ritirate 86 patenti 
Un’estate positiva nel bilancio dei carabinieri 
S.P. 
CECINA. In tre mesi 4.600 persone controllate dai carabinieri per un totale di 86 patenti ritirate. Circa il 2% del totale: una buona media se teniamo conto del massiccio uso dell’alcoltest da parte delle forze dell’ordine. Forse la paura di rimanere senza patente, o forse l’efficacia della campagna sulla sicurezza in auto, hanno reso gli automobilisti sempre più responsabili.(*)
 La lista delle infrazioni non è poi così lunga: su 4.000 mezzi passati al setaccio, 10 sono state le sanzioni per guida pericolosa, 10 per mancato uso delle cinture di sicurezza, 8 per guida senza patente o senza assicurazione, 13 sequestri amministrativi e 10 fermi, 17 incidenti con 14 persone ferite lievemente. Sono i dati forniti dal capitano dei carabinieri Pasquale De Corato; un rapporto non troppo grave sulla stagione estiva appena conclusasi che potrebbe essere utile come metro di giudizio per una spinta al miglioramento per tutti.
 In cima alla lista comunque c’è ancora la guida in stato di ebbrezza: su 86 patenti ritirate, ben 68 riportano sul verbale un tasso alcolemico oltre il limite consentito. I 17 incidenti sopra menzionati potrebbero esser stati causati da conducenti ubriachi, non si tratta quindi di fatalità, ma dell’irresponsabilità di chi sapendo di doversi mettere alla guida non riesce a rinunciare a un paio di bicchieri.
 Sono incorsi in una sanzione amministrativa, ai sensi dell’articolo 75 del codice della strada, 23 persone fermate e trovate in possesso di droga, un totale di 8,5 grammi di hashish, 4,6 grammi di eroina e 2 di cocaina. I 23 sono stati poi segnalati al prefetto e hanno dovuto sostenere un colloquio in base al quale sono stati stabiliti l’entità della sanzione ed eventuali ulteriori provvedimenti.
 In totale, infine, in tre mesi di controlli nelle casse dello Stato sono stati versati 28mila euro di multe.

(*) Nota: la forte diminuzione della percentuale di guidatori positivi all’etilometro è in parte dovuto al maggior numero di controlli, effettuati sempre più su un campione di guidatori meno selezionato. È il risultato, tuttavia, soprattutto di una maggiore attenzione verso gli alcolici. Importante e consolidato risultato nella sicurezza stradale.


LECCEPRIMA
UBRIACHI AL VOLANTE, NON SOLO NEL WEEK-END: TRE DENUNCE
Sono 43 le infrazioni al codice della strada rilevate la notte scorsa, durante controlli della questura e della polstrada: niente cinture o con telefonino alla guida. Tre patenti ritirate per alcool
LECCE 08/09/2010 – Controlli a tappeto, e non solo nel week-end. Elevato il numero di contravvenzioni e, considerando il fatto che non si fosse a cavallo di un sabato, ma nel pieno di giorni feriali, anche il numero di denunce per guida in stato di ebbrezza, con tanto di ritiro della patente, si può considerare tendenzialmente alto: in tre, infatti, sono risultati positivi. I controlli si sono susseguiti la notte scorsa, in più parti del territorio salentino. Controlli straordinari del territorio, predisposti dal questore, e che hanno visto in campo i commissariati distaccati e la sezione di polizia stradale di Lecce. Come sempre, il senso più intimo dell’iniziativa è prevenire condotte di guida scorrette.
Sono state ben 43 le infrazioni al codice della strada rilevate. Nella graduatoria delle mancanze, ai primi posti si collocano il mancato allacciamento delle cinture di sicurezza e l’utilizzo del cellulare durante la guida, sicuramente fra le infrazioni più comuni, in barba alla pericolosità evidente che comporta il non cautelarsi o il colloquiare guidando, lasciandosi magari distrarre davanti ad un incrocio pericoloso.
In totale, gli agenti di polizia hanno controllato 180 veicoli e 314 persone. Fra queste, 95 guidatori sono stati sottoposti all’etilometro, per verificare eventuali alterazioni psicofisiche. In tre, come detto, sono risultati positivi e per questo denunciati. E domani notte, come preannuncia la stessa polizia,i servizi verranno ripetuti. Occhio, allora.


IL TIRRENO
Dal pediatra per smaltire la sbornia 
Ragazzina di 13 anni beve e poi si sente male, ricoverata all’ospedale Ogni weekend al pronto soccorso dedicato arrivano almeno due giovanissimi che hanno alzato un po’ troppo il gomito 
FRA.GO. 
 PITIGLIANO. Quando è arrivata al pronto soccorso del Misericordia di Grosseto, non riusciva nemmeno a parlare. Era agitata, pronunciava parole senza senso. Aveva bevuto. Un po’ troppo, per la sua età. Tredici anni, compiuti da poco. Costretta sul lettino del pronto soccorso pediatrico del Misericordia per smaltire la sbornia.
 È successo qualche sera fa. La ragazzina era insieme ad alcuni amici nella città del Tufo quando ha cominciato a sentirsi male. Ad avere giramenti di testa, a pronunciare frasi sconnesse. Ad urlare senza un perché. Ad agitarsi. È stata accompagnata al pronto soccorso del Misericordia. Visitata, è stata messa a letto e i medici le hanno fatto una flebo. Poi qualche ora di sonno e la sbornia è passata. Probabilmente insieme alla voglia di riprovarci un’altra volta.
 Non è certo il primo caso che i medici del pronto soccorso pediatrico di Grosseto si sono trovati davanti. Ogni fine settimana al Misericordia, di ragazzini in preda ai fumi dell’alcol ne arrivano almeno due. Ragazzi sotto i sedici anni che hanno provato la prima volta a bere alcolici o che invece, di drink e birre, ne hanno buttati giù un po’ troppo. Una situazione che dà non pochi pensieri ai genitori che restano a casa o che qualche volta sono costretti anche ad accompagnare i loro figli all’ospedale per far smaltire meglio loro la sbornia. La situazione non è delle peggiori, nella provincia. Ma un’ indagine finanziata dal Cesvot e promossa dall’associazione dei Club degli alcolisti in trattamento di Grosseto e dalla rete dei servizi che ha coinvolto 1002 studenti delle superiori della provincia, lo ha detto chiaro: bisogna prevenire. Perché i ragazzi, si legge nella ricerca, non bevono soltanto quando sono fuori casa, a ballare o con gli amici. Ma cominciano prestissimo e a casa loro. L’età del primo assaggio è sempre più precoce ed avviene prima dei 10 anni, a tavola in famiglia. Ed è tra i 10 e i 14 anni che i consumi si impennano. «A 16 anni il danno è fatto. I ragazzi e le ragazze di Grosseto e provincia - ha detto il coordinatore del Dipartimento per la prevenzione e la tutela del disagio, Giuseppe Corlito - consumano alcol nell’85 per cento dei casi e in dosi sicuramente dannose per individui adulti. In più del 50 per cento dei casi si tratta di vino consumato ai pasti, in base alla tradizione familiare mediterranea. Gli stessi ragazzi, nel 50 per cento dei casi, nel questionario anonimo su cui la ricerca è stata condotta, hanno dichiarato di aver sperimentato almeno un episodio di ubriachezza nei 12 mesi precedenti l’inchiesta».


IL TIRRENO
MARTEDÌ, 07 SETTEMBRE 2010
Nozze con rissa all’hotel Palazzo 
Spinte e pugni, complice un bicchiere di troppo: polizia al banchetto 
LIVORNO. Tra moglie e marito non mettere il dito. Figuriamoci cosa può accadere se scoppia una rissa tra gli invitati, proprio nel giorno delle nozze... La cerimonia fila liscia, ma durante il banchetto, una cena di lusso niente di meno che all’hotel Palazzo, si scatena il putiferio. Gli invitati si insultano, complice un bicchiere di troppo, vengono allontanati e alla fine deve intervenire la polizia.
 Di certo un matrimonio memorabile, quello in scena domenica sera nell’albergo a cinque stelle del lungomare. Nella scenografica sala banchetti ci sono elegantissimi invitati. Fuori, nel parcheggio, Porsche, Mercedes e altre auto di lusso. Gli sposi, giovani e belli, si godono il primo di una lunga serie di giorni felici. Una fiaba livornese, a due passi dal mare, che fa da sfondo all’idillio.
 Tuttavia, come tutte le storie che si rispettino, nel bel mezzo della trama, c’è un colpo di scena. Un gruppetto di invitati comincia ad alzare la voce. Si parla del più e del meno, ma la discussione si fa sempre più accesa, e le divergenze più forti. E poi ci si mette il “diavoletto”: il vino, che innaffia copioso la cena, a suggellare la festa.
 Protagonisti del litigio, due coppie. A un tratto, uno dei mariti inveisce contro la donna dell’amico: «Tu stai zitta, che non capisci nulla». Basta questo improperio, probabilmente pronunciato a fior di labbra, a far scattare la molla della rabbia. Il marito della donna presa di mira reagisce con decisione: «Tu così a mia moglie non glielo dici!». E dalle parole, il passo alle spinte è breve. I due contendenti si alzano in piedi. E volano pugni e gomitate. Nel calderone, c’è chi invita alla pace e chi difende i rispettivi amici. A quel punto il personale dell’albergo, richiamato dalle grida, è costretto a intervenire. E poi a chiamare la polizia.
 Gli invitati ribelli vengono invitati a uscire. Mentre arrivano gli agenti delle volanti, che ascoltano la versione dei due consuoceri, un uomo di Bari di 55 anni e un livornese di 62. Sono loro a raccontare alla polizia come sono andate le cose. Alla fine, per fortuna, tutto torna alla normalità.
L.L. 


GIORNALE DI CALABRIA
Ucraino ubriaco causa un incidente con feriti, denunciato a Locri
LOCRI 8 settembre 2010 -  Un muratore ucraino di 36 anni, coinvolto in un incidente stradale con feriti, è stato denunciato a piede libero all’autorità giudiziaria di Locri per guida in stato di ebbrezza. L’uomo guidava la sua Toyota Yaris con un tasso alcolemico superiore ai valori consentiti dal codice della strada. I carabinieri intervenuti sul posto del sinistro per i rilievi hanno sottoposto S.M. a controlli prima con il dispositivo “Alcolblow”, successivamente alla prova dell’etilometro.


CORRIERE DELLA MAREMMA
Botte ai carabinieri, un anno al fornaio.
Il 44enne patteggia la pena per la notte di alcol e violenza, revocato l’obbligo di dimora.
FOLLONICA, 08.09.2010 - Condanna per il fornaio Il 44enne follonichese arrestato dai carabinieri ha patteggiato un anno
Ha patteggiato la pena di un anno di reclusione, subito sospesa, il 44enne Carlo Nelli, noto fornaio follonichese che la scorsa settimana era stato arrestato per resistenza e violenza a pubblico ufficiale. Sorpreso dai carabinieri alticcio al volante e contromano in via Amendola, in piena notte, dopo che di fronte alla Tenenza era transitata a forte velocità una Audi in senso vietato, Nelli prima aveva insultato due carabinieri e poi, sotto l’effetto dell’alcol, aveva iniziato a spintonarli, finendo per mulinare calci e pugni verso l’appuntato e graffiando e mordendo al braccio l’altro militare. Entrambi i carabinieri erano stati refertati al pronto soccorso. Il giudice aveva disposto per Nelli l’obbligo di dimora con divieto di allontanarsi di casa dalle 21 alle 24 di tutti i giorni, per consentirgli più tardi di andare al lavoro al forno, mentre sabato e domenica notte (col forno chiuso) il divieto era stato fissato tra le 21 e le 7. Una misura cautelare che il giudice Compagnucci (pm Leopizzi) dopo la sentenza di patteggiamento ha revocato, disponendo nei confronti di Nelli (difeso dall’avvocato follonichese Davide Novelli) il pagamento di 800 euro di spese legali a ciascuno dei due carabinieri che si sono costituiti parte civile (affidandosi all’avvocato Francesco Nardini)


CORRIERE ADRIATICO
La degustazione dopo i funerali
Un bicchiere di vino per l’addio a Valerio
Lapedona Una degustazione di vino dopo il funerale per omaggiare la memoria di un defunto. Non capita tutti i giorni, ma è quanto avvenuto a Lapedona ieri pomeriggio dopo l’estremo saluto a Valerio Chiarini. Ex professore di economia aziendale all’istituto commerciale ‘Carducci’ di Fermo dove ha insegnato fino a quando la malattia che lo ha colpito gliel’ha permesso.
Valerio, 58 anni, era stato anche candidato alle ultime elezioni comunali nella lista Vivere Lapedona, ma soprattutto era conosciuto per la sua passione per il vino e per il cibo di qualità. Era membro di diverse associazioni e apprezzato sommelier. E proprio le cantine con le quali aveva collaborato, insieme agli amici, hanno deciso di ricordarlo con la degustazione che ieri sera dopo le esequie (partecipatissime e con tanti suoi ex alunni) è stata organizzata nel circolo di piazza Leopardi. Chiarini era fiduciario storico della Condotta del Fermano di Slow food, tra i fondatori del movimento. Era noto in tutta la regione per le manifestazioni che aveva progettato e organizzato come Mare Nostrum, Amare il Mare, Distinti Salumi, Formaggi d’Autore e altre ancora. Questo non è un periodo fortunato per la comunità lapedonese che un paio di settimane fa ha dovuto dire addio a Quinto Palloni, per tutti ‘lu fornà’. Una persona a cui non si poteva non voler bene e con cui ogni concittadino aveva un bel ricordo da poter raccontare. Con lui se ne è andato un personaggio che ha fatto la storia del paese.


VIRGILIO NOTIZIE
SALUTE: RESVERATROLO ANTIOSSIDANTE, MA ANCHE ANTI-DIABETE? (*)
Roma, 8 set - E’ antiossidante e ha tutte le carte in regola per sopprimere gli stati infiammatori nell’organismo umano: il resveratrolo, sostanza contenuta nella buccia dell’uva rossa e nel vino rosso, avrebbe, secondo uno studio pubblicato sul Journal of Clinical Endocrinology & Metabolism dai ricercatori della State University of New York di Buffalo guidati da Husam Ghanim, la capacita’ di preservare l’organismo dall’invecchiamento cellulare e dalle infiammazioni e, inoltre, sarebbe anche in grado di inibire l’insulino-resistenza, contrastando l’insorgenza del diabete di tipo 2. Ulteriori studi, spiegano i ricercatori, saranno necessari per confermare gli effetti del resveratrolo: ’’La sostanza che abbiamo testato - spiega Paresh Dandona, supervisore dello studio - contiene resveratrolo solo per il 20%. E’ quindi possibile che qualche altro composto inserito nella preparazione sia responsabile di alcuni degli effetti positivi riscontrati’’.

(*) Nota: le speculazioni pseudo-scientifiche sugli effetti positivi del vino sono sempre criticabili. Tuttavia questa pubblicità ingannevole non ha nessun efficacia nel promuovere il vino. Chi bevo lo fa perché gli piace, credere che faccia anche bene alla salute non aggiunge nulla al piacere, anzi. In generale quando una cosa diventa utile, cessa di essere bella. (Théophile Gautier)


ANSA 
Ex premier jugoslavo fermato ubriaco al volante
BELGRADO, 8 SET - Momir Bulatovic, ex premier della Federazione jugoslava ed ex presidente del Montenegro, e’ stato fermato ubriaco dalla polizia. Il quotidiano Blic pubblica oggi in prima pagina la foto di Bulatovic, politico molto noto in Serbia, con l’aspetto evidente di chi ha bevuto molto, mentre i poliziotti controllano la sua auto a Belgrado. Secondo il giornale, Bulatovic - multato per l’equivalente di oltre 1.300 euro - si e’ visto ritirare la patente per un anno dopo 9 ore in commissariato.


WINENEWS
INTERNAZIONALE
Notti bianche senza alcol ...
08-09-2010 - La Russia avvia una campagna per limitare il consumo di alcol. Dal 1 settembre sarà proibita la vendita al dettaglio, dalle 22 alle 10, di bevande con più del 15 per cento di alcol. Attualmente a Mosca è vietato vendere alcolici dalle 23 alle 8, ma 800 negozi hanno permessi speciali. Si stima che in Russia l’alcol causi ogni anno 500mila morti.

Giovedì, 09 Settembre 2010
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