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Rassegna alcol e guida del 15 e 16 gennaio 2011

A cura di Alessandro Sbarbada, Guido della Giacoma e Roberto Argenta
 

IL TEMPO – ABRUZZO

Scuola Medie e superiori coinvolte nel progetto che vede fianco a fianco il Comune e la Asl
Tremila studenti dicono «no» all’alcol
15/01/2011 - Tremila studenti delle medie e delle superiori saranno coinvolti nel progetto "Amici sì, ma non dell’alcol", promosso dall’assessore comunale al disagio giovanile Carla Panzino e dalla responsabile del servizio Alcologia dell’Asl Splendora Rapini. 
Il progetto è partito ieri dall’Istituto "Di Marzio" in via Arapietra e nei prossimi giorni gli incontri proseguiranno nelle altre scuole cittadine che hanno aderito. «Per la prima volta - ha sottolineato la Rapini - il Comune segue con entusiasmo una nostra iniziativa, un fatto molto importante per noi, come importante è entrare nelle scuole e spiegare ai ragazzi che l’età media di chi beve alcolici è sempre più bassa, ormai si inizia a 12 anni». I dati locali sono in linea con quelli nazionali, tant’è che in provincia di Pescara il 16% dei minorenni è già un consumatore abituale di alcolici. «In Italia - ha aggiunto - si spendono 168 milioni di euro per promuovere il consumo di alcol e se ne spende solo uno per fare prevenzione». Con quali risultati, basta recarsi in un qualsiasi locale, soprattutto nel fine settimana, per averne eloquente riprova. 


Vi riproponiamo un articolo di WINENEWS del 20 novembre 2009, poi capirete il motivo.

WINENEWS

Parigi - 20 Novembre 2009 
I GRANDI VINI DI FRANCIA SFIDANO L’ELISEO: “BASTA AL VILIPENDIO CONTRO IL VINO APPOGGIATO DAL GOVERNO”. E ARRIVANO 2 MILIONI DI EURO PER STUDI SUGLI EFFETTI BENEFICI DEL NETTARE DI BACCO
Una nuova lobby del vino, con un budget di 2 milioni di euro sta prendendo forma in Francia per contrastare gli effetti del “vilipendio” al vino di cui uno dei responsabili più importanti è lo stesso Governo transalpino.
“A partire dal prossimo anno, tutte le denominazioni, incluse Bordeaux e Champagne, sosterranno e finanzieranno studi approfonditi da parte di medici e scienziati per dimostrare gli effetti benefici del vino”, ha spiegato Pierre-Henry Gagey presidente del Bureau Interprofessionnel des Vins de Bourgogne.
Gagey ha aggiunto che l’iniziativa amplierà la già esistente associazione francese Vin & Société, il cui budget annuale è di 200.000-300.000 euro, e che “deve essere rafforzato per affrontare le nuove sfide”.
“Siamo stanchi di un governo che diffama il vino - ha affermato Gagey - dicendo alla gente che un bicchiere di vino provoca il cancro. E’ decisamente scioccante”, riferendosi alle recenti ricerche dell’Istitut National de Cancer, che avrebbero dimostrato che il consumo di un solo bicchiere al giorno di vino può aumentare il rischio di cancro della bocca e la gola del 168%.
“L’idea non è necessariamente finalizzata al solo finanziamento di nuovi studi - ha puntualizzato il presidente del Bureau Interprofessionnel des Vins de Bourgogne - molti ci sono già, vogliamo piuttosto lavorare sul materiale già esistente per evitare conclusioni affrettate e devastanti come l’ultimo rapporto dell’Istituto tumori”.
“Il nostro obiettivo globale è quello di fermare la progressiva riduzione del consumo di vino - ha continuato Gagey - che è causata in parte dalla deriva proibizionista che in Francia sta facendo molti danni negli ultimi anni, e riconsegnare al vino il suo giusto posto nella società francese, naturalmente con il chiaro messaggio di bere con moderazione”.

Fonte: www.decanter.com,

La LILT (Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori) di Siena ha stampato un calendario. Nel mese di luglio ha scritto: "il vino può dare un aiuto a prevenire certe malatie cardiovascolari, facilitare la digestione e ridurre il rischio diabete" o "assumere alcol attraverso il vino è cosa ben diversa dal consumo di altre bevande ad alta gradazione alcolica".

Vi riportiamo la lettera di Ettore Putortì inviata ieri alla LILT di Siena.

"Buongiorno,
Sono un insegnante di scienze presso l’Istituto Monna Agnese di Siena e ho dato un’occhiata al vostro calendario. Mi hanno lasciato abbastanza perplesso e sorpreso le affermazioni riportate per il mese di luglio come "il vino può dare un aiuto a prevenire certe malattie cardiovascolari, facilitare la digestione e ridurre il rischio diabete" o "assumere alcol attraverso il vino è cosa ben diversa dal consumo di altre bevande ad alta gradazione alcolica".
A conferma di quest’ultima idea (sbagliata!) c’è la nota del mese di Novembre: "L’alcol è una droga pesante". In realtà l’alcol etilico del vino non ha assolutamente niente di diverso da quello della grappa o del Cognac!!!!
E questo ai nostri ragazzi bisognerebbe farlo capire. Inoltre, l’alcol e quindi anche il vino è una delle prime cause dei tumori oltre che di tutta una serie di patologie diverse.
Consiglierei la lettura del volumetto "Vino e Bufale" di Alessandro Sbarbada e Enrico Baraldi. Una sintesi del libro la potete leggere qui:
http://www.facebook.com/l/717b5ayD8GP14RjehM0PTqqxbGQ;www.stampalternativa.it/wordpress/2009/10/07/vino-e-bufale-conflitti-dinteresse/,
Grazie per l’attenzione, Distinti Saluti
Ettore Putortì

Andate ora a questo link http://www.legatumori.siena.it/lega/lega-sponsor.htm,
Come vedete tra gli sponsor della Lega Tumori di Siena ci sono il “Consorzio Vino Chianti Classico” e il “Consorzio del Vino Brunello di Montalcino”.
Riassumendo:
-          in Francia l’Istitut National de Cancer denuncia come il rischio di ammalarsi di tumore salga in maniera decisamente significativa già bevendo un solo bicchiere di vino al giorno. I produttori di vino si arrabbiano e decidono di investire un sacco di denaro per finanziare “ricerche” con un bizzarro metodo scientifico: infatti prima ancora di cominciare a “ricercare” hanno già stabilito il risultato finale (il vino ha effetti benefici);
-          a Siena i produttori di vino, molto più sereni dei loro colleghi francesi, giocano d’anticipo, e finanziano direttamente la Lega per la Lotta contro i Tumori. La quale, da parte sua, scrive direttamente che il vino ha effetti benefici, arrivando a dare ad intendere che l’alcol del vino sia meno pericoloso.

IL MATTINO

15/01/2011
La cultura del bere non c’entra per niente (*)
Carmela Maietta
La cultura del bere non c’entra per niente, è molto difficile che ne abbiano coscienza anche in età adulta: cominciano a ingurgitare birra per sfizio, perché così fanno tutti, per non essere fuori dal coro. A 14 anni, riferiscono gli esperti, l’80% di ragazzi prende dimestichezza con la birra: in pizzeria, nel pub, nei locali dove qualsiasi ricorrenza è occasione per una festicciola. Poi è un crescendo e cambiano le modalità: il wine bar, la discoteca, i raduni, gli eventi, anche quelli pubblici, fino ai rave party notturni. Ogni momento è buono per ingollare non solo alcolici e superalcolici ma miscugli di ogni genere dove l’alcol è uno degli ingredienti e dove si annidano grossi rischi, a cominciare da quelli più immediati legati a incidenti stradali. Un fenomeno che si estende e che vede sempre più abbassarsi l’età dell’iniziazione se è vero che torme di ragazzini delle medie si incontrano nei locali, come fanno gli adulti, e accompagnano gli stuzzichini con la birra. E spesso, osserva Stefano Vecchio, responsabile del dipartimento tossicodipendenze dell’Asl Napoli 1 Centro, senza che i genitori si rendano conto dei diversi pericoli che corrono i figli. Complice anche, si sottolinea, un bombardamento pubblicitario che alla lunga provoca un risultato insidioso: una sorta di assuefazione al bere senza i limiti che ne possano definire la normalità. Eccoli dunque, già a 18 anni, intrupparsi nelle discoteche o in altri locali e bere fino a sei o sette drink, un mix spesso di succhi di frutta e alcol per cui non si ha la percezione del tasso alcolico e si continua a bere. Se si pensa che con due drink si supera il massimo consentito dal codice della strada ci si rende conto dei valori che si possono raggiungere, per non parlare, si sottolinea, di specifici cocktail che hanno un tasso decisamente alto. E poi ci sono le modalità del bere, come a esempio a stomaco vuoto, che possono avere maggiore incidenza di rischio. E un problema da non sottovalutare, puntualizza lo psicologo Tommaso Pagano che collabora con il dipartimento delle tossicodipendenze, è l’uso sfidante dell’alcol, consumato con modalità di trasgressione e di sballo e concentrato soprattutto nel weekend, con le immancabili stragi del sabato sera. E la famiglia? Non deve stare a guardare e rimanere in apprensione nella speranza che non succeda nulla. La famiglia può e deve fare qualcosa per innescare quei meccanismi che portano alla cultura della moderazione, trasmettendo almeno le informazioni basilari: parlare del problema senza demonizzare; suggerire di non bere a stomaco vuoto e non più di due drink, se non altro per non correre il rischio di vedersi togliere la patente; consigliare di non guidare se si ha il fondato sospetto di avere esagerato perché i riflessi sono appannati; osservare sempre se il ragazzo o la ragazza siano un po’ su di giri al ritorno della discoteca; verificare se qualche piccolo incidente con la moto o l’auto sia da collegare all’alcol. E sul fronte delle istituzioni dovrebbe partire a breve, per conto del Comune di Napoli, l’Osservatorio sui nuovi stili di consumo con interventi nei luoghi frequentati dai giovani e campagne di prevenzione e di informazione.

(*) Nota: se non ci fosse una cultura alcolica non sarebbe socialmente accettato che dei quattordicenni bevano birra in pizzeria, che i guidatori bevano prima di mettersi al volante, che i locali del divertimento traggano il loro profitto principalmente dalla vendita degli alcolici. I giovani non berrebbero per emulazione e gli psicologi, invece di insegnare a come bere, proporrebbero la sobrietà.

JIULE NEWS

NAPOLI. ORGANIZZATI DA SEDICENNI, FRUTTAVANO MIGLIAIA DI EURO
Party alcolici per minorenni nella ’Napoli Bene’: tre fermi
NAPOLI - Erano circa cinquecento, quasi tutti minorenni. Si radunavano, una volta a settimana, da mesi, in una villa presa in fitto da un prestanome, un professionista della ’Napoli Bene’. Quartieri agiati, Posillipo, Marechiaro, via Tasso e Parco Margherita. I ragazzi, come detto tutti al di sotto dei diciotto anni, andavano lì con un solo scopo: ubriacarsi. Studenti dei licei della zona: l’Umberto, il Mercalli. Gli eventi funzionavano alla perfezione: si lanciava il tam-tam su Facebook, il social network più frequentato dai giovani, dove si urlavano proclami quali: "Free drink per tutta la notte a soli dieci euro". Ad organizzare il tutto erano tre ragazzi di 16 anni, che riuscivano ad intascare in una sola serata migliaia di euro. Trovavano un professionista disposto a firmare il contratto d’affitto, spendevano quattrocento euro in superalcolici e pagavano due baristi. Poi l’imprevisto: nella notte tra sabato e domenica irrompono sulla terrazza a Marechiaro i carabinieri, uomini del luogotenente Tommaso Fiorentini e del capitano Scarabello. Partono le prime denunce: al professionista ed ai tre ragazzi classe ’94 è stata contestata l’accusa di somministrazione di bevande alcoliche e superalcoliche a minorenni. I carabinieri stanno inoltre indagando sui rischi che i ragazzi hanno procurato all’incolumità dei presenti. La villa, infatti, non poteva ospitare un numero così elevato di persone: non c’erano vie d’uscita, nè estintori e soprattutto nessuna possibilità di intervenire su eventuali malori dei presenti. La legge prevede pene pecuniarie da 500 a 2500 euro, con i domiciliari da 15 a 45 giorni. Intanto, su Facebook, partono le offese alle forze dell’ordine, rei di aver interrotto un party riuscito, scrivono, alla perfezione. L’inchiesta, però, va avanti: ci saranno altre verifiche nelle feste private cittadini, probabilmente ascoltando i testimoni presenti al ’Game Over Party’ di Marechiaro. 

LA GAZZETTA DI PARMA

 "Test alcol-droga per gli amministratori comunali"
15/01/2011 - Un test per rilevare le dipendenze da alcol o sostanze stupefacenti per tutti gli amministratori del Comune di Parma per dare il buon esempio ai cittadini, soprattutto ai più giovani. E’ la proposta lanciata dal gruppo consiliare d’Impegno per Parma e presentata oggi - all’indirizzo di giunta e consiglio - da Stefano Bianchi ideatore dell’iniziativa. Presente, in rappresentanza della giunta, Fabrizio Pallini delegato del sindaco per la Sanità e le Politiche per la salute."La diffusione delle sostanze stupefacenti e l’abuso di alcolici sono in notevole aumento nella società moderna - spiega il consigliere -. Il tema delle dipendenze patologiche è di grande rilevanza e coinvolge comportamenti e decisioni per le singole persone, le famiglie e la collettività. Pensiamo che l’esempio debba essere dato da chi ha la responsabilità di amministrare la cosa pubblica". Non solo: "E’ fondamentale che gli amministratori - sottolinea l’esponente di Impegno per Parma - siano in grado di gestire la cosa pubblica nelle migliori condizioni psicofisiche possibili. Il test dell’alcol e degli stupefacenti deve essere considerato come lo strumento fondamentale per una corretta valutazione dell’idoneità dei componenti di una pubblica istituzione. Inoltre, noi amministratori abbiamo il dovere di dare il buon esempio. Questa è un’iniziativa che ha anche un alto valore morale".
"Chi governa una città deve essere in perfette condizioni psicofisiche per tutelare al meglio l’interesse di tutti i cittadini", aggiunge Fabrizio Pallini delegato del sindaco per la Sanità e le Politiche per la salute.Nei prossimi giorni i consiglieri Zannoni e Bianchi presenteranno un ordine del giorno per impegnare "il sindaco e la giunta a richiedere una consulenza specifica al Sert di Parma". Per tale motivo il delegato del sindaco per la Sanità e le Politiche per la salute Fabrizio Pallini ha già preso contatto con il responsabile del Dipartimento salute mentale e dipendenze patologiche, Franco Giubilini, in modo da verificare e studiare le modalità più congrue e più snelle per l’utilizzo di test per le dipendenze da alcol e da sostanze stupefacenti, a cui sottoporre, su base volontaria e anonima, (*) i consiglieri e gli assessori comunali.

(*) Nota: … sottoporre su base volontaria e anonima, … e possibilmente non programmata.

LA SICILIA

Lotta all’abuso
Alcol e droga, discoteca raccoglie appello dell’Ap
Ragusa. Sabato 15 Gennaio 2011 - Una serata musicale dedicata al sano divertimento. Il team organizzativo di una discoteca ha raccolto e condiviso l’invito lanciato dall’assessorato provinciale ai Servizi sociali, affinché durante la serata inaugurale, in programma per stasera, venissero lanciati messaggio contro l’abuso di alcool e contro l’uso di sostanze stupefacenti. Messaggi rivolti soprattutto ai giovani invitati ad un sano divertimento. "Stiamo riproponendo, con il vecchio nome che il locale aveva nel passato una serata a tema anni ’70, ’80 e ’90 - spiegano i dj - Noi crediamo che anche in discoteca ci si può divertire senza necessariamente arrivare agli abusi in alcool o droga".

ANSA

Alcol:Oms, costo sociale 11,5 mln dlr (*)
Nel 2006 2,3 mln per cirrosi, 3,4 costi diretti, 5,7 indiretti
ROMA, 14 GEN - In Italia, il costo sociale dell’alcol e’ stato di 11,5 milioni di dollari nel solo 2006, con 2,3 milioni di dollari di costi sanitari diretti (trattamento cirrosi epatica), 5,7 milioni per costi indiretti e altri 3,4 per altri costi diretti come i disordini della salute dovuti all’uso cronico di alcol. Lo rileva un rapporto dell’Oms, specificando che questo non tiene conto dei ’costi intangibili’, ossia quelli delle famiglie con alcolisti a carico o con invalidi per un incidente alcol-correlato.

(*)  Nota: secondo una ricerca del Sole 24 Ore di qualche anno fa, che considerava più ampiamente i costi sociali dei problemi alcol correlati, al nostro Paese la presenza degli alcolici costa 45 miliardi di euro, circa l’1,3 per cento del Pil. In linea con quanto sostiene l’Oms per i paesi europei.

QUOTIDIANO DEL NORD

Arrestato marito geloso e violento
Forlì-Cesena, 15 gennaio 2011 - All’esito di mirata attività indagatoria, i poliziotti della Squadra Mobile della Questura di Forlì-Cesena hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Forlì, nei confronti di un 40enne catanese, da anni residente a Cesena, gravemente indiziato del reato di maltrattamenti in famiglia, commessi nei confronti della convivente, una 25enne bulgara, per fatti accaduti dal 2009 all’ottobre 2010. A seguito di riservata segnalazione, gli accertamenti effettuati dagli investigatori hanno permesso di acclarare che l’uomo, da mesi, poneva in essere abituali condotte lesive dell’integrità fisica e psichica della donna, consistenti in percosse, atteggiamenti violenti e minacciosi, in genere per gelosia od a seguito di abuso di sostanze alcoliche. L’indagine, peraltro, ha permesso di svelare anche condotte minacciose e violente tenute dall’uomo nei confronti di amici o ex fidanzati della donna, nonché controlli e pedinamenti, vessazioni queste ultime poste in essere anche in epoca successiva alla convivenza, dopo l’abbandono definitivo della abitazione comune da parte della donna, avvenuta negli ultimi mesi dello scorso anno.

CORRIERE DEL VENETO

TREVISO
Signora ubriaca in Porche zig-zag per il centro all’alba
Al volante una quarantenne che si è rifiutata di sottoporsi al controllo dell’alcoltest e ha insultato i carabinieri
TREVISO - La sua Porsche non poteva certo passare inosservata. Quella spider che procedeva zigzagando tra le vie del centro storico alle quattro del mattino ha subito catturato l’attenzione della pattuglia dei carabinieri impegnata in un servizio di controllo sulle strade. Al volante della fiammante spider c’era una donna quarantenne visibilmente alticcia che non solo si è rifiutata di sottoporsi all’alcoltest ma che ha pure inveito contro i militari procurandosi una denuncia per oltraggio. Oltre ai guai penali, alla donna è stata ritirata la patente e sequestrata la Porsche. Ma quelli sulla spider non sono stati gli unici sigilli apposti dai carabinieri di Treviso nei controlli anti alcol sulle strade. A finire nella rete dell’Arma è stato anche uno studente ventenne che la scorsa notte a Casier è uscito di strada con la sua Peugeot abbattendo la pensilina dell’autobus. Il giovane è stato sottoposto all’etilometro: i militari gli hanno riscontrato un tasso elevato di alcol nel sangue, pari a 1,90 g/l. E sempre i carabinieri di Treviso nella centralissima via Roma hanno pizzicato il conducente di un furgone Fiat Ducato con un tasso di alcol cinque volte superiore alla soglia limite. Il padroncino, di professione giardiniere, era senza patente dal 2004, quando gli era stata revocata proprio per guida in stato di ebbrezza. Due le denunce elevate nei suoi confronti. Complessivamente i carabinieri di Treviso hanno controllato 350 veicoli sottoponendo ad alcoltest 57 persone.

L’ARENA

Al volante alticcio Scoperto dai vigili dopo un incidente
La pattuglia ha sorpreso l’uomo mentre scriveva la constatazione
Un banale incidente, risoltosi senza feriti in centro a Legnago, ha avuto conseguenze ugualmente pesanti per uno dei due conducenti coinvolti lunedì pomeriggio nel sinistro stradale. E non di certo per i danni riportati alla carrozzeria della sua Alfa Romeo 156 scontratasi, all’incrocio tra viale dei Tigli e via Diaz, con un’Audi condotta da un trentaseienne di Bonavigo. V.A. - un cittadino romeno di 56 anni residente a Zevio - è stato infatti denunciato per guida in stato di ebbrezza. L’uomo si era messo al volante malgrado avesse alzato troppo il gomito, con un tasso alcolemico nel sangue quasi quattro volte il limite consentito per legge di 0,5 grammi per litro. Ma i suoi guai non sono finiti lì. In attesa di presentarsi davanti al giudice, ha dovuto intanto farsi riaccompagnare a casa visto che la polizia locale di Legnago ha provveduto immediatamente a sequestrargli l’auto e a ritirargli la patente.
E pensare che i due automobilisti non avevano nemmeno avvisato il comando dopo la collisione tra i loro veicoli ed avevano optato per la constatazione amichevole. Mentre stavano ultimando la compilazione del modulo da consegnare alle rispettive compagnie assicurative è arrivata però sul posto, intorno alle 14.50, una pattuglia di vigili per accertarsi che non fosse successo nulla di grave e che non ci fossero feriti. Ed è stato in quel momento che gli agenti hanno notato che il cinquantaseienne era alterato e presentava tutti i sintomi di chi aveva bevuto troppo. I sospetti degli agenti sono stati confermati seduta stante da un pre-test effettuato sul luogo dell’incidente al quale l’uomo è risultato positivo. Un’ulteriore riprova l’hanno poi avuta quando V.A. è stato sottoposto all’etilometro: prova avvenuta nella caserma dei carabinieri di Legnago in quanto il misuratore in dotazione ai vigili è in revisione. E a quel punto, di fronte ad un valore di gran lunga superiore a quello consentito, per l’automobilista romeno non c’è stata alcuna attenuante ed è scattata la denuncia penale

CORRIERE DI COMO

Danneggiano auto in sosta, nei guai cinque giovani     
Nella notte a Como e a Villa Guardia
Sabato 15 Gennaio 2011  (m.rom.) Era ubriaco. E proprio sotto l’effetto dell’alcol ha iniziato a tirare calci ad alcune auto in sosta e ai cartelli stradali. È successo la notte scorsa in via Don Minzoni a Como. Il protagonista della bravata, un operaio 25enne di Olgiate Comasco decisamente in stato di ebbrezza, è stato però bloccato dai carabinieri del reparto radiomobile della compagnia cittadina. Il giovane è stato denunciato per danneggiamento e per ubriachezza molesta.
Altri quattro giovani, tutti maggiorenni , anche se da poco, sono stati invece bloccati dalla squadra volante della polizia la notte scorsa in un condominio di via Onnis a Villa Guardia. Poco prima, su segnalazione di alcuni residenti, gli agenti avevano accertato danni agli specchietti delle auto in sosta e ad alcuni lampioni. I quattro, senza precedenti, sono stati denunciati. 

LIBERTA’

Ubriaco picchia un ragazzo, ma il padre lo "vendica"

Rassegna alcol e guida del 16 gennaio 2011

SICUREZZA STRADALE

ASAPS

Spagna, la crisi del settimo anno non c’è
Continua col segno “meno” la lotta all’insicurezza sulle strade: -8,4% delle vittime
Tutte le riforme volute dalla DGT dalla patente a punti alla riforma del codice penale. Arriva il tutor
(ASAPS) MADRID, 15 gennaio 2011 – Mentre in Italia ci troviamo a commentare da poche settimane i dati della sinistrosità del 2009 e quelli, molto parziali, del 2010 desunti dall’attività di Polizia Stradale e Carabinieri, negli altri paesi i rapporti relativi all’anno appena mandato in archivio sono già praticamente pronti. La Francia già al 31 dicembre aveva approntato un prospetto parziale relativo al numero del 2010, ora completato, che diventerà definitivo alla fine del mese, quando anche l‘esito delle prognosi più gravi sarà considerato definitivo. Anche la Spagna è pronta e i dati rendono tutti ottimisti, pur con qualche distinguo. Per il settimo anno consecutivo, infatti, il segno “meno” chiude i bilanci del dodicesimo mese solare. Si dovranno attendere gli inizi di febbraio per la definizione dei casi aperti dopo il 19 dicembre e per ora la DGT, la Direzione Generale del Traffico, anticipa che le vittime della strada nel 2010 sarebbero 1.687, 155 in meno rispetto allo stesso periodo del 2009. Significa un regresso dell’8,4%. Gli esperti non sono del tutto soddisfatti perché si tratta del risultato peggiore, se così si può dire, dal 2006, anno in cui entrò in vigore la patente a punti iberica. In quell’anno gli incidenti calarono del 9,5%, nel 2007 del 9,7%, nel 2008 del 20,4% e nel 2009 del 12,8%. A pesare sulla statistica i periodi di settembre, ottobre e novembre 2010, i quali, dopo 34 mesi consecutivi di miglioramento, hanno fatto registrare un trimestre di aumenti su tutta la linea, facendo sobbalzare gli analisti, alcuni dei quali ritengono di essere entrati in una fase di fisiologica stabilità, nel senso che la riduzione degli incidenti, d’ora in poi, sarà sempre più difficile da perseguire perché già vicina ad una soglia minima. Il paese conta 50milioni di abitanti. La sfida, comunque, è quella di dimezzare la sinistrosità entro il 2020. A proposito: la Spagna è oggi uno dei paesi europei che hanno centrato l’obiettivo di ridurre del 50% le vittime entro il 2010 e proposto da Bruxelles nel 2001. Proprio la Commissione Europea ha indicato a tutti gli stati membri quali sono le cause della letalità sulle strade: velocità, alcol e mancato utilizzo delle cinture di sicurezza. Non si scappa: se si vuole mitigare la violenza stradale, bisogna intervenire sul rispetto di queste regole, sia sul fronte della repressione che su quello della prevenzione. La lista di cose che il paese di Juan Carlos ha fatto, sono davvero tante. Dopo l’introduzione del “carné por puntos”, il gruppo di lavoro della DGT, guidata dal “rey” della sicurezza stradale Pere Navarro, ha ottenuto – siamo al 2007 – modifiche sostanziali del codice penale, introducendo pene severissime anche per i comportamenti “pericolosi”. Nello stesso periodo la rete stradale iberica è stata letteralmente tappezzata di postazioni fisse per la rilevazione della velocità, mentre la Guardia Civil, la Polizia Nazionale e tutte quelle a ordinamento locale sono state dotate di strumentazioni e professionalità rivoluzionarie. Nel 2008, invece, nasce un centro di trattazione automatizzato per tutte le infrazioni contestate in Spagna dai radar fissi, ottenendo in questo modo una mappa incredibilmente precisa delle strade a più alto tasso di trasgressione e, soprattutto, un elenco nominativo dei velocisti. Il 2009 segna la riforma del sistema sanzionatorio, con l’introduzione di uno sconto del 50% per chi decida di pagare immediatamente la sanzione e l’aumento del numero di infrazioni per le quali sia prevista una decurtazione di punti. L’ultima, che prevede un prelievo di 3 crediti sul totale di 12 (senza che dal 2006 siano stati elargite “donazioni” all’italica maniera), è quella prevista per chi programma il navigatore satellitare durante la marcia. Ma dall’Italia abbiamo saputo esportare anche qualcosa di buono: sulla AP6, nel tunnel che attraversa la Sierra de Guadarrama e sulla A7, a Torrox, sono appena entrati in funzione dei sistemi per la rilevazione della velocità media che, lo sappiamo, traggono ispirazione dal nostro Tutor. Fino a febbraio nessuna multa, ma se la sperimentazione avrà esito positivo, il sistema sarà esteso a tutta la curatissima “red de carreteras del Estado”, la rete stradale spagnola. La quale, nonostante la fortissima crisi economica, resta la migliore in assoluto dell’area mediterranea.

MI PIACE!
CREDO CHE LA PROPORRO’ ANCHE NELLA MIA PARROCCHIA

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO

Da Alessano partono le disco-parrocchie
In pista anche il vescovo
di DANIELA PASTORE
TIGGIANO (LECCE) - Una discoteca al profumo d’incenso. Così virtuosa da richiamare in pista anche il vescovo della diocesi Ugento-Santa Maria di Leuca, Vito Angiuli, il rettore del Seminario di Ugento, Giorgio Inguscio, ed il vice-rettore, Marco Annesi, «special guest» - per mutuare un termine caro ai «movidari» - di una serata altrettanto speciale, organizzata nella parrocchia di Tiggiano da don Lucio Ciardo, poliedrico allievo di don Tonino Bello.
«No alcol, no fumo: divertimento unico vizio», il motto di un evento pilota, sperimentato qualche settimana fa con tutti i sacri crismi - è il caso di dirlo - dal gruppo giovani della parrocchia. A fungere da pista estemporanea per oltre 300 teenager, la palestra della scuola media, adiacente all’oratorio, mentre a sciorinare le «hit» del momento, in consolle, uno dei deejay resident del «Living » di Maglie, Street Angel (mai nome più azzeccato).
«Chi lo dice che la discoteca è un luogo di perdizione? L’uomo è stato creato per la festa, per il settimo giorno, lo dicono anche le sacre scritture», allarga le braccia don Lucio Ciardo, che spiega la genesi di questo party «benedetto» dalla chiesa: «I ragazzi della mia parrocchia si stanno preparando alle celebrazioni della Giornata mondiale della gioventù, che si svolgerà ad agosto a Madrid. Così è nata l’idea di un momento di aggregazione, anche con lo scopo di reperire fondi per finanziare la trasferta in Spagna», sorride.
In realtà questa prima festa ha registrato più spese che entrate, precisano gli organizzatori. Ma la ricompensa più grande è stata la valanga di complimenti ricevuti dalle centinaia di giovani che si sono scatenati in pista e dai loro genitori, ben felici di sapere i propri figli sorvegliati a vista da «body guard» davvero speciali: gli educatori parrocchiali. A vigilare su ogni aspetto della festa, lo stesso don Lucio, che non si è certo limitato a dare la benedizione all’evento.
«Ho fatto io stesso la spesa per il bar - fa spallucce - dunque sono certo che nel party non c’era un solo grammo di alcol, soltanto succhi di frutta». «No alcol, no fumo», ma il vizio del divertimento, quello sì, sorridono gli organizzatori. Un vizio tanto coinvolgente da aver trascinato in pista persino il vescovo, che più di un testimone assicura di aver visto accennare qualche timido passo a ritmo di musica, mentre don Lucio si è lasciato travolgere da «trenini» carioca e balli di gruppo.
La festa, promettono dalla parrocchia di Tiggiano, diventerà un evento itinerante, che coinvolgerà i vari comuni della diocesi del Sud Salento. «Se i ragazzi amano ballare non vedo perché noi parroci non dobbiamo approvare questa forma di aggregazione, dimostrando la nostra vicinanza alle nuove generazioni », ribadisce don Lucio. Fervono dunque già i preparativi per il prossimo disco-party. Ed ovviamente, anche questa volta, si affrettano a precisare i ragazzi, le gerarchie ecclesiastiche sono le benvenute in pista.

FORUM NUTRIZIONE CORRIERE DELLA SERA

Una pinta di acqua ha più o meno di 200 calorie?
Domanda Alessandro Sbarbada Sabato, 15 Gennaio 2011
Leggo su adnkronos salute che bere una pinta di birra al giorno aiuta a perdere peso perchè contiene solo 200 calorie (http://www.adnkronos.com/IGN/News/Cronaca/Bevi-che-ti-passa-una-birra-al-giorno-fa-bene-al-girovita-e-alla-salute_311545456609.html).
"Accompagnare la dieta mediterranea con una pinta di birra, hanno dunque rilevato a sorpresa Ramon Estruch e Rosa Lamuela, aiuta a perder peso e produce effetti benefici per la salute". Forse i ricercatori spagnoli che hanno lavorato a questo studio non concepiscono l’idea di bere l’acqua...

Risponde il dott. Andrea Ghiselli Sabato, 15 Gennaio 2011

Ho cercato a lungo il lavoro perché mi hanno chiesto commenti anche altrove. Tuttavia finora la letteratura scientifica e esente da lavori di questo tipo. Sono più portato a credere che sia una fantasiosa interpretazione giornalistica...comunque sia e chiunque l’abbia detta è una sciocchezza perché 200 kcal ogni giorno sono un chilo di peso ogni 5 settimane.

ORDINANZE COMUNALI PER AFFRONTARE IL CONSUMO DI VINO, BIRRA ED ALTRI ALCOLICI.

AGENFAX.IT

Mozione a Tortona per proibire l’alcol ai 16enni (*)
Scritto il 16 gennaio 2011.
A Tortona il consigliere comunale dell’Italia dei Valori Paolo Ronchetti, ha presentato una mozione in Consiglio, preoccupato per l’aumento del consumo degli alcolici tra i giovanissimi. Nella nota si legge “ Secondo studi effettuati da istituti affermati, risulta che l’età media per l’approccio all’alcool è scesa a 11-12 anni, che il 10% di ragazze e ragazzi si sono ubriacati a 13 anni e che negli ultimi anni è aumentato spaventosamente il consumo di sostanze alcoliche tra i 14 e i 16 anni. Già numerosi sindaci in tutta Italia hanno firmato ordinanze che vietano l’alcool ai minori di 16 anni».La mozione impegna il sindaco a emanare nel più breve tempo possibile un’ordinanza che proibisca la somministrazione, consumo, detenzione e cessione anche a titolo gratuito di bevande alcoliche di qualunque gradazione sul territorio comunale a minori di 16 anni e di stabilire una sanzione in caso di mancato rispetto del provvedimento, oltre ad avviare una campagna informativa con il coinvolgimento delle scuole.

(*)Nota: già che fanno potrebbero vietare l’alcol ai minori di 18 anni come in Trentino!

INIZIATIVE DI PREVENZIONE ED INFORMAZIONE

LOSCHERMO.IT

Un corso sui problemi correlati all’alcol
15-01-2011 / SALUTE / LA REDAZIONE
LUCCA, 15 gennaio - Un corso di sensibilizzazione all’approccio ecologico sociale ai problemi alcolcorreati e complessi è in programma da lunedì 17 a sabato 22 gennaio ad Altopascio, nella sala Granai in Piazza degli Ospitalieri e al ParK Hotel Cavalieri in località Tei. L’iniziativa di formazione, organizzata dall’Associazione dei Club degli Alcolisti in Trattamento (ACAT)(*) di Lucca e finanziata dal Centro Servizi Volontariato della Toscana (CeSVoT), è rivolta in particolare ai volontari e a chiunque intenda occuparsi di tematiche alcolcorrelate.
I problemi connessi all’uso dell’alcol sono infatti in continuo aumento e la complessità delle situazioni che si vengono a creare rende necessaria l’attivazione di risorse nella comunità locale che collaborino tra loro con spirito di servizio.
Uno dei metodi più efficaci, anche dal punto di vista statistico, per approcciarsi alla problematica è il metodo Hudolin, dal nome del professore che ha promosso la diffusione dei 2.300 Club degli Alcolisti in Trattamento attualmente attivi in tutta Italia, nonché la loro presenza in altri 35 paesi del mondo. In Toscana operano oltre 160 Club, di cui 24 a Lucca e provincia.
I Club sono comunità multifamiliari che collaborano con i medici di medicina generale e con i servizi alcologici territoriali.
Il corso di formazione, organizzato con il patrocinio e il supporto di molti enti ed associazioni del territorio lucchese e anche toscano, permette la trasmissione di conoscenze teorico-pratiche relative all’alcologia in generale, ai problemi alcolcorrelati, all’approccio ecologico-sociale, ai programmi alcologici già attivi sul territorio e ai risultati ottenuti.
Alla settimana di studio è prevista anche la partecipazione delle famiglie dei Club e di esperti del settore.
Per informazioni ed iscrizioni è possibile rivolgersi alla segreteria organizzativa: C.Sforzi tel. 334 6720191; fax 0583-393328; e-mail:claudiasforzi@alice.it – acatlucca@alice.it

(*)Nota: l’Assemblea Generale dei Club degli Alcolisti in trattamento durante il Congresso nazionale di Paestum ha deciso di modificare il proprio nome in Club Alcologici Territoriali (Metodo Hudolin)

IL CENTRO

Giovani e bevitori il dramma dell’alcol spiegato in classe
15 gennaio 2011 —   pagina 08   sezione: Pescara
PESCARA. Per i sociologi è una spia del disagio giovanile. Secondo gli esperti del servizio alcologia della Asl di Pescara, l’innalzamento della fascia di età di chi si lascia tentare dal bicchiere di troppo è indice della disinformazione. L’ultimo dato, diffuso su scala nazionale, è di 168 milioni di euro spesi in un anno per pubblicizzare bevande alcoliche e di un milione per la prevenzione.
Per far conoscere ai giovani gli effetti di una pinta di birra sull’organismo, le conseguenze dell’abuso dei cocktail a base di superalcolici e quanto facciano male i drink “alla calata” buttati giù a ripetizione, è nata l’iniziativa “Amici sì, ma non dell’alcol”.
L’assessorato al disagio giovanile del Comune, in collaborazione con il servizio di alcologia della Asl di Pescara, ha dato inizio ieri alla campagna informativa rivolta a circa tremila ragazzi delle scuole secondarie di secondo grado e degli istituti superiori della città. Il ciclo di incontri, introdotti dalla dottoressa Splendora Rapini e dall’assessore Carla Panzino, hanno preso il via dall’Ipsia Ugo Di Marzio.
«E’ possibile divertirsi senza bere alcolici?», è stato chiesto alle decine di ragazzi presenti in sala, accompagnati dal preside Carlo Frascari e dalla dirigente scolastica dell’Acerbo Annateresa Rocchi. Uno spot pubblicitario ha tentato di dare una risposta alla domanda, ponendo in evidenza gli effetti deleteri sui giovanissimi.
«Abbiamo cercato di trasmettere la pubblicità all’Arca e al The Space di Montesilvano», si rammarica Splendora Rapini, «ma non è stato possibile, nemmeno a scopo sociale. La risposta dei gestori delle multisala è che lo spazio pubblicitario è destinato a chi paga per acquistarlo».
A preoccupare gli esperti del servizio di alcologia è l’aumento, negli ultimi anni, del numero di minori che ogni giorno si rivolgono allo sportello Sos adolescenti o che finiscono in coma etilico. In tutta la penisola, il 16 per cento degli intossicati ha meno di 14 anni.
«All’ospedale civile», rivela l’assessore Panzino, «si registrano ricoveri anche di ragazzini di 11 o 12 anni, vittime dell’abuso di alcol. È terribile». Rispetto al passato sono cambiate anche le abitudini: oggi si beve di più, lontano dai pasti e in un’età sempre più precoce, con danni facilmente immaginabili. - Ylenia Gifuni

LA SICILIA

Scatta prevenzione dell’alcolismo Nicosia.
Il Comune avvia programma rivolto ai giovani con attività di sensibilizzazione e incontri con esperti
Domenica 16 Gennaio 2011Enna,pagina 39e-mailprint
Una delle campagne contro l´alcolismo giovanile Nicosia. Parte la programmazione per l’anno in corso delle attività contro la diffusione dell’alcolismo. Una iniziativa avviata ormai 3 anni fa dall’attuale amministrazione, che è stata tra le prime dopo l’insediamento di sindaco e giunta e che ha portato all’istituzione dell’osservatorio sulle problematiche del consumo di alcol tra i giovani e sulle iniziative per prevenire il fenomeno. In questi tre anni sono state portate avanti campagne di informazione e prevenzione che hanno coinvolto scuole, famiglie, associazioni, forze dell’ordine, operatori e giovani.
Per domani l’assessore alle Politiche giovanili Nabor Potenza, ha convocato un incontro per discutere delle attività da svolgere nei prossimi mesi. Tutte le rappresentanze della società civile sono state convocate insieme a medici, operatori del Sert, dirigenti scolastici, forze dell’ordine. Come spiega l’assessore Nabor Potenza l’incontro farà un punto delle attività svolte in questi primi tre anni di vita dell’osservatorio, ma anche a mettere a punto iniziative da proporre nei prossimi mesi, sulla scorta di quelle che lo scorso anno hanno portato alla serata in discoteca organizzata all’insegna delle bevande analcoliche, offerte dai club service della città. "Certamente la prevenzione e la repressione dell’abuso di alcool sono strumenti da utilizzare sistematicamente - dice l’assessore Potenza - ma l’obiettivo che ci proponiamo da amministratore e da genitori è quello di creare una nuova cultura nei nostri giovani che devono capire che l’abuso di alcool è una malattia e che ad essa sono legate storie di vite devastate e di famiglie distrutte".
L’assessore è un convinto sostenitore delle normative che vietano la vendita di alcolici ai minorenni e limitano gli orari di vendita anche agli adulti. "Queste ordinanze servono a fissare dei paletti - dice - ma se non educhiamo i giovani e le loro famiglie non servono a nulla. La dipendenza da alcool o da altre sostanze è una problematica complessa che può essere affrontata in modo serio solo con il coinvolgimento di tutti, dalla scuola, alle istituzioni, dalle forze dell’ordine alle famiglie. Il consumo di alcool e il suo abuso è una questione di costume sociale che va sradicato con l’aiuto di tutti, anche perché purtroppo fa parte di un retaggio culturale della nostra città e del territorio". Come spiega Potenza si ripeterà il ciclo di "giornate contro l’alcol" nelle scuole con gli incontri con esperti, psicologi, operatori del Sert, ex alcolisti, ma si svolgeranno anche altre iniziative come la festa con stand informativi nelle strade e al belvedere, tra musica e mostre organizzate dalle scuole.  Giulia Martorana

CORRIERE DI GELA

Consultorio giovanile via Europa iniziati i corsi contro alcol e droga
16.1.11
Sono iniziati, nella sede del Consultorio Giovanile di via Europa 61 e avranno cadenza settimanale, i corsi di informazione e prevenzione delle droghe e dell’alcol in collaborazione con il SERT che prevede il coinvolgimento dei giovani di tutte le scuole superiori di Gela. In fase progettuale è intanto in campo lo sportello di aiuto per ragazze in gravidanza.
Si ricorda che sono sempre attivi i corsi di giornalismo, relazione corporea, i corsi di informatica, le lezioni di matematica il recupero scolastico e il cineforum a tema. Le varie attività frequentate dai ragazzi saranno riconosciuti dai dirigenti scolastici come crediti formativi.
E’ sempre attivo sportello di ascolto giovani presso l’Istituto Scientifico “Elio Vittorini” dove operano lo psicologo e la ginecologa del consultorio.
Sono molti i ragazzi che hanno richiesto una consulenza – psicologica o ginecologica – per le varie problematiche o i molti dubbi legati a questa particolare età.
È bene osservare che l’iniziativa fa parte di un progetto più ampio riguardante anche l’Educazione sessuale per le seconde classi con la presenza delle figure della ginecologa e dello psicologo. Inoltre, sempre nello stesso progetto, accolto con entusiasmo dal Dirigente scolastico, è cominciata l’attività di conoscenza e socializzazione per le prime classi svolte dalle educatrici del Consultorio Giovanile.
Si ricorda che il Consultorio è aperto dal lunedì al venerdì dalle 15 alle ore 19.
Autore : Redazione Corriere

LA SOLITA INIZIATVA DEL GUIDATORE DESIGNATO. QUESTA VOLTA E’ LA CONFESERCENTI AD ORGANIZZARE IL PROGETTO E SE SONO LORO AD ORGANIZZARLO SIGNIFICA CHE CI GUADAGNANO UGUALMENTE.
PERCHE’ NON INCOMINCIANO AD ORGANIZZARE DEI CORSI PER INSEGNARE AI LORO SOCI IL “VENDERE RESPONSABILE”!

AREZZO NOTIZIE

Sms no Sos, sabato guido io
Sabato 15 gennaio 2011
Il progetto sociale di Confesercenti contro gli incidenti del sabato sera
Accompagnare tre amici o amiche in discoteca con la promessa di ricondurli a casa mettendosi sobrio alla guida del veicolo. È questo l’impegno del giovane automobilista che aderirà al progetto “Sms no Sos, Sabato Guido io” ideato da Confesercenti Arezzo e realizzato con il contributo dalla Regione Toscana, il patrocinio della Provincia e del Comune di Arezzo, con la collaborazione dell’Azienda Usl 8 di Arezzo, dell’associazione Dog e delle discoteche del territorio aretino: Filzcarraldo, Sugar Reef, Lo Scorpione, Riverpiper e Il Principe. In cambio il giovane riceverà: ingresso gratuito, niente fila e bevanda analcolica.
“Confesercenti – ha dichiarato il presidente Alberto Papini – ha avviato questo progetto con lo scopo di sensibilizzare i giovani sul problema dell’abuso di alcol e in particolare sulle conseguenze della guida sotto gli effetti delle bevande alcoliche. La finalità è quella di responsabilizzare il giovane automobilista con l’obiettivo di prevenire gli incidenti stradali. Crediamo che il progetto possa contribuire a far stare più tranquilli a casa i genitori e che possa anche far risparmiare le famiglie. Un’idea di Stefano Micheli che l’associazione di categoria ha voluto mettere in pratica trovando i consensi da parte delle istituzioni che ringrazio”. 
“Il significato di Sms no Sos – aggiunge Mario Checcaglini direttore di Confesercenti - è quello di trasmettere ai giovani che è sufficiente un messaggio per evitare di chiedere soccorso. In altre parole impegnarsi a non bere può evitare un incidente stradale. Un semplice sms può salvare la tua vita e quella degli altri. Per il guidatore nel momento dell’invio dell’sms naturalmente dovrà esserci la presa di coscienza dell’impegno oltre che di rimanere sobrio anche di dover accompagnare tre amici in discoteca.”
Il progetto “Sms no Sos, sabato guido io” è stato presentato questa mattina all’istituto “Vittorio Fossombroni” alla presenza degli alunni di tre classi quinte.
Il Sindaco Giuseppe Fanfani ha espresso apprezzamento per l’iniziativa: “Un progetto di grande qualità quello di Confesercenti. È rivolto ai ragazzi ai quali si vuol far capire che si possono divertire senza eccedere. Il giovane che aderirà al progetto avrà la responsabilità di guidare l’auto garantendo la sicurezza per se stesso, per i suoi amici e per l’intera collettività”.
Innovativo è stato definito dal responsabile del settore servizi alla persona della Regione Toscana Lorenzo Roti: “La Regione sostiene l’innovativo progetto nella convinzione che vada in una direzione giusta responsabilizzando i giovani. È un progetto meritevole e concreto. È un patto con i giovani ai quali è inutile dire bere fa male. Il progetto infatti prevede un vantaggio diretto per chi aderisce a favore della sicurezza e della salute. L’automobilista garantisce con il suo comportamento responsabile anche una rete di affetti”.
Della stessa opinione l’assessore provinciale Francesco Ruscelli: “Il progetto segue il linguaggio dei giovani. Sms, facebook sono ormai parte del modo di vivere dei giovani. Confesercenti ha dimostrato una sensibilità straordinaria verso la prevenzione ad un delicato tema quale quello della sicurezza stradale e dell’abuso dell’alcol. È un progetto ben articolato e che credo riscuoterà successo in termini di adesioni tra i giovani”.
Plauso all’iniziativa è stato manifestato anche dall’assessore alle Politiche Giovanili del Comune di Arezzo Stefano Gasperini: “Sono convinto dell’impianto del progetto che si pone ai giovani in un’ottica non bacchettona”.
E Paolo Crociani dello studio Astra che ha curato la campagna promozionale sottolinea che il progetto “non prevede il proibizionismo. Il guidatore, è l’amico da imitare. Non paga l’ingresso e beve gratuitamente. Inoltre è un punto di riferimento per gli amici e le amiche. Sabato guida lui, rimane sobrio e rimorchia”.
Soddisfatti anche il dr Mauro Travaglini dell’Azienda Usl 8 di Arezzo, e Roberto Norelli dell’Associazione Dentro gli orizzonti giovanili.

Come funziona “Sms No Sos”
Al via sabato 22 gennaio. Da lunedì è possibile inviare i messaggi per aderire
Il progetto sociale di Confesercenti contro gli incidenti del sabato notte è rivolto ai giovani che potranno aderire semplicemente inviando un sms al 331.9695559 specificando il nome della discoteca in cui si intende trascorrere il sabato sera.
Il giovane a quel punto riceverà tramite sms una risposta con indicato un codice da presentare alla reception della discoteca al momento dell’ingresso. Un lasciapassare che gli consentirà di entrare gratuitamente senza fare la fila. Inoltre l’automobilista riceverà in omaggio una bevanda analcolica. Per lui all’uscita dal locale, se risulterà negativo all’alcol test ci sarà anche un gadget.
“Il progetto - spiega Stefano Micheli di Confesercenti - sarà attivo da sabato 22 gennaio a sabato 28 maggio e potranno usufruire ogni sabato sera un  massimo di 250 persone. Sono infatti 50 gli ingressi gratuiti per ciascuna delle 5 discoteche coinvolte nel progetto di Confesercenti. Sarà possibile inviare l’sms fino alle ore 22 del sabato stesso in cui si intende andare in discoteca. Dopo l’invio, l’aspirante guidatore riceverà un sms da compilare e da inoltrare di nuovo al 331.9695559 o da inserire tramite il sito www.smsnosos.it. A quel punto seguirà un ulteriore sms di conferma con indicato un codice che l’automobilista dovrà presentare alla reception Sms no Sos allestita all’ingresso della discoteca”.
“Naturalmente – spiega Ivan Cipriani presidente dei giovani imprenditori aderenti a Confesercenti  – al termine della serata, per il giovane automobilista ci sarà l’obbligo di sottoporsi all’alcol test. Saranno gli operatori di strada dell’associazione Dog ad effettuarli e per chi sgarra c’è l’esclusione dal progetto. Ma se invece il guidatore risulterà negativo all’alcol test, potrà aderire tutti i sabato sera e riceverà in premio una card con un buono sconto da 150 euro per pernottamenti da utilizzare in un viaggio”.
È questo l’omaggio che la concessionaria d’auto Lady Car, ha voluto riservare ai giovani che si impegneranno a guidare in sicurezza per le strade del territorio dopo essere usciti dalla discoteca.

L’ANGOLO DELLA RICERCA

http://ultimetecnoscientifiche.blogspot.com/2011/01/uomini-lalcool-puo-scatenare-raptus.html
UOMINI : L’ALCOOL PUO’ SCATENARE RAPTUS
L’alcool accende l’interruttore del raptus .
A scoprirlo è stato uin team internazionale guidato dai National institutes di health (Nih) americani, che hanno svolto uno studio pubblicato sulla rivista Nature . La ricerca ha coinvolto uomini finlandesi : del primo gruppo facevano parte individui senza problemi d’impulsività, mentre il secondo era costituito da autori di raptus criminali .
Gli scienziati hanno scoperto che l’elemento che poteva scatenare un comportamento impulsivo è la variante di un gene, l’HTR2B, collegato alla recezione della serotonina, che influenza l’impulsività . Ma questo non è sufficiente per diventare violenti : per scatenare un raptus bisogna essere sotto l’effetto dell’alcool .

CONSEGUENZE DEL CONSUMO DI VINO, BIRRA ED ALTRE BEVANDE ALCOLICHE: RICOVERI, VIOLENZE, DENUNCE, OMICIDI

IL RESTO DEL CARLINO

Giovane travolge famiglia in auto Morti mamma e due bambini
Nel Trapanese un ventunenne, alla guida di una Bmw, è piombato su una Seicento.
L’impatto ha ucciso una donna e i suoi due figli di 10 e 12 anni, grave il marito. Il ragazzo è rimasto illeso

Trapani, 16 gennaio 2011 - Tragico incidente ieri notte a Campobello di Mazara, nel Trapanese. Distrutta una famiglia: due bambini di 10 e 12 anni e la loro madre di 37 sono morti, il padre versa in gravissime condizioni.
A causare la strage la Bmw guidata da un ventunenne, che è piombata sulla Seicento su cui viaggiavano Baldassarre Quinci, 43 anni, e i suoi familiari all’incrocio tra via Vittorio Emanuele e via 4 Novembre. I due bambini sono deceduti sul colpo, mentre i genitori sono stati trasportati in ospedale. La donna, però, non ce l’ha fatta.
Il giovane, rimasto illeso, aveva un tasso alcolemico di poco superiore al limite e dopo lo scontro si è fermato a soccorrere la famiglia.

IL TIRRENO

Incidenti: giovane ubriaco e drogato travolge 4 auto e provoca 9 feriti nel pisano
16 gennaio, ore 13:55
Pisa, 16 gen. - (Adnkronos) - Un ragazzo di 20 anni, ubriaco e sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, ha travolto con la sua auto altri 4 veicoli, provocando 8 feriti e rimanendo ferito a sua volta nell’incidente. E’ successo intorno alle 6 di questa mattina lungo la via Aurelia, in localita’ Madonna dell’Acqua, in provincia di Pisa. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, il giovane, un livornese di 20 anni, a bordo della sua auto di grossa cilindrata ha invaso la corsia opposta, forse per lo stato di alterazione psicofisica in cui si trovava, e ha prima sbattuto contro un’auto, poi ne ha centrate altre 3.
Sul posto sono intervenute anche le ambulanze e la polizia stradale. In tutto sono 9 le persone rimaste ferite; il piu’ grave e’ proprio il ragazzo, ricoverato all’ospedale di Pisa. Il giovane e’ risultato positivo al test dell’etilometro e a quello che rileva l’assunzione di cocaina. Feriti 8 occupanti delle altre 4 vetture, in maniera piu’ o meno lieve, nessuno di loro corre pericolo di vita.

LA NAZIONE

Mix di ecstasy e alcol
Due ragazzi in ospedale
Il ragazzo e la ragazza, di Genova, fra i 20 e i 30 anni, non sarebbero in pericolo di vita
Pontedera, 15 gennaio 2011 - Due ragazzi sono stati ricoverati all’ospedale di Pontedera dopo aver accusato malori. Secondo i carabinieri i ragazzi potrebbero essersi sentiti male dopo l’assunzione di ecstasy e alcol.
Il ragazzo e la ragazza, di Genova, fra i 20 e i 30 anni, non sarebbero in pericolo di vita: sono stati soccorsi in una discoteca del Pisano, la notte scorsa.
Le indagini dei militari mirano anche a risalire a chi - e dove - abbia venduto la droga ai due.
I carabinieri tendono a escludere che abbiano acquistato la droga nel pisano.

VIRGILIO

Avvocatessa ubriaca fa avances sessuali al carabiniere per evitare il ritiro della patente
16.1.2011 - Una giovane avvocato, che guidava senza patente, ha rivolto delle avances al carabiniere che l’aveva fermata per il rituale alcool test. La ragazza voleva rifiutarsi di soffiare nell’etilometro, e in cambio offriva al militare una prestazione "più piacevole" in cui lei era "più brava". E’ successo a Fasano, in provincia di Brindisi.
Le avances, comunque, non hanno avuto il risultato sperato, perchè il militare ha comunque sottoposto la 28enne all’etilometro, che ha poi confermato lo stato d’ebbrezza dell’avvocato. E’ così scattato il ritiro della patente, ed in u più una denuncia a piede libero per guida senza patente. La giovane si era messa alla guida nonostante non avesse mai conseguito la patente, "perchè le amiche", di 24 e 21 anni, "avevano bevuto troppo", cosa peraltro confermata dagli alcool test effettuati su quest’ultime.

VIVERE SENIGALLIA

Ancona: lite a colpi di bottiglia, tre arresti
Tre romeni sono stati arrestati venerdì notte dai carabinieri di Ancona dopo una violenta rissa scoppiata in strada, in via Marconi.
Un quarto romeno, minorenne, di 17 anni, è stato segnalato alla procura dei minori. Sotto l’effetto dell’alcol, i protagonisti della rissa si sono colpiti con bottiglie rotte.
Uno degli adulti ha riportato lesioni alla testa e una frattura ad una costola. La prognosi è di 20 giorni. Il processo è stato fissato per lunedì.
di Francesca Morici

IL TIRRENO

Colti da un malore dopo lo sballo in discoteca due giovani in ospedale
Forse avevano fatto consumo di ecstasy e alcolici Dopo la nottata d’osservazione sono stati dimessi
I carabinieri indagano su dove è stata comprata la droga
DOMENICA, 16 GENNAIO 2011
PONSACCO. La notte in discoteca e lo sballo. Poi la forze che vanno via e tanta paura. Sono stati ricoverati nella notte all’ospedale di Pontedera, e ieri mattina dimessi, due giovani che hanno avuto un malore mentre si trovavano in una discoteca della Valdera. Sulla vicenda indagano i carabinieri per capire se i giovani avevano acquistato la droga in Valdera o se erano arrivati nel locale con l’ecstasy acquistata in Liguria, dove i due risiedono.
I due sono arrivati in Valdera con altri amici per una notte che doveva essere di divertimento e che, invece, poteva finire in tragedia. I malori avuti da due giovani, un uomo e una donna poco più che ventenni, potrebbero essere riconducibili ad un cocktail micidiale di ecstasy e alcol. Inizialmente i due hanno pensato di potersi riprendere senza dover ricorrere alle cure dei medici. Ma poi la situazione deve essere precipitata.
Sono stati altri giovani che erano nel locale da ballo a chiedere aiuto. Ambulanze inviate dal 118 di Pisa li hanno trasportati al pronto soccorso dell’ospedale Lotti dove sono stati trattenuti sotto osservazione per alcune ore.
Finito l’effetto della droga e accertato che il consumo di “pasticche” e alcol non aveva avuto altre conseguenze i medici hanno dimesso i due che, a quanto è stato spiegato, non sono stati in pericolo di vita. Oltre al 118 nella discoteca sono intervenuti anche i carabinieri che indagano sulla vicenda.
Le indagini dei militari mirano a risalire a chi abbia venduto la droga ai due. I carabinieri di Pontedera tendono a escludere che l’ecstasy sia stata acquistata in Valdera o comunque nella discoteca dove i due si sono sentiti male. Tuttavia saranno effettuate indagini per cercare di risalire agli spacciatori.
Di solito nelle discoteche della Valdera vengono effettuati controlli e servizi mirati proprio a constrastare il consumo e la vendita di sostanze stupefacenti.

IL TIRRENO

Ebbro alla guida si schianta contro due auto in sosta
SABATO, 15 GENNAIO 2011
CASTELNUOVO MAGRA. Ebbro alla guida, si schianta contro due auto in sosta, fortunatamente senza persone a bordo, danneggiandolo gravemente. Il fatto è avvenuto l’altra notte in via Gragnola, poco dopo le 2.
Quando i carabinieri sono intervenuti, avvisati da alcuni automobilisti di passaggio, hanno subito notato le condizioni del giovane che era al volante di una Opel Corsa, a quel punto ridotta a un rottame, letteralmente schiantatasi contro altri due mezzi fermi a bordo strada. Il 24enne N.M. di Castelnuovo, sottoposto all’alcoltest, è poi risultato avere valori molto superiori ai limiti consentiti. Da qui le denunce per guida in stato di ebbrezza, elevato tasso alcolico in orario notturno e provocazione di incidente. Il tutto significherà pesanti sanzioni amministrative e riflessi negativi sul punteggio della patente di guida. Ciò che restava del mezzo condotto dal giovane, ormai una massa di rottami, è stato comunque posto sotto sequestro. La Opel è intestata a una ditta locale presso la quale il 24enne lavora. Rilevanti i danni causati alle due auto in sosta: la Opel le ha investite in pieno dopo che il conducente aveva perso il controllo.

IL PICCOLO

Guidava ubriaco Udinese denunciato
15 gennaio 2011 —   pagina 03   sezione: Gorizia
I carabinieri continuano a tenere la guardia ben alzata relativamente alla guida in stato di ebbrezza. Questa volta, a finire nel mirino dei militari dell’Arma è stato un automobilista ventinovenne originario e residente a Udine. Alla guida della sua vettura è stato fermato l’altra mattina alle quattro in una via del centro. L’uomo era particolarmente agitato: talmente agitato che i carabinieri lo hanno sottoposto ai normali controlli co
Lunedì, 17 Gennaio 2011
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