Tra i numerosi Osservatori il Centauro-Asaps, il più angoscioso è quello relativo agli incidenti con bambini coinvolti. E, anche a causa gli ultimi fatti terribili di cronaca, i dati relativi ai primi sei mesi del 2010 evidenziano una situazione davvero preoccupante. Al 30 giugno l’Osservatorio ha monitorato 131 episodi nei quali 25 bambini da 0 a 13 anni hanno perso la vita, mentre 196 sono rimasti feriti. Quest’ultimo dato è particolarmente allarmante, infatti supera il numero dei feriti registrati durante l’intero 2009 che furono 177. La maggior parte degli incidenti è avvenuta in area urbana con 90 eventi, pari al 68,7%. 25 gli incidenti avvenuti su statali e provinciali, 18,8% e 14 sulla rete autostradale, 10,5%. Per 2 episodi non è stato possibile risalire alla tipologia della strada teatro del sinistro. Delle 25 vittime, 16 erano trasportate (121 feriti). 5 i bimbi che hanno perso la vita travolti mentre erano in bicicletta (14 i feriti). 4 i bimbi investiti e uccisi mentre erano a piedi (59 i feriti), 2 i piccoli feriti mentre viaggiavano come passeggeri su moto o ciclomotori. La fascia d’età che paga il prezzo più alto è quella che va da 6 a 10 anni con 13 morti e 83 feriti. Segue quella da 0 a 5 anni con 9 morti e 43 feriti, infine la fascia 11-13 anni con 3 morti e 40 feriti. In alcuni casi non è stato possibile accertare l’esatta età delle piccole vittime. In 3 episodi il conducente investitore è risultato in stato di ebbrezza per alcol oppure sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. 11 gli eventi in cui i bimbi sono stati vittime di pirati della strada. La regione che paga il costo più alto di bambini vittime di incidenti stradali è l’Emilia-Romagna con 36. Seguono la Lombardia con 24 incidenti, la Toscana con 10, la Sicilia con 9. Confrontando i dati dei primi sei mesi del 2010, con quelli del medesimo periodo del 2009 si nota un aumento del numero complessivo degli incidenti e dei feriti, passati, rispettivamente, da 85 a 131 e da 82 a 196. Diminuite, invece, le vittime passate da 29 a 25. Anche l’anno scorso il luogo più pericoloso per i piccoli utenti della strada fu l’area urbana. (ASAPS)


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