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Rassegna alcol e guida del 18 novembre 2010

A cura di Alessandro Sbarbada, Guido della Giacoma e Roberto Argenta

IL DOTTOR LUIGINO PELLEGRINI COMMENTA L’ARTICOLO DELLA FEDERCONSUMI RIPORTATO SULLA NOSTRA RASSEGNA STAMPA DI IERI.

FEDERCONSUMATORI

Comunicato Stampa
VINO: I CONSUMATORI HANNO DIRITTO AD INFORMAZIONI CHIARE E TRASPARENTI.
17/11/2010
“Desta preoccupazione la larga presenza, in Europa, di vini arricchiti con il saccarosio.” – dichiara Rita Battaglia, Vice Presidente Federconsumatori.
Secondo un’indagine di Federmosti, infatti, emerge che, su base annuale, su 160 milioni di ettolitri prodotti in Europa, ben 50 milioni sono arricchiti, in buona parte con il saccarosio.
Lo zuccheraggio, vietato in Italia, è infatti un metodo utilizzato per aumentare il grado alcolico del vino. In alternativa esiste anche l’arricchimento con mosti d’uva concentrati, derivanti direttamente dall’uva, e quindi più rispettosi della territorialità del prodotto.
Quello che preoccupa i consumatori, in tal senso, è la mancanza di informazione e di trasparenza circa l’utilizzo di queste pratiche, che non vengono indicate chiaramente in etichetta.
A farne le spese, come al solito, la qualità dei prodotti e la tradizione della produzione vinicola, oltre, ovviamente, al diritto dei cittadini di scegliere liberamente e consapevolmente, sulla base di informazioni certe e precise, quale vino bere.
Per questo è indispensabile disporre delle misure per l’indicazione obbligatoria in etichetta dell’eventuale zuccheraggio del vino, dal momento che l’assenza di tale informazione comporta gravi danni per la competitività dei nostri vini che, da sempre, si distinguono per la loro elevata qualità e tradizione.
Documento elaborato da Federconsumatori

COMMENTO DEL DOTT. LUIGINO PELLEGRINI
Strana Associazione “Federconsumatori” si preoccupa del saccarosio nel vino e non si occupa dell’alcol etilico avente le seguenti caratteristiche:
1)tossico in grado di causare 60-80 tipi di malattia
2)cancerogeno della prima classe IARC
3)droga pesante per la OMS
Forse è meglio che come consumatori impariamo a tutelarci da soli…o sbaglio?
A quando FEDERCONSUMATORI chiederà la trasparenza vera ai produttori di bevande alcoliche , vino compreso..
Attenzione: l’alcol etilico può danneggiare la tua salute, la tua famiglia e la tua comunita’ (dovrebbe essere un messaggio minimale, corretto, non proibizionista, presente a chiare lettere su tutte le bevande alcoliche, che peraltro ho già visto scritto in Ecuador già nel 1998)
Naturalmente la Trasparenza radicale di cui parla Daniel Goleman nel suo libro Intelligenza Ecologica implicherebbe semplicemente che i produttori siano tenuti e nel tempo anche avvantaggiati a dire ai consumatori su ogni tipo di prodotto “la verità, tutta la verità, nient’altro che la verità” per quanto attiene l’impatto su salute, ambiente ed ecosostenibilità.
Nel caso del vino e delle bevande alcoliche pertanto si dovrebbero semplicemente scrivere le 3 verità sopraccitate.
Luigino Pellegrini
Coordinatore Servizio Alcologia
Distretto Sanitario Vallagarina
Tel 0464/ 403672-611 fax 0464/403689


UNA BELLA NOTIZIA


LA GAZZETTA DI MANTOVA
Meno ubriachi alla guida Ma ancora in troppi non si allacciano le cinture
la Gazzetta di Mantova — 17 novembre 2010 pagina 15 sezione: CRONACA
Ancora troppe infrazioni per guida senza cinture e per l’uso del telefonino al volante. Dal 1º gennaio a lunedì scorso sono stati 654 gli automobilisti fermati per il problema delle cinture, 168 per l’utilizzo del cellulare. Dati rilevati dalla polizia stradale e stabili rispetto al 2009. Mentre i casi di alcol alla guida sono dimezzati. Come spiegare, intanto, quest’ultimo dato? Se le infrazioni per alcol alla guida sono scese dalle 347 del 2009 alle 153 di quest’anno, è merito del mix deterrente tra nuove sanzioni e task force delle pattuglie o di stili di vita differenti? La comandante della polizia stradale, Laura Patrizi, non ha dubbi: è la prova «che le nostre campagne per una maggiore sicurezza alla guida funzionano». Ma la dirigente aggiunge che «i controlli non sono certo diminuiti». Il mix di educazione e sanzioni continuerà. Gli agenti andranno nelle discoteche a spiegare ai ragazzi i rischi che l’alcol comporta non solo in termini di salute, ma anche di possibilità di giocarsi la patente. «Con le ultime modifiche al codice della strada - spiega la comandante - a chi ha meno di 21 anni, la patente da meno di tre oppure è un guidatore professionale (cioè la guida è il suo lavoro, ndr) non è consentito nel modo più assoluto bere alcolici prima di mettersi al volante. Ora le sanzioni scattano già sotto il livello di 0,5 di tasso alcolemico, mentre se lo si supera la decurtazione di punti è raddoppiata: essendo di dieci punti per tutti, per i neopatentati equivale a perdere la patente». Nel 2011 sarà inevitabile una stretta all’uso di stupefacenti. Al termine di una sperimentazione faranno il loro debutto dei kit per accertare l’assunzione di stupefacenti, che permetteranno controlli sul posto senza l’accompagnamento in ospedale. Mentre il dato sull’alcol migliora, dunque, a sorpresa restano altre infrazioni (che potrebbero sembrare più lievi) come il non mettersi le cinture o il parlare al cellulare mentre si guida. «Per il primo caso siamo passati da 794 infrazioni a 654, nel secondo da 183 a 168. Un lieve calo, ma i numeri restano ancora troppo alti, se si pensa che queste disattenzioni possono costare caro».


UN’ALTRA BELLA NOTIZIA

ASAPS

Incidenti 2009
Il calo delle vittime a quota 4.237 è la conferma di un trend veramente positivo -10,3% sul 2008 e -40,3% dal 2000
Diminuiti anche i feriti -1,1% e il numero complessivo dei sinistri – 1,6%
Negli ultimi 60 anni il conto è stato di circa 400.000 morti e 14 milioni di feriti sulle strade. Ora la tendenza cambia. Minimo storico delle vittime dagli anni ’60
E’ però sparito dal report il conteggio dell’ebbrezza da alcol e stupefacenti
Forlì, lì 17.11.2010
Dalla lettura dei dati degli incidenti stradali, dei feriti e delle vittime del 2009 resi noti il 17 novembre da Istat – Aci , ci verrebbe quasi da esultare! Il calo dei sinistri sul 2009 è solo dell’1,6%, ma i morti diminuiscono di un bel 10,3% e i feriti segnano un -1,1%.
Un fatto è indiscutibile nella seconda parte del primo decennio del nuovo millennio, 2005-2009 si è ingranata la marcia veramente giusta sul versante della sicurezza stradale.
I morti sono diminuiti da 5.818 nel 2005 a 4.237 nel 2009 (ma sono ancora 12 morti al giorno), - 27 %, un ottimo risultato, quasi esaltante, soprattutto se si considera che se ci fosse stata una contrazione simile anche nei primi 5 anni 2000-2004, forse avremmo potuto centrare il risultato assegnato dall’UE – 50% entro il 2010, risultato che ora avvicineremo di molto, siamo già a -40,3%. Ottimi i dati autostradali col Tutor – 22,6% le vittime nel solo 2009.
Insomma possiamo dire che grazie ad alcune severe modifiche legislative (legge 160 del 2007 e legge 125 del 2008) e grazie anche al forte incremento dei controlli antialcol decuplicati dal 2006 al 2009, passati da poco più di 200.000 a 1.800.000 circa i risultati si sono visti. Peccato che i dati sull’ebbrezza siano spariti dal report Aci-Istat perché sottostimati e discrepanti rispetto ai dati degli Organismi internazionali. Va bene, ma ora cosa si farà per renderli attendibili?
Il cambio del sistema generale di contrasto all’alcol insieme alle varie campagne come “Brindo con prudenza” ha fatto la differenza. Ora vedremo che spinta arriverà dalla recente riforma del CdS con la legge n.120 del 29 luglio scorso, anche se sappiamo che il 2010 non è partito in modo esaltante.
Insomma se teniamo conto di alcuni dati della storia infortunistica del nostro Paese dobbiamo cominciare a sentirci soddisfatti. Certo preoccupano alcune sacche della sinistrosità come quelle relative ai pedoni (667 vittime nel 2009) ancora in aumento e in particolare i motociclisti e ciclomotoristi (1.249 vittime), finalmente un andamento lento in calo.
Però facciamo un po’ di calcoli. Negli ultimi 60 anni dal 1950 al 2010, gli anni dell’esplosione della motorizzazione quando si è cominciato a tenere la conta delle vittime, sulle strade del nostro Paese hanno perso la vita circa 400.000 persone, alla media di 6.500 l’anno.
Si pensi che secondo alcune recenti dichiarazioni dei vertici della Protezione Civile dall’inizio del ‘900 i morti nei terremoti nel nostro Paese sono stati circa 120.000.
Negli anni ’50 il numero delle vittime della strada era inferiore a 5.500, poi sempre in crescita nei decenni successivi col record di 12.000 nel 1972 e la media di oltre 8.000 negli anni ’80, che è rimasta fra i 6/7.000 morti l’anno fino a meta di questo decennio, poi è iniziato il calo più deciso. Negli stessi ultimi 60 anni circa 14 milioni di italiani hanno riportato ferite, alla media di circa 230.000 l’anno.
Ecco perché le cifre dell’incidentalità stradale del 2009, pur sempre drammatiche, ci fanno essere un po’ più ottimisti, se non altro segnano il record storico minimo almeno degli ultimi 50 anni.
Per chi si occupa di sicurezza stradale da quasi 20 anni come l’Asaps – lasciatecelo dire – la soddisfazione è grande.
Giordano Biserni
Presidente Asaps

INIZIATIVE DI PREVENZIONE E DI INFORMAZIONE

NTR24

NELL’AMBITO DELLA SETTIMANA DEL BENESSERE PSICOLOGICO
"Alcol e nuove dipendenze": confronto a Pontelandolfo
Il Comune di Pontelandolfo, in collaborazione con l’Ordine degli Psicologi della Regione Campania, ha organizzato per il prossimo 19 novembre 2010, alle ore 17,00, presso la Sala Papa Giovanni Paolo II, una conferenza sul tema “Alcol e nuove dipendenze: come costruire stili di vita alternativi”.
La interessante manifestazione si inserisce nel più ampio progetto “Settimana per il Benessere Psicologico in Campania – Città Amiche del Benessere Psicologico” 15/20 novembre 2010, promosso dall’Ordine degli Psicologi unitamente all’ANCI Campania, nell’ambito del quale saranno allestiti contesti di aggregazione di cittadini e istituzioni, per riflettere intorno alla convivenza, individuare possibili trasformazioni, consentire riconoscimenti reciproci, “per mettere in Comune – questo è l’incisivo slogan dell’iniziativa – pensieri non comuni. Pensare è benessere, la Psicologia ci aiuta a farlo”.
Scopo del progetto è quello di diffondere una cultura psicologica e promuovere, appunto, contesti di riflessione in cui istituzioni, cittadini e psicologi si incontrano per sviluppare progettualità ed attivare reti di dibattito che valorizzino i bisogni del territorio.
Nella settimana dal 15 al 20 novembre, tra l’altro, tutti i cittadini avranno la possibilità di accedere agli studi professionali degli psicologi che hanno aderito alla nobile iniziativa, il cui elenco è consultabile sulle pagine web del sito www.psicamp.it, per consultazioni e consulenze gratuite.
La conferenza di Pontelandolfo prevede l’intervento del Sindaco Cosimo Testa, Raffaele Felaco Presidente dell’Ordine degli Psicologi della Regione Campania, Anna Maria Durante Psicologa Psicoterapeuta Unità Operativa Complessa Materno Infantile ASL Benevento 1, Maria Frandina Psicologa Psicoterapeuta, Carmela Longo Psicologa Psicoterapeuta Unità Operativa Semplice Dipendenze Patologiche ASL BN 1, Associazione “La Casa del Sole”, Associazione “Vivere Dentro”.

NOTIZIARIO ITALIANO

Savona, campagna contro l’abuso di alcool
Ilaria Ghilleri
17/11/10 15:24 SAVONA - Una campagna di informazione e di sensibilizzazione per il contrasto all’abuso di alcol è stata decisa dal questore di Savona Vittorino Grillo insieme alle associazioni di categoria.
Per questo si è svolto un tavolo tecnico al quale hanno partecipato il presidente della Confcommercio Vincenzo Bertino e di Confesercenti Franco Zino, con polizia municipale, ufficiali di carabinieri e guardia di finanza.
Nel corso della riunione è stata posta l’attenzione sulla normativa entrata in vigore lo scorso 11 novembre scorso che prevede l’obbligo, per tutti gli esercizi pubblici aperti dopo la mezzanotte, di dotarsi di apposita cartellonistica e di apparecchi di rilevamento del tasso di alcol da utilizzare su richiesta dei clienti per verificare il loro stato di idoneità alla guida.
La cartellonistica, è in distribuzione gratuita in tutti gli esercizi commerciali. "La quasi totalità degli iscritti - hanno detto Zino e Bertino - ha evidenziato grande senso di responsabilità. Il questore ha confermato che ’i controlli saranno effettuati in modo graduale, nel rispetto della legge e con l’intento di aggiungere un nuovo strumento di contrasto ad un fenomeno particolarmente preoccupante come quello dell’abuso di alcol".

BRESCIAOGGI

SCHIAVITU’ DELL’ALCOL
UN DOPPIO INCONTRO PER ROMPERE LE CATENE
GHEDI 18.11.10
«Alcol … piacere di conoscerti», ovvero due serate di sensibilizzazione per liberarsi dalla schiavitù della bottiglia promosso dal club degli alcolisti in trattamento(*) «Luce e vita» di Ghedi. Gli incontri si svolgono stasera e domani alle 20,30 nella sala consiliare. Il relatore Giovanni Monesi affronterà anche le problematiche delle altre dipendenze. Il Cat è formato da un insieme di famiglie che vogliono affrontare e risolvere i problemi legati all’alcol vissuti nelle fra le mura domestiche. Nel club le persone si incontrano per sostenere e rafforzare la scelta comune di smettere di bere, con la discussione, parlando dei propri problemi, creando rapporti di amicizia.

(*)Nota: Club Alcologici Territoriali

GLI ENERGY DRINK RAPPRESENTANO UN PERICOLO PER LA SALUTE PUBBLICA

IL CORRIERE DELLA SERA

PLAUSO DELLA CASA BIANCA: PRODOTTI PUBBLICIZZATI PER PROMUOVERE IL BERE
Usa, la Fda blocca gli energy drink a base di caffeina e alcol: «Pericolosi»
Dopo mesi di polemiche seguite a diversi episodi di intossicazione tra gli studenti americani
MILANO - Le bevande energizzanti fatte con alcol e caffeina «rappresentano un pericolo per la salute pubblica e vanno riformulate»: lo ha deciso la Food and Drug Administration (Fda) statunitense, bloccando di fatto la vendita delle bevande dopo mesi di polemiche seguite a diversi episodi di intossicazione tra gli studenti americani.
CASA BIANCA - La Casa Bianca ha apprezzato la decisione presa dall’Agenzia per il controllo dei medicinali. «Questi prodotti sono disegnati e pubblicizzati per promuovere il bere eccessivo e sono specialmente pericolosi in quanto mischiano alcol e caffeina e vengono usati dai giovani - ha detto Gil Kerlikowske, direttore delle politiche sui farmaci e le droghe -, perciò l’azione della Fda è giusta in quanto agisce sulla prevenzione». L’Agenzia ha scritto una lettera a sette produttori di questi energy drink, sollecitandoli a riformulare le bevande nel giro di 15 giorni. Se ciò non avverrà la Fda è pronta a chiedere un’ordinanza di tribunale per il bando totale delle vendite. Cinque Stati e diversi college americani ne hanno di fatto già bloccato il commercio. (Fonte: Ansa)

ANCORA SULL’ENTRATA IN VIGORE DELL’ULTIMA FASE DELLA LEGGE SULLA SICUREZZA STRADALE

IL FARO

Alcol e sicurezza, firmata la convenzione con la Rp Service
FIPE: ‘BAR E RISTORANTI PRONTI ALLE REGOLE’
17.11.10 I clienti che decideranno di consumare all’interno di bar e ristoranti aderenti all’Associazione Fipe-Confcommercio della Provincia di Latina troveranno un servizio in più a loro disposizione. Con l’entrata in vigore dell’ultima fase della legge sulla sicurezza stradale nella parte di contrasto alla guida in stato di ebbrezza, i locali che somministrano alcolici e la cui attività si protrae oltre la mezzanotte metteranno a disposizione dei clienti i precursori per la rilevazione del tasso alcolemico e affiggeranno le tabelle indicative degli stessi tassi.
All’osservanza di tale obbligo non sono tenuti gli esercizi che non effettuano trattenimenti danzanti e musicali e che cessano la loro attività entro le ore 24.
Grazie alla convenzione tra la FIPE e la RP Service di Latina i titolari delle attività aderenti alla Confcommercio potranno beneficiare di alcol test a costi agevolati con la fornitura gratuita di tutte le attrezzature di supporto e l’assistenza necessaria(*) .
Sono previste tre diverse forniture di alcol test a seconda delle tipologie di attività e delle utenze a cui si rivolgono.
“Questa iniziativa dichiara – Il Presidente provinciale Fipe Italo Di Cocco – si inquadra nell’ambito delle attività che la nostra Organizzazione ha sviluppato in raccordo con il Ministero della Salute, la Prefettura di Latina e le Forze dell’Ordine per la tutela della salute dei nostri avventori e per la sicurezza sulle strade”.
“Rivolgo quindi un invito a tutti i giovani e gli avventori che frequentano i nostri locali (Bar, Ristoranti, Pub, Pizzerie e Discoteche) a collaborare al successo della iniziativa e a designare preventivamente il conducente della autovettura che dovrà poi astenersi dal consumo di bevande alcoliche per riportare a casa con tranquillità la propria comitiva”.
“Invito inoltre tutti i gestori interessati – conclude - a recarsi presso gli uffici della Confcommercio provinciale dove potrete visionare gli alcol test. Potrete rivolgervi anche presso le nostre sedi Ascom di Gaeta, Formia, Fondi, Minturno, San Felice Circeo,Terracina per la prenotazione degli stessi”.

(*)Nota: sembrano ben organizzati, anche se ormai tutti dovrebbero già essere attrezzati!

CONSEGUENZE DEL CONSUMO DI VINO, BIRRA ED ALTRI ALCOLICI

INCIDENTI STRADALI

LA REPUBBLICA di Bologna

Investe una bimba e scappa arrestato grazie ai testimoni
18.11.10 L’incidente a san Benedetto Val di Sambro. La ragazzina, dieci anni, è ricoverata al Maggiore di Bologna: non è in pericolo di vita. Il conducente positivo all’alcol test
I carabinieri hanno trovato la sua auto parcheggiata davanti a un supermercato. L’aveva lasciata lì, ed era rientrato a casa con altri mezzi, l’uomo che ieri sera ha investito una bambina di dieci anni a San Benedetto Val di Sambro, e poi si è dato alla fuga. La piccola, ricoverata all’ospedale Maggiore di Bologna, non è in pericolo di vita.
I carabinieri di San Benedetto sono riusciti ad arrestare l’uomo, un artigiano di 45 anni, grazie al contributo di alcuni testimoni, che hanno visto l’impatto fra la vettura e la bambina, all’incrocio fra via San Donato e via Repubblica. Sono riusciti a prendere alcuni numeri di targa, e li hanno comunicati ai militari dell’Arma, che così hanno potuto restringere le ricerche intorno a poche vetture, fra cui una intestata ad un uomo residente nella zona di San Benedetto.
Grazie all’aiuto della Polizia municipale la Seat Ibiza bianca dell’artigiano è stata trovata nel parcheggio del supermercato. La macchina aveva i segni dell’impatto. L’uomo è stato sottoposto ad alcoltest ed è risultato positivo: è stato arrestato con l’accusa di non aver ottemperato all’obbligo di fermarsi e di prestare soccorso.

LECCEPRIMA.IT

UBRIACO PROVOCA UN INCIDENTE E FUGGE, MA LO RAGGIUNGONO
Un 24enne di Campi denunciato per omissione di soccorso e guida in stato di ebbrezza. A bordo di un Tuareg ha tamponato una Golf, provocando seri danni e due contusi. L’hanno raggiunto i carabinieri
18.11.10 LEVERANO – Provoca un incidente a bordo di un grosso fuoristrada Tuareg e invece di prestare soccorso alle persone rimaste contuse in una Golf Volkswagen, preferisce darsi a una fuga repentina. Anche perché S.V., 24enne, originario di Campi Salentina, aveva tanto di quell’alcool in corpo da essere consapevole, pur nella scarsa lucidità delle circostanze, che avrebbe passato conseguenze doppiamente maggiori se solo fossero arrivate le forze dell’ordine. Purtroppo per lui, le forze dell’ordine non solo sono arrivate, ma l’hanno anche raggiunto. E sono stati guai. Perché nel giro di un’ora s’è beccato due denunce.
Il fatto è avvenuto intorno alle 23 di ieri notte sulla strada provinciale che congiunge Veglie a Porto Cesareo. Verso quell’ora, alla centrale operativa di Lecce è arrivata una chiamata di soccorso, da parte di due persone. Al carabiniere che ha raccolto la telefonata, hanno spiegato di essere rimaste coinvolte in un incidente, causato da un altro mezzo che aveva proseguito sulla sua strada, a tutta birra, senza accennare a fermarsi. L’episodio è avvenuto all’altezza di località “La Zanzara”, territorio di Leverano. Quando una pattuglia del nucleo operativo radiomobile di Campi Salentina è arrivata sul posto, vi ha trovato una Golf danneggiata, e non di poco, sul lato posteriore destro ed i due occupanti contusi. Le persone che avevano pocanzi telefonato al 112, appunto, le quali hanno dichiarato che la loro auto era stata tamponata in prossimità di un vicino incrocio da una Tuareg.
Quest’ultima non ha fatto molta strada. I militari, subito messisi alla ricerca, l’hanno individuata pochi chilometri più in là, con danni rilevanti all’avantreno e perfettamente compatibili don quelli della Golf. Alla guida, il 24enne, che avrebbe provato in un primo momento a giustificare quei bozzi, spiegando che erano la conseguenza di un impatto con una grossa buca sul manto stradale. Ma i carabinieri non ci sono cascati, hanno continuato ad insistere con le domande, fino a quando anche un amico che era accanto a lui ha ammesso che erano rimasti coinvolti nell’incidente. E se già questo avrebbe fruttato al guidatore una denuncia penale per omissione di soccorso, il guaio è che non è sfuggito il modo di biascicare mentre parlava. Tipico di chi ha alzato un po’ troppo il gomito. E di alcool, dentro, il 24enne ne aveva tanto. L’etilometro ha rilevato un tasso alcolemico nel sangue di 2,18 grammi litro, rispetto al massimo consentito (0,50 grammi litro). E ora rischia la revoca della patente.

OMICIDI

IL CENTRO

Condannato a 10 anni per omicidio

il Centro — 17 novembre 2010 pagina 06 sezione: L’AQUILA
AVEZZANO. Condannato a 10 anni di reclusione con rito abbreviato per l’omicidio di Iulian Bivolaru, il romeno di 19 anni morto dissanguato la notte di San Silvestro a Sante Marie. Adrian Zabuliche (24) era accusato di omicidio preterintenzionale insieme al fratello e ad altre due persone. Il processo per l’omicidio di Capodanno si è tenuto davanti al giudice per le indagini preliminari del tribunale di Avezzano, Claudio Politi . Il pubblico ministero Guido Cocco aveva chiesto dieci anni di reclusione. Secondo l’accusa e secondo gli avvocati della parte civile, Leonardo Casciere e Germana Bove , l’imputato accoltellò la vittima all’interno di un’abitazione della frazione di San Giovanni. Erano le prime ore del nuovo anno. Il movente dell’omicidio sarebbero state le avance della vittima nei confronti di due ragazze romene. Il ragazzo di 19 anni era seduto sul divano al momento dell’aggressione e si sarebbe difeso alzando le gambe. L’arteria, secondo il medico legale, è stata infatti lesionata con un colpo dall’alto verso il basso. L’imputato era arrivato da Aprilia (Roma) con il coltello già nell’auto. Erano andati a prenderlo da Sante Marie il fratello Cristian Sorin Zabuliche (26), insieme agli amici Pintilie Gorghe Costica (22) e Miron Marian (38), difesi dagli avvocati Antonio Milo e Andrea Tinarelli . I tre sono accusati di omicidio preterintenzionale in concorso anche il fratello dell’accoltellatore, Cristian Sorin Zabuliche, e gli amici Pintilie Gorghe Costica e Miron Marian. I tre, che sono ancora in carcere, saranno giudicati il 17 dicembre con il rito ordinario per omicidio preterintenzionale in concorso. L’omicida si è sempre difeso sostenendo di essere stato minacciato dalla vittima e di aver agito per reazione e paura. Ha dichiarato, inoltre, che in quel momento era sotto l’effetto dell’alcol. Secondo sei testimoni, prima del delitto sarebbe avvenuta una zuffa. La lite tra l’arrestato e la vittima, che avrebbe poi portato all’accoltellamento avvenuto nella casa di via Corso 45, a San Giovanni, sarebbe sorta intorno all’una e mezza. Circa due ore prima dell’omicidio. Il romeno di 19 anni è morto dopo pochi minuti dall’accoltellamento in una strada di campagna a un centinaio di metri dal luogo del delitto.

DENUNCE

LA TRIBUNA DI TREVISO

Ubriaco senza patente forza il posto di blocco
la tribuna di Treviso — 17 novembre 2010 pagina 39 sezione: PROVINCIA
GODEGA. E’ scappato ad un posto di blocco della polizia perché era senza patente, gli era stata sospesa perché coinvolto in un incidente nel quale era stato trovato completamente ubriaco. M.P. 46 di Godega oltre a pagare una pesante multa, si è visto sequestrare l’auto. Il mese scorso si era reso protagonista di un incidente e gli era stato rilevato un valore di alcol nel sangue di 2,69 g/l, ben cinque volte sopra il limite, ma nonostante gli fosse già stata ritirata la patente, continuava a guidare. Nel pomeriggio di lunedì lungo la Pontebbana a San Fior una pattuglia della polizia di Conegliano ha esposto la paletta per fermare l’auto. L’automobilista ha premuto invece sull’acceleratore e si è dileguato in una strada laterale cercando di nascondere la vettura e poi tornando a casa a piedi, sperando così di farla franca. I poliziotti hanno però ritrovato la vettura parcheggiata tra i Tir di un’azienda della zona e l’uomo che nel frattempo era ritornato nella sua abitazione. La sua Ford Focus è stata sottoposta a fermo amministrativo per tre mesi, inoltre scatterà una doppia sanzione per guida con patente sospesa e per aver ignorato l’alt degli agenti, come minimo 2 mila euro di multa. L’episodio si è verificato durante il primo controllo straordinario del territorio predisposto dal commissariato di polizia in vista del periodo natalizio. A rischio sono soprattutto le attività commerciali, bersaglio preferito dai criminali in questo periodo, ma anche le abitazioni private. Nella stessa giornata il commissariato in collaborazione con il reparto prevenzioni crimini di Padova ha effettuato una serie di controlli tra San Fior, San Vendemiano, Conegliano e Susegana. E’ stato denunciata una persona per inosservanza del foglio di via, complessivamente sono fermati 45 veicoli. - Diego Bortolotto

VIOLENZA

LA VOCE NUOVA
Dieci anni di botte, condannato
18.11.10 ROVIGO - Un quadro accusatorio pesantissimo, quello che si è trovato a valutare ieri il giudice per le udienze preliminari del tribunale di Rovigo Carlo Negri: all’imputato del processo con rito abbreviato, infatti, un romeno di 45 anni, residente in Alto Polesine (Non vengono resi noti ulteriori dati identificativi per scelta redazionale, per non rendere identificabile la moglie, vittima dei reati contestati al marito. ndr), venivano contestati oltre 10 anni di maltrattamenti a carico della congiunta, che si sarebbero protratti sino a tutto l’anno scorso.
Al termine della discussione, per questi reati - maltrattamenti e un episodio di lesioni personali alla donna, una connazionale di 37 anni - l’uomo ha incassato una condanna a quattro anni e quattro mesi, calcolata anche tenendo conto dello sconto di un terzo della pena totale del quale può usufruire chi si sottopone al giudizio immediato.
I guai del romeno, tuttavia, non sono finiti qui, dal momento che, nel dispositivo della sentenza, il giudice per le udienze preliminari ha deciso, a quanto si apprende, anche di accogliere le richieste ulteriori formulate dal pubblico ministero Manuela Fasolato: di conseguenza, sono stati trasmessi gli atti alla procura della Repubblica di Rovigo, che dovrà anche valutare se negli episodi dei quali lo straniero si sarebbe reso responsabile, siano ravvisabili gli estremi di altri due reati, entrambi piuttosto gravi, secondo le norme vigenti nel nostro paese: in primo luogo la violenza sessuale, quindi la violazione della legge che regolamenta l’interruzione volontaria di gravidanza.
Questo perché, nel corso dell’udienza di ieri, sono emersi episodi che, secondo il giudizio di pubblico ministero e giudice, esulano da quanto previsto dai maltrattamenti e dalle lesioni, andando a integrare altre fattispecie criminose. Secondo questa ricostruzione, in particolare, sarebbe accaduto in più di una occasione che il romeno, tornando a casa ubriaco, abbia costretto la moglie a subire rapporti sessuali che lei non desiderava affatto. Per quanto, invece, concerne la presunta violazione delle legge sull’aborto, questa contestazione nasce dal fatto che, secondo questa impostazione, in varie occasioni la donna avrebbe interrotto volontariamente la gravidanza dietro le pressanti insistenze del marito. Pressioni che potrebbero, secondo il pubblico ministero, andare a costituire un reato.
L’uomo, di professione artigiano, a quanto si apprende, si trova al momento detenuto in carcere per altra causa.
Come detto, secondo la ricostruzione accusatoria i maltrattamenti si sarebbero protratti per vari anni, sino a quando, una sera, la donna, dopo l’ennesimo scontro, non avrebbe chiesto aiuto al vicino di casa, stanca di quanto accadeva - chiaramente sempre secondo questa versione - quando il marito tornava a casa ubriaco. Il passo successivo, poi, fu quello di denunciare quanto accadeva tra le mura domestiche ai carabinieri della locale stazione, in modo da dare l’avvio all’indagine penale, che, ieri, è culminata in una sentenza di condanna.
Nel procedimento penale, a quanto si apprende, sono entrate anche le dichiarazioni di tre persone informate sui fatti, una delle quali avrebbe assistito a un episodio particolarmente increscioso: in una occasione, infatti, l’uomo avrebbe percosso la moglie sino a farla cadere a terra priva di sensi. A quel punto, trascorsi alcuni minuti e vedendo che non si riprendeva, ne avrebbe dedotto che stava “facendo finta”, per riprendere, di conseguenza, a colpirla, nonostante fosse a terra. Lorenzo Zoli
IL LAVORO DELLE FORZE DELL’ORDINE PER ARGINARE LE CONSEGUENZE DEL CONSUMO DI BEVANDE ALCOLICHE

LA NUOVA SARDEGNA

Musica e rumori in via Leopardi, il club privato risulta in regola

la Nuova Sardegna — 17 novembre 2010 pagina 08 sezione: OLBIA
LA MADDALENA. Dopo le segnalazioni e soprattutto le denunce da parte dei condomini di via Leopardi contro schiamazzi, disturbi, risse e gimcane (a cui avevano prontamente replicato i titolari del club privato della zona), si sono mobilitati sia i carabinieri della locale stazione che i vigili urbani. I quali, sabato notte, hanno svolto una serie di attenti controlli sia di carattere penale che amministrativo, ma tutto è risultato in perfetta regola. Il club privato, come avevano garantito i sponsabili, è infatti risultato a posto in merito all’emissione dei suoni che, dal locale, arrivano all’esterno. E, quindi, gli elementi di disturbo contestati dai cittadini sarebbero diminuiti. I condomini, infatti, si erano lamentati moltissimo perché a causa di quei rumori non riuscivano a riposare. I carabinieri non avrebbero, dal canto loro, riscontrato irregolarità di alcun genere. Mentre gli uomini della polizia municipale, che dovevano stabilire eventuali violazioni alle recenti norme che riguardano l’abuso di alcol, fanno sapere che continueranno a sottoporre i ragazzi alla prova dell’etilometro nel corso di tutti i fine settimana. (a.n.)
IL TIRRENO

Multato ristorante: non aveva l’alcoltest
il Tirreno — 17 novembre 2010 pagina 02 sezione: PISA
PISA. L’alcoltest lo potete fare al ristorante stesso, da quattro giorni, da quando è entrata in vigore la nuova legge. E la polizia municipale ha subito fatto i controlli per vedere se i locali del centro storico si erano adeguati e si erano dotati di apparecchio. Per uno di questi, che non aveva messo a disposizione degli avventori misuratori monouso di tasso alcolemico, è scattata la multa prevista. Il gestore dovrà pagare 400 euro. Basta avere nel locale un apparecchio semplice, di quelli che si comprano in farmacia: il cliente potrà usarlo o gratuitamente o rimborsando al gestore il prezzo del prodotto, l’importante è che abbia a disposizione il servizio. Il ministero intanto ha fornito alle associazioni di categoria, che le hanno già inviate ai locali, apposite tabelle sui livelli di concentrazione di alcol. I vigili urbani proseguiranno dunque i controlli per tutta la settimana sia nei locali, e chi non avesse l’apparecchio rischia una multa che va da 300 a 1200 euro, che su strada: chi infatti, dopo il controllo al bar o al ristorante, si mette alla guida avendo un alto tasso di alcol nel sangue incorre nelle sanzioni penali e amministrative previste. A questo proposito la polizia municipale ricorda che per i conducenti professionali (autisti di taxi, autobus, autotrasportatori), i neopatentati (nei primi 3 anni dal conseguimento della patente) e i conducenti sotto i 21 anni, il limite dell’alcolemia per poter mettersi alla guida è 0, dunque bisogna guidare sobri. Per tutti gli altri invece permane 0.5, misura sopra la quale scatta la sanzione amministrativa di 500 euro. Da 0.8 in poi c’è denuncia penale (con il possibile arresto fino a un anno) con possibilità di sequestro e confisca del mezzo (nel caso sia di proprietà, dunque con coinseguente perdita del bene). La denuncia penale per guida in stato di ebbrezza, soprattutto se è causa di incidente stradale, comporta un procedimento penale.
IL TIRRENO

Guida sotto alcol, velocità: 112 provvedimenti
Pagina 11 - Lucca
Nel fine settimana, 27 patenti ritirate, 75 multe e 10 conducenti positivi al test
GIOVEDÌ, 18 NOVEMBRE 2010 CAPANNORI. Ventisette patenti ritirate: uno dei risultati più significativi del servizio notturno su strada della polizia municipale che, da maggio, si è concluso lo scorso fine settimana. L’attività dei vigili si è incentrata in particolare contro l’alta velocità e la guida in stato di ebbrezza. Sono 10 i guidatori trovati positivi prima al precursore alcool test e poi all’etilometro. Per loro è scattato il ritiro della patente e, per i casi previsti dalla legge, è stata notificata una notizia di reato. Tutte queste infrazioni al codice della strada sono state commesse tra la mezzanotte e le 6.
Ammonta a 75, invece, il numero di conducenti che sfrecciavano a velocità oltre Di questi, 58 hanno superato il limite da 10 a 40 km orari. Sono 16, invece, coloro che viaggiavano a una velocità superiore tra i 40 e i 60 km l’ora oltre il limite. A questi è stata ritirata e sospesa la patente e sono stati tolti 10 punti. Stessa sorte per un altro automobilista che viaggiava oltre 60 km/h il limite di velocità. Il numero maggiore di violazioni fra le 3 e le 6 del mattino.
«Incrementare la sicurezza sulle nostre strade è l’obiettivo che ci siamo dati - spiega l’assessore alla polizia municipale Pierangelo Paoli -. Proprio per questo, anche quest’anno, abbiamo prestato una particolare attenzione ai controlli, che si sono concentrati soprattutto sulle principali vie. Abbiamo constatato che sempre più giovani si mettono alla guida senza avere bevuto. Per il 2011 puntiamo a riproporre questo servizio».
L’attività notturna della polizia municipale si è concentrata anche su altri tipi di controlli, come quelli negli esercizi pubblici, contro gli schiamazzi, e nelle manifestazioni pubbliche, quali sagre e processioni. I pattugliamenti si sono, poi, estesi nelle frazioni, in particolar modo quelle collinari, per servire da deterrente contro i furti nelle abitazioni. Infine sono stati tenuti d’occhio parchi e giardini pubblici.
IL TIRRENO

Ubriaco trovato con un coltello
Pagina 5 - Montecatini
GIOVEDÌ, 18 NOVEMBRE 2010 PESCIA. Il 15 novembre i carabinieri del Nor della Compagnia di Pistoia, chiamati a dare supporto al personale del 118 di Montecatini, sono intervenuti all’ospedale di Pescia dove era sopraggiunto con un’autoambulanza D.G.A., 44enne di Ponte Buggianese, che era stato colto da malore a seguito dell’abuso di sostanze alcooliche assunte. Nell’eseguire i controlli l’uomo è stato trovato in possesso di un grosso coltello. Sulla scorta di quanto verificato il 44enne è stato denunciato in stato di libertà per porto e possesso di armi e oggetti senza giustificato motivo.
(ASAPS),

Rifiutano la prova dell’etilometro e aggrediscono agenti della Polstrada, due in manette
Uno dei fermati aveva un coltello serramanico, rinvenute anche dosi di cocaina
Sassari - 18 novembre – Due sassaresi sono stati arrestati dagli agenti di una pattuglia della Polstrada di Sassari con le accuse di oltraggio, minacce, resistenza, porto di oggetti atti a offendere e detenzione di cocaina. L’episodio ha avuto luogo nella città isolana, dove gli stradalini, impegnati nell’attività di servizio di vigilanza notturna, hanno notato un’autovettura che sostava dietro una siepe a luci spente e insospettiti hanno deciso di controllare il mezzo e i suoi occupanti. L’uomo seduto al posto di guida era visibilmente ubriaco e per questo motivo è stato sottoposto agli accertamenti etilometrici che hanno confermato lo stato di ebbrezza scatenando la reazione violenta dei due giovani che hanno cominciato a insultare gli agenti minacciandoli di morte. A questo punto, in appoggio alla Stradale, è intervenuta anche una volante della Polizia che ha bloccato uno dei due rinvenendogli addosso un coltello serramanico e un manico di legno. La Polizia ha inoltre riferito di aver trovato all’interno del veicolo, accuratamente nascoste in alcune parti dell’abitacolo, diverse dosi di cocaina. (ASAPS)
UN INCONTRO SU COMUNICAZIONE E DIPENDENZA

IL PICCOLO

Focus su comunicazione e tossicodipendenze
il Piccolo — 17 novembre 2010 pagina 05 sezione: GORIZIA
Non c’è modo di uscirne. Quando si parla di (tossico)dipendenze l’approccio è quasi sempre dualistico: c’è chi le considera una malattia del cervello, causata dalla predisposizione genica; e chi invece le presenta come figlie di un disagio sociale facendone una questione morale. La verità, probabilmente, sta nel mezzo. E per cercare di farla emergere al di là dei luoghi comuni, la Sissa - Scuola internazionale superiore di studi avanzati ha organizzato il laboratorio sulle tossicodipendenze “Comunicazione scientifica e dipendenze”, che si terrà il 23 novembre (con inizio alle 14) nella nuova sede di via Bonomea 265. Scopo del laboratorio sarà affrontare questo tema delicato mettendone in risalto la complessità e le molteplici sfaccettature che mal si adattano a essere confinate in due soli punti di vista. A condurre le discussioni sarà Stefano Canali, storico e filosofo della scienza, ricercatore della Sissa, che da tempo studia le tossicodipendenze. Lo affiancheranno Amelia Beltramini, giornalista scientifico e caporedattore del mensile Focus, e Pier Paolo Pani, psichiatra, responsabile Servizio tossicodipendenze Ausl 8 Cagliari, co-direttore scientifico di “Medicina delle tossicodipendenze”, presidente della Società italiana tossicodipendenze (Sitd). «Il concetto di dipendenza è spesso incasellato in due cornici semplificate e semplicistiche», conferma Canali. «In un caso la dipendenza è considerata una devianza morale. Nel secondo caso una malattia vera e propria, dovuta a fattori organici e addirittura alla predisposizione genetica che rende l’individuo più vulnerabile alle droghe, e come tale suscettibile di essere curato con un approccio medico: farmaci e terapie imposte da terzi. Qui si crea un paradosso: si afferma che la persona è vulnerabile, ma poi la legge la punisce per questa sua debolezza». Per tale motivo, nel corso del laboratorio saranno esaminate anche le profonde implicazioni che questi tipi di giudizio hanno, sia nelle politiche sanitarie che nel modo in cui l’individuo si giudica e vive la sua condizione di dipendenza. Qual è la responsabilità dei giornalisti e come affrontano un tema così articolato? «Esistono molti tipi di giornalisti e di tossicodipendenze», ammonisce Amelia Beltramini, che esaminerà l’approccio dei mezzi di comunicazione. «Chi segue la cronaca raramente conosce gli aspetti scientifici del problema e adotta stereotipi: droghe d’abuso socialmente non accettate e problemi con la giustizia. Chi, invece, si occupa di scienza è più attento alle droghe d’abuso socialmente accettate, come tabacco e alcol, che dal punto di vista epidemiologico causano più danni alla salute. Pensiamo ai tumori e danni fetali, o all’impatto di queste droghe sulla società in termini di incidenti stradali e sul lavoro». Ricorda Pier Paolo Pani, presidente Sitd: «In Italia è difficile lavorare nel settore delle tossicodipendenze, perché l’operato medico e gli esiti delle cure dipendono dall’ultimo decreto o regolamento. Non esistono, come invece negli Stati Uniti, corsi post-laurea sulle dipendenze patologiche. E ciò ostacola il lavoro rendendo difficile ottenere risultati». «A creare una dipendenza – conclude Canali - concorrono sempre tre fattori: le scelte dell’individuo, la sua genetica/fisiologia e il contesto ambientale. Partiremo da qui per la nostra analisi sottolineando che, a dispetto di quanto si pensi, sia per entrare nelle dipendenze che per uscirne contano le scelte personali e la motivazione». Cristina Serra
GIORNATA MONDIALE PER IL RICORDO DELLE VITTIME DELLA STRADA

IL CENTRO

Vittime della strada Nasce un comitato

il Centro — 17 novembre 2010 pagina 09 sezione: TERAMO
COLONNELLA. Un muro di lacrime e disperazione con i volti ed i sorrisi delle tante vittime della strada. Familiari ed amici le ricorderanno domenica prossima, a partire dalle 17, in occasione della “Giornata mondiale per il ricordo delle vittime della strada”. I parenti delle vittime della strada che vivevano in provincia di Ascoli Piceno e di Teramo, in collaborazione con l’Associazione Gruppi Uniti tutela e giustizia per le Vittime della Strada, organizzeranno un “Presidio della memoria” in ricordo dei congiunti scomparsi. Il sit-in si terrà a Porto D’Ascoli nell’area verde comunale retrostante il negozio Decathlon. Saranno esposte le foto di chi non c’è più lungo la balaustra che delimita la pista ciclabile/pedonale. In quell’occasione i familiari leggeranno dei testi in memoria di chi tragicamente è stato strappato alla vita. Seguirà la benedizione religiosa mentre è prevista la partecipazione dei gonfaloni della Provincia di Ascoli Piceno e della Provincia di Teramo. Sono centinaia e centinaia gli incidenti che ogni anno si registrano nelle due province. Il riferimento in particolare è per la strada provinciale 1 e la Salaria. L’eccessiva velocità, lo stato di alterazione psicofisica per alcol e droga fanno ogni anno tante vittime. (a.d.p.)
A QUANDO ANCHE UNA CAMPAGNA PER EDUCARE I BARISTI AL “VENDERE RESPONSABILE”?

WINENEWS

Birra: la Peroni lancia una campagna per promuovere il bere responsabile
16 novembre 2010
"O bevi o guidi": è il semplice ma nitido messaggio che, a partire dal 15 novembre 2010, e progressivamente entro dicembre 2011, la Birra Peroni inserirà sulle etichette delle birre, sulle confezioni e nelle proprie campagne pubblicitarie, per promuovere il consumo responsabile di bevande alcoliche.
Ne dà notizia la stessa azienda, precisando come l’iniziativa rientri in un più ampio impegno preso dal gruppo SabMiller (di cui Birra Peroni fa parte) nel Forum Europeo su Alcol e Salute e sia in linea con l’azione intrapresa da anni dall’associazione di categoria, Assobirra, di cui Peroni fa parte.
"L’informazione sul consumo responsabile - ha affermato Federico Sannella, Direttore delle Relazioni Esterne di Birra Peroni - è una delle nostre dieci priorità per uno sviluppo sostenibile. Essendo uno dei maggiori produttori di birra al mondo, pensiamo che la birra aggiunga divertimento e gusto alla vita della maggior parte delle persone, che bevono in modo responsabile. Tuttavia, siamo a conoscenza degli effetti negativi dell’abuso di alcol sugli individui e la società.
"O bevi o guidi" sarà riportato in carattere maiuscolo, in colori a contrasto con lo sfondo, e potrà essere trasmesso unitamente all’invito a visitare il sito www.alcolparliamone.it e al simbolo di divieto di mettersi alla guida. La campagna, ha aggiunto Sannella, vuole insegnare "a dire no agli eccessi e rinunciare a bere del tutto in determinate circostanze come ad esempio quando si deve guidare". Birra Peroni, si legge nella nota aziendale, ha adottato già da alcuni anni un proprio codice di comunicazione commerciale, ha aderito al "Codice di autodisciplina della comunicazione commerciale della birra", volto a promuovere il principio del "bere responsabile" e ha realizzato il sito internet www.alcolparliamone.it per diffondere notizie sugli effetti pericolosi di un consumo eccessivo dell’alcol.
SE VIENI INVITATO E PAGATO PER PARLARE DEL VINO DAI PRODUTTORI, AVRESTI IL CORAGGIO DI PARLARE MALE DEL VINO?

VINO.BLOGOSFERE.IT
Vino, salute e Winehealth International.
Winehealth International. In Friuli una nuova organizzazione internazionale sul vino e salute.
Il vino fa veramente bene?
Il vino non solo non fa male, ma può addirittura aiutare a ridurre il 40% delle patologie cardiovascolari che colpiscono la nostra popolazione occidentale.
E’ quello che si è dedotto dall’analisi del rapporto fra cibo, salute e qualità della vita durante il IV congresso internazionale del "Vino e Salute" a Manzano, Udine (06.10.2010), a cui hanno partecipato i maggiori esperti mondiali del caso quali Curtis Ellison, docente di Medicina e salute pubblica alla Boston University School, Pierre-Louis Teissedere, della Facolta’ di Scienze dell’ Universita’ di Bordeaux e Fulvio Ursini, Direttore del Dipartimento di Chimica Biologica dell’Universita’ di Padova.
A conclusione del congresso i cinquanta studiosi che hanno aderito a tale iniziativa, hanno dato luce a "Winehealth International", l’organizzazione internazionale che avrà sede proprio nella storica abbazia di Rosazzo a Manzano e, dove verranno condotte ulteriori ricerche sul rapporto tra vino e salute.
NON SO COSA DIRE…

SAVONANEWS

Savona: la proposta, alcotest ai tifosi che entrano al Bacigalupo
Franco Costantino, capogruppo del Psi alla terza Circoscrizione ha chiesto al Comune di vietare l’accesso a chi ha un tasso superiore all’1 per cento
Franco Costantino, capogruppo del Psi alla terza Circoscrizione ha chiesto al Comune di Savona di firmare un’ordinanza che imponga l’alcooltest ai tifosi prima di entrare allo stadio Bacigalupo di Savona, per vietare l’accesso a chi ha un tasso superiore all’1 per cento.
Intanto l’etilometro ‘fai da te’ presente nei locali pubblici che restano aperti oltre la mezzanotte e nei quali si servono bevande alcoliche viene richiesto da pochissimi clienti. Il provvedimento è stato introdotto dal nuovo codice della strada ma per il momento sembra aver sollevato solo le polemiche dei titolari dei locali interessati anziché stimolato i clienti a misurare il proprio tasso alcolemico all’uscita.
"Nessun dei frequentatori dei locali nei quali lavoro ha chiesto nel fine settimana di fare l’alcol-test — dicono alcuni titolari di locali del savonese— Il problema è che questo test non è gratuito per i clienti ma ha un costo che va da uno a tre euro in base alla macchinetta presente nel locale. E poi non rispetta la privacy delle persone, soprattutto il modello da parete installato all’uscita del locale. Chi decide di sottoporsi al test è costretto a farlo davanti agli occhi di tutti".

© asaps.it
Venerdì, 19 Novembre 2010
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