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Rassegna stampa Alcol e guida del 18 febbraio 2008

A cura di Alessansro Sbarbada e Roberto Argenta

CORRIERE DELLA SERA

Intervista a Emanuele Scafato Direttore Osservatorio nazionale alcol. Istituto Superiore di Sanità
I bimbi possono assaggiare il vino?
Uno studio pubblicato sulla rivista Pediatrics segnala che un terzo dei bambini in Italia inizia a bere alcolici prima di 13 anni con ricadute molto negative. Tra queste un rischio maggiore di condotte suicide violente.

Si può dare vino ai bambini?
Diversi studi dimostrano che è importante ritardare il più possibile l’avvio al consumo di alcol da parte dei giovani. Molti genitori, durante feste o ricorrenze, indulgono in un comportamento inadeguato per il bambino: niente di più sbagliato, l’alcol va sempre e comunque evitato, a maggior ragione se si pensa che gran parte dei bambini non lo apprezza.

A che età si può accettare che un ragazzo beva alcolici?
Prima dei sedici anni l’organismo non capace di metabolizzare l’alcol, è quindi inevitabile che qualunque bevanda alcolica esponga l’organismo a rischi maggiori. E questo spiega anche perché la legge vieta di somministrare alcolici al di sotto dei sedici anni. Le linee-guida per una corretta alimentazione segnalano che solo a 18 – 20 anni in giovani possono bere al massimo un bicchiere di bevanda alcolica precisando che comunque l’alcol non è un nutriente.

Qualche consiglio?
In media i giovani italiani iniziano a bere a 11 anni e spesso grazie alla “abilitazione” dei genitori, che invece dovrebbero dare il buon esempio con la moderazione. Oggi sappiamo che lì dove il consumo di alcolici del capofamiglia è più elevato, maggiore è la frequenza di figli che adottano le stesse modalità di consumo. Non bisogna, infine, dimenticare che la cautela inizia fin dalla gravidanza: una vita che nasce, una vita che cresce, teme l’alcol.

A cura di Antonella Sparvoli


SEGNALAZIONE DI LUC THIBAULT

I Leo club impegnati nella Campagna sulla sicurezza stradale
www.fanoinforma.it
,
Fano, 18/02/2008 - Il problema della sicurezza stradale riguarda molto da vicino il mondo giovanile. Sono tantissimi i nostri coetanei che ogni giorno perdono la vita
strade italiane per problemi legati alla velocità, alla disattenzione, all’alcool, droga, ai farmaci e ad altre cause. In una associazione nella quale il principio di difesa della vita è ampiamente propugnato ed assunto come valore fondamentale sul piano etico comportamentale, deve essere considerato prioritario l’impegno diretto a salvare, ogni anno, migliaia di vite umane. O almeno, a provarci. Anche noi Leo abbiamo dovuto piangere tanti nostri carissimi amici scomparsi in gravi incidenti stradali. Non possiamo pertanto rimanere inerti di fronte a questo problema e abbiamo il dovere morale di fare qualcosa per noi stessi e per i tanti nostri coetanei che molto spesso irresponsabilmente mettono a rischio la propria vita e quella degli altri.
Ricerche statistiche effettuate a livello nazionale hanno evidenziato come l’aumento della sensibilità e del lavoro sul tema della sensibilizzazione sulla sicurezza stradale avutosi negli ultimi anni abbia portato risultati molto positivi. Il tema di studio ha pertanto l’obiettivo di concentrare gli sforzi dei Leo italiani su un solo grande tema al fine di far sentire a gran voce un messaggio chiaro e deciso a tutto il paese e in particolare ai nostri coetanei sui rischi della strada e sul modo di prevenirli.
Un messaggio dai giovani per i giovani che proprio per questo motivo assume un valore intrinseco ampio e di grande portata e rilievo sociale.
(…)

L’uso dell’alcool

Secondo l’ultimo "Rapporto sugli Italiani e l’alcool" redatto dall’Osservatorio Permanente sui giovani e l’alcool, circa 200.000 ragazzi (tra i 15 e i 24 anni) fanno uso abituale di alcool, fino, per gran parte di loro, ad ubriacarsi. Da un questionario a risposte multiple, emerge che:

- il 30,7% dei ragazzi è consumatore abituale (beve almeno una volta alla settimana)
- il 47,2% è consumatore occasionale (beve almeno una volta ogni tre mesi)
- il 30% non beve
- il 65% dei ragazzi beve birra
- il 51% beve vino
- il 40% beve aperitivi, digestivi, cocktail
- il 30% beve superalcoolici
- Bevono di più i ragazzi delle ragazze
- Si beve di più al Nord che al Sud
- I giovani bevitori appartengono soprattutto ai ceti benestanti, di buon livello culturale e fruitori delle tecnologie informatiche.

Secondo l’Osservatorio su fumo, alcool e droga (Ossfad) dell’Istituto Superiore di Sanità, se calcoliamo chi beve occasionalmente nel fine settimana, questi numeri salgono a 300 mila maschi e oltre 160 mila femmine di età compresa tra i 14 e i 17 anni. Il fenomeno risulta sempre più sganciato dal modello culturale mediterraneo, caratterizzato da consumi moderati e strettamente legati ai pasti, e orientato invece verso un modello di consumo separato, di "binge drinking" (bere per ubriacarsi), con il rischio che diventi “droga d’accesso” verso l’uso di altre sostanze illegali. Tra le cause principali che avvicinano i ragazzi all’alcool vi è, come sempre, il disagio giovanile, che affonda le sue radici in quelle che vengono definite crisi adolescenziali. È una fase, questa, di grande mutamento fisiologico che dipende per lo più dalla perdita di punti di riferimento affettivi e della ricerca di una propria identità e di un proprio ruolo attivo nella società.
Uno dei primi effetti di questa crisi, spesso, è la depressione di cui il 10% dei giovani soffre; di questo il 60% ha una età compresa fra i 14 e i 18 anni. Se a ciò associamo il problema della disoccupazione, si capisce quanto sia difficile guardare al futuro con ottimismo e quanto sia semplice scivolare, per fuggire dalla realtà, nell’alcool e nella droga. Secondo il Prof. Enrico Tempesta, Presidente del Comitato Scientifico dell’Osservatorio, chi abusa dell’alcool, anche con una certa assiduità, lo fa per una sorta di "autoproduzione del piacere", perché vive in forma esasperata un disagio umano e sociale - non trova ascolto, non trova vie di comunicazione – e cerca nell’alcool una risposta, almeno parziale e temporanea, al proprio malessere.
Questo ricorso all’alcool come droga, successivamente - nella maggior parte dei casi - recede, nel senso che con l’aumentare dell’età crescono anche la consapevolezza e la maturità, e l’adolescente risolve in qualche modo quel disagio che lo portava a bere. Sono dunque i ragazzi più fragili e soli quelli che si rivolgono al bere smodato e, se andiamo a guardare dentro questo universo, possiamo trovare i connotati di persone non in condizioni di marginalità sociale: bevono (troppo) soprattutto i maschi, scolarizzati, di buona famiglia e residenti al Nord. Cambiano, però, anche le mode e cresce la voglia di sperimentare nuove forme di socialità. Ad esempio: negli ultimi anni si sono diffusi il “rito” dell’aperitivo e la serata della birra tra amici. Il consumo esce dal tradizionale "stare a tavola", per caratterizzare sempre più vari momenti della giornata; e coinvolgendo indistintamente i due sessi. Non più solo a casa, ma soprattutto fuori, purché in compagnia. Non a caso, meno di un italiano su dieci ammette di aver assunto bevande alcoliche in solitudine: il consumo è insomma un fatto sociale. Nulla da stupirsi, quindi, se i più assidui consumatori si rivelano anche cittadini culturalmente attivi, dediti a svariate attività, instaurando una correlazione tra vivacità socioculturale e moderati consumi di alcool. La maggioranza di chi legge libri e quotidiani, di chi usa computer e Internet, di chi compra cd e va ai concerti, di chi pratica o segue lo sport, non disdegna l’incontro occasionale o regolare con l’alcool.
Da questa realtà sociale non è deducibile una diretta correlazione tra chi beve e una certa vivacità sociale; viceversa, si può in parte ridimensionare l’identificazione tra il consumatore di alcool e il soggetto emarginato o deviante. L’Ossfad ha condotto un’accurata indagine su film e telefilm andati in onda tra il 2000 e il 2001 sulle principali reti televisive nazionali, allo scopo di quantificare la promozione occulta del consumo di alcool nella programmazione dei palinsesti televisivi. E’ emerso che l’alcool è presente sullo schermo ogni 13 minuti - il doppio della sigaretta - e che viene sorseggiato da personaggi "positivi", o che comunque risultano simpatici allo spettatore, in un contesto di convivialità e piacere che ispira benessere e persino concentrazione. Secondo l’indagine Doxa su “Italiani e Alcool”, commissionata dall’Osservatorio Permanente sui Giovani, ottanta italiani su cento al di sopra dei 14 anni sono consumatori, anche saltuari, di bevande alcoliche. Ovvero otto italiani su dieci hanno bevuto birra, vino, alcolici e superalcolici almeno una volta negli ultimi tre mesi. Dieci anni fa il trend aveva iniziato a scendere dal 79% del 1991, al 75% del 1994, per poi lentamente risalire fino al dato attuale dell’80%. Come indice positivo possiamo notare che sta scendendo la qualità pro-capite d’alcool consumata, passata da una media annuale di 9,1 litri di alcool puro, agli attuali 7,5 litri pro-capite. E’ abbastanza diffusa una “cultura del bere” che fa dire all’86% degli italiani che "bere un paio di bicchieri a pasto è normale" ed al 72% che "ubriacarsi una volta non è grave, purché non diventi abitudine". Questo tipo di approccio non è, di per sé, negativo; basti pensare che molti dietologi ritengono benefico un uso moderato del vino durante i pasti.
Il problema sorge, in generale, quando vi è un abuso di bevande ed in specifico quando vi è correlazione temporale fra l’assunzione di alcolici e la guida di un veicolo, con particolare riferimento al mondo dei giovani. Nelle scorse settimane è stata presentata la ricerca dell’Istituto Superiore di Sanità su "Guida e comportamenti a rischio", che ha coinvolto più di 30 mila studenti tra i 14 e i 19 anni in quasi 300 istituti di tutte le regioni italiane. I dati che emergono sono abbastanza inquietanti: il 67% dell’intero campione fa uso di bevande alcoliche, un valore che raggiunge il 78% per la fascia compresa tra i 18 e i 19 anni. I dati sono ancora più preoccupanti se si pensa che il 70% beve superalcolici, soprattutto nei fine settimana, mentre vengono consumati per tutta la settimana vino, birra e aperitivi; il 61% ammette di essersi ubriacato di recente ed il 63% di farlo abitualmente e non necessariamente in compagnia; il 21%, per lo più di sesso maschile, dichiara poi di aver guidato in stato di ebbrezza. Il 41%, con una maggiore prevalenza maschile, dichiara di essere stato coinvolto in incidenti stradali ed il 18% in tre o più incidenti. Il 30% dei ragazzi è finito al pronto soccorso; di questi, un altro 30% è stato ricoverato in ospedale. Il 75% dei ragazzi intervistati dichiara di aver conosciuto qualcuno deceduto in un incidente stradale. Secondo i dati raccolti dall’OMS, l’alcool è la prima causa di morte tra i giovani uomini europei: un decesso su quattro, tra i ragazzi di età compresa tra i 15 e i 29 anni, è dovuto al consumo di alcool per un totale di 55 mila morti l’anno a causa di incidenti automobilistici, avvelenamento, suicidio indotto dal bisogno di liberarsi dall’alcolismo, omicidi legati allo stesso fenomeno. Per quanto riguarda l’Italia, la situazione non è meno tragica: si stima (Istituto Superiore Sanità) che almeno 50 mila incidenti siano attribuibili all’elevato tasso di alcool presente nell’organismo.
Gli incidenti stradali sono la prima causa di morte tra i giovani dai 15 ai 29 anni, con oltre 100 mila morti negli ultimi 30 anni; nello stesso periodo la mortalità generale per incidenti sulla strada si è complessivamente ridotta del 40%, mentre nelle fasce giovanili questa riduzione è stata irrisoria.
(…)


IL TIRRENO

Ubriaco alla guida dell’Ape, denunciato
I carabinieri hanno anche impedito una rissa tra rumeni e italiani 
MASSA. Sabato notte impegnativo per i carabinieri, anche se fortunatamente nessun fatto molto grave è avvenuto in territorio apuano. I militari hanno effettuato un articolato servizio anti-rapine in villa, precedentemente predisposto, e accurati controlli ad oltre un centinaio di persone, quasi tutte a bordo di auto in transito, al fine di prevenire la piccola criminalità e fungere da deterrente.
In piazza Betti, verso le 23 di sabato, è stata anche bloccata sul nascere una rissa. Un cittadino rumeno, ubriaco, è venuto a lite con un giovane italiano e ha preso un pugno in faccia. Lo straniero si è così allontanato, andando a chiamare familiari e amici di rinforzo, insieme ai quali iniziare una spedizione punitiva per lavare l’onta del pugno appena ricevuto. L’intervento dei carabinieri - che passavano di pattuglia proprio in quel momento e che hanno compreso quanto stava per accadere - hanno fermato il gruppetto, hanno identificato i componenti e, dopo averli diffidati dall’intraprendere azioni violente, li hanno invitati a tornarsene a Carrara, dove hanno la residenza, facendoli dunque rinunciare a propositi velleitari.
Sempre nell’ambito dei servizi del sabato notte, i carabinieri hanno anche denunciato un massese di 66 anni per avere causato un incidente in stato di ebbrezza alcolica. L’uomo, infatti, si era reso protagonista di un incidente a Romagnano con la propria “Ape 50” e, sottoposto dai militari all’esame dell’etilometro, era risultato avere nel sangue una concentrazione di alcol di 3,8 g/litro. Tra l’altro l’uomo ha dovuto anche fare ricorso alle cure dei medici dell’ospedale.
Infine i carabinieri, verso l’una di notte, hanno interrotto quella che avrebbe dovuto essere un’avventura piccante. Infatti hanno sorpreso sulla spiaggia di Poveromo una prostituta di nazionalità in compagnia di un ragazzo massese appena diciottenne. I militari li hanno identificati, ma, non avendo commesso alcun tipo di reato ed essendo il giovane maggiorenne, i due hanno potuto andare ciascuno per la propria strada.


IL TIRRENO

NELLA NOTTE 
Ubriaco causa un frontale, taglio di 50 punti dalla patente
CERRETO. Ubriaco fradicio. E neopatentato. Così dopo aver sbattuto contro un albero e poi contro un’altra auto con sopra una ragazza, in pieno centro, è stato denunciato a piede libero e gli è stata ritirata la patente.
Per averla avrà da fare, perché il taglio dei punti assomma a qualcosa come... cinquanta. Venticinque per le infrazioni, ma raddoppiati in quanto il giovane aveva preso la patente da pochissimo.
È successo sabato notte a Cerreto Guidi, all’altezza della deviazione per Toiano.
Il rumeno, in arrivo da Lamporecchio, ha preso la curva a tutta velocità e, avendo la patente da pochi mesi, non è stato capace di reggere l’auto. Fra l’altro aveva bevuto parecchio, in quanto aveva un tasso alcolico di 1,63, più di tre volte il massimo consentito.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri del Radiomobile che hanno ricostruito la dinamica.
In sostanza il giovane, 28 anni, residente a Empoli, ha fatto tutto da solo e la ragazza sull’altra auto se l’è trovato davanti all’improvviso, senza poter far niente per evitarlo. Entrambi hanno riportato lievi ferite ma il rumeno, appena sceso dall’auto, non riusciva neppure a stare in piedi.
Così i carabinieri lo hanno accompagnato al pronto soccorso e, dopo un’ora, aveva ancora 1,63.
Per lui è scattata la denuncia a piede libero e il pesantissimo taglio di punti dalla patente.


SAVONANEWS

Albenga: guida ubriaco, patente ritirata a un sudamericano

Lunedì 18 Febbraio 2008 - I carabinieri lo hanno bloccato mentre percorreva la provinciale 582 del Colle di S. Bernardo a bordo della propria auto. Sottoposto al test etilometrico, nel sangue del conducente, un 29enne ecuadoriano residente a Savona, è stato trovato un tasso alcolico quattro volte superiore al limite consentito dalla legge. Per lui è immediatamente scattato il ritiro della patente e la denuncia per guida in stato di ebbrezza.

r.c.


SAVONANEWS

Imperia: spintona e scalcia Carabiniere, albanese arrestato

Lunedì 18 Febbraio 2008 - Un albanese di 33 anni, Gentian Lamaj, è stato arrestato ieri sera, poco dopo le 22, dai Carabinieri di Diano Marina per resistenza a pubblico ufficiale e perché, dopo essere stato espulso per 10 anni dal territorio nazionale, era rientrato prima dei tempi. L’uomo, nella serata di ieri, un po’ alticcio stava viaggiando sul suo scooter ed è finito contro un’auto parcheggiata, sulla quale era presente un carabiniere in borghese. Questo è sceso dall’auto e, dopo essersi qualificato, è stato spintonato dall’extracomunitario che è poi fuggito via. E’ stato dato l’allarme e, dopo un breve inseguimento, è stato raggiunto. E’ stato quindi portato in caserma e sottoposto all’arresto. Ora è in carcere a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Carlo Alessi


LEGGO

Agente picchiato da una ragazza 24enne
Lunedì 18 Febbraio 2008 - Agente picchiato da una ragazza 24enne in via Toledo. Anzi, le persone aggredite dalla donna sono due, perchè nella rissa è finita pure una sedicenne. Si tratta della minorenne cui era stato tentato il furto del telefonino proprio dalla 24enne, accompagnata a sua volta da un 26enne. La ragazza di 24 anni - che, come accertato dalla polizia, era in stato di alterazione per assunzione di vodka - mentre ascoltava le accuse della sedicenne si è infatti scagliata contro la minore e il poliziotto. La 24enne era anche in possesso di un coltello di genere proibito; per lei è scattata una denuncia, in concorso con il 26enne. Per il poliziotto aggredito, lesioni guaribili in sette giorni.


LA STAMPA

Gisele beve vino al Superbowl "Scandalo anti-americano"

«Qui si ingurgita solo birra, se pensa di essere in un bistrò se ne vada in Francia»

WASHINGTON

E’ uno scandalo. E’ stato soprannominato il «winegate». Sui blog d’America è la notizia del momento: gli americani si sono sentiti punti sul vivo e si dichiarano umiliati. Al famosissimo «Superbowl» - che la scorsa settimana, a Phoenix, ha visto i Giants battere i favoritissimi New England Patriots per 17 a 14 - una delle modelle più famose del mondo, la brasiliana Gisele Bündchen è stata pizzicata a bere vino, anziché birra.

Un atto quasi «blasfemo», secondo il verdetto di migliaia di tifosi, imbufaliti. «Gisele, sei al Superbowl e non al bistrò. Vattene in Francia», gridano molti messaggi che circolano su Internet. E non solo. Anche la rete tv Msbnc l’ha accusata di aver violato una regola del «savoir fare» allo stadio, mentre la National public radio ha tuonato così: «Amor mio, qui si ingurgita birra. Non sei all’opera».

«Chi è questa snob?», «Chi è questa anti-americana?», «Ha usato un bicchiere! Ma allo stadio si usano quelli di carta!», «Vietatele l’ingresso alle partite!». Questi sono i toni. Ma dietro l’orgoglio ferito c’è anche una ragione sportiva. Gisele è la fidanzata di Tom Brady, celebre quarterback dei Patriots, ma lui al momento decisivo non è stato all’altezza delle attese. E ora molti accusano la top model di essere la colpevole: avrebbe distratto il campione, con conseguenze catastrofiche.


KATAWEBNEWS

Eva Mendes si prende un periodo di disintossicazione

17 febbraio 2008

Ancora una ‘vittima’ degli eccessi di alcol o droga. Infatti Eva Mendes, in queste settimane si è fatta ricoverare nel centro di riabilitazione Cirque Lodge per disintossicarsi… sembra che la bella Eva negli ultimi mesi abbia alzato un po’ troppo il gomito!


IL RESTO DEL CARLINO

TEMPI duri per chi la notte alza il gomito e poi crede di poter guidare la propri...

L’ADIGE

Marocchino beve e dà in escandescenza al pronto soccorso

LA TRIBUNA DI TREVISO

Comune e pub alleati contro la guida in stato di ebbrezza

LA GAZZETTA MARTESANA

Ubriaco travolge 18enne e fugge

IL MESSAGGERO

Guida in stato di ebbrezza per le vie di Aprilia, provoca un incidente e scappa. E’ accaduto ne...


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Martedì, 19 Febbraio 2008
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