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Rassegna stampa Alcol e guida del 18 dicembre 2007

A cura di Alessandro Sbarbada e Roberto Argenta

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Alcol: Modena, quasi un adulto su cinque eccede nel bere
Modena - Un articolato programma di prevenzione, cura e riabilitazione, diretto rafforzare le attività per contrastare l’abuso di alcool, un fenomeno che anche nel modenese ha caratteristiche preoccupanti. Circa i tre quarti della popolazione adulta, di età compresa tra i 18 e i 69 anni, consuma, infatti, bevande alcoliche e il 18 per cento, quasi un adulto su cinque, ha abitudini che possono essere considerate a rischio.
L’abuso di alcol si conferma un problema serio che è causa diretta di molte patologie ed è spesso all’origine di incidenti stradali ed infortuni sul lavoro.
Per arginare questo fenomeno, la risposta deve necessariamente essere articolata, coinvolgere, in modo coordinato, una pluralità di soggetti. Con questa finalità sarà sviluppata una collaborazione ancora più stretta tra Azienda USL di Modena e Azienda Ospedaliero-Universitaria che, insieme alle strutture sanitarie private, ai medici di famiglia e in collaborazione con la scuola, il mondo del lavoro e il terzo settore, hanno dato vita ad un programma di azioni volto alla prevenzione, cura e riabilitazione delle problematiche legate all’alcol. L’obiettivo è rafforzare il ruolo dei diversi soggetti in questo ambito attraverso un piano integrato e multidisciplinare d’interventi.
Sei i progetti, strettamente legati tra loro, che saranno realizzati da strutture sanitarie pubbliche e private, scuola, mondo del lavoro e volontariato, con l’obiettivo di rafforzare l’integrazione tra coloro che a vari livelli sono coinvolti nella prevenzione, nella diagnosi e nel recupero delle problematiche di salute legate all’abuso di alcol. I dettagli delle iniziative, che danno corpo ad una serie di indicazioni contenute nel recente programma nazionale "Guadagnare Salute" promosso dal Ministero della Salute, sono stati presentati questa mattina durante un incontro con la stampa.
Ad illustrare i contenuti e le modalità di attuazione il Direttore Sanitario dell’Azienda USL di Modena Andrea Guerzoni e il Direttore Sanitario dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico Maurizio Miselli. Per l’Azienda USL erano inoltre presenti il Direttore del Dipartimento di Salute Mentale Giovanni Neri, il Direttore del Settore Dipendenze Patologiche Claudio Ferretti e il Direttore Unità Operativa Dipendenze Patologiche Area Sud, Responsabile del progetto "Alcol" Claudio Annovi. L’iniziativa è realizzata nell’ambito del Programma "Prevenzione e promozione della salute" coordinato da Giuseppe Fattori.

Il bilancio dell’attività 2006
Nel 2006 gli alcolisti che hanno seguito un programma terapeutico presso i centri alcologici sono stati 790, dei quali 216 nuovi utenti. Rispetto alle modalità di assistenza va ricordato che l’èquipe che opera presso il centro, in accordo con la persona in cura ed a seconda delle sue problematiche, articola un programma che può comprendere diversi tipi di interventi. Si va dal trattamento farmacologico alla psicoterapia individuale o di gruppo, dall’inserimento nei gruppi di auto-mutuo aiuto al counseling all’utente ed alla famiglia, dall’inserimento in comunità al ricovero ospedaliero.

L’abuso alcolico prevalente riguarda il vino (63 per cento), seguito da birra (22 cento) e superalcolici (13 cento). (*) L’età media complessiva si aggira sui 48 anni, più alta per le donne (49) rispetto ai maschi (47). Tra i nuovi utenti, il 20 per cento (43 persone) è stato inviato dalla Commissione Medica Locale (si tratta di quelle persone a cui è stata ritirata la patente per guida in stato d’ebbrezza e giudicati come bisognosi di cure da parte di un Centro alcologico). In questo caso si tratta sempre di persone di sesso maschile, d’età media 40 anni, per l’80 per cento lavoratori. Gli altri nuovi utenti raramente arrivano ai Centri alcologici per scelta volontaria; nella maggior parte dei casi sono inviati da enti terzi ai quali si erano rivolti inizialmente (ospedali, medico curante, altri servizi dell’Azienda USL o comunali).

http://www.modena2000.com/modules.php?name=News&file=article&sid=66623
(*) Nota: “il vino gode di una protezione mediatica difficilmente paragonabile ad altri prodotti” – Milena Gabanelli – “Report”.
A forza di trovarselo dappertutto, sempre associato a connotazioni positive, a millantati effetti protettivi per la salute, nell’immaginario collettivo si è cominciato a pensare che i problemi alcol correlati fossero in gran parte legati ai superalcolici.
Tutti coloro che si occupano di questo tipo di sofferenze, tutti quelli che hanno provato ad indagare un po’, sanno bene come in realtà, in Italia, ancora oggi il vino da solo crea più sofferenza di tutte le altre bevande alcoliche messe insieme.


ENOTIME.IT

IL CONSUMO DEL VINO CRESCE A LIVELLO MONDIALE: 3,7 LITRI PRO CAPITE
I risultati di una ricerca realizzata da Datamonitor per i 75 anni del Consorzio dell’Asti: calano i consumi nei paesi produttori
Declino dei consumi nei paesi tradizionali del vino, Francia e Italia, sviluppo dei mercati di consumo emergenti, il vino con un’immagine più salutare rispetto ad altre bevande alcoliche, l’invecchiamento della popolazione nei mercati maturi del vino, interesse crescente dei consumatori per la buona cucina, crescita dei redditi dei consumatori, queste la ragioni che sostengono il crescente consumo del vino, che nel 2006 è pari a 24,3 miliardi di litri, ovvero 3,7 pro capite.
È quanto emerge dalla ricerca “I trend dei consumi del vino su scala mondiale” realizzata da Datamonitor, società inglese di ricerche e business information, e presentata ad Asti nel corso convegno “Land or Brand: il ruolo della tutela nella prospettiva mondiale della produzione e del consumo del vino”, organizzato in occasione del 75º anniversario dalla fondazione del Consorzio per la Tutela dell’Asti Docg.
Una tendenza di crescita destinata a proseguire nel prossimo decennio sino a raggiungere gli oltre 27 miliardi di euro, cui contribuiranno in modo significativo i vini del nuovo mondo. Sono loro infatti che hanno avvicinato il vino ai consumatori più giovani a discapito del birra. Vini con un prezzo medio e con una disponibilità continuativa. Nel Regno Unito per esempio già oggi la popolarità dei vini australiani ha sorpassato quella dei vini francesi.
Dal punto di vista della produzione l’Europa rimane il principale produttore con 18 miliardi di litri prodotti ogni anno, anche se decresce e già registra eccedenze. India e Cina si affacciano e registrano oggi volumi limitati (un terzo della produzione attuale della Francia).
Tuttavia, la richiesta di vino europeo può trovare la sua opportunità di crescita proprio in questi paesi emergenti, dove è vissuto come prodotto aspirazionale. Per l’Italia, gioca inoltre a favore la continua grande diffusione della ristorazione italiana, superiore a quella francese. Ogni hotel a 5 stelle che apre in Asia, ha un ristorante italiano.
I fattori che potrebbero invece inibire la produzione e i consumi del vino sono, da un lato il cambiamento climatico, i cui effetti potrebbero provocare una riduzione delle aree a produzione vinicola di oltre il 50% e l’andamento dell’economia globale. Il vino è infatti considerato nei mercati emergenti un prodotto di lusso ed è legato alla crescita del pil.
Un altro evento a favore della crescita dei consumi è la diffusione di internet per l’acquisto del vino. Negli Stati Uniti, dove il vino sta acquisendo sempre più popolarità e consumatori, il 17% dei consumatori ha acquistato il vino direttamente dalle cantine grazie a internet.

La chiave per aprire i nuovi mercati è l’educazione del consumatore e un marketing mirato. Cresce la domanda di autenticità e il desiderio di capire la storia che sta dietro al marchio che viene scelto. I consumatori vogliono un linguaggio personalizzato e prodotti che abbiano una storia da raccontare. L’informazione e il turismo enogastronomico saranno fondamentali per differenziare i prodotti di qualità da quelli di massa.
Nel Regno Unito o negli Stati Uniti, per esempio, il 25% dei consumatori quando si recano al ristorante scelgono il vino della casa perché non comprendono le descrizioni dei vini nelle liste. I 2/3 non comprendono il termine “corpo pieno” (*) o il significato di Doc o dell’annata. L’80% del turismo della Napa Valley è associato al vino, nonostante rappresenti solo il 4% della produzione e il 25% delle vendite dei vini californiani.
Infine, sono i valori di autenticità e massima qualità che guidano la crescita del mercato del vino. I produttori del nuovo mondo si stanno concentrando su marchi di alta qualità, pur se continuano ad essere visti con assenza di autenticità. Qui sta il vantaggio competitivo del vecchio mondo, dei vini francesi e italiani, che continuano a essere percepiti come i vini di migliore qualità.
(*) Nota: a me incuriosisce il restante terzo, quello che comprende il significato del termine “corpo pieno” riferito a un vino.


ASAPS.IT

Spagna
In porto la riforma del codice penale
Carcere per chi va troppo forte, per chi beve o si droga prima di mettersi al volante: polemica dall’opposizione, ma la legge è ormai in vigore

Di Lorenzo Borselli
(ASAPS) MADRID, 18 dicembre 2007 – In Spagna il codice penale è stato pesantemente integrato, a partire dal mese di dicembre, da una serie di modifiche tutte in chiave stradale. Una riforma vera e propria, passata con il voto contrario dei popolari – che nella passata legislatura, quando erano maggioranza, avevano inasprito numerose fattispecie di violazione – che costituisce un chiaro segnale di belligeranza ai conducenti dal “gas facile” o dal gomito eccessivamente alzato: superare di 60 km/h il limite massimo in una zona urbana, o di 80 km/h sulle altre strade, comporterà finire dietro le sbarre.
Analogo destino per chi deciderà di mettersi al volante dopo aver bevuto oltre la soglia legale (0,5 g/l) o dopo aver assunto sostanze stupefacenti, mentre si esporrà all’esercizio dell’azione penale anche chi condurrà un veicolo in modo “temerario”, senza patente o dopo aver esaurito la riserva di punti.
L’obiettivo è chiaro: ridurre del 40% il numero dei morti sulle strade, cercando di avvicinarsi – nei pochi mesi che restano – all’obiettivo dell’UE di dimezzare la mortalità entro il 2010: traguardo che, a differenza dell’Italia, in Spagna potrebbe essere ancora centrato.
“Chi guida come un criminale – ha commentato il deputato socialista Victorino Mayoral, tra i relatori del pacchetto di leggi – deve essere trattato come tale”. Severità, dunque, sembra essere divenuto l’imperativo categorico del governo, che ha previsto un graduale avvicinamento alle sanzioni più severe: tanto per citarne uno, a partire dal 1 maggio 2008, chi sarà sorpreso a guidare senza patente, si beccherà 6 mesi di carcere e 288mila euro di multa.
Il primo a compiacersi della svolta è il ministro dell’interno Alfredo Pérez Rubalcaba, che ha esercitato tutto il suo potere per pubblicare la legge sul Bollettino Ufficiale di Stato (la nostra Gazzetta Ufficiale) entro il ponte dell’Immacolata e per chiudere così entro l’anno la gestazione della riforma.
Il dato puro, dimostra che la consegna della Tolleranza Zero non è stata disattesa: in soli 8 giorni, dal 2 al 10 dicembre, sono stati aperti 558 procedimenti penali, di cui 548 per guida in stato di ebbrezza e 10 per velocità temeraria. Agli analisti non sfuggirà certo che il 98% delle celle hanno ospitato conducenti ubriachi.
Tra mille polemiche si è fatto sentire anche il direttore della Direzione Generale del Traffico (DGT), Pere Navarro, il quale ha sottolineato che l’intenzione della riforma penale è comunque di carattere preventivo. “La dissuasione – ha spiegato – consiste nel fatto che se tutti i delitti più gravi in materia di circolazione stradale saranno puniti con il carcere, la coscienza dei conducenti dovrà cambiare”.
Come dire: vedrete che col tempo il numero di procedimenti penali specifici diminuirà e con esso quello dei morti.
Ogni valutazione, al momento, appare prematura: quel che è certo è che passa un messaggio di rigore e severità.
Il ministro Rubalcaba parla di condivisione e dell’appoggio incondizionato delle associazioni di familiari e vittime, che da tempo “reclamavano” un giro di vite in materia. “Non è in alcun modo giustificabile – ha detto – che una persona possa guidare a 200 all’ora, mettendo a rischio la sua vita e quella degli altri, senza andare incontro ad alcuna conseguenza”.
I Popolari, come già detto, si sono opposti con tutte le loro forze, bollando come “repressiva” e “inapplicabile” la riforma del codice penale ed accusando il governo di aver previsto sanzioni per comportamenti di fatto indimostrabili. Il riferimento, ha spiegato il deputato Federico Souvirón, è alla mancanza di sistemi validi in grado di accertare l’assunzione di sostanze stupefacenti, ad eccezione di un test oggetto di sperimentazione in Catalogna.
La posizione degli eredi di Aznàr è però piuttosto isolata: l’onorevole Jordi Jané, eletto al parlamento nelle file del “CiU”, è presidente della Commissione Sicurezza Stradale del Congresso e commentando l’entrata in vigore delle nuove leggi ha avuto modo di spiegare che “grazie a questa riforma potremo ridurre il numero di ebbri e drogati al volante, che da soli – ha detto – provocano il 40% delle vittime della strada”.
Ed anche i più scettici, come i rappresentanti di Izquierda Unida, hanno alla fine dato il proprio placet con la speranza di incidere profondamente sul bollettino della sinistrosità, trovando sintonia anche coi rappresentanti del Partito Nazionalista Basco. I dubbi, però, restano. Secondo gli Automobilisti Europei Associati (AEA), se la legge sarà applicata alla lettera – tenendo conto del rapporto sulla trasgressività relativo al 2006 – il numero di carceri spagnole dovrà raddoppiare: infatti, 55mila persone che fino al dicembre di quest’anno avrebbero commesso semplici infrazioni amministrative, d’ora in avanti commetteranno veri e propri crimini, punibili con pene fino a 5 anni di prigione. Oggi, i penitenziari iberici ospitano 66mila persone, 11mila in più rispetto al 2003. La prospettiva, secondo l’AEA, un’associazione di “utenti” a tutti gli effetti, è definita agghiacciante e solo il buon senso dei giudici potrà evitare una catastrofe.
L’allarme è ridimensionato da Bartolomé Vargas, uno dei super-ispettori della Sicurezza Stradale, che ha spiegato come per molti delitti stradali siano in realtà già previste pene di carattere sociale: lavori socialmente utili, affidamento a comunità durante i fine settimana o servizi di assistenza a familiari e vittime di incidenti stradali. A patto, precisa, “che non si tratti di condanne riportate per omicidio o lesioni gravi o per condotte particolarmente temerarie”. Per questi casi, la cella resta l’unica ipotesi.
Polemiche, certo, ma anche tanti fatti. E, soprattutto, uno scopo comune che, da osservatori neutrali, registriamo trasversalmente in tutte le forze politiche: evitare quante più morti possibili. (ASAPS) (*)
(*) Nota: così in Spagna.
E in Italia?
Si veda il prossimo articolo.


DIREGIOVANI.IT

Alcol. Ferrero: Lobby italiana blocca la nuova legge...
 (DIRE) Forlì, 17 dic. - L’alcol tira il mercato e allora...Il ministro Paolo Ferrero, nel corso del suo intervento al convegno sulle droghe in corso a Forlì, parla anche delle difficoltà a discutere in Consiglio dei ministri del ddl di sua iniziativa, che vieta la pubblicità degli alcolici in tv e obbliga a scrivere sull’etichetta di tutte le bevande con contenuto d alcol superiore a 1 grado.
La ragione delle difficoltà di cui riferisce Ferrero è che la nuova normativa "incide negativamente su uno dei nostri settori di esportazione". Non solo, per il ministro c’è anche un problema di lobby, lo dimostra il fatto che "siamo riusciti a vietare il fumo nei locali pubblici perché in Italia ci sono pochi produttori di sigarette".
http://www.diregiovani.it/gw/producer/dettaglio.aspx?id_doc=6866


L’ARENA di Verona

OMICIDI COLPOSI. La violazione potrebbe essere trasformata in delitto
«Ubriachi al volante inasprire le pene»

 Se gli omicidi volontari sono in calo (da 14 a 11) i dati preoccupanti riguardano gli omicidi colposi (passati da 114 a 134) e in particolare è aumentato il numero di quelli causati da violazioni al codice della strada che da 70 è salito a 95.
Per quanto riguarda gli incidenti un dato su tutti impone una riflessione: i casi di guida in stato di ebbrezza nel 2005 erano 1866, nel 2006 aumentati a 2452 mentre nei primi sei mesi dell’anno sono stati segnalati 1652 casi.
«Sarebbe opportuno», scriva il procuratore, «oltre ad un inasprimento delle pene una più adeguata repressione . Sarebbe opportuno trasformare questa violazione in delitto e prevedere una pena che consenta l’arresto in flagranza con conseguente giudizio direttissimo per gli autori».
E questo perchè mettersi alla guida dopo aver bevuto rappresenta un grave gesto di irresponsabilità. A tal proposito nella relazione di fine anno il capo della Procura sottolinea come il provvedimento legislativo di recente approvazione (che innalza le sanzioni pecuniarie e il periodo di sospensione della patente) non appare sufficiente a contrastare il fenomeno. In crescita costante, e preoccupante. «Oggi questo comportamento è punito come fatto contravvenzionale con sanzioni e provvedimenti cautelari che non appaiono del tutto adeguati».


IL GIORNALE

Chiude a chiave i figli poi picchia la moglie
Chiude in stanza i tre figli e picchia la moglie con una sedia. È accaduto ieri a Valmontone, un uomo ubriaco di 42 anni, ha prima chiuso i tre figli in una camera e poi ha colpito con una sedia la moglie di 37 anni. Quest’ultima è riuscita a chiamare i carabinieri, che lo hanno arrestato. La donna è stata ricoverata in ospedale, mentre i tre bimbi sono stati affidati a una parente.


IL MATTINO

Indagini serrate…
Ischia. Indagini serrate sull’accertamento delle responsabilità per la morte di Giovanni Barretta, Giuseppe Ballirano e Aniello Impagliazzo, i tre giovani rimasti coinvolti nel tragico incidente automobilistico dell’altra notte a Forio. Il pm di turno Giuseppina Loreto, ha nominato il perito medico che dovrà eseguire - probabilmente nella mattinata di domani - l’esame autoptico delle salme che stazionano alla morgue del policlinico di Napoli. Nelle prossime ore quindi i carabinieri della compagnia di Ischia notificheranno il provvedimento ai parenti delle tre vittime per consentire l’eventuale nomina dei periti di parte. Antonio Fiore, il ventiduenne che, in stato di ebbrezza, si trovava alla guida dell’Alfa 147 che ha causato il mortale incidente risultato positivo al test per l’assunzione di alcool e cannabinoidi, resta piantonato in ospedale dai carabinieri, accusato di omicidio colposo e lesioni aggravate plurimi. Nel 2002, com’è noto, Fiore fu coinvolto in un altro incidente in cui morì Anna Corbino. Il figlio della vittima, Francesco Amalfitano, oggi afferma: «Nel processo a carico di Fiore alla decisione di mettere in prova il ragazzo per 18 mesi e dissi che questo ragazzo avrebbe potuto fare altri incidenti. Questa era una strage evitabile». Entro 48 ore, Fiore dovrebbe lasciare l’ospedale Rizzoli e trasferito all’infermeria del carcere di Poggioreale, dove gli verrà notificata la convalida della custodia cautelare. Già trasmessi in procura i rilievi sull’incidente, gli investigatori coordinati dal capitano Luigi Mauro torneranno ad interrogare in ospedale gli altri tre giovani rimasti coinvolti. Migliorano le condizioni di Antonio Punzo il 16enne ricoverato in rianimazione, che da domenica notte respira grazie ad un casco ad ossigeno. E stazionarie, ma non più preoccupanti sono le condizioni di Antonio Ballirano e Vincenzo Mennella, i giovani che erano nell’auto centrata in pieno dall’Alfa 147 di Fiore. I funerali delle tre giovani vittime si terranno giovedì pomeriggio a Forio e a celebrare la messa nella basilica di Santa Maria di Loreto, dovrebbe essere il vescovo di Ischia Filippo Strofaldi.
m.z.


IL MATTINO

Ischia: discoteche, night, pub, bar e ristoranti di Forio e Porto dovranno fermarsi un’ora prima
MASSIMO ZIVELLI
Ischia. Sindaci isolani mobilitati contro il pericolo di nuove stragi del sabato sera. C’è un piano per anticipare, a stretto giro, di almeno un’ora gli orari di chiusura (attualmente fino alle 4 del mattino) per night, bar, pub e ristoranti. E verranno anche promosse iniziative per sollecitare la fornitura immediata alle forze dell’ordine di idonei mezzi di accertamento su chi guida in stato di ebbrezza. La decisione è presa: per evitare nuove tragedie, sull’isola occorre anticipare la chiusura non solo di night e discoteche, ma anche di tutti gli esercizi pubblici che somministrano alcolici (che dovranno chiudere almeno un’ora prima rispetto alle sale da ballo) e rafforzare i controlli di polizia all’uscita dei locali e in strada. Il provvedimento riguarderà centinaia fra esercenti ed operatori, le attività dei quali restano concentrate in massima parte nei due Comuni isolani maggiori. A breve verranno adottate ordinanze e delibere, ma ieri mattina c’è stato un primo scambio risolutivo di telefonate fra il sindaco Franco Regine di Forio e il suo collega di Ischia Porto, Giosi Ferrandino. Dopo il tragico incidente dell’altra notte, costato la vita a tre giovani, gli amministratori pubblici si dicono determinati nel voler stabilire nuove regole e adottare provvedimenti per garantire a tutti la sicurezza in strada. «Siamo scioccati - riferisce Franco Regine - perché da noi una cosa del genere non era mai accaduta. Il sistema così come è, evidentemente non funziona più ed occorre subito rivedere le regole, perché la prevenzione si può fare solo se c’è la certezza che chi sbaglia verrà punito». Una tesi questa, che convince il sindaco d’Ischia. Il primo a lanciare l’allarme del resto, è stato proprio Giosi Ferrandino, che ha denunciato la circostanza per cui le forze dell’ordine sono costrette ad operare controlli sui guidatori, senza essere dotate dei test ufficiali per la rilevazione del tasso alcolico o dell’uso di sostanze stupefacenti. «Il risultato è che - ribadisce ancora una volta Ferrandino - migliaia di controlli in strada non hanno finora portato a nessuna patente ritirata per guida in stato di ebbrezza». La pietra nello stagno lanciata dal sindaco d’Ischia è accolta con favore dal principale sindacato di polizia, il Siulp, che in una nota plaude alle parole del sindaco d’Ischia e nel sottolineare le tante carenze in cui sono costretti a lavorare agenti di polizia e carabinieri, chiede che «il sindaco rafforzi questa sua legittima richiesta, investendo della cosa anche il ministero degli interni». La stretta dei provvedimenti e dei controlli - ne è convinto Ferrandino - per riuscire nel suo intento, deve essere a 360 gradi. «A nulla servirebbe limitarsi ad ordinare la chiusura anticipata dei locali» dice il sindaco d’Ischia, per il quale «occorre anche che polizia e carabinieri vengano messi in condizione di fare al meglio il loro lavoro e chi arrischia la propria vita e quella degli altri venga individuato e punito secondo legge». E sulla tragedia di Ischia il presidente dell’Ordine dei Medici di Napoli, senatore Giuseppe Scalera, rileva che «l’alcolismo resta, per le giovani generazioni, un problema vero e chiama in causa il tema dei controlli, spesso privi di ogni adeguato strumento tecnico, come l’etilometro. Rinvigorire i controlli fuori le discoteche, sulle strade, negli ambienti legati alla realtà giovanile, riprendere la prevenzione come risposta primaria ad ogni devianza, ecco le strade da battere».


IL DENARO

Scalera (Liberaldemocratici): Incidenti, alcolismo la prima causa 
Il grave incidente stradale verificatosi ad Ischia, per il presidente dell’ordine dei Medici di Napoli, il senatore Giuseppe Scalera, “conferma la nuova, ulteriore, prevedibile recrudescenza degli incidenti del sabato sera” .
“L’alcolismo resta, per le giovani generazioni, un problema vero, autentico e chiama in causa, inevitabilmente, il tema dei controlli, spesso privi di ogni adeguato strumento tecnico, come ad esempio l’etilometro (*) - aggiunge - Rinvigorire i controlli fuori le discoteche, sulle strade, in tutti gli ambienti legati alla realtà giovanile, riprendere gli accenti della prevenzione come risposta primaria ad ogni devianza, ricorrere a tutte le dotazioni indispensabili per verificare le condizioni fisiche dei giovani, ecco le strade da battere, oggi, senza incertezze, soprattutto in vista delle prossime festività natalizie”.
(*) Nota: è importante, lo sappiamo, aumentare i controlli con gli etilometri.
Ma non solo.
Alcuni dei giovani morti a Ischia se avessero avuto le cinture allacciate forse si sarebbero salvati.
E da quelle parti è risaputo che difficilmente chi va in moto e non indossa il casco viene sanzionato.


LEGGO

Per far capire che l’alcol può costituire un problema…
Per far capire che l’alcol può costituire un problema per sé e per gli altri adesso scendono in campo anche i farmacisti. La nuova campagna di Farmacia Amica “Non bevetevi il cervello”, che ha preso il via in tutti gli esercizi torinesi, ieri ha avuto un debutto singolare: due farmacisti hanno distribuito test alcolemici ai ragazzi che uscivano dal liceo classico Gioberti di via Sant’Ottavio. «Un modo in più per fare prevenzione – dicono Luciano Platter, di Farmacia Amica, e Mario Giaccone, presidente dell’Ordine dei farmacisti – rivolto direttamente ai più giovani, che sempre più si avvicinano all’alcol con spregiudicatezza». Lo rivelano anche i dati dei Sert: dal 2002 in poi il numero di alcolisti è in crescita costante. A Torino e provincia, gli utenti con dipendenza da alcol sono più di 2.500. (*)In farmacia è in distribuzione un opuscolo curato dall’Asl 4, con la consulenza della Polstrada.
(S.Alo.)
(*) Nota: più persone con problemi di alcol in un servizio può significare una cresciuta capacità del servizio di arrivare a chi ha un problema, non è necessariamente indice di un problema in crescita.
Se pensiamo che viene stimato come “alcolista” circa il 3 per cento della popolazione italiana, e che la provincia di Torino conta più di 2 milioni di abitanti, possiamo immaginare oltre 60.000 famiglie con il il problema su quel territorio.
Quanto al fatto che la distribuzione di etilometri monouso abbia una qualche utilità preventiva, è tutto da dimostrare.


ADNKRONOS

FUMO: UCCIDE 80 MILA ITALIANI L’ANNO, PIU’ DI AIDS E INCIDENTI
OMS, E’ LA PIU’ GRAVE MINACCIA PER LA SALUTE EUROPEA

Roma, 18 dic. (Adnkronos/Adnkronos Salute) - Un serial killer spietato, che miete ogni anno tra gli italiani ben 80 mila vittime. E’ il fumo, che secondo un dossier del ministero della Salute diffuso durante la riunione dei 27 ministri della Salute europei oggi a Roma, uccide piu’ di alcol, Aids, droghe, incidenti stradali, omicidi e suicidi insieme.


L’ADIGE

Sette volte oltre il limite
Due automobilisti sono stati sorpresi dalla polizia municipale di Trento a guidare con un tasso alcolemico sei e sette volte superiore al limite consentito. Nel primo caso un uomo di 47 di Cavedine, dopo un incidente a Romagnano con un’altra auto, è risultato avere un tasso pari a 3,40 grammi per litro. A San Donà, sulla collina di Trento, invece un uomo di 52 anni di Bedollo, dopo essere stato fermato dagli agenti, ha fatto registrare un tasso alcolemico pari a 3,15. In un altro controllo un camionista moldavo di 47 anni residente a Mezzocorona, sottoposto ad alcoltest, è risultato con un tasso di 1,58. Per tutti questi automobilisti è scattata, oltre al sequestro della patente, la denuncia alla magistratura per guida in stato di ebbrezza.


L’ADIGE

Molte adesioni ai bandi del Comune per incentivare l’impegno sociale e civico dei ragazzi 
Sei progetti per coinvolgere i giovani
Ventimila euro per le iniziative di studenti e associazioni

I giovani sono una risorsa e il Comune ha deciso proprio di stanziare una fetta di bilancio per incentivare l’aggregazione di questa fascia spesso bistrattata della società e premiare i gruppi più meritevoli. I soldi destinati ai giovani si prefiggono di caldeggiare laboratori sulla partecipazione alla società civile, di promuovere il dialogo interculturale ed educare al divertimento senza alcol. La giunta Valduga ha così stanziato 25 mila euro per realizzare i progetti, con contributo massimo di 5 mila euro, finalizzati al programma elaborato da sindaco e assessori. Il primo bando di concorso, per le tre categorie individuate, è stato lanciato a fine agosto ed ora il Comune ha valutato gli otto progetti presentati. Due proposte, però, sono state rigettate e riguardano entrambe la promozione del dialogo interculturale. Si tratta di «ExTraeCommuny Terrae» dell’associazione «Atout African Arch.it» e di «Giornate del dialogo intercolturale - Donne musulmane in Occidente: conoscersi, comunicare, compredere» dell’«Opera Famiglia Materna». Per la giunta, il primo progetto «esula dalla specificità locale del bando» mentre il riguarda i giovani solo marginalmente. L’iniziativa, comunque, rientrerà nel portafoglio della promozione sociale. Dei sei progetti ammessi solo uno riguarda la sezione «alcol free» ed è dell’associazione «Ubalda Girella» che, per «SoloMusicAlBar», si è vista concedere 4.040 euro. Questi gli altri cinque elaborati finanziati: per «giovani e società civile», «Al di qua, al di là dei muri» degli studenti del Depero-Don Milani prenderà 4.240 euro mentre i colleghi del ginnasio Rosmini ne incasseranno 5 mila per «Via Europa»; per «dialogo culturale», «Laboratorio di formazione interculturale per adolescenti e animatori», della parrocchia di San Giuseppe, 1.945 euro; «IncontrArti», dell’associazione sportiva «EquilibriAltri», 3.840 euro; «Cittadini del mondo - conoscere i nostri diritti per garantirli a tutti», dell’Itc Fontana, 1.176 euro.


IL GIORNALE

Ubriaco alla guida morde carabiniere
Prima semina il panico travolgendo tre automobili, poi morde un carabiniere intervenuto per fermarlo. È successo lunedì notte in via Mesoraca, nel quartiere di Tor Bella Monaca. Un romeno di 35 anni, ubriaco alla guida della sua Golf, ha investito tre automobili e poi ha morso un militare alla gamba. In evidente stato di agitazione, il romeno è stato arrestato e poi trasportato in ospedale, dove resta piantonato in attesa del carcere.


REPUBBLICA.IT

ROMANIA: RITIRATA LA PATENTE AL MINISTRO DEI TRASPORTI
Il ministro dei Trasporti romeno, Ludovic Orban, ha denunciato in ritardo un incidente automobilistico e gli e’ stata ritirata la patente. Lo ha reso noto un portavoce della polizia, secondo il quale Orban ha presentato denuncia dopo il termine di 24 ore previsto dalla legge. Secondo i media romeni, la versione fornita dal ministro sull’incidente non corrisponde in vari punti con le dichiarazioni di alcuni testimoni. Inoltre, Orban avrebbe abbandonato il luogo dell’incidente prima dell’arrivo della polizia, evitando in questo modo di sottoporsi al’etilometro. Nonostante il ministro abbia parlato di "banale incidente d’auto" senza vittime, il quotidiano ’Cotidianul’ - che cita fonti dei soccorsi - riferisce di un ferito. Secondo il portavoce, la polizia sta cercando di verificare le informazioni pubblicate dalla stampa ma "non ha ancora identificato il presunto ferito".


IL TIRRENO

Guida ubriaca incidente sulla Variante 
 PIOMBINO. Chi ha visto la Renault Clio prima dell’impatto con il guard-rail racconta di un’auto che sbandava in mezzo alla carreggiata tra San Vincenzo e Donoratico. L’impatto poco prima dell’uscita della Variante, dove i tre giovani hanno sbattuto contro le protezioni. A bordo due ragazze di 20 e 21 anni e un altro ragazzo di 20. Quando i giovani, di origine bulgara, sono stati trasferiti all’ospedale di Cecina tutti ferite guaribili in qualche giorno, sulla ragazza che era al volante sono stati effettuati i test alcolemici e quello per rilevare il tasso di droga.
Risultato? La ragazza prima di mettersi al volante aveva bevuto tanto da oltrepassare il limite previsto dalla legge (tra lo 0,8 e 1,5 grammi per litro) ed è risultata positiva anche alle sostanze stupefacenti. Per lei è scattata la sospensione della patente che può arrivare ad un anno e la denuncia alla Procura. La ragazza rischia anche una multa fino a 7200 euro per aver guidato ubriaca e drogata.


IL GAZZETTINO (Venezia)

LIONS CLUB 
Alcolismo giovanile, una piaga che dilaga. Con le ragazze che bevono quanto i loro coetanei

In attesa dell’entrata in vigore, il 10 aprile 2008, di una legge regionale contro l’alcolismo giovanile, che regolerà apertura e chiusura delle discoteche, l’argomento è stato trattato anche dal Lions Club Venezia Host con una tavola rotonda a cui hanno aderito gli altri tre club della zona lagunare, "Lido", "Angelo Partecipazio" e "Marghera", con il contributo della Cassa di Risparmio di Venezia.
La presidente del club organizzatore, Luisa Trevisan, aveva chiesto all’ufficio scolastico provinciale di sollecitare le scuole medie inferiori a far partecipare gli alunni all’incontro, considerato che l’argomento interessa direttamente i ragazzi, «ma purtroppo - ha lamentato la presidente Trevisan - le scuole non hanno risposto, assenza totale di adesioni, nemmeno un ragazzo era presente. Peccato, perché le relazioni hanno puntato proprio sul dilagare dell’uso di alcolici da parte dei minorenni e sulla attività di prevenzione di cui si fanno carico le istituzioni, ma che dovrebbero veder coinvolta la famiglia e soprattutto la scuola». (*) I relatori, coordinati dall’avvocato Bruno Auricchio, erano mons. Dino Pistolato, direttore della Caritas veneziana e da molti anni impegnato in una intensa attività di assistenza e prevenzione nel campo del disagio giovanile, e Daniela Orlandini, psicologa e psicoterapeuta, anche lei attiva nella prevenzione all’interno della Ulss, la quale ha dato inizio alla conversazione tracciando con l’aiuto di un video la situazione attuale fornita da indagini mirate e statistiche, facendo rilevare che l’approccio all’alcol inizia addirittura in età prepuberale e che, purtroppo, le femmine che consumano alcol si avvicinano in percentuale ai maschi. Con conseguenze per loro più nefaste considerate le diverse facoltà biologiche che rendono più difficile sopportare e "smaltire" gli alcolici, soprattutto quando, già intorno ai 13 anni, si dedicano come i maschi oltre che allo spritz da sorseggiare, anche corretto con superalcolici, per strada e nelle piazze, a quella forma di "sport" importato dagli USA, il Bringe Drinking, la "abbuffata di alcol" almeno una volta la settimana, lo "sballo" tout court".
«La piaga si allarga spaventosamente - ha ripetuto la Dr.ssa Orlandini - e a poco o nulla servono le nuove leggi, mentre a risolvere il problema deve soccorrere la prevenzione, educare i ragazzi a considerare l’alcol nocivo specialmente prima della maggiore età».
(*) Nota: sono dell’idea che non sia granchè parlare sempre del bere degli altri.
Se i soci dei Lions Club parlassero del bere dei soci del Lions Club , se i monsignori parlassero del bere dei preti, se gli psicologi parlassero del bere degli psicologi, forse questi incontri sarebbero più proficui.


SANREMONEWS.IT

Sanremo: ’I giorni perduti’, successo per la proiezione
E’ stata proiettato ieri sera, per la prima volta, a Sanremo, il film ’I Giorni perduti’, una pellicola, prodotta da Media Italia SrL e patrocinata dal Ministero della Salute, dalla Regione del Veneto e dalle ULSS e aziende ospedaliere venete, realizzata allo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica, soprattutto giovanile, sul problema dell’alcolismo.
La proiezione è stata preceduta da una breve presentazione sul tema della prevenzione dell’alcolismo a cura di Carlo Ormea e Costanza Florimonte, che hanno denunciato come anche nella città di Sanremo il problema dell’uso di alcol da parte dei giovani è purtroppo rilevante. (*) Per questo è molto utile una grande azione di prevenzione e educazione anche attraverso i media, La realizzazione di un film sull’alcolismo e i giovani, con un linguaggio mediatico più efficace e moderno è sicuramente un utile strumento, un messaggio di prevenzione per far crescere tra i giovani la sensibilizzazione sul problema e la consapevolezza dei pericoli che possono derivare dall’abuso di alcol.
Il film ’I giorni perduti’, della durata di 50 minuti, è realizzato in pellicola e in DVD ed è disponibile per tutte le associazioni o scuole che vorranno richiederlo; i protagonisti sono gli attori: Federica Andreoli e Sergio Muniz, affiancati da Giancarlo Giannini, Katia Ricciarelli, Enzo Iacchetti, Agostina Belli, Beppe Convertini, Giovanni Rana e Debora Caprioglio.

Carlo Alessi
http://www.sanremonews.it/it/internal.php?news_code=53046
(*) Nota: il problema dell’uso di alcol da parte degli adulti a Sanremo non è rilevante?


BRESCIA OGGI

VIA MILANO. Arrestato per resistenza e lesioni
Pugni e calci agli agenti: tunisino in cella
Il nordafricano era ubriaco e dava fastidio in un locale Gli agenti lo hanno fermato al secondo intervento
Ha distrutto una «pantera» della polizia: era ubriaco e non voleva essere portato in questura. Con l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale, lesioni e di danneggiamento è finito in manette un tunisino di 41 anni.
L’INTERVENTO della Volante è scattato all’1.30 di notte quando sul 113 è arrivata la richiesta di un titolare di un esercizio pubblico di via Milano che segnalava la presenza di due stranieri che stavano disturbando. «Danno fastidio a me e ai clienti», il tenore della richiesta di intervento: «Non riesco ad allontanarli, ho bisogno di aiuto».
Due equipaggi hanno raggiunto subito il locale, ma nel frattempo i due si erano allontanati, dopo aver sentito il titolare del locale che chiedeva l’intervento della polizia. Gli agenti hanno dato un’occhiata e poi, non potendo fare nulla, se ne sono andati. Mezz’ora dopo i due clienti molesti sono tornati nel locale. Il titolare ha chiesto nuovamente aiuto alla polizia e questa volta gli agenti hanno rintracciato i due clienti molesti nascosti dietro un muro del vicino parco «Caduti di Nassiriya», vicino a via Trivellino.
I DUE DISTURBATORI, il tunisino e un ucraino, erano decisamente ubriachi. La coppia di stranieri è stata fatta salire su una Volante per raggiungere la questura. I poliziotti erano pronti a fotosegnalare i due stranieri, privi di permesso di soggiorno. Ma in auto è scoppiato un violento litigio. I due si sono praticamente azzuffati sul sedile della Volante, per cui la coppia è stata separata. L’ucraino è rimasto tranquillo sull’auto in cui l’hanno fatto salire, mentre il tunisino ha cominciato a colpire con violenza la vettura della polizia e ha minacciato pesantemente gli agenti. In questura si è aggrappato alla maniglia della portiera, l’ha sradicata e ha poi colpito i poliziotti con pugni e calci (lievi contusioni per gli agenti). Il tunisino è stato bloccato con fatica e portato in camera di sicurezza. Il suo tasso alcolico era di 2,53 grammi per litro.
Smaltita la sbornia, lo straniero è stato accompagnato in una cella di Canton Mombello.

W.P.


IL GAZZETTINO (Vicenza)

EBBREZZA MOLESTA 
Al bar alza troppo il gomito e disturba Il titolare deve chiamare la Polizia
Bassano
Non c’è pace al bar "Dindo" di viale Vicenza.

Giovedì, un tizio che aveva perso copiosamente al videopoker, si è infuriato, ha distrutto la macchinetta a colpi di sedia e se l’è presa pure con l’auto di una cliente. Sabato, intorno alle 17, un altro tipo, ubriaco, si è messo a sbraitare e a dare fastidio. Il titolare dell’esercizio, M.F., 55 anni, di Bassano, ha tentato di allontanarlo, non ottenendo risultato è stato costretto a chiamare la Polizia. É arrivata una "volante". Gli agenti a loro volta hanno provato a calmarlo, ma questi non ne ha voluto sapere ed anzi non ha affatto gradito l’intervento dei due tutori dell’ordine.
Alla fine è stato inevitabile portato in Commissariato, identificarlo (L.S., 36 anni, di Marostica) e staccargli una bella contravvenzione per ebbrezza molesta.
La Polizia, intanto, ha individuato il protagonista del "quarantotto" di giovedì sera e lo sta cercando. Lo squilibrato, oltre ad aver fracassato l’apparato elettronico, nel parcheggio, con una pietra, ha spaccato tutti i vetri della "Punto" di una ragazza che nel locale, alle sue richieste, aveva rifiutato di dargli del denaro; quindi si è allontanato, a piedi. Si tratta di uno slavo, dimorante nel comprensorio, già segnalatosi per raptus di questo genere.


IL GAZZETTINO (Pordenone)

Non ha maltrattato la convivente e ieri Luigi Lombardo è potuto tornare a casa 
Tre mesi in carcere, ma l’accusa cade

Travesio
Assolto dall’accusa di aver maltrattato la convivente dopo tre mesi di carcerazione preventiva. Luigi Lombardo, 43 anni, di Trevesio è potuto tornare a casa ieri, quando il giudice Monica Biasutti ha ritenuto insussistente l’accusa mossa nei suoi confronti e l’ha derubricata in ingiurie e minacce, reati per i quali non è previsto il carcere e per i quali comunque c’era stata la remissione di querela. «Una storia che parla da sola - ha commentato l’avvocato Giuseppe Mascherin che ha difeso l’uomo - e che è cominciata il 29 settembre scorso quando Lombardo è stato arrestato. Il giudice ha sentito tutti i testi e solo dopo aver ascoltato le loro testimonianze ha deciso il non luogo a procedere».
La convivente di Lombardo, l’operaia quarantaduenne Alida Tommasini, aveva denunciato l’uomo ai carabinieri di Meduno asserendo di essere vittima di continui maltrattamenti fisici e verbali. Il quarantatrenne, noto ai servizi sociali e nullafacente, aveva anche problemi con l’alcol e proprio questi, secondo l’accusa, avrebbero scatenato poi reazioni violente contro la convivente. Ipotesi che il pm Monica Carraturo aveva tradotto, dopo le indagini dei carabinieri, nella richiesta di misura cauterale in carcere, concessa dal gip Patrizia Botteri.Luigi Lombardo è così finito in carcere - custodia preventiva - e ci è rimasto per tre mesi, finchè ieri è potuto tornare a casa. Non ci sono stati maltrattamenti in famiglia, ha stabilito il giudice Biasutti, non ha picchiato la convivente ma l’ha insultata e minacciata. Ma questi due reati non contemplano il carcere e, come è accaduto, se non c’è querela non si procede. L’avvocato Mascherin aveva chiesto il rito abbreviato condizionato che il gup gli ha rifiutato, come pure aveva rifiutato la scarcerazione.

Susanna Salvador


IL GAZZETTINO (Treviso)

Espulso per 5 anni il camionista russo che si denudò in strada
Aveva inseguito due avvocati e preso a pugni un vigile, era un camionista russo, ubriaco e seminudo e la scena si era svolta il 14 dicembre in via Comunale delle Corti. Il protagonista è un cittadino russo alto quasi 1 e 90, con addosso solo dei pantaloncini che è poi stato arrestato dalla polizia municipale; la scena si era svolta di fronte al negozio Computer Discount. Ieri il giudice ha condannato il russo a nove mesi, cambiandogli la pena nell’espulsione e nel divieto a rientrare in Italia per 5 anni. Tutto inizia poco dopo le 19, quando non si sa perchè il camionista straniero di 29 anni, che si trova all’interno del negozio, comincia a discutere, è ubriaco. Si toglie prima il maglione, poi i pantaloni. A quel punto i commessi del negozio chiedono aiuto. Intervengono i due avvocati dell’ufficio che si trova proprio vicino al negozio, al civico 61, lo studio Toppan e Boffa. Ma appena il camionista vede i due si arrabbia ancora di più. È alto quasi 1 e 90 per 120 chili di peso. Seminudo si scaglia contro i legali e comincia una corsa alla Ridolini. L’inseguimento viene interrotto dai dai due agenti della polizia municipale appena arrivano sul posto.
Vedere due divise scatena però il camionista ancora di più: lasciati perdere i due avvocati, prende di mira gli agenti, li minaccia e assesta un bel destro ad uno dei due. L’altro però fa scattare le manette mentre il braccio è ancora in aria. Il 29enne Alexey Samokhvalov è stato arrestato per resistenza e violenza, ma al comando ha continuato il suo "show" spogliandosi del tutto.


ILGIORNALE.IT

Manchester United, party di Natale con stupro
Manchester - La polizia di Manchester sta indagando sulle accuse avanzate da una donna che sostiene di essere stata violentata in un albergo dove i giocatori del Manchester United stavano festeggiando. L’aggressione si è verificata nelle prime ore del mattino di oggi al Great John Street Hotel a Castlefield, un quartiere alla moda di Manchester. I giocatori - tutti a parte Cristiano Ronaldo - avevano celebrato la festa di Natale della squadra in un casinò, dopodichè erano andati all’albergo."«Alle 4.15 del mattino circa la polizia ha ricevuto una chiamata dal Great John Street Hotel secondo la quale una donna di 26 anni era stata violentata. Le indagini sono in corso" ha affermato un portavoce della polizia.
Testimoni Secondo un ospite del "super-party" di Natale, alla festa c’erano circa 90 ragazze, alcune delle quali avevano percorso centinaia di chilometri pur di partecipare. "Erano tutte bellissime -ha raccontato al Sun una fonte anonima-, molte avevano dai 18 ai 30 anni. E alcune si gettavano letteralmente sui giocatori. L’atmosfera era decisamente alcolica, le cameriere continuavano a servire champagne rosa a chiunque lo chiedesse. Mentre i giocatori, apparentemente, andavano avanti a birra, vodka e whisky. Non posso credere che possa essere successo qualcosa del genere - ha proseguito - perché era stato un bellissimo party nella prima parte della serata. Rooney e Rio (Ferdinand) hanno passato gran parte del tempo sulla pista da ballo, ma è stato Ryan Giggs ha rubare la scena quan

Mercoledì, 19 Dicembre 2007
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