Lunedì 20 Maggio 2024
area riservata
ASAPS.it su

Incidenti stradali 2006, numeri in testa coda - E’ confermato un trend di mediocrità degli effetti della PaP. Alcune luci, forse, sui dati del 2007

16120



Si potrebbe dire Alleluia, finalmente sono stati resi noti i dati degli incidenti stradali del 2006. Secondo il report annuale dell’Istat e dell’Aci, nel 2006 su strade e autostrade italiane si sono registrati 238.124 incidenti, con 5.669 morti e 332.955 feriti: in media, ogni giorno si hanno 652 sinistri, con 16 morti e 912 feriti. Numeri ancora tragici ma rispetto al 2005 – dice il comunicato -si riscontra una leggera diminuzione del numero degli incidenti (-0,8%), dei morti (-2,6%) e dei feriti (-0,6%).

Insomma sembrerebbero dei dati appena appena positivi. Però ogni anno abbiamo una sorpresa, infatti i dati diventano positivi solo perché sono stati rivisti e assestati  i numeri e le percentuali dell’anno precedente. Infatti se ci rapportiamo ai dati del 2005 distribuiti nel dicembre 2006, le cifre parlavano tutt’altro linguaggio, risultava allora che il numero complessivo dei sinistri rilevati era di 225.078, dato ora corretto in 240.011, con un incremento di 14.933 sinistri rilevati (+6,6%), i morti erano stati segnalati in un numero complessivo di 5.426, dato ora corretto a 5.818 (ben 392 morti  in più e una differenza del 7,2%, rispetto alla cifra iniziale), i feriti nel bilancio assestato, ammontano a 334.858 mentre inizialmente erano stati dati a 313.727, quindi la correzione è di 21.131 ingressi al pronto soccorso (+6,7%) rispetto ai primi dati distribuiti lo scorso anno. Il tasso di mortalità rimane inchiodato a 2,4 anche per il 2006, come per il 2005.
Ma allora, e siamo al solito problema, i numeri del 2005 commentati lo scorso anno in maniera relativamente positiva erano inattendibili. Non a caso i numeri dei sinistri, delle vittime e dei feriti, rispetto ai primi dati ufficiali distribuiti a fine 2006 vengono ora modificati con una differenza del 6/7% in più. Una percentuale che trasforma un commento relativamente positivo in negativo. Ci domandiamo come mai accada tutto questo.
Ove si consideri che complessivamente nel periodo 2000-2006 gli incidenti sono diminuiti appena del 7,2%, passando da 256.546 a 238.124, i feriti da 360.013 a 332.955 sono diminuiti del 7,5% e i morti, passati da 7.061 nel 2000 a 5.669 nel 2006 sono calati del 19,7%, emerge evidente il connotato di un trend di mediocrità nei risultati del dopo patente a punti che rende difficile e forse impossibile (se si esclude la rete autostradale) l’obiettivo di un meno 50% dei sinistri e delle vittime entro il 2010.
Per il 2007, con l’ampliamento dell’estensione di tratti sottoposti a controllo col Tutor sulla rete autostradale e con l’incremento dei controlli antialcol insieme alle misure della legge 160, si può presagire un andamento della sinistrosità certamente migliore. Attendiamo però delle conferme che ci saranno solo, sottolineiamo solo, se saranno incrementati, insieme all’utilizzo dell’elettronica, anche i controlli delle divise sulle strade.
 
Forlì, lì 11.12.2007

Giordano Biserni
Presidente Asaps

© asaps.it
Mercoledì, 12 Dicembre 2007
stampa
Condividi


Area Riservata


Attenzione!
Stai per cancellarti dalla newsletter. Vuoi proseguire?

Iscriviti alla Newsletter
SOCIAL NETWORK