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Altre statistiche 26/06/2007

Incidenti stradali: la velocità è la causa principale con il 14%

Nel 2006 la Polizia Stradale ha accertato 1.018.027 violazioni per il superamento dei limiti di velocità (+11,5% rispetto al 2005) e 63.881 violazioni per velocità pericolosa


Foto archivio – Asaps 

(ASAPS) – La velocità è in vetta alla classifica delle cause degli incidenti stradali. Con il 14% il “piede pesante sull’acceleratore” si conferma la causa, o concausa, che maggiormente influisce sulla gravità dei sinistri. Il 75% degli impatti avviene in città, dove si registrano il 44% dei morti e il 70% dei feriti. Nel 2006 la Polizia Stradale ha accertato 1.018.027 violazioni per il superamento dei limiti di velocità (+11,5% rispetto al 2005) e 63.881 violazioni per velocità pericolosa (che viene contestata quando il conducente, pur rispettando i limiti, tiene una velocità non adeguata rispetto alle condizioni della strada, di traffico, meteorologiche). Infatti, il pericolo non è legato esclusivamente al superamento dei limiti, ma anche al mantenere una velocità non adeguata alle condizioni della strada, quando traffico, pioggia, nebbia impongono un’andatura molto al di sotto dei limiti massimi stabiliti. Nonostante i numerosi controlli che la polizia stradale effettua sulle strade, il dilagante problema della velocità e della potenza dei veicoli in circolazione sembra non trovare una soluzione. Ecco allora che la Polizia Stradale ha presentato il decalogo del conducente, con alcuni buoni consigli da tenere sempre a mente prima di mettersi alla guida: coltivare la prudenza, come precauzione nella scelta dei comportamenti in ogni circostanza; avere a cuore la giustizia, come rispetto dei valori che sono alla base delle regole, a partire anche dalla conoscenza piena del codice della strada; considerare con rispetto il desiderio di tutti di muoversi verso una destinazione aspettata e coltivata nel tempo, alla quale si aspira con forza e grande attesa, nella speranza di ricevere in cambio da tutti la stessa cura; astenersi da comportamenti che già si conoscono come causa di pericolo o di danno alle persone; preoccuparsi di conoscere sempre più profondamente i propri limiti, facendosi aiutare anche a riconoscere i sintomi di condizioni fisiche non buone per mettersi alla guida (a causa della stanchezza, dell’abuso nell’alcool o di altre sostanze che creano dipendenza e alterazione); scegliere di stare sempre dalla parte dei più giovani e dei più deboli. (ASAPS)

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Martedì, 26 Giugno 2007
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