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Comunicati stampa 27/12/2001

Il presidente dell’Asaps dichiara... (ANSA) - ASAPS, USO FRATRASPORTATORI PER COMBATTERE CONCORRENZA

(V:‘DROGA: POLSTRADA LANCIA ALLARME…’ DELLE 13 CIRCA)

CASSETTO:COM-STAMP

FILE:  CS-2001.12.27
WEB:           CS011227

 

DROGA: ASAPS, USO FRATRASPORTATORI PER COMBATTERE CONCORRENZA

(V:‘DROGA: POLSTRADA LANCIA ALLARME…’ DELLE 13 CIRCA)



(ANSA) – FORLI’, 27 DIC – “Il numero diautotrasportatori che fanno uso di droghe per affrontare i turni massacranti diguida è destinato sicuramente ad aumentare, soprattutto perché la concorrenzaè sempre più spietata”. È l’opinione di Giordano Biserni, presidentenazionale dell’Asaps (Associazione sostenitori e amici della polizia stradale),che si associa alla denuncia del responsabile della Polstrada della Campania.

“Molteaziende italiane ed europee infatti - spiega Biserni – assumono autistiextracomunitari, sfruttati e sottopagati, ma disposti a orari impossibili e avelocità proibite. I nostri autisti rischiano quindi di essere messi fuorimercato e per reazione c’è chi comincia a fare uso di sostanze proibite, certonon per piacere, come accade ai giovani sorpresi dalle pattuglie nelle notti deifine settimana, ma per poter affrontare ritmi di guida insostenibili. Con tuttii rischi per la sicurezza stradale che questo comporta”.

Ilpresidente dell’ Asaps rileva che c’è una carenza legislativa su questoaspetto, “e a quanto ci risulta - aggiunge - nemmeno nella legge delega sulCodice della Strada si intende mettere mano a questa situazione. In epoche piùo meno recenti sono stati fatti tentativi sperimentali, ad esempio in Veneto ein Umbria, per controlli stradali con la presenza sul posto di agenti, ambulanzee chimici, ma non hanno avuto seguito. La Polstrada, inoltre, attende ancora ikit per rilevare la sudorazione frontale e corporea dei conducenti; questi datifornirebbero elementi utili per procedere poi ad esami più approfonditi”.

Nellapratica - secondo Biserni - c’è la pericolosa tendenza ad uniformarsi non allenorme di legge, cioè rispetto rigoroso del codice da parte di tutti, ma alleesigenze del mercato, che finiscono per produrre anche comportamenti illecitifacendo leva sulla competitività. (ANSA)

 

 

Giovedì, 27 Dicembre 2001
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