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Comunicati stampa 30/12/2001

SICUREZZA STRADALE: ASAPS, SI E’ ALZATO PIEDE DA ACCELERATORE MA SOLO SUI PROVVEDIMENTI; ’INTERVENGA IL MINISTRO SCAJOLA’

CASSETTO:COM-STAMP

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SICUREZZA STRADALE: ASAPS, SI E’ ALZATO PIEDE DA ACCELERATORE
MA SOLO SUI PROVVEDIMENTI; ’INTERVENGA IL MINISTRO SCAJOLA’

  

(ANSA) - FORLI’, 9 GEN - ’’Sul ripianamento dell’ organico della polizia stradale ci sembra sia stato alzato il piede dall’acceleratore. E’ arrivato il 2002, ma ancora mancano oltre mille agenti dal già esiguo organico della specialità’’. Lo afferma Giordano Biserni, presidente dell’ Asaps (Associazione  sostenitori amici polizia stradale), che chiede al Dipartimento di Ps ’’cosa si aspetta a provvedere’’.
’’Sarebbe poi ora di mettere finalmente mano - dice - a un reale coordinamento delle varie divise che operano sulle strade in attività di controllo per la sicurezza stradale. Non è possibile continuare a vedere che la Polizia municipale di uno sperduto paese si attiva in modo particolare (su sollecitazione dell’ amministrazione comunale) sulla superstrada che attraversa il suo territorio, con autovelox e telelaser, quando la stessa superstrada rientra nel piano compartimentale di controllo della Polstrada e senza che nessuna autorità comunichi con l’altra’’.

’’Al ministro Scajola - aggiunge il presidente dell’ Asaps - chiediamo di collocare nel posto giusto della sua agenda questa sicurezza stradale che, per gli scarsi risultati ottenuti fino ad oggi, ci sta allontanando sempre più dall’ Europa. A lui rimettiamo le nostre aspettative per un’incisiva riforma del codice della strada (superando interessi lobbistici), per una maggiore e più organica presenza di divise nelle scuole a favore di una convinta educazione stradale, per una lotta seria all’alcol e alla droga su strada’’.

’’A Capodanno non si sono contati morti per i botti - rileva Biserni - e la battaglia di ’civilizzazione’ se non è stata vinta certamente ha dato risultati eccellenti, ma sulle strade per i ’botti’ fra i veicoli si contano quasi 20 morti al giorno e oltre 800 feriti. In pratica è come se fosse tutti i giorni un Capodanno moltiplicato per dieci. Invece non abbiamo quasi mai visto convinti e duraturi schieramenti di forze dell’ordine per una seria battaglia contro la velocità, il mancato uso del casco o delle cinture (eppure in quelle stesse zone dove scoppiano molti petardi ci sembra non se ne faccia un grand’uso), contro l’ abuso di alcolici e droghe alla guida. Ci sembra che su questo versante il profilo sia stato molto più basso, e anche i risultati molto più modesti. Eppure quasi il 40% di quei 7.000 morti e 300.000 feriti che si contano sulle strade ogni anno sulle strade ha meno di 30 anni. Nei fine settimana quasi 500 giovani hanno perso la vita da e per i locali della notte’’. (ANSA).
GIO
   

Domenica, 30 Dicembre 2001
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