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Rassegna stampa 06/04/2005

Rassegna stampa del 5 aprile 2005

Rassegna stampa del 5 aprile 2005


Da "Il Messagge" del 5 aprile 2005
Occhiali e maglie con griffe fasulle: denunciato

Continua l’opera di controllo e repressione della criminalità sul tratto autostradale di competenza dei poliziotti del Nucleo Operativo Autostradale. Nella primissima mattinata di ieri, durante un controllo di routine, gli agenti della polizia stradale agli ordini del vice commissario Italo Acciaioli, hanno fermato, al chilometro 669 direzione sud (nei pressi del casello di Cassino) L.S., trent’anni, calabrese. Il giovane trasportava, a bordo di una Volkswagen Golf ultimo modello, cento paia di occhiali contraffatti e griffati dal noto stilista "Cesare Paciotti" e un cartone di maglie, sempre taroccate, firmate "Pal Zileri". Sono stati i documenti di trasporto irregolari a far insospettire gli agenti del Noa che, dopo un’attenta analisi effettuata anche sul materiale rinvenuto nel bagagliaio, hanno fermato il giovane calabrese e lo hanno denunciato a piede libero per ricettazione.

Da "ASCA" del 5 aprile 2005
STRADALE SCOPRE GIRO MILIARDARIO TRUFFE AD ASSICURAZIONI
res-mpd/mcc/ss

BRINDISI
Dalla scorsa notte agenti della Polizia Stradale di Brindisi, coadiuvata da unita’ del Compartimento
della Polstrada di Bari, del Reparto Prevenzione Crimine ’’Puglia’’, del Reparto Volo di Bari, stanno eseguendo 14 arresti, in esecuzione di altrettante ordinanze di custodia cautelare emesse dal G.I.P. del Tribunale di Brindisi.
L’operazione, denominata ’’THE FAMILY’’, ha consentito alla Polizia di Stato di sgominare un’articolata organizzazione criminale specializzata nelle truffe alle assicurazioni e nel riciclaggio dei relativi proventi delittuosi.
Il gruppo, pur mantenendo base logistica a Brindisi, operava in tutta Italia, in particolare nelle regioni del Centro-Nord, dando vita ad un volume d’affari senza precedenti: decine di milioni di euro venivano indebitamente versati dalle compagnie di assicurazione a titolo di indennizzo in favore delle concessionarie venditrici di auto, delle quali veniva simulato il furto, ed altrettanto
remunerativi risultavano gli accreditamenti per compensare falsi sinistri stradali.
Gli autori delle innumerevoli truffe, dopo aver individuato le autovetture di elevato valore commerciale gia’ incidentate, provvedevano ad acquistarne altre simili nel modello e marca, per trasferire i dati identificativi su quelle danneggiate, simulare falsi sinistri stradali e percepire il risarcimento danni dalle compagnie di assicurazioni; successivamente veniva poi percepito anche
l’adeguato risarcimento per il furto, simulato, delle predette autovetture, le quali, una volta fatte ’’sparire’’, costituivano fonte di guadagno nella vendita dei pezzi di ricambio.
Il provento delle truffe veniva successivamente bonificato su conti correnti bancari ed ulteriormente reinvestito anche nell’acquisto di unita’ immobiliari.
L’organizzazione si avvaleva della collaborazione di periti assicurativi, carrozzieri e commercianti; oltre alle 14 persone arrestate, altre 32 sono state denunciate in stato di liberta’.

Da "Il Gazzettino" del 5 aprile 2005
A Trieste la piaga si chiama alcol
Pm

Trieste
A Trieste causa due morti ogni tre giorni. Sbagliato se si pensa alle malattie cardiache o tumorali. Stiamo parlando dell’alcolismo, una piaga che va combattuta anche nel capoluogo giuliano, secondo in regione solo all’Alto Friuli per diffusione del fenomeno. Lo ha spiegato ieri il dottor Salvatore Ticali, responsabile dell’unità operativa Dipendenze da sostanze legali dell’Azienda Sanitaria di Trieste, presentando il mese della prevenzione alcologica. Trenta giorni durante i quali si organizzeranno eventi e si farà opera di informazione in vari punti della città. Il momento culminante sarà la mattinata di sabato 23 aprile quando in piazza della Borsa saranno presenti, oltre all’Ass 1, anche la Croce Rossa, la Polizia municipale e stradale, e le associazioni del volontariato.
"Di fronte ai numeri non è possibile stare senza far nulla attacca Ticali - Purtroppo l’Italia, dal punto di vista legislativo, si è presentata impreparata al massiccio attacco del marketing e delle multinazionali". I dati a livello nazionale spaventano. Il 10% di tutte le malattie, il 10% dei tumori e il 60% delle cirrosi dipendono dall’alcol che è anche all’origine del 45% degli incidenti stradali. Circa 3000 giovani sotto i 30 anni muoiono ogni anno a causa dell’alcol. Quasi cinque milioni di italiani hanno problemi legati all’alcol e un milione e mezzo sono alcoldipendenti.
L’unità operativa di Trieste opera in modo difforme dagli altri centri regionali e nazionali. "È un servizio con ricovero non ospedaliero ha spiegato Ticali - è un centro residenziale e ambulatoriale in grado di seguire chi abusa dell’alcol per un tempo molto lungo, dando supporto anche ai familiari". Ogni giorno l’unità operativa è in grado di seguire circa 70 pazienti, fra ricoveri riabilitativi e trattamenti in day hospital. Dai 774 utenti del 2001 si è passati ai 1.194 del 2004. Di questi, 604 sono "nuovi", cioè coloro i quali hanno deciso di affrontare per la prima volta l’abuso di alcol. La fascia d’età più rappresentata è quella dai 40 ai 49 anni (25,5%), seguita da quella fra i 30 e i 39 (21,4%). Il rapporto fra sessi è, di norma, di cinque uomini per ogni donna.


Mercoledì, 06 Aprile 2005
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