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Rassegna stampa 04/05/2005

Rassegna stampa del 4 maggio 2005

Rassegna stampa del 4 maggio 2005


Da "Brescia Oggi" del 4 maggio 2005
Quindici provvedimenti su 17 eseguiti ieri all’alba dalla Polizia stradale.
Indagini fiscali della Finanza
Sgominata la gang del rame
I ladri ripresi dal satellite. Gli arrestati e le società coinvolte
INDAGINE INOX
Conclusa la seconda fase dell’operazione che aveva preso il via a fine febbraio
I metalli rubati venivano rivenduti con fatture false
f.mo.

Un durissimo colpo è stato inferto ad un’organizzazione che aveva basi nel Bresciano e che nel tempo si è specializzata nel furto e nella commercializzazione con false fatturazioni di materiale ferroso. Ieri mattina all’alba 120 agenti hanno eseguito quindici dei 17 provvedimenti restrittivi firmati dal gip su richiesta del pm Gianfranco Gallo. Si è così conclusa l’operazione "Inox 2" che va collegata alla consorella "Inox 1" conclusasi a fine febbraio con l’arresto di 12 persone (una è tutt’ora latitante) che operavano nello stesso settore. Due persone risultano coinvolte in entrambe le vicende.
L’indagine si è mossa dopo alcuni furti di camion che trasportavano alluminio, rame, nickel, titanio, ottone e zinco ed è stata seguita dagli agenti del nucleo di polizia giudiziaria della Stradale di Brescia. C’era una quarantina di episodi su cui indagare: furti commessi nel Nord Italia e non solo nel Bresciano, uno anche a Ascoli Piceno, altri in Veneto.
Una volta individuati i presunti mandanti e gli esecutori dei furti, è entrata in gioco anche la Guardia di finanza che ha svolto accurate indagini patrimoniali che hanno permesso, per conto della magistratura, di sequestrare molti beni e conti correnti riconducibili a 24 delle persone indagate e a dieci società coinvolte. Le Fiamme gialle hanno sequestrato anche decine di auto e motocicli.
E dall’analisi della documentazione contabile sequestrata sono risultate coinvolte dieci società che, secondo l’accusa, fornivano falsa documentazione contabile o bolle per il trasporto del materiale rubato che veniva rivenduto a prezzi concorrenziale.
Coinvolte nell’indagine l’Euroland di Castelgoffredo, la Cabrini Factory di Casalbuttano, la Nifra Recuperi di Cunettone di Salò, la Lavorazione metalli di Vobarno. La Pace metalli di Concesio, l’Eurotrading di Montichiari, la Cercom di Montichiari, la Ciemme di Nave, la Zana Roberto di Calvagese della Riviera e la Pagani Marco di Palazzolo. Molte sono le ditte individuali. Oltre all’abilità investigativa anche la tecnologia ha permesso ai poliziotti della stradale di Brescia di giungere ai risultati sperati. Individuate alcune persone che commettevano materialmente i furti dei tir carichi di metalli, gli investigatori hanno installato "cimici satellitari" in auto e su alcui camion e ciò ha permesso di seguire a distanza i mezzi e di riprenderli da un satellite mentre uscivano alle ditte e venivano nascosti nei capannoni.
Numerosi i filmati - mostrati ieri mattina alla Polgai dove erano presenti il procuratore Giancarlo Tarquini, il pm Gallo il comandante della Stradale Sergio Basile e il comandante della Finanza Attilio Iodice - nei quali si vedono alcuni degli arrestati in azione.
Non tutte le diciassette persone coinvolte sono finite in carcere. Due sono latitanti. Dei tredici ordini di custodia cautelare in carcere richiesti dal pm Gallo, undici sono stati eseguiti ieri mattina: quattro sono le persone agli arresti domiciliari. Si tratta di Mario Amonini, 45 anni di Salò, di Marco Pagani, 22 anni di Palazzolo, di Roberto Zana, 36 anni di Prevalle e di Renato Dotti, 54enne palazzolese.
I provvedimenti restrittivi hanno interessato invece Pierangelo Musatti, 49 anni di Brescia, Elio Inverardi, 51 anni di Brescia, Francesco Piardi, 43 anni di Brescia, Pierino Berardi 55 anni di Rovato, Loris Savaresi, 49 anni di San Gervasio, Luca Fusi 42 anni di Vobarno, Sheran Panizzi, 31 anni di Vobarno, Annibale Moreni 36 anni di Gavardo, Carlino Marciò, 42 anni di San Felice del Benaco, Bruno Cella, 55 anni di Brescia, Brenno Lusoli, 65 anni di Castiglione delle Stiviere, Emilio Rota Biasetti, 57 anni di Filago (Bg) e Pasquale Franco Rossi, 54 anni di Bergamo.
Come detto l’attività del gruppo era finalizzata ad organizzare e portare a termine furti su commissione di furti di automezzi e di materiali metallici che venivano poi rivenduti grazie alle false fatturazioni.
I soggetti indagati, inoltre, provvedevano al riciclaggio e alla ricettazione degli automezzi e dei materiali metallici provenienti dai furti. I beni sequestrati nel corso delle due indagini supera i 5 milioni di euro. Come hanno sottolineato ieri mattina gli investigatori l’indagine è ancora aperta e spetterà alla Finanza, attraverso la documentazione sequestrata, scoprire i movimenti finanziari delle persone indagate e le ditte che ne hanno tratto profitto.
Ai vertici delle due organizzazioni gli investigatori pongono Luca Fusi, Mario Amolini, Sheran Panizzi, Annibale Moretti e Roberto Zana.
Luca Fusi avrebbe organizzato i furti e raccolto i proventi dell’illecita attività. Roberto Zana era invece l’autista del gruppo. Con la sua auto portava a destinazione i complici. Sheran Panizzi e Annibale Moreni partecipavano ai furti decisi da Luca Fusi.
Per quanto riguarda invece il riciclaggio del materiale rubato la Polizia e la Finanza hanno individuato Pier Angelo Musatti, Carlino Marciò, Bruno Cella e Loris Savaresi.
Sono centinaia le tonnellate di metallo che sono state rubate. Si indaga anche su una rapina avvenuta il 7 aprile alla Sepal di Lograto. E tra i camion rubati ce ne è anche uno che trasportava forme di parmigiano reggiano.

Da "Il Gazzettino" del 4 maggio 2005
UN ALBANESE A PRAMAGGIORE
In auto con l’assicurazione falsa
M.Cor.

Pramaggiore
La scorsa domenica un banale incidente tra una Bmw 320 ed una Fiat Punto in via Comugne a Pramaggiore ha richiesto l’intervento della Polizia stradale di Portogruaro. Giunti sul posto gli agenti hanno scoperto che il conducente della Punto aveva il tagliando assicurativo fasullo. È scattata la denuncia per uso di assicurazione falsa, della quale dovrà rispondere L.A. di anni 22 cittadino albanese residente a Pravisdomini (Pordenone). L’auto è stato sottoposta al fermo amministrativo per la mancata copertura assicurativa disposta dalla legge. L’altro conducente, un uomo di Cinto Caomaggiore, potrà avvalersi del fondo vittime della strada come previsto dalla regolamentazione degli istituti assicurativi.
Gli agenti della Stradale negli ultimi mesi hanno registrato un escalation di assicurazione fasulle. Analoghe segnalazioni arrivano anche dai colleghi del Commissariato che ieri notte hanno disposto un altro fermo amministrativo. In piazza Dogana a Portogruaro hanno trovato una Wolksvagen Golf che esponeva il tagliando scaduto. Il codice della strada prevede che, anche se si ha provveduto al pagamento, "il tagliando valido va esposto". Sulla stessa piazza, gli stessi agenti a mezzogiorno di lunedì hanno ritrovato parcheggiata una Y10 risultata rubata a Portogruaro il 3 febbraio di proprietà di una ragazza, alla quale gli agenti hanno comunicato il ritrovamento. Le sarà restituita appena verranno ultimate le indagini della Polizia Scientifica.

Da "Il Gazzettino" del 4 maggio 2005
POLIZIA STRADALE
Controlli del fine settimana in tutta la provincia.
Ancora elevato il numero delle infrazioni per eccesso di velocità
Strade come piste da corsa, 23 automobilisti nei guai


Controlli della polizia stradale nel corso del fine settimana in tutta la provincia.
Sono state accertate, ancora una volta, numerose violazioni ad alcune delle norme più rilevanti ai fini della sicurezza stradale: l’eccessiva velocità e la guida in stato di ebbrezza.
In particolare sono state 23 le violazioni per il superamento dei limiti di velocità che hanno determinato il ritiro di tre patenti di guida.
Quattro, invece, gli automobilisti finiti nei guai per guida in stato di ebbrezza alcolica: il tasso alcolemico più elevato è stato riscontrato a un conducente di Bassano, M. G. A, queste le sue iniziali, 47 anni, rimasto coinvolto in un incidente d’auto (concentrazione alcolemica pari a 2,76 G/L).Trentaquattro le pattuglie della stradale in servizio, 326 i veicoli controllati dagli agenti, 374 le persone identificate, 127 le infrazioni totali.
Se 23 sono state le infrazioni per eccesso di velocità, 3 quelle per il mancato uso della cinture di sicurezza, altrettante per l’uso del telefono cellulare. Complessivamente gli agenti hanno ritirato sette patenti (quattro per guida in stato di ebbrezza, tre per il superamento dei limiti di velocità), quattro le carte di circolazione ritirate, mentre in tutto i punti decurtati agli automobilisti sono stati 198.
Ancora cifre del fine settimana. Gli incidenti rilevati dalla polizia stradale sono stati 7, di cui sei con feriti, e uno con soli danni.
Ventinove i soccorsi a veicoli rimasti bloccati. Stavolta nessun arresto, ma sei le persone denunciate, in particolare quattro per la guida in stato di ebbrezza, uno per l’assicurazione contraffatta e uno per la violazione nel trasporto dei rifiuti.

Da "Corriere Romagna" del 4 maggio 2005
Predoni dei Tir sullA14
Sgominata una banda con base anche a Rimini


RIMINI
Ha colpito anche a Rimini la banda di “predoni” dei Tir sgominata dalla polstrada di bari in uno dei 27 assalti messi a segno in autostrada tra settembre 2004 e marzo 2005. Nei parcheggi delle stazioni di servizio, i malfattori adocchiavano i Tir in sosta, agendo di notte. Il teloni venivano tagliati con dei taglierini e i lucchetti scardinati. Entravano allora in azione le vedette: solo se la merce era gradita entravano in azione le station wagon rubate usate per il carico. I malfattori avevano preso domicilio per una intera settimana in un residence di Rimini, dal quale partivano le missioni in cerca di bottino. Per poi rientrare alla base.


Mercoledì, 04 Maggio 2005
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