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Rassegna stampa 09/05/2005

Rassegna stampa del 8 maggio 2005

Rassegna stampa del 8 maggio 2005


Da "La Sicilia" del 8 maggio 2005
Rottamava senza licenza
Sequestrata l’area di Chiusa di Carlo in cui si trovavano 107 auto
manuel bisceglie

L’area di contrada Chiusa di Carlo posta sotto sequestro perché luogo di deposito illecito di veicoli non più in circolazione.
E’ quanto stabilito dal personale dell’autorità giudiziaria di Siracusa in seguito a controlli esperiti dal personale di polizia giudiziaria verso le agenzie di disbrigo pratiche di tutta la provincia. Dalle verifiche, dirette dall’ispettore capo Salvatore Sampognaro e per le quali hanno collaborato gli agenti del distaccamento della polizia stradale di Noto coordinati dall’ispettore superiore Giovanni Alì, è emerso un costante rilascio di attestazioni di atti inerenti la cessazione della circolazione di veicoli che in seguito venivano trasportati nell’area, già sotto sequestro nel 2002.
Oltre l’intervento nell’area prospiciente all’Ospedale "Di Maria", l’Autorità Giudiziaria fermava S.G. un pensionato di 76 anni, che veniva deferito in stato di libertà. All’uomo, sul quale ora grava una denuncia a piede libero, veniva contestata l’attività illecita di rottamazione poiché non in possesso delle prescritte autorizzazioni.
Nell’area di circa 5000 metri quadri, il personale della polizia stradale di Noto che ha effettuato le perquisizioni, rinveniva 107 automobili, pezzi di ricambio di autovetture alla rinfusa presumibilmente rottamate e 20 veicoli già schiacciati.
All’uomo è stato anche contestato il reato penale previsto dal decreto legislativo 246 del 2003 n° 209 in materia di rottamazione a tutela dell’ambiente, in quanto l’Autorità Giudiziaria rinveniva materiale di scarico dalle autovetture, depositato nell’area circostante.
"I primi controlli effettuati nelle agenzie di disbrigo pratiche - ha riferito l’ispettore Sampognaro, commentando l’operazione - ci avevano indotto che c’era qualcosa di poco chiaro. Risultavano, infatti, diversi veicoli non più in circolazione, come attestato da tutta una serie di autocertificazioni, dalle quali si evinceva che le vetture erano state depositate in questa area. Così sono scattati i primi appostamenti ed i successivi controlli che hanno rilevato che questa persona, non solo non possedeva i registri di carico e scarico previsti dalla legge, ma neanche alcun tipo di autorizzazione regionale e comunale prevista per i rifiuti speciali".
Contestualmente al fermo di S.G., è stato richiesto anche l’intervento dell’Asl e dell’Arpa (Agenzia regionale protezione ambiente) per la verifica dello stato di inquinamento dell’intera area.

Da "Il Messaggero" del 8 maggio 2005
L’INVESTITO
Ricoverato d’urgenza a Roma
Staffetta della Polizia Stradale


Staffetta della polizia stradale, tra Terni e Fiano Romano, per scortare l’ambulanza del 118 con a bordo l’anziano investito gravemente a piazza Dalmazia. L’uomo (L.S. di 73 anni), a seguito dell’incidente, ha riportato un forte trauma rachide-cervicale ”gravissimo”. Di qui la decisione dei sanitari ternani di trasferire la vittima dell’incidente al Policlinico Gemelli di Roma.
E proprio per evitare che il traffico intenso sull’asse autostradale potesse in qualche modo intralciare l’ambulanza, dal comando di Terni è partita la richiesta ai colleghi della Polizia di Fiano Romano a disciplinare il fiume di auto, in modo che l’ambulanza raggiungesse il policlinico Gemelli.
Così è scattata la macchina organizzativa del soccorso. All’altezza di Fiano Romano, il traffico è stato dirottato su un’unica corsia, lasciando libera l’altra. L’ambulanza del 118 di Terni nel tardo pomeriggio ha raggiunto secondo i tempi previsti il Policlinico, dove l’èquipe medica era pronta ad accogliere il paziente.

Da "Il Messaggero" del 8 maggio 2005
L’operazione denominata ”Fiori e motori” dalla Polstrada è scaturita da un piccolo infortunio
Giro di auto rubate, 4 arresti
Tra i protagonisti due commercianti di fiori all’ingrosso
A.M.

All’insegna di sbocci floreali e rombi di motore. Denominazione dell’operazione: ”Fiori e motori” l’hanno chiamata gli agenti della Polizia Stradale. E ciò in conformità all’azione criminosa svolta da due grossisti di fiori a Terni, nell’ambito di una organizzazione che rubava auto e pezzi di ricambio soprattutto nel nord Italia, per poi reimmettere l’automezzo taroccato sul mercato. Il ”giro”, come ha detto il comandante della Stradale Falciola, probabilmente non sarebbe stato scoperto se uno dei protagonisti, un olandese trapiantato a Terni, non fosse stato fermato a Bardonecchia a bordo di una Jeep e non fosse stato trovato sprovvisto di documenti. Sia della patente che del libretto di circolazione. Di qui i primi accertamenti e la scoperta che il fuoristrada sul quale viaggiava l’olandese, ternano d’adozione, era stato rubato a Roma. E’ stato questo il bandolo della matassa. Tira, tira alla fine è venuto alla luce il giro di furti d’auto di cui il fiammingo era una delle pedine. Pertanto, alcune ore prima che sorgesse l’alba poliziotti della Stradale di Terni, in contemporanea con quelli di Cosenza, hanno bussato alle case dei sospettati e condotti in Questura per l’interrogatorio. Quattro persone sono state arrestate e una denunciata a piede libero.
In carcere sono finiti un rivenditore all’ingrosso di fiori, di 42 anni, e un carrozziere trentatrenne, entrambi di Terni, nonchè un trentacinquenne di Cosenza. Agli
arresti domiciliari è stato messo invece l’olandese di 41 anni, impegnato nel commercio all’ingrosso dei fiori. A loro carico sono state eseguite ieri ordinanze di custodia cautelare disposte dal gip Augusto Fornaci su richiesta
del sostituto procuratore Mariarosaria Guglielmi. Per tutti le accuse sono di falso, ricettazione, furto e rapina, riciclaggio.
I particolari dell’indagine sono stati illustrati ieri, nel corso di una conferenza stampa, dal comandante della polstrada di Terni, Francesco Falciola. Gli accertamenti sono stati avviati nel gennaio del 2003. Complice dell’olandese, un altro commerciante all’ingrosso di fiori, mentre un carrozziere di Ferentillo provvedeva a cambiare scocca e a dotare di targhe false le vetture per non farle identificare.
Le perquisizioni domiciliari hanno portato alla scoperta nella abitazione di uno degli arrestati di quattro fucili da caccia con cartucce e un pugnale, non utilizzati comunque per i furti e le rapine delle auto.

Da "Il Giornale di Brescia" del 8 maggio 2005
Due indiani fermati per rapina
AVEVANO AGGREDITO UNA RAGAZZA

g. s.

PREVALLE
Due indiani sono stati fermati dopo una rapina . Una pattuglia della Polizia stradale di Salò, nel pomeriggio dell’altro ieri, ha fermato a Nuvolera la coppia di indiani che, poco prima, in sella a uno scooter, a Prevalle, ha rapinato della borsetta una giovane passante, che stava camminando sulla "Gavardina", la strada parallela alla nuova statale 45bis Gardesava, che collega Gavardo a Nuvolera. Il passeggero, sceso dal motorino, sotto la minaccia di un coltello, ha costretto la donna, una trentenne di Muscoline, a consegnargli la borsetta contenente il telefono cellulare, due mazzi di chiavi e i documenti. I due sono poi fuggiti in scooter. La giovane, salendo la scarpata, si è portata sulla statale 45bis, dove ha fermato il primo automobilista di passaggio, chiedendogli di chiamare il 113 col cellulare. In pochi minuti è arrivata sul posto una pattuglia della Stradale di Salò, che si trovava in zona. Nell’effettuare una perlustrazione nei paraggi, gli agenti hanno rintracciato nel centro abitato di Nuvolera i due presunti autori dell’aggressione. Pensando di averla ormai fatta franca, erano tranquillamente seduti su una panchina. Accanto lo scooter usato per il colpo. Accompagnati nella caserma della Stradale di Salò, sono stati riconosciuti dalla vittima. Essendo però trascorsa la flagranza, il magistrato ha disposto che i due indiani venissero solo denunciati a piede libero per rapina impropria. Uno ha 30 anni ed è regolare, l’altro ha 39 anni ed è sprovvisto del permesso di soggiorno.


Lunedì, 09 Maggio 2005
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