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Il 90% degli incidenti sono del tutto o in parte determinati da errati comportamenti su strada, oggi in costante e ulteriore

aumento a causa della crescente distrazione alla guida.

Il contesto urbano vede quasi il 50% dei decessi su strada, nonché il 75% degli incidenti, dei feriti e dei costi sociali che

ne derivano.

Bastano queste due semplici constatazioni per capire quale incredibile impulso positivo potrebbe avere la sicurezza stradale

se si trovassero azioni realmente efficaci per correggere i diversi comportamenti errati e se gli Enti Locali (responsabile

e principali tutori della sicurezza del cittadino) riuscissero a dare diffusione capillare sul territorio a tali importanti azioni!

La campagna

ATTENTA-MENTE!

Nasce proprio con questa duplice finalità, studiare in modo rigoroso e scientifico come

migliorare i comportamenti errati sulla strada e aiutare gli Enti Locali nel difficile compito di applicare in modo capillare e

sistematico le nuove idee introdotte.

Fare sicurezza stradale per gli Enti Locali non è però mai stato un compito facile: le difficoltà operative e economiche, le

complessità burocratiche e normative, i forti pregiudizi dei media e dell’opinione pubblica sul loro operato di contrasto alle

infrazioni hanno spesso frenato sul nascere l’efficacia di ogni loro attività.

Servono dunque nuovi ed efficaci impulsi all’azione degli Enti Locali, ma serve soprattutto un radicale cambio culturale

nel vedere il loro ruolo: non più soggetti vessatori ma vera e propria risorsa per la sicurezza.

La campagna

ATTENTA-MENTE!

grazie al contributo sinergico di due importanti discipline (la Psicologia applicata al tema

sicurezza stradale e la Giurisprudenza) parte da uno studio approfondito sulle dinamiche percettive e comportamentali che

sono all’origine degli atteggiamenti sbagliati al volante per arrivare a generare interventi correttivi realmente efficaci e duraturi.

Ma il protagonista assoluto della campagna è l’Ente Locale

, che viene supportato e guidato in tutte le delicate fasi

del progetto, divenendo così il vero motore della sicurezza stradale in ambito urbano.

La campagna

ATTENTA-MENTE!

nasce da una stretta comunione di intenti tra la Fondazione ASAPS e NoiSicuri Project,

realtà attiva da oltre dieci anni nella diffusione della cultura della sicurezza stradale presso i comuni, attraverso l’omonimo

progetto e la sua equipe di psicologi del traffico.

Con questa importante iniziativa di

Marketing Sociale

ASAPS e NoiSicuri coinvolgeranno gli utenti e tutti i soggetti che

hanno diversa influenza sulla sicurezza stradale, per promuovere capillarmente comportamenti ed atteggiamenti positivi

e socialmente utili, quali il rispetto delle norme, il rispetto delle istituzioni locali (amministrazioni e polizie), la maggiore

generale sensibilità verso i temi della sicurezza e della legalità.

La grande sfida della sicurezza stradale nei

centri urbani:

Nasce con la Fondazione ASAPS

la Campagna “

ATTENTA-

MENTE!

La neonata Fondazione ASAPS entra subito in campo e lancia una

campagna nazionale destinata a cambiare profondamente

i comportamenti degli utenti e il ruolo degli enti locali

nella sicurezza urbana

Vita dell’associazione

(ASAPS) Forlì, 3dicembre2017–Lo statodell’artedell’ASAPS,

a poco più di un anno dalla creazione della Fondazione

che porta il suo nome: si è parlato soprattutto di questo

all'Assemblea Generale, estesa al Consiglio nazionale,

che si è tenuta domenica 3 dicembre a Forlì, dove si sono

ritrovati i componenti dell’organo di governo dell’associazione,

giunta al suo 26esimo anno di età. I lavori hanno avuto come

fulcro le relazioni del presidente dell’associazione Giordano

Biserni e del presidente della Fondazione Ugo Terracciano,

per fare il punto dell’attuale situazione e per illustrare la

road

map

futura. Si tratta, come ha precisato Terracciano, di due

facce di una stessa medaglia, l’una speculare all’altra, i cui

cammini sono al momento indissolubilmente legati tra loro.

I problemi ci sono e sono quelli della società civile nella

quale opera la galassia delle forze di polizia che compongono

i ranghi del nostro sodalizio, che indiscutibilmente risente

di una certa disaffezione. Inutile nascondersi dietro un dito:

all’attività incessante dell’ASAPS non segue l’adesione che

ci si aspettava, nonostante l’offerta di strumenti professionali

che corredano l’iscrizione e nonostante l’instancabile opera di

difesa delle divise che viene posta in essere ogni giorno.

“Noi

continueremo così, almeno fino alla fine di questomandato – ha

spiegato Biserni – sperando che la mission della Fondazione,

cui abbiamo delegato una parte consistente del nostro futuro,

venga presto conseguita”

. Lo scopo statutario della Fondazione

ASAPS per la Sicurezza Stradale e Urbana, resta quello

della formazione e della ricerca:

“stiamo lavorando – ha

spiegato il presidente Terracciano – per allacciare i contatti

con le amministrazioni locali, con il mondo dell’imprenditoria

e per individuare se i finanziamenti europei possano coprire

le attività di ricerca. È in fase di ultimazione, inoltre, una

piattaforma E-Learning per fornire, a costi contenuti, la

massima offerta formativa ed addestrativa possibile, diretta

non solo alle polizie ma a tutto il mondo della pubblica

amministrazione e non solo”

. La parte comunicativa resterà

invece, come da programma, all’ASAPS, impegnata in primis

nell’analisi quotidiana degli osservatori.

“Finché ne avremo la

forza

– ha concluso Giordano Biserni prima del dibattito –

noi

ci saremo, anche se la questione della sicurezza stradale

è chiaramente finita in secondo piano dopo l’approvazione

della Legge 41/2016. Per questo rivolgo un appello a tutti

i consiglieri nazionali e ai 600 referenti sparsi sul territorio

nazionale: aiutateci a tenere in piedi e a rafforzare la nostra

struttura”.

(ASAPS)

ASAPS: a Forlì i lavori dell'Assemblea e del Consiglio nazionale

per fare il punto su “associazione” e “fondazione”

“Momento difficile ma il timone resta dritto”

Giordano Biserni: “non ci fermiamo, anche se la sicurezza della strada,

dopo l’approvazione della legge sull’omicidio stradale,

non è più una priorità del governo”

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