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Rassegna stampa Alcol e guida del 1 luglio 2006

A cura di Alessandro Sbarbada e Roberto Argenta

 LIBERTA’ ONLINE

Mosti (Sert) alla commissione in Provincia: «Uso di massa che riguarda tutte le classi sociali»

«Si passa dall’alcol alla coca al sedativo: sindrome da telecomando per la droga»

PIACENZA - Come un telecomando. Si usa così anche la droga. Tanti pulsanti che premo quando voglio stare bene, quando mi pare e piace, con estrema facilità. Dopo il tasto alcool posso pigiare quello della cocaina, e poi - per sedarmi dopo l’eccitazione provocata dalla polvere bianca - ancora l’alcool e magari qualche tranquillante per riuscire a prendere sonno dopo la folle serata. L’ha battezzata così, «sindrome da telecomando», la fase iniziale di una dipendenza che può svilupparsi in patologia, il dottor Antonio Mosti, responsabile dipartimento dipendenze Ausl, invitato a parlare alla commissione provinciale politiche sociali, presieduta da Aldo Bersani, e tenutasi ieri pomeriggio alla presenza dell’assessore Paola Gazzolo. Attenzione, ha segnalato Mosti, tossico oggi non va più di pari passo coi concetti di illegale, marginale e disagio

Oggi c’è un uso di massa, che attraversa tutte le classi sociali». Ha ricordato Antonio Mosti. Lo dicono i dati epidemiologici più recenti. L’Italia secondo l’ultimo rapporto dell’Unocd (United Nations Office on Drugs and Crime) è al terzo posto in Europa per il numero di consumatori di cocaina. In Emilia Romagna nelle scuole superiori i tossicodipendenti sono il 6 per cento, che salgono a 19 nei luoghi di divertimento. D’altra parte la droga oggi ha un uso non più trasgressivo, ma ricreazionale. «Perché rischiare di non divertirmi, se posso assumere sostanze che me lo assicurano, proprio come un telecomando con cui accendo la tv? La dipendenza si sviluppa quando non mi stacco più dal telecomando». Mosti la chiama addiction (schiavitù): «un individuo è talmente dipendente, che la ricerca della sostanza diventa il principio organizzatore della sua giornata». Le conseguenze sono psichiche, di alterazioni celebrali. Si può anche andare incontro alla morte, perché si abbina l’uso di droghe a comportamenti a rischio, come il mettersi alla guida. Insomma, non si muore più per overdose, ma sulla strada. O per arresto cardiaco, perché gli stupefacenti provocano patologie cardiovascolari. Tra i comportamenti a rischio quello dei rapporti sessuali non protetti. «Per i prossimi dieci anni - avverte Mosti - le previsioni sono tutt’altro che buone». Se l’eroina resta stabile (anche se oggi non si fa in vena, ma viene fumata), la coca cresce e conquista tutte le fasce sociali. L’alcool è la prima sostanza ad essere usata (anche in età adolescenziale, persino a 13 -14 anni) e quella che rimane come sostanza secondaria nel citato modello del pluriconsumatore. Non è un caso che oggi il Sert di Piacenza (nato come gli altri servizi territoriali sulla scia dell’emergenza eroina) abbia in carico il 43 per cento di persone con dipendenze dall’alcool, sul totale dell’utenza. La strada da percorrere è secondo Mosti, quella che passa dalla predicazione (l’inquadramento nella morale) alla prevenzione (di quella che è una malattia sociale). Si coinvolge il giovane per aiutarlo a star bene e a gestire lo star male, senza bisogno del telecomando


 

IL GAZZETTINO (ROVIGO)

SANITÀ Sinergia con Conferenza dei sindaci e volontariato

L’Ulss 18 scende in campo contro droga e alcoldipendenza 

Varato un piano triennale con un budget di 636mila euro

L’Ulss 18 scende in campo contro la diffusione di droghe e alcoldipendenza. Presentato ieri mattina il piano triennale di lotta alle dipendenze che prevede una stanziamento complessivo di 636mila euro (477mila euro dalla Regione Veneto, il resto dagli altri soggetti interessati). Un’iniziativa che vede impegnati oltre all’azienda sanitaria diretta da Adriano Marcolongo, la Conferenza dei sindaci dell’Ulss 18 ed il terzo settore (volontariato ed associazioni».«Si tratta - precisa Marcolongo - di una serie di attività svolte in sinergia con gli altri soggetti del territorio». «Rispetto al piano triennale precedente - puntualizza Alberto Poirè direttore dei servizi sociali - ci sono meno progetti ma organizzati con un’ottica più aziendale. Tutti riguardano l’intero territorio dell’Ulss 18. Importante è che si pongano in continuità con le attività già svolte. Viene dato più spazio al volontariato e alle municipalità che dovranno gestire le varie attività. L’Ulss avrà comunque una funzione di supervisione e direzione». Oscar Tosini, presidente della Conferenza dei sindaci sottolinea che «si tratta di un grande lavoro di squadra. L’obiettivo è di dare risposte alle esigenze del nostro territorio».Ad illustrare i progetti antidroga è il direttore amministrativo dell’Ulss 18 Roberto Toniolo: «Si opererà in tre aree. Quella della prevenzione selettiva, quella che prevede interventi sui consumatori di droga. Infine gli inserimenti lavorativi». Per quel che riguarda l’area della prevenzione selettiva sono previsti tre progetti. Il primo, gestito direttamente dai Comuni con Castelmassa capofila, si innesta sui vecchi progetti "Ruota libera" e "Dylan Dog". «Si dovrà intervenire - afferma Toniolo - su quelle compagnie individuate come a rischio per l’uso di droga e alcol. Si dovrà quindi fare un monitoraggio costante del fenomeno». Il secondo progetto è rivolto al tema "alcol e mondo del lavoro" e cercherà di approfondire la tematica dell’abuso di alcolici sul mondo del lavoro con tutte le conseguenze negative che ne derivano. Coinvolti tutti i soggetti: dal management ai sindacati ai lavoratori stessi. Infine la continuazione del progetto "Dylan Dog" per la sensibilizzazione sull’argomento dei ragazzi al di fuori delle discoteche. Realizzabile anche attraverso test alcolemici.La seconda area di intervento prevede il progetto "Pit Stop", un’attività integrata fra area prevenzione e terapia. L’apertura di due sportelli (in Medio e Alto Polesine), fuori da ambienti istituzionali, rivolti a famiglie ed adolescenti, per ricevere consulenze sul tema delle droghe. Infine l’area dell reinserimento lavorativo con un progetto volto a favorire il reinserimento dell’ex tossicodipendente nel mondo del lavoro, cosa ottenibile attraverso una fase riabilitativa ed una di inserimento vero e proprio nel luogo di lavoro. È garantito l’assorbimento sul mercato del lavoro di almeno il 20 per cento di soggetti che seguirà questo tipo di percorso.

Alberto Garbellini


 

IL MESSAGGERO (ABRUZZO)

NOTTI D’ESTATE 

Stellario, troppi schiamazzi e Bucci chiede l’intervento di sindaco e prefetto 

La ”caldissima” estate teatina dello Stellario registra opinioni opposte nella città. Consensi ma anche forti critiche e perduranti contrasti tra società Archippe e Soprintendenza Archeologica. E’ stato un autentico boom di presenze, soprattutto giovanili, l’inaugurazione del 24 giugno con fuochi d’artificio, spettacolo e musica. E, in attesa di ospitare i grandi concerti di Toquinho, Bisio, Le storie tese ed Elio, Renzo Arbore con l’Orchestra italiana, luglio parte con un altro evento. Questa sera lo Stellario ospita le selezioni - prova unica per il centro Italia - del ”Grande Fratello”. Ma tante le contestazioni. Se ne fa interprete il consigliere comunale della Margherita Enrico Bucci con una interrogazione al sindaco Ricci per chiedergli «quale ruolo istituzionale ha l’Amministrazione nelle attività dello Stellario e in particolare qual è l’orario d’ingresso e di chiusura». Ciò dal momento che la Soprintendenza ha imposto la conclusione della discoteca all’una e mezza di notte, con divieto di vendita e consumo di alcolici, mentre Archippe dice di avere l’autorizzazione fino alle 4 del mattino. Bucci sottolinea - e dei problemi ha interessato pure il Prefetto perchè non faccia mancare il proprio contributo istituzionale «per il bene di Chieti e dei suoi cittadini» - come fino alle sei del mattino tutte le strade che interessano lo Stellario e, in particolare, via Pianell e via A. Herio sono interessate da traffico caotico e schiamazzi notturni che impediscono il riposo ai residenti dell’intera zona. Bucci chiede a Ricci di adottare urgenti provvedimenti «per restituire tranquillità e sicurezza alla città e ai suoi abitanti».


 

ROMAGNA OGGI

Numerose le patenti ritirate dai Carabinieri per guida in stato di ebbrezza

CESENATICO - Sono stati numerosi i controlli effettuati dai Carabinieri in questi giorni in tema di sicurezza stradale e altrettanto numerose sono state le patenti ritirate e le denuncie effettuate per guida in stato di ebbrezza. Nel mirino dei militari sono finiti un 38enne di Savignano, fermato sul lungomare di Valverde, con un tasso di alcol nel sangue di 2,72 milligrammo per litro a cui è stata ritirata la patente, sequestrata l’automobile ed una denuncia. Identica sorte per un operaio argentino di 28 anni, residente a Borghi così come per un muratore 66enne.
Due giovani di Cesenatico sono stato denunciati per uso di sostanze stupefacenti dopo che nell’automobile sono stati trovati oltre due grammi di droga


 

L’ADIGE

Pizzicato dai vigili urbani. E nella notte ventenne denunciato dai carabinieri

Brillo al volante di primo mattino

Ubriaco, fin dal mattino. E pure con la patente ritirata. Protagonista un trentino di 63 anni, fermato da una pattuglia dei vigili urbani di Trento in via Brennero. Ad attirare l’attenzione degli agenti una manovra non consentita. Disattenzione? No, ma troppo alcol assunto: tre volte più del limite di legge. Peraltro al 63enne era già stata ritirata la patente per una precedente violazione (documento scaduto). Il suo veicolo è stato dunque posto in stato di fermo. E la notte scorsa, alle 2.30, i carabinieri del radiomobile di Trento hanno fermato un marocchino 20enne alla guida di una Renault Megane, in via Brennero. Il giovane, che zigzagava vistosamente, aveva un tasso alcolico tre volte oltre il limite ed è stato denunciato per guida in stato di ebbrezza.


 

IL GAZZETTINO (UDINE)

TARCENTO 

Fugge all’alt poi prende a pugni i carabinieri 

Alle 4 di mattina, dopo un sorpasso in prossimità di un incrocio semaforico, i carabinieri del Radiomobile di Cividale gli hanno intimato l’alt sulla Pontebbana a Collalto. Lui ha spento i fari della sua Ford Focus e ha accelerato. Inseguito, ha continuato a scappare e ha imboccato una strada contromano. È sceso in piazza Frangipane a Tarcento e si è scagliato contro i carabinieri prendendo a calci e pugni un militare (8 giorni di prognosi). Marco Pascutti, 48 anni, autista di Resia, è stato arrestato per resistenza e violenza a pubblico ufficiale e denunciato per guida in stato d’ebbrezza.


 

IL GAZZETTINO

BELGIO Si aggrava la posizione del marocchino pregiudicato per violenza sessuale, i testimoni lo accusano e i magistrati sembrano non avere dubbi 

Bimbe uccise, tutti accusano il sospettato 

Sarebbe lui il pedofilo, avrebbe agito sotto l’effetto della droga - Scarcerato a dicembre perchè «non pericoloso»

Liegi

Mentre tutto il Belgio piange le piccole Nathalie di 10 anni e Stacy di 7, morte strangolate da un pedofilo che ha violentato la più grande, gli investigatori stanno chiudendo il cerchio intorno ad Abdallah Ait Oud. I magistrati sembrano non nutrire più alcun dubbio, anche se non forniscono particolari: sarebbe stato lui, ubriaco e sotto l’effetto della cocaina a sequestrare e ad uccidere le due bambine, dopo aver abusato di Nathalie.

Mancano ancora una serie di riscontri, gli agenti continuano ad ascoltare decine di testimoni, passando casa per casa nel quartiere Saint Leonard dove le bambine sono sparite, ma gli investigatori non battono più altre piste se non quella che porta al trentottenne di origine marocchina in carcere dal 13 giugno scorso. Anche se la procura, come precisa l’agenzia Belga, non ha emesso ancora formalmente nuovi capi d’accusa a carico dell’uomo, che non sarà interrogato nel corso del fine settimana, il magistrato Anne Bourgiugnont lascia capire che si tratta solo di avere riscontri ulteriori da analisi ancora in corso che saranno pronte solo la prossima settimana.

Abdallah Ait Oud, già condannato per due volte per violenza sessuale su due ragazzine, era stato rimesso in libertà nel dicembre scorso e da allora non era più sotto alcun controllo. Un particolare, quest’ultimo, che in queste ore ha provocato non poche polemiche in Belgio, tanto che il primo ministro Guy Verhofstadt non ha escluso una modifica all’attuale legge che ha istituito la speciale commissione che ha deciso la rimessa in libertà di Ait Oud perchè ritenuto «non pericoloso»; misure sono allo studio da parte del ministro della Giustizia. Sempre sul fronte delle indagini, la televisione privata Rtl ha riferito di numerose testimonianze di ragazzine sotto shock che hanno raccontato di essere state avvicinate da Abdallah Ait Oud, proprio nei pressi del bar "Les Armuriers", dove si stava svolgendo una festa di quartiere, la sera stessa in cui sono scomparse Nathalie e Stacy. Alcune sarebbero giudicate credibili dagli inquirenti che hanno agli atti anche quanto riferito da un giovane amico di Abdallah Ait Oud, con il quale suonava le percussioni. «Abdallah - racconta - non può pretendere di dire che non conosce il luogo dove i poliziotti hanno ritrovato le due bambine: è falso. Conosceva molto bene il quartiere dove abitava».

Un gran numero di persone continua a rendere omaggio alle due piccole bare composte in due diverse stanze all’obitorio di Liegi, mentre ieriani per un minuto si sono fermati in segno di lutto anche tutti i mezzi pubblici. I molti italiani che vivono nella città dove le due bambine sono state trovate morte hanno deciso di seguire la partita dell’Italia contro l’Ucraina in modo discreto, così come richiesto anche dallo stesso console, senza schiamazzi, per rispettare il dolore delle famiglie. Questa mattina si terranno, come previsto, i funerali in forma strettamente privata di Nathalie nella chiesa di Saint Gilles che sarà off limits per la stampa, mentre quelli di Stacy sono previsti per lunedì mattina nel quartiere Saint Leonard.


 

IL GAZZETTINO (PADOVA)

Il Gip ha deciso la misura dell’obbligo di dimora nel comune di Crespano per Fabrizio Carollo che dovrà rispondere anche di detenzione di munizione da guerra 

Motosega contro la moglie, arresto convalidato

Crespano

Il giudice per le indagini preliminari ha convalidato l’arresto con l’obbligo di dimora nel comune di Crespano per Fabrizio Carollo, l’uomo che nella notte tra martedì e mercoledì scorsi, in preda ai fumi dell’alcol, aveva minacciato la moglie con una motosega. Una lunga notte nella quale Carollo aveva successivamente riesumato un ordigno bellico che deteneva da diverso tempo ed aveva minacciato i carabinieri sopravvenuti sul posto. L’uomo, infatti, dovrà rispondere anche di detenzione di munizione da guerra che avrebbe rinvenuto sul Grappa e conservato sotto un mucchio di terra.

Carollo, 30 anni, originario di Tiene, operaio in una impresa di costruzioni con mansione di escavatorista, era rincasato nell’abitazione dove vive con la moglie, ubriaco. In piena notte, intorno alle tre. Forse per questo motivo la donna gli aveva mosso qualche rimprovero, una parola di troppo che lo aveva fatto andare in escandescenza. E da quel momento era iniziato per la donna l’incubo: con violenza, infatti, Carollo aveva cominciato a gridare, ad offenderla, passando in poco tempo dalle parole alle mani. In preda quasi ad un raptus, l’uomo era poi corso nella stanza accanto recuperando una motosega con la quale aveva cominciato a minacciare la moglie, già a terra per i colpi inferti. Approfittando di un momento di apparente quiete, la donna era riuscita a chiamare i carabinieri intervenuti tempestivamente sul posto in quanto in servizio di pattugliamento sulla Pedemontana.

Entrati in casa, gli uomini del Nucleo operativo e della Radiomobile della Compagnia di Castelfranco avevano trovato la povera donna piena di lividi ed impaurita, mentre l’uomo, in disparte, stava armeggiando con un oggetto sul davanzale della finestra: niente di meno che con un ordigno.


 

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO (BASILICATA)

Fermato dai carabinieri avvertiti da un vicino di casa 

Pensionato finisce in carcere Stava strangolando la moglie

MATERA Un pensionato di 70 anni è stato arrestato, a Matera, dai Carabinieri con le accuse di tentato omicidio e maltrattamenti in famiglia. L’uomo è stato sorpreso all’interno della sua abitazione mentre tentava di strangolare la moglie pensionata, anche lei settantenne, nonostante i tentativi di un parente di sottrarla all’aggressione. Alla base del gesto, causato da motivi banali, l’aggressività dell’uomo, spesso dedito al consumo di alcol. I carabinieri sono intervenuti sulla base di una segnalazione giunta alla centrale operativa. A dare l’allarme sarebbe stato un vicino di casa preoccupato dalle urla e dalle invocazioni di aiuto che giungevano da una vicina abitazione. Gli uomini dell’Arma che hanno raggiunto con estrema tempestività il luogo in cui si stava consumando l’episodio, hanno dovuto faticare non poco per avere ragione dell’energumeno che ha pensato di scagliarsi anche contro di loro. Ridotto alla ragione è stato ammanettato e trasferito nella casa circondariale di via Cererie. I carabinieri hanno accertato che il pensionato già in passato si era reso responsabile di minacce e maltrattamenti nei confronti della donna, ma gli episodi non sono stati mai denunciati nè dalla moglie nè dai figli. In pratica i suoi comportamenti erano diventati quasi una regola: usciva di casa, alzava il gomito oltre ogni ragionevole limite e, in preda all’alcol, faceva ritorno a casa dove iniziava per i suoi familiari un vero e proprio calvario al quale non hanno mai voluto mettere fine investendo della questione le forze dell’ordine.


 

IL MATTINO (SALERNO)

IN VIA POSIDONIA 

Al volante ubriaco investe una donna

Investe una donna e, per lo spavento, tenta la fuga a piedi. Inseguito e rintracciato dalla polizia, viene acciuffato e denunciato perché è alla guida in stato di ebbrezza. Il fatto è accaduto l’altra notte, intorno alle 3.30 in via Posidonia. La vittima è una cittadina britannica, T.A. di 51 anni. L’investitore. A.C., più giovane di lei, è di Grottelle in provincia di Avellino. A salvare la donna e prestargli le prime cure, un’ambulanza dell’Humanitas. I volontari intervengono per rianimare la signora, che è svenuta, e verificare le sue condizioni di salute. Una volta all’ospedale, è stato poi accertato che la donna ha avuto soltanto lesioni e un sospetto trauma cranico: nulla di grave, in dieci giorni starà meglio. Questa la ricostruzione dei fatti secondo la polizia. L’uomo procedeva ad alta velocità, ubriaco. Evidentemente non si è accorto della donna che stava attraversando la strada. L’impatto è stato dunque violento e inevitabile. La donna è stata sbalzata in aria. Per fortuna, l’auto che arrivava da dietro lungo la strada è riuscita a frenare e a chiedere l’intervento della polizia e del 118. Il giovane, appena ha visto la donna a terra, priva di sensi, ha tentato di scappare via a piedi lasciando l’auto sul posto. L’immediato intervento dei soccorsi, però, ha impedito che facesse perdere le proprie tracce. Una volta individuato e bloccato, l’avellinese è apparso subito in stato di ubriachezza. Gli agenti della volante hanno così chiesto l’intervento di una pattuglia ella stradale lo hanno sottoposto al test alcolometrico che è risultato positivo. Per lui, una denuncia a piede libero.


 

LA SICILIA

Provoca un incidente mentre guida ubriaco

(g.re.) - Provoca un incidente guidando in stato di ebbrezza e viene denunciato dai carabinieri che sono intervenuti sul luogo del sinistro. C.V., saccense di 65 anni, ha provocato un incidente nel quale sono rimasti coinvolti due giovani, lievemente feriti.


 

IL MESSAGGERO (PESARO)

LADRI SCATENATI 

(...)

Altro furto finito con un arresto giovedì scorso ai danni di un barista di Fano. Un marocchino, un po’ ubriaco, ha chiesto all’amico barista di prestargli la moto. Lui si è rifiutato ma quello, approfittando della confusione (in tv c’era la partita dell’Italia) ha preso chiavi, casco ed è scappato con la moto. I carabinieri l’hanno bloccato a Monteporzio, dopo che aveva fatto un incidente (rovinando la moto) ed era fuggito. Arresto per furto, denunciato per guida senza patente e in stato di ebbrezza. La moto, malconcia, è stata riconsegnata al barista.


 

IL GAZZETTINO (PORDENONE)

INCIDENTI

Schianti con feriti ebbri

Stradale di Pordenone e carabinieri di Sacile hanno accertato cause e dinamiche di tre incidenti, accaduti in via Piave a Pordenone, a Barbeano di Spilimbergo e a Pasiano. I feriti, medicati in ospedale, non sono gravi. Tra loro anche un giovane centauro, finito fuori strada perché aveva la mente annebbiata dall’alcol.


 

IL MESSAGGERO (ABRUZZO)

MARTINSICURO 

Extracomunitario annega in mare 

MARTINSICURO - Un extracomunitario serbo di 48 anni, Senad Cabrajac, è annegato ieri mattina nel tratto di mare antistante lo chalet Delfino Azzurro, a Villa Rosa di Martinsicuro. Secondo una prima ricostruzione fatta dai soccorritori, sembra che la vittima si aggirasse lungo la spiaggia in evidente stato di ubriachezza e che sia entrato in acqua barcollando. Il serbo è annegato in un punto dove l’acqua non è molto profonda ma evidentemente lo stato di alterazione psicofisica e forse un malore gli hanno impedito di chiedere aiuto dopo essere caduto in acqua. Quando i soccorritori lo hanno visto annaspare, l’uomo è stato raggiunto dal salvataggio e portato a riva ma era già privo di vita come ha successivamente constatato il personale del 118. Sul posto sono intervenuti anche i militari della capitaneria di porto di Martinsicuro.

Rob.Al.


 

IL MATTINO (NAZIONALE)

Luglio by night è festa sul mare

BARBARA ROMANO Salvagente con le cifre in oro e diamanti, accappatoi da mare e smoking di seta tutti rigorosamente a misura di cane: proprio così, la moda mare per l’amico a quattro zampe è solo uno dei tanti e stravaganti trend dell’estate 2006. Così, se la padrona insegue i must di stagione, addobbandosi di tutto punto con costumi e prendisole in tinta e sandali con le zeppe (i mercatini napoletani ne hanno di tutti i tipi), l’amico fido risponde alle provocazioni estive con un look all’ultimo grido (l’extralusso canino è sul web all’indirizzo www.platinum-dog.net). L’estate 2006 è, dunque, foriera di novità soprattutto in tema di dress-code, divertimento e tempo libero. Per quest’anno vince l’italian style, il gusto della ricercatezza, il vintage in chiave dolce vita. E non è tutto. Il rapporto di Eta Meta Trend Lab, condotto attraverso l’analisi di oltre 200 testate di life style a livello internazionale, di 1.800 siti e blog dedicati ai nuovi trend e attraverso le interviste a 90 cool hunter, segnala altre clamorose novità. Ad esempio pare che sia finita la moda dell’happy hour di esotica memoria (out è lo stile etnico a tutti i costi). Chi vuol essere a la page deve tornare all’aperitivo all’italiana, originale e raffinato. E il Pepebianco di Aversa si prepara ad entrare nell’olimpo dei cocktail da pre-serata. Specializzato, infatti, nell’aperitivo dalle 18 alle 21 (escluso il martedì), il locale minimalista in piazza Bernini Mirabella, offre degustazioni accompagnate da un’atmosfera cool dance, chill out e ambient. Certo, in fatto di drink e cocktail, il trend più bizzarro dell’estate parte da Londra (e chissà quando diventerà un’abitudine dalle nostre parti): un miscuglio di ossigeno e alcol da inalare è il nuovo divertimento che gira tra i party inglesi (per saperne di più, www.awolspirit.com) (*) L’inalatore si passa di mano in mano nel tipico rituale di gruppo già in uso per più classiche forme di convivialità, come il leggendario narghilé (a proposito: il giovedì sera la moda del momento lanciata da Genny Caiazzo è il Le Bar del Borgo Marinari, dove tra narghilé e sfizi di gola la notte vola via veloce e divertente). Le nuove abitudini sbocciano d’estate. Così, se l’anno passato in spiaggia era di moda il fitness con palestrati di ogni sorta che si dimenavano tra beach volley, sport acquatici e tonificanti sforzi fisici, per quest’anno via libera al relax da spiaggia (attenzione: pure le super magre hanno perso qualche punto nella scala del sex appeal). Il divertimento in spiaggia fa rima con massaggi e comodissimi lettini extra-large. Ad esempio il Lido Varca d’oro di Varcaturo (notizie online sul nuovissimo sito www.varcadoro.it) coccola i suoi clienti con sauna, bagno turco, fangoterapia, libri, cd e postazione internet. Più sani più belli è dunque il motto del tempo libero diurno. E di notte? Più che in riva al mare, il must delle ore piccole è ballare a bordo vasca: via libera dunque alle piscine, con il Lido Azzurro gran protagonista di stagione. La struttura in via Marconi 36, Torre Annunziata, è un interessante esempio di entertainment a 360 gradi: disco-bar, cabaret, concerti e dal 10 luglio parte la rassegna «Cinema sotto le stelle». Sul versante alcolico domina, anche in questo caso, lo stile trasgressive-retrò. Vero boom quindi per cocktail classici come «zucca e soda» o nella nuova versione, «zucca e vaniglia», per unire l’effetto dissetante dell’amaro con la freschezza e il profumo di aromi naturali, che toglie spazio ai must delle scorse stagioni, come mojto e caipirina. Da tenere allora a portata di mano i drink preparati al Nemo (via Nola San Gennaro 95, Nola), una restaurata masseria del 1865 che ha disposizione dei clienti anche un giardino di 2000 metri quadri. 

 

(*) Nota: si chiama awol (acronimo di Alcool Without Liquid) è una miscela di ossigeno. L’ossigeno viene fatto passare nell’alcol con un piccolo generatore portatile. Il vapore alcolico che ne risulta può essere aspirato.


 

IL MATTINO (NAZIONALE)

Alla guida cellulari pericolosi come l’alcol

Cellulare al volante, pericolo costante. Sembra, infatti, che la cattiva abitudine di utilizzare il cellulare mentre si guida sia pericolosa proprio come mettersi al volante dopo aver bevuto troppo. Inoltre, secondo i ricercatori dell’Università dello Utah, anche i dispositivi come il viva voce, che permettono di parlare senza però richiedere l’uso delle mani, distraggono troppo l’automobilista. La ricerca ha coinvolto 40 volontari che usavano simulatori di guida. Ebbene, dopo averli monitorati, i ricercatori si sono convinti di avere in mano le prove necessarie alla messa al bando totale dell’uso dei cellulari al volante anche se si usa il viva voce.


 

IL TEMPO

Erano irregolari stranieri arrestati

LATINA

Tre stranieri irregolari sono stati arrestati dalla volante.

Alle 4 di ieri, durante i controlli di routine, una pattuglia ha notato tre persone che si aggiravano attorno ad alcune auto parcheggiate tra via Piave e via Mincio. Avevano una torcia elettrica e stavano «ispezionando» le macchine in sosta. Gli agenti hanno inseguito i tre, di cui due sono riusciti a fuggire, mentre C.D., un rumeno di 27 anni, è stato preso dopo una violenta colluttazione con un poliziotto che ha riportato contusioni alle gambe guaribili in 7 giorni. Il rumeno è stato arrestato per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. Stessa sorte è toccata giovedì a due cittadini indiani di 46 e 29 anni che, da ubriachi già alle 19, si stavano prendendo a «bottigliate» in Piazza S.Maria Goretti. G. La lite è stata sedata da una volante. Ma arrivati in questura, gli indiani hanno scatenato il caos, prendendo a botte un agente. (...)


 

CORRIERE ADRIATICO

Il giovane universitario lo ha poi consegnato ai carabinieri giunti nel frattempo

Blocca il ladro che ruba nell’auto del padre

FANO - Una settimana di superlavoro per i carabinieri della Compagnia di Fano e delel stazioni dipendenti, impegnati, come sempre avviene durante la stagione estiva, ad intensificare i controlli in tutto il territorio di competenza. Singolare l’episodio avvenuto alcuni giorni fa a Monte Porzio, dove i militari dell’Arma hanno tratto in arresto un giovane marocchino di 25 anni residente a Fano. Il ragazzo aveva avuto un incidente con la moto, proprio in territorio di Monte Porzio ed era scappato, il che ha insospettito i carabinieri che lo hanno raggiunto ed hanno subito accertato il suo stato di ubriachezza. Ma è poi emerso che la moto era stata presa, senza il consenso del proprietario, ad un fanese, amico del marocchino e titolare di un bar, il quale neppure si era accorto del furto. L’extracomunitario è stato così arrestato per furto e guida senza patente.

La notte successiva a Pantana di Pergola, sono invece stati arrestati due giovani del luogo che, in preda ai fumi dell’alcol, stavano disturbando la quiete pubblica. Richiamati all’ordine da una pattuglia dei carabinieri, anzichè calmarsi si sono avventati contro i tutori dell’ordine che, dopo una breve colluttazione, li hanno arrestati per minacce e resistenza.

Nel corso della operazione condotta durante la settimana sono stati individuati anche due clandestini, un cittadino del Bangladesh che lavorava in un cantiere a San Costanzo e un senegalese rintracciato a Marotta, che sono stati espulsi dal territorio nazionale...................................................


 

CORRIERE ROMAGNA

Rapinato e picchiato in cella tre tunisini

RIMINI - Una sbronza da galera. Quella presa giovedì sera dai tre tunisini arrestati giovedì a cavallo della mezzanotte dai carabinieri con l’accusa di rapina in concorso e danneggiamento. Accuse contestate anche a un clandestino 16enne che ha evitato la cella di sicurezza vista l’età. Il quartetto, per colpa del troppo alcol ingurgitato, arrivato davanti all’internet point del Grattacielo gestito da cittadini cinesi, ha aspettato l’uscita di un ragazzo per scagliarsi contro, colpirlo con calci e pugni, per poi depredarlo di 50 euro. Aggressione avvenuta sotto gli occhi di un maresciallo dei carabinieri fuori servizio che prima di gettarsi a difesa del giovane ha chiesto rinforzi alla centrale. Non hanno impiegato molto i colleghi ad arrivare, tempo comunque sufficiente ai magrebini per percuotere altri avventori del locale e danneggiare a sassate le vetrate dell’internet point. Fortunatamente nessuno degli aggrediti è stato costretto a ricorrere alle cure del Pronto soccorso. Una volta in caserma al minorenne e due connazionali del ’77 e del ’78, i carabinieri hanno contestato anche lo status di clandestini: sprovvisti di documenti sono risultati in Italia privi di permesso di soggiorno e per questo prossimamente verranno espulsi.


 

CORRIERE ROMAGNA

In preda ai fumi dell’alcool danneggiò 4 auto in sosta Patteggia pena di 6 mesi

Ravenna - Un foggiano di 40 anni, C.R., ha patteggiato ieri di fronte al giudice monocratico Ferretti una pena a sei mesi di reclusione per danneggiamento aggravato. I fatti che lo vedono come protagonista risalgono al 2003, quando C. R. dopo aver bevuto qualche bicchiere di troppo, prese di mira alcune auto parcheggiate tra via San Mama e via Monte Sabotino.Armato di spranga e senza un apparente motivo, ruppe i lunotti posteriori di ben 4 auto: una Peugeot 307, una Punto, un’Alfa 156 e una Seat Ibiza. I danni ammontarono a centinaia di euro. In precedenza l’uomo aveva bevuto qualche bicchiere di troppo in un locale vicino. Ieri, difeso dall’avvocato Giacomo Costantino, ha patteggiato la pena, che sconterà usufruendo della libertà condizionale.


 

TELEFONINO.NET

Al volante come ubriachi, con il telefonino

Quello sull’utilizzo del cellulare alla guida, anche con sistemi vivavoce, è una questione molto sentita e negli ultimi mesi abbiamo visto arrivare, a riguardo, numerosi studi per verificare quali siano le conseguenze verificate.

L’ultima ricerca, in ordine di tempo, arriva dalla Università dello Utah che, mediante un simulatore di guida, ha verificato le capacità di guida di 40 volontari in tre situazioni: normale, parlando al cellulare e sotto l’effetto di alcool (appena oltre il limite legale). Dei tre che hanno causato incidenti ’virtuali’ nessuno era ubriaco ma tutti stavano parlando al cellulare.

I guidatori con il cellulare, inoltre, hanno fatto risultare i tempi di reazione più alti di tutti. Lo studio ha anche verificato che le persone sotto l’effetto di alcool tendevano a guidare più lentamente di chi stava parlando al cellulare ma più aggressivamente.

Secondo i ricercatori, parlare al cellulare e guidare è più rischioso che guidare sotto l’effetto di alcool, non in quantità massicce certamente, ma abbastanza per vedersi ritirata la patente.


 

L’ADIGE

Da oggi si apre il 6° blocco di domande per l’arruolamento di 3

Da oggi si apre il 6° blocco di domande per l’arruolamento di 3.046 volontari dell’Esercito per un anno. L’arruolamento è aperto a uomini e donne di età compresa fra i 18 ed i 25 anni (possono partecipare i nati dal 31.08.81 al 31.08.88 ) con una altezza di almeno 1,61 se donna ed 1,65 se uomo. I candidati devono possedere requisiti di moralità e condotta incensurabile e devono possedere un diploma di 3ª media. Possono essere single o sposati, anche con prole, e devono riportare l’esito negativo agli accertamenti diagnostici per l’abuso di alcool e per l’uso, anche saltuario od occasionale, di droga, nonché per l’utilizzo di sostanze psicotrope. Devono inoltre essere in possesso di un certificato di idoneità allo svolgimento di attività agonistica (in corso di validità e per qualsiasi disciplina sportiva). Lo stipendio iniziale è di 800 euro circa, con un incremento di 50 euro per chi viene arruolato nelle truppe alpine; inoltre l’assolvimento di un anno di servizio nelle forze armate è condizione essenziale per presentare domanda nelle forze di polizia (Carabinieri, Polizia, Finanza...). La domanda di arruolamento potrà essere presentata al Distretto Militare di Trento, in via Ghiaie 23 dalle ore 8 alle 16 dal lunedì al giovedì e dalle 8 alle 12 il venerdì; nella domanda si potrà indicare la regione in cui si vorrebbe essere impiegati. La domanda deve pervenire entro il 31 agosto 2006.


 

VIRGILIO NOTIZIE

Mondiali: altri tifosi fermati

A Francoforte su Oder 20, saliti a 53 quelli a Gelsenkirchen

(ANSA) - BERLINO, - Una ventina di tifosi tedeschi - quasi tutti ubriachi - sono stati arrestati la notte scorsa a Francoforte sull’Oder. Gli incidenti sono scoppiati al termine di Germania- Argentina, vinta dai tedeschi ai rigori. Gruppi di supporter, pieni di birra, hanno provocato la polizia lanciando contro gli agenti bottiglie e sedie. Intanto e’ salito a 53 il numero dei tifosi inglesi e tedeschi arrestati per gli incidenti scoppiati sempre la scorsa notte a Gelsenkirchen.


 

VIRGILIO NOTIZIE

Lunedì, 03 Luglio 2006

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