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Notizie brevi 29/06/2006

Genova
Al canto delle cicale parliamo di catene da neve - La provincia “fuori legge” sull’obbligo imposto di tenerle a bordo Obbligatorie, in presenza dell’apposito cartello, solo se nevica o se non si hanno i pneumatici invernali, lo ha confermato il Ministro delle Infrastrutture e Trasporti

 
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(ASAPS) – Sembrerà strano parlare con questo caldo di catene da neve. Ma una vecchia storia nata a Genova lo scorso inverno era ancora in piedi e sembra si sia chiarita al canto delle cicale. Il “contenzioso” riguardava l’obbligo di viaggiare, lungo le strade della provincia genovese, con le catene a bordo. Sempre e su qualsiasi veicolo. Obbligo ritenuto illegittimo dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, che lo scorso maggio ha accolto il ricorso di un cittadino del capoluogo ligure, che aveva contestato l’ordinanza sull’obbligo di catene a bordo per tutti gli autoveicoli, compresi quelli dotati di gomme da neve, lungo l’intera viabilità provinciale. Il decreto obbliga quindi la Provincia di Genova ad uniformarsi al Codice della Strada che impone solamente di circolare con le catene o i pneumatici adatti a partire dal punto di impianto del segnale. Tale decreto rende illegittimi tutti i cartelli gialli “spuntati” in Liguria l’inverno scorso, dove si ricordava agli automobilisti l’obbligo di viaggiare sempre con le catene a bordo. Per lo Stato infatti (ma lo sapevamo perché la legge e successive circolari rendono chiaro l’argomento), a differenza della Provincia di Genova, i pneumatici invernali e le catene si equivalgono. Quindi bisogna tenere bene a mente che l’unica segnaletica ufficiale in questi casi è quella blu che impone l’impiego delle catene, o in alternativa delle gomme invernali. Tutti gli altri non sono conformi al Codici della Strada. L’episodio ligure è un esempio di discutibile interpretazione delle norme da parte delle amministrazioni sia provinciale sia comunale, che hanno agito in contraddizione con le leggi nazionali. Anche lo Stato però ha la sua dose di “colpa”, perché non ha vigilato e rilevato prima queste irregolarità. (ASAPS).


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Giovedì, 29 Giugno 2006
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