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Caratteristiche tecniche di omologazione dei "banchi a rulli per prove di velocità per veicoli a tre e quattro ruote"

Prot. n. 1304/404, 1° luglio 2005

MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
DIPARTIMENTO PER I TRASPORTI TERRESTRI
Direzione generale per la motorizzazione

  Prot. n. 1304/404
Roma, 1° luglio 2005

 OGGETTO: Caratteristiche tecniche di omologazione dei "banchi a rulli per prove di velocità per veicoli a tre e quattro ruote".

  Con precedenti Circolari prot. 213/404 del 28 gennaio 2003 (1) e prot. 2258/404 del 29 settembre 2003 (2), sono state emanate norme tecniche di omologazione relative alle apparecchiature in oggetto.

 La presente Circolare porta in allegato la norma tecnica di omologazione aggiornata che tiene conto del progresso tecnologico dei veicoli oggetto di verifica, nonché della valutata necessità di prevedere condizioni di utilizzo più puntuali relativamente agli apparecchi dotati di sistema di dissipazione fluidodinamica.

 Per tale ultima tipologia di apparecchiatura dovrà pertanto essere previsto un sistema automatico di controllo, ovvero portare in evidenza i limiti di utilizzo dell’apparecchio in funzione delle condizioni ambientali.

 Il costruttore dovrà dare ampia informativa all’utilizzatore in sede di vendita.

 L’apparecchio a rulli per la prova di velocità di veicoli a tre e quattro ruote di cui alle presenti norme tecniche di omologazione, è utilizzato nella prova di emissione e velocità di ciclomotori a tre ruote e quadricicli leggeri (categorie internazionali L2e, L6e) e per le verifiche delle emissioni dei gas di scarico per le categorie L5e, L7e. Parte dell’attrezzatura di cui alle presenti disposizioni, se anche omologata ai sensi del D.D. 4 gennaio 2002 (3), può essere utilizzata per la prova di emissione e di velocità dei ciclomotori 2 ruote (categoria L1e) e per le verifiche delle emissioni dei gas di scarico per le categorie L3e, L4e.

 Dalla data della presente non potranno essere accettate domande di omologazione di apparecchiature che facciano riferimento alle precedenti circolari prot. 213/404 del 28 gennaio 2003 (1) e prot. 2258/404 del 29 settembre 2003 (2).

 Transitoriamente e per un periodo non superiore a sei mesi dalla data della presente circolare si potrà continuare a commercializzare apparecchiature omologate conformemente alle circolari di cui sopra; dopo tale termine sarà ammessa la vendita delle sole apparecchiature che risultino omologate o riconosciute nel tipo in conformità delle presenti disposizioni.

 Le Associazioni di categoria in indirizzo, ognuna per propria competenza, sono invitate a dare massima pubblicità alla presente circolare.

          IL DIRETTORE GENERALE

 ing. Sergio Dondolini


  Allegato alla circolare 1.7.2005, prot. n. 1304/404

 Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti
DIPARTIMENTO DEI TRASPORTI TERRESTRI
DIREZIONE GENERALE PER LA MOTORIZZAZIONE

 Banco a rulli con collegamento meccanico o elettronico per prove velocità e di complemento alla analisi gas di veicoli a tre e quattro ruote (categorie internazionali L2e, L5e, L6e, L7e)

 
1.1 GENERALITA’ 

  Nel presente documento sono riportate le caratteristiche tecniche minime che debbono essere previste per il banco prova velocità da utilizzarsi nella prova di emissione e velocità di ciclomotori a tre ruote e quadricicli leggeri (categorie internazionali, L2e, L6e) e per le verifiche delle emissioni dei gas di scarico per le categorie L5e, L7e. Parte dell’attrezzatura di cui alle presenti disposizioni, se anche omologata ai sensi del DD 4.1.2002, può essere utilizzata per la prova di emissione e velocità dei ciclomotori 2 ruote (categoria L1e) e per le verifiche delle emissioni dei gas di scarico per le categorie L3e, L4e; in tal caso, la selezione delle modalità d’uso dell’apparecchiatura, ai sensi della presente o del DD 4.1.2002, dovrà essere inequivocabile e consentire l’esecuzione delle prove in modo completo ed in piena sicurezza. Tutte le verifiche di seguito previste per i banchi dotati di sistema di dissipazione fluidodinamica ad aria si applicano anche per i banchi di cui al DD 4.1.2002.

 

1.2 GRANDEZZE DA RILEVARE 

 

 Durante l’esecuzione della prova, l’apparecchiatura deve essere in grado di rilevare le grandezze seguenti e di permetterne la visualizzazione e la stampa

 q Velocità

 Velocità del veicolo in prova: corrisponde alla velocità periferica del rullo espressa in km/h o multipli.

 q Spazio

 Spazio percorso dal veicolo durante la prova espresso in m o multipli.

 

 In sede di manutenzione, verifica o taratura, l’apparecchiatura deve essere in grado di rilevare le grandezze seguenti e di permetterne la visualizzazione e la stampa

 q Velocità angolare rulli

 espressa in giri/min o multipli.

 q Tempo

 espresso in secondi (s) o multipli.

 q Potenza

 Potenza assorbita dal dispositivo di frenatura espressa in Watt (W) o multipli.

 

1.3 CARATTERISTICHE COSTRUTTIVE 

  Il banco prova velocità deve essere composto dai seguenti elementi base:

 1. Banco a rulli con uno o più telai e dispositivi che permettono il test della velocità massima su tutti i veicoli con distanza tra i bordi esterni dei pneumatici maggiore o uguale a 2000 mm e distanza tra i bordi interni dei pneumatici minore o uguale a 200 mm. 

 2. Due rulli frenati da dispositivi/o di assorbimento della potenza sullo stesso asse di rotolamento (in assenza di connessione fra i gruppi rulli è obbligatorio un dispositivo di assorbimento per ogni rullo frenato). (E’ ammessa anche la soluzione con un unico rullo frenato di lunghezza maggiore o uguale a 2000 mm) 

 3. Due rulli folli (non obbligatori se i rulli frenati hanno diametro > maggiore o uguale a 400 mm sullo stesso asse di rotolamento). (E’ ammessa anche la soluzione con un unico rullo folle di lunghezza maggiore o uguale a 2000 mm) 

 4. Dispositivi di sicurezza, ancoraggio e/o bloccaggio del veicolo a terra. 

 5. Una coppia di coperture delle parti dei rulli non utilizzati durante le prove. In alternativa, nel caso della soluzione monorulli, la/le coperture debbono permettere la copertura della parte di rulli non in uso e possono lasciare scoperta una porzione di rulli uguale alla lunghezza utile per la prova del veicolo in esame. 

 6. Unità di controllo, elaborazione e visualizzazione (questa può essere integrata nella apparecchiatura di altra attrezzatura di linea).

 7. Dispositivi di raffreddamento del motore del veicolo. 

 8. Dispositivi di verifica della taratura previsti dal costruttore. 

 9. Dispositivo di segnalazione della curva di assorbimento selezionata 

 10. Dispositivi di selezione delle curve:

 a. Ciclomotori e motocicli a due ruote (curva 2) (SOLO NEL CASO DI BANCO P. V. CORRISPONDENTE AL DECRETO DIRIGENZIALE DEL 04/01/2002) 

 b. Ciclomotori a 3 ruote (curva 3) vedi pag. seguenti

 c. Quadricicli leggeri (curva 4) vedi pag. seguenti

 • Dispositivi di connessione, protezione e segnalazione come da tabella

Tipologia banco prova velocità A B C D E F
Connessione meccanica rulli dx e sx SI NO NO NO SI NO
Connessione elettronica rulli dx e sx NO NO SI SI SI NO
Rulli traslabili con connessione meccanica SI SI NO NO SI SI
Rulli traslabili con connessione elettronica NO SI SI SI SI SI

 • A = Dispositivo Meccanico di connessione dei rulli folli o frenati 

 • B = coperture scorrevoli, calpestabili, con portata maggiore o uguale a 500 Kg. (in nessun modo devono presentarsi situazioni di pericolo per schiacciamento 

  e/o traslazioni

 accidentali di parti di apparecchiature).

 • C = dispositivo di segnalazione del superamento del limite di differenza di velocità fra i due rulli frenati 

 • D = Sistema di monitoraggio delle velocità dei due gruppi rulli e dispositivo di segnalazione del superamento del limite di differenza di velocità fra i due rulli frenati che si attivi alla soglia di 2 km/h di differenza, per velocità superiori ai 20 km/h. 

 • E = Dispositivo di ausilio all’uscita dei veicoli dai rulli. 

 • F = Dispositivo di traslazione dei rulli con indicazione della distanza massima e minima dei bordi dei rulli. 

 
1.3.1 Banco a rulli 

1.3.1.1 Configurazione

  Il banco deve prevedere:

 q Una struttura portante idonea a sopportare le sollecitazioni di esercizio (separata in assenza di connessione meccanica fra i gruppi rulli). 

 q Una coppia di rulli solidali tra loro e con uno o più dispositivi di frenatura oppure, in alternativa, una coppia di rulli non solidali tra loro con uno o più dispositivi di frenatura ciascuno. E’ ammessa anche la soluzione con un solo rullo di lunghezza maggiore o uguale a 2000 mm, con uno o più dispositivi di frenatura. 

 q Una coppia di rulli folli abbinati alla coppia di rulli frenati secondo le modalità indicate al punto precedente. E’ ammessa anche la soluzione con un solo rullo folle di lunghezza maggiore o uguale a 2000 mm abbinato al rullo singolo frenato indicato nel punto precedente. 

   Nel caso i rulli frenati siano di diametro ³ 400 mm i rulli folli non sono obbligatori in nessuna delle configurazioni descritte. 

 q Uno o più dispositivi di frenatura ad assorbimento di potenza, collegato/i ai rulli secondo le configurazioni descritte nei punti precedenti, avente caratteristica predefinita e conforme a quanto previsto al paragrafo 1.5 

 q Un sistema di rilevamento della velocità di rotazione dei rulli adeguato alla configurazione scelta dal costruttore secondo quanto indicato nei punti precedenti. In assenza di collegamento meccanico fra i due gruppi rulli, l’elettronica deve essere in grado di monitorare continuamente la velocità di entrambi i rulli frenati e di correggere eventuali squilibri di velocità con una ripartizione diversa della coppia resistente sui due rulli; tale azione deve comunque far sì che la coppia, risultato della somma delle singole azioni frenanti, sia ricompresa nel limite di errore relativo alla curva di coppia illustrata al paragrafo 1.5.1. L’obbiettivo di detto controllo della coppia resistente sarà ottenere una differenza di velocità fra i due gruppi rulli < 2 km/h. La velocità misurata sarà pari alla media aritmetica delle velocità dei due rulli frenati. Qualora la differenza di velocità fra i rulli frenati, a partire da 20 km/h, superi il valore di 2 km/h in modo continuativo per più di 10 secondi l’operatore deve essere prontamente avvertito con un segnale luminoso dell’evento anomalo ed il sistema deve interrompere la prova. 

 q Dimensioni e soluzioni tecniche che consentano: 

 • il posizionamento del veicolo in piano durante la prova (con tolleranza di +/- 5°) e che assicurino la corretta esecuzione della prova anche con veicoli con ruote di diametro minimo di 300 mm e/o con distanze da terra limitate (in particolare nelle zone prossime alle ruote).

 
1.3.1.2 Dati tecnici 

 q Rulli Distanza esterna ³ 2000 mm
 
q Rulli Distanza interna £ 200 mm
 
q Carico ammissibile per asse ³ 10000 N
 
q Diametro rulli: Doppia coppia ³ 180 mm
 
q Diametro rullo Due monorulli ³ 400 mm
 
q Diametro rullo Un rullo ³ 2000 mm ³ 400 mm
 
q Somma Lunghezza utile rulli (rulli non traslabili) B ³ 1800 mm
 
q Lunghezza minima rulli C ³ 300 mm (*)
 q Traslazione rulli (Bancate traslabili) ³ di "T" dove:
 
q T= (2000 - X - Y)
 
q X= lunghezza rulli bancata sinistra
 
q Y= lunghezza rulli bancata destra
 
q Distanza tra i centri dei rulli £ 400 mm
 q Velocità massima di prova ³ 70 km/h
 q Temperatura di utilizzo 5 ÷ 40 °C
 q Pressione di utilizzo 850 ÷ 1025 hPa
 q Umidità relativa di utilizzo 10 ÷ 90 %

 (*) In ogni caso deve essere possibile l’accesso e la prova di veicoli che necessitano di una lunghezza utile per il passaggio di pneumatici max di 400 mm (esp. con il posizionamento dei cunei di fine corsa). 

 
1.3.2 Dispositivi di sicurezza

 
 I dispositivi di ancoraggio e/o bloccaggio debbono essere idonei a garantire la non espulsione del veicolo dai rulli in caso di blocco accidentale dei rulli e/o delle ruote del veicolo durante l’esecuzione della prova .

 Tale requisito s’intende verificato se, applicando una forza orizzontale di 200 kg in direzione longitudinale al telaio del veicolo nel verso di marcia del veicolo ed in quello opposto, non si verifica la fuoriuscita del veicolo dai rulli. Le forze trasmesse dai dispositivi non debbono creare danni al veicolo.

 
1.3.3 Unità di controllo, elaborazione, visualizzazione e stampa 

  L’apparecchiatura deve prevedere:

 q Un’unità di acquisizione ed elaborazione dei dati di prova, collegabile all’analizzatore gas o ad altra apparecchiatura di linea secondo quanto previsto al paragrafo 1.7 

 q Un dispositivo di visualizzazione (proprio od integrato in altra apparecchiatura di linea) analogico o digitale, facilmente leggibile dall’operatore durante la prova. 

 q Un dispositivo di allarme, di tipo ottico od acustico, ad attivazione automatica al superamento della velocità di 60 km/h. 

 q Se il banco ha uno o più dispositivi per facilitare l’uscita del veicolo dai rulli, detto comando può essere dato o attraverso analizzatore (RS) alla condizione di velocità nulla oppure dal comando sul banco azionato direttamente dall’operatore in condizioni di sicurezza durante l’esecuzione della prova. Per garantire l’intercambiabilità degli analizzatori il sistema di comando sul banco deve essere sempre presente. 

 q Se il banco è dotato di un dispositivo di bloccaggio del veicolo di tipo automatico il comando può essere dato o attraverso analizzatore (RS) oppure dal comando sul banco azionato direttamente dall’ operatore in condizioni di sicurezza a inizio e fine prova. Per garantire l’intercambiabilità degli analizzatori il sistema di comando sul banco deve essere sempre presente. 

 
1.3.4 Dispositivi di raffreddamento

  Per evitare il surriscaldamento del motore del veicolo in prova, deve essere prevista la presenza di un sistema di raffreddamento costituito in alternativa da:

 • due ventole con superficie ciascuna maggiore o uguale a 0,01 m2 e portata tale da garantire una velocità del flusso misurata a 10 cm dalla sezione di uscita pari a 80 km/h ± 10 km/h. 

 • due ventole con superficie ciascuna maggiore o uguale a 0.02 m2 e portata tale da garantire una velocità del flusso misurata a 10 cm dalla sezione di uscita pari a 60 km/h ± 5 km/h. 

  Nel caso in cui le ventole siano dotate di convogliatori flessibili, il rilievo dei dati caratteristici va eseguito a 10 cm dalla sezione di uscita del flessibile.

 Il banco deve avere il sistema di comando delle ventole facilmente utilizzabile dall’operatore durante l’esecuzione di una prova di velocità.

 
1.3.5 Dispositivi di taratura

  L’apparecchiatura deve essere provvista di attrezzatura idonea ad effettuare le verifiche di taratura secondo le modalità riportate al punto 1.5.2.

 
1.4 CARATTERISTICHE METROLOGICHE 

1.4.1 Fondo scala

 q Fondo scala di misura della velocità 70 km/h 

 
1.4.2 Precisione di misura 

 q Precisione di misura della velocità ± 1 km/h per vel. 

 >20 km/h 

 q Precisione di misura dello spazio ± 2 %
 
q Precisione di misura del tempo ± 0,1 s 

 
1.4.3 Risoluzione 

 q Risoluzione minima ai fini dei calcoli potenza 5 Watt
 
q Risoluzione minima del dispositivo di
 
visualizzazione velocità 1 km/h 

 spazio 100 m 

 
1.5 CURVE DI ASSORBIMENTO DI POTENZA 

1.5.1 Determinazione delle curve di assorbimento 

 q La curva della potenza teorica (espressa in Watt) assorbita dal dispositivo di frenatura deve essere determinata in base alla formula 

 P = (1/2)*?*S*cx*V3 + [(f0+kV2)*Q*g]*V (Watt) 

 Parametri per ciclomotori a tre ruote

f0 = 18 * 10-3 coeff. del termine di grado zero della resistenza al rotolamento
k= 2,6 * 10-6 (s2/m2) coeff. del termine di 2° grado della resistenza al rotolamento
V (m/s) velocità del veicolo
Q = 180 (kg) massa del veicolo con conducente (valore assunto)
? = 1,225 (kg/m3) densità dell’aria
S = 1,6 (m2) area frontale del veicolo con conducente (valore assunto)
cx = 0,8 coeff. aerodinamico di forma (valore assunto)
g = 9,81 (m/s2) accelerazione di gravità 

 
Parametri per quadricicli leggeri

f0 = 18 * 10-3 coeff. del termine di grado zero della resistenza al rotolamento
k= 2,6 * 10-6 (s2/m2) coeff. del termine di 2^ grado della resistenza al rotolamento
V (m/s) velocità del veicolo
Q = 458 (kg) massa del veicolo con conducente (valore assunto)
? = 1,225 (kg/m3) densità dell’aria
S = 1,75 (m2) area frontale del veicolo con conducente (valore assunto)
cx = 0,33 coeff. aerodinamico di forma (valore assunto)
g = 9,81 (m/s2) accelerazione di gravità  

 q Nota: nella formula sopra riportata non si tiene volutamente conto del contributo di potenza assorbita nel contatto ruota-rullo che si somma al valore erogato dal freno motore. 

 q In assenza di collegamento meccanico fra i due gruppi rulli, l’elettronica deve essere in grado di garantire continuamente una ripartizione della coppia frenante su entrambi i rulli frenati in modo che la differenza di velocità fra i due gruppi rulli sia < 2 km/h. 

 q I valori della potenza teorica assorbita nel range di velocità di utilizzazione della apparecchiatura (20 ‚ 70 - 80 km/h) sono pertanto 

CURVA 3 CURVA 4 

Curva ciclomotori a tre ruote Curva quadricicli leggeri 

km/h Watt km/h Watt
20 312 20 512
25 485 25 684
30 721 30 885
35 1034 35 1122
40 1435 40 1400
45 1938 45 1725
50 2554 50 2102
55 3298 55 2539
60 4181 60 3040
65 5216 65 3611
70 6415 70 4259
80 9360 80 5807 

 q Gli errori massimi ammessi sono

 q ± 10% per velocità comprese tra 20 e 59 km/h

 q ± 20% per velocità superiori a 60 km/h

 

1.5.2 Verifica della curva in sede di omologazione e controllo periodico 

  La verifica della curva in sede di omologazione può essere effettuata in diversi modi, egualmente riconosciuti dall’ente di omologazione, che riconosce il metodo di coast-down ed il rilevamento della forza sulla cella di carico.

 q Nel caso di utilizzazione del metodo di "coast-down" la verifica della curva di assorbimento deve essere eseguita nei punti previsti secondo i parametri riportati in tabella 

 Ciclomotori a tre ruote (CURVA 3)
Punto della curva Potenza teorica
assorbita Limiti di
accettabilità Range di velocità
km/h Watt km/h Watt
70 6415 ± 1283 72-68
65 5216 ± 1043 67-63
60 4181 ± 836 62-58
55 3298 ± 330 57-53
50 2554 ± 255 52-48
45 1938 ± 194 47-43
40 1435 ± 143 42-38
35 1034 ± 103 37-33
30 721 ± 72 32-28
25 485 ± 48 27-23
20 312 ± 31 22-18 

 Ciclomotori a quattro ruote (CURVA 4)
Punto della curva Potenza teorica
assorbita Limiti di accettabilità Range di velocità 

km/h Watt km/h Watt
70 4259 ± 852 72-68
65 3611 ± 722 67-63
60 3040 ± 608 62-58
55 2539 ± 254 57-53
50 2102 ± 210 52-48
45 1725 ± 172 47-43
40 1400 ± 140 42-38
35 1122 ± 112 37-33
30 885 ± 89 32-28
25 684 ± 68 27-23
20 512 ± 51 22-18 

 q Per ottenere le diminuzioni richieste di velocità in tempi significativi (> 5 s) è ammessa l’eventuale aggiunta temporanea di masse inerziali. La verifica della potenza assorbita può essere fatta utilizzando lo stesso strumento in fase di omologazione. 

 q Nel caso di assenza di collegamento meccanico fra i due telai rulli, il costruttore deve proporre, in sede di omologazione, un metodo di verifica dell’efficacia del controllo in retroazione. In ogni caso verranno simulate verifiche al limite di allarme di squilibrio per verificare che la somma delle due curve (dx e sx) sono nei limiti di errore ammesso. Tale metodo deve essere riproposto in sede di verifica periodica. 

 q Per i banchi nei quali si adotta il metodo di "coast down", in sede di omologazione deve essere inoltre determinato il tempo di "coast-down" a vuoto della apparecchiatura fra 50 km/h e 20 km/h. Questo dato deve essere calcolato come media aritmetica dei valori ottenuti con almeno 5 prove e deve essere riportato sia sul libretto metrologico sia nella targhetta di omologazione. In sede di controllo periodico la verifica della curva di assorbimento si limiterà al rilevamento del tempo di "coast-down" a vuoto fra 50 km/h e 20 km/h ed al successivo confronto con il valore corrispondente rilevato in sede di omologazione, accettando scostamenti massimi contenuti entro ± 10% 

 q Per i banchi dotati di sistema di dissipazione fluidodinamico ad aria, la caratterizzazione delle curve, in sede di omologazione, dovrà essere abbinata alla densità dell’aria rilevata dai parametri ambientali del momento (s Oml). Ovvero si rileverà la curva alle condizioni ambientali di prova, si ricalcoleranno le curve alle condizioni di utilizzazione di cui al punto 1.3.1.2 Dati tecnici con le relazioni 

 
 
P Ma = P Verif * S max. PMin x = PVerif. * S min.
  
S Verif S Verif

 Non sono ammessi funzionamenti fuori dai valori limiti di accettabilità di Potenza max e min. Per tale prescrizione può essere previsto un sistema automatico di controllo oppure nel manuale d’uso dell’apparecchiatura, dovranno essere riportati i limiti di utilizzo in funzione delle condizioni ambientali. L’apparecchiatura dovrà essere dotata di sistemi riconosciuti adeguati in sede di omologazione, che consentano all’operatore di verificare l’ammissibilità d’uso del banco in funzione delle condizioni ambientali. 

 q Il tempo di coast-down dell’attrezzatura, in sede di verifica o controllo successivo all’omologazione (t Ctrl), dovrà tenere conto dei parametri ambientali del momento e rientrare nelle tolleranze ammesse ± 10% dal tempo di coast-down misurato in sede di Omologazione (t Oml) :

 t Ctrl = t Oml ± 10% 

 t Ctrl = t Verif. * s Verif.

  s Oml

 in dove:

 t Verif (s) = tempo di coast-down misurato in sede di verifica o controllo successivo all’omologazione

 S Verif.(kg/m³) = densità dell’aria rilevata in sede di verifica o controllo successivo all’omologazione secondo la seguente:

  s Verif. = (0,348444 * Pa) - HR (0,00252 * T - 0,020582)

 273,1 + T

 s = densità dell’aria [kg/m³]
 Pa = pressione atmosferica [hPa]
 HR = umidità relativa [%]
 T = temperatura [°C]

 
 I dati ambientali dovranno essere rilevati dalla stazione meteorologica in dotazione al centro di revisione o da strumenti di bordo del banco approvati sede di omologazione.

 q Per i banchi dotati di sistema di dissipazione fluidodinamico ad aria, dove la componente caratteristica del sistema avesse un andamento diverso dalle espressioni di assorbimento di potenza riportate nel presente capitolato (restando nelle tolleranze ammesse), il costruttore può produrre, in sede di omologazione, la documentazione tecnica necessaria probante le opportune correzioni. In fase di omologazione, verifica o controllo dell’apparecchiatura si dovrà tenere conto dei parametri ambientali del momento (vedi punto specifico del presente documento). 

 q Confronto con prova su strada In sede di omologazione è comunque richiesta una prova comparativa con un veicolo omologato alla velocità max. di 45 km/h il cui valore effettivo della velocità, rilevato su strada piana in assenza di vento, non deve discostarsi dal valore letto sul banco di prova di oltre 5 km/h. 

 q (4) In caso di verifica di un veicolo quad, l’analizzatore invia al banco l’informazione relativa alla curva di assorbimento 2, le cui caratteristiche sono riportate nel D.D. 04/01/2002. L’operatore dovrà quindi deliberatamente selezionare, con un apposito comando presente sul banco stesso, l’attivazione del giunto di accoppiamento meccanico al fine di potere eseguire la prova. Sarà il costruttore ad attivare le modalità di funzionamento non accidentali, ovvero che vengano eseguite solo azioni volute di selezione.

 Ad un successivo invio di una nuova informazione relativa alla curva di assorbimento oppure ad una ulteriore pressione del comando presente sul banco, questo si dovrà riposizionare nella condizione di giunto di accoppiamento disattivato e renderlo idoneo per l’esecuzione di un veicolo 2 ruote.

 Per quanto riguarda i banchi con asse elettronico l’analizzatore gas o il PC seleziona la curva 2 ruote; il banco prova velocità analizza la velocità di rotazione dei due semirulli nel range di velocità 0 - 20 Km/h dove non è definita la coppia resistente da applicare alla ruota e, trovando in rotazione entrambi i rulli, suddivide su questi la coppia resistente della curva due ruote.

 
1.6 SICUREZZE 

  L’apparecchiatura deve essere conforme alle Normative di sicurezza vigenti.

 
1.7 COLLEGAMENTO AD ALTRI SISTEMI DI ACQUISIZIONE

  Vengono definite le specifiche del protocollo di comunicazione (compatibile MCTCNET) fra il banco ed altri sistemi di acquisizione.

 Stringa "Richiesta Valori di misura" da unità esterna (esempio da analizzatore gas).

STX GAS ETB Add ETB VE CRC-H CRC-L ETX

  Dove:

Campo Descrizione
GAS Domanda dall’apparecchiatura Analizzatore di GAS
Add Indirizzo numerico riferito all’apparecchiatura
VE Comando richiesta velocità in km/h 

 
 Risposta:

STX VEL ETB Add ETB VE ETB speed ETB spazio ETB
curva CRC-H CRC-L ETX 

  Dove:

Campo Descrizione Es. Formato
VEL Risposta dall’apparecchiatura di velocità 
Add Indirizzo numerico dell’apparecchiatura 
VE Risposta al comando di richiesta velocità VE 
Speed Km/h con risoluzione 1 km/h (due digit interi) 
Spazio Spazio percorso in m (4 digit interi) 
Curva Curva di assorbimento selezionata 2,3,4****

 
(*****curva a 2, 3, 4 ruote)

 Stringa "Richiesta Identificazione" da unità esterna (esempio da analizzatore gas).

STX GAS ETB Add ETB ID CRC-H CRC-L ETX

  Dove:

Campo Descrizione
GAS Domanda dall’apparecchiatura Analizzatore di GAS
Add Indirizzo numerico riferito all’apparecchiatura
ID Comando richiesta identificazione

  Risposta:

STX VEL ETB Add ETB ID ETB Mar ETB Mod ETB
NumOm ETB NumSer ETB DataSca ETB NumVer ETB VerMctcNet CRC-H CRC-L ETX

  Dove:

Mercoledì, 17 Maggio 2006
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