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Articoli 13/05/2006

L’ASAPS A TV7 PER PARLARE DELLA E-45: AL RACCORDO ORTE-RAVENNA L’ONORE DELLA CRONACA. IL PRESIDENTE BISERNI SPIEGA COME SOPRAVVIVERE SULLA STRADA “SCANDALO” D’ITALIA.

SI È PARLATO ANCHE DI SEGNALETICA.


(ASAPS) – La voce di Costanza Crescimbeni, giornalista Rai, quella di Giordano Biserni e di Mauro Tedeschini, direttore di Quattroruote, oltre a Franco Lucchesi, presidente dell’Aci,  e di altri protagonisti del mondo mobilità, tra cui Giuseppe Gruccione, rappresentante dell’omonima Fondazione, e il gioco è fatto. Da settimane attendevamo questi 10 minuti di full immersion nel pianeta affatto sommerso della viabilità, che ci era stato preannunciato dalla stessa autrice come un formidabile spaccato della realtà stradale italiana. A vederla con gli occhi di TV7, il magazine settimanale di Rai Uno, sembrava davvero di assistere ad un reportage dal terzo mondo, eppure alcune immagini erano state girate nel centro di Milano, altre nell’area aversana, altre ancora – e qui c’era il contributo dell’Asaps – sulla famigerata E45, nel tratto romagnolo. Il presidente Giordano Biserni, a bordo dell’auto della Rai, ha indicato alla giornalista ed al cameraman come uscire indenni dall’esperienza, mentre due uomini della Polizia Stradale di Bagno di Romagna vigilavano sul tratto zigzagando tra le buche come un fante che cerca riparo sotto il fuoco nemico: proprio loro, le voragini della strada forse più pericolosa d’Italia, sicuramente quella tenuta peggio, sono state le protagoniste della seconda serata di Rai Uno.

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La E45 Orte-Ravenna, è uno scandalo senza soluzione di continuità, che continua a star lì, sotto gli occhi di tutti, senza che nessuno intervenga. Pensata come una delle arterie di alleggerimento per la A1, il raccordo spinge potenzialmente il traffico del nord-est italiano – e quindi tutto il flusso mercantile e turistico proveniente da Austria, Germania, Slovenia e Croazia, verso la capitale ed il mezzogiorno d’Italia. Un bel biglietto da visita, certo: ci sono buche di mezzo metro in piena corsia di marcia o di sorpasso, alcune delle quali sui viadotti, bucherellati come la forma di un groviera stantio, ed è addirittura possibile vederci attraverso. I ponti si sbriciolano, i cartelli abbattuti non vengono riposizionati, le uscite sembrano sterrate ed i tunnel sono anneriti come le volte e la segnaletica dei trafori di Monte Bianco o del Frejus dopo i rispettivi roghi. Quando piove, poi, inizia nella centrale della Polizia Stradale e del 118 la spasmodica attesa, che dura pochi minuti, per gestire l’imminente e scontata emergenza. A questo scandalo, che continua a mietere vittime ed a far danni, nessuno pone rimedio. Così, le società concessionarie di molte autostrade puntano a investimenti milionari all’estero, facendo più utili che utilità, e chi invece dovrebbe raccogliere parte di questi frutti, l’Anas, lascia che traffico e incuria sbriciolino una delle sue autostrade mancate, di sicuro una delle arterie più importanti d’Italia.(ASAPS)


© asaps.it

Lorenzo Borselli

Sabato, 13 Maggio 2006
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