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Notizie brevi 14/03/2006

AUTO:CAMPANIA SPERICOLATA,12 INCIDENTI OGNI 100 AUTO

(ANSA) - ROMA, 11 mar - Gli automobilisti italiani sono piuttosto spericolati e poco attenti al volante. Al punto che in Europa l’Italia e’ tra i paesi in cui gli incidenti sono più frequenti, con una media di 8 sinistri ogni 100 auto circolanti. Ma tra tutti gli italiani, ce ne sono alcuni che sono più imprudenti di altri. In Campania, infatti, la frequenza dei sinistri sale quasi al 12%, una percentuale che negli anni non e’ affatto migliorata, nonostante il calo complessivo della media nazionale. I calcoli sulla incidentalità stradale sono stati pubblicati dall’Ania, l’associazione che riunisce le compagnie assicurative, che, oltre a confrontare le varie regioni italiane tra di loro, ha anche paragonato i dati del 2005 con quelli del 2001. Ad emergere nei cinque anni e’ una tendenza alla diminuzione della frequenza: dal 9,96% della media italiana del 2001 si e’ infatti passati nel 2005 all’8,63%, con un calo, spiega l’associazione delle compagnie assicuratrici di oltre il 13%. A fronte del dato positivo del paese, ci sono però regioni in netta controtendenza, nelle quali cioè gli incidenti diventano quasi la regola. In tutti e cinque gli anni in esame, sottolinea l’Ania, la Campania è la regione con il valore di frequenza più elevato: dal 12,09% del 2001 si è passati all’ 11,95% del 2005, con una variazione quasi nulla nel quinquennio. Certo la ripetitività degli incidenti non è dovuta solo alla disattenzione degli automobilisti e può dipendere anche dalla qualità delle infrastrutture, del manto stradale, ad esempio, o delle indicazioni. Oltre alla Campania, ci sono così altre regioni dove nel 2005 si registrano valori di frequenza più elevati o comunque stabili rispetto all’anno prima. In particolare la frequenza sinistri e’ aumentata del 2,8% in Calabria (da 8,18% del 2004 a 8,41% del 2005); dell’1,8% in Sicilia (da 8,91% a 9,07%); dell’1,3% in Sardegna (da 8,64% a 8,76%). Virtuose sono state invece Veneto (-4,8%), Calabria (-4,8%), Valle d’Aosta (-4,7%), Trentino (-4,5%) e Piemonte (-4,5%). Anche guardando alle aree territoriali, nel Nord si riscontra una diminuzione media annua nel periodo pari al 4,1%, superiore a quella media nazionale (-3,5%); unica eccezione e’ la Liguria, dove la frequenza e’ diminuita del 2,9%. Nelle regioni del Sud si riscontra una diminuzione media annua pari al 2,4%. Al Centro invece si registra una variazione media annua pari al -3,0%. Ecco una tabella con le variazioni medie annue della frequenza dei sinistri nelle varie regioni italiane. La variazione media annua, spiega l’Ania, è calcolata con la media geometrica delle variazioni percentuali in ogni singolo anno. Veneto -4,8% Calabria -4,8% Valle d’Aosta -4,7% Trentino -4,5% Piemonte -4,5% Basilicata -4,4% Friuli -4,0% Emilia Romagna -4,0% Molise -3,9% Puglia -3,9% Sardegna -3,8% Lombardia -3,8% Marche -3,7% Toscana -3,7% Sicilia -3,4% Lazio -3,0% Liguria -2,9% Umbria -2,8% Abruzzo -2,2% Campania -0,3% (ANSA).

 


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Martedì, 14 Marzo 2006
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