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Notizie brevi , TAR Regionali ,... 28/05/2025

Il Tar del Lazio annulla la circolare del Viminale: torna il self check-in nei B&B e nelle locazioni turistiche
da AGI.it

I giudici hanno accolto il ricorso presentato dalla Federazione FARE (Associazioni Ricettività Extralberghiere)
Andreas SOLARO / AFP - Key box

Il Tar del Lazio ha annullato il provvedimento, accogliendo il ricorso presentato dalla Federazione associazioni ricettività extralberghiera.
 
Dopo aver respinto preliminarmente l'eccezione di inammissibilità del ricorso sollevata dal ministero dell'Interno (dal momento che "l'atto gravato presenta un contenuto già lesivo della sfera giuridica dei ricorrenti, e come tale è immediatamente impugnabile"), il Tar argomenta che "come sottolineato da parte ricorrente, l'obbligo dell'identificazione de visu si pone in contrasto con la riduzione degli adempimenti amministrativi disposta con il dl 201/2011 ('disposizioni urgenti per la crescita, l’equità e il consolidamento dei conti pubblici')... per eliminare degli oneri non indispensabili ai fini del rispetto della normativa dettata dal Tulps. La circolare impugnata non risulta aver tenuto conto della modifica legislativa, avendo, di fatto, ripristinato quanto richiesto in passato, reintroducendo l'obbligo di identificazione de visu a carico dei gestori di strutture ricettive".
 
Non solo: "l'identificazione de visu non risulta di per se' in grado di garantire l'ordine e la sicurezza pubblica cui mira esplicitamente la circolare, in funzione anche della ratio dell'articolo 109 Tulps, poiché, come evidenziato da parte ricorrente, non fa venire meno il rischio che l'alloggio possa essere, comunque, utilizzato anche da soggetti non identificati dal gestore/proprietario dell'immobile locato (questo dopo il primo contatto). Detto altrimenti, l'identificazione de visu, introdotta dal ministero resistente con la circolare impugnata, non risulta onere idoneo a perseguire il risultato posto alla base dell'atto gravato. Peraltro, sempre sotto tale profilo - continuano i giudici amministrativi - non e' neppure specificato per quale ragione strumenti diversi (ad esempio, la verifica dell’identità da remoto) non siano sufficienti a raggiungere il medesimo obiettivo con minor pregiudizio sui destinatari dell'atto impugnato, in linea col principio di proporzionalità che pure governa l'agire pubblico".
 
Infine, "ma non da ultimo, la circolare non contiene giustificazioni adeguate rispetto all'obbligo imposto, poiché genericamente viene fatto riferimento a una intensificazione delle cosiddette locazioni brevi su tutto il territorio nazionale, in ragione anche del Giubileo della Chiesa cattolica iniziato dal 24 dicembre 2024, nonché a una difficile evoluzione della situazione internazionale, ma tali affermazioni non sono supportate da alcun dato, necessario proprio a dimostrare la proporzionalità della misura adottata".

da AGI.it

 

 

 


 

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Mercoledì, 28 Maggio 2025
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