Dalla fuga di gas al finto incidente: la polizia fa l'en plein, quattro nei guai per truffa
Si continua a colpire le persone più vulnerabili. Negli ultimi giorni, la polizia ha arrestato un uomo e denunciato altre tre persone, tutte accusate di aver truffato delle persone anziane, utilizzando modalità di raggiro ormai tristemente note.
Nel pomeriggio di ieri, due volanti dell’Ufficio Prevenzione Generale Soccorso Pubblico - UPGSP - sono intervenute in tempo e hanno ammanettato un italiano che stava tentando di truffare due anziane, di ottanta e ottantanove anni, fingendosi un tecnico incaricato di verificare una presunta perdita di gas. L'uomo, munito di un badge di riconoscimento contraffatto, ha informato gli inquilini di un condominio in viale Felsina 29, di una fuga di gas che richiedeva un intervento urgente. La più anziana, preoccupata, ha acconsentito a far installare un dispositivo di segnalazione che l’uomo aveva con sé, pagando la somma di 239 euro.
L’altra donna, inizialmente scettica, ha deciso di contattare il figlio per chiedere conferma. Vedendo che la situazione si stava complicando, il truffatore ha smontato il dispositivo e si è allontanato rapidamente dall'appartamento, ma, i poliziotti, arrivati nel frattempo, sono riusciti a fermarlo. L’uomo ha cercato di giustificarsi mostrando un badge con la sua foto e i volantini che avvisavano della visita di un venditore di apparecchi per la sicurezza del gas, ma senza successo.
"In attività" da oltre un decennio
Si tratta di un quarantacinquenne originario di Palermo e con un "curriculum" di tutto rispetto, tra cui numerosi precedenti per reati contro il patrimonio e truffe. Era già stato condannato nel 2024 e nel 2013 per reati simili.
Durante la perquisizione, i poliziotti hanno trovato all'interno della sua borsa i volantini che distribuiva nei condomini, tre dispositivi di segnalazione ottica-acustica per perdite di gas metano e un terminale POS utilizzato per i pagamenti. Dopo la convalida dell’arresto, è stata emessa una misura di divieto di dimora nella Città Metropolitana di Bologna.
Fermati altri due truffatori
Il 18 e 19 marzo, i poliziotti della sottosezione polizia stradale di Bologna hanno fermato due auto sospette sull’Autostrada A14. Nella prima, a bordo c’erano un uomo e una donna, di trentuno e trentotto anni, residenti in provincia di Caserta. Durante il controllo, sono stati trovati 300 euro in contanti e diversi gioielli, tra cui anelli, collane e bracciali in oro. Nella seconda, un uomo di quarantatre anni, residente in provincia di Napoli, aveva con sé 2.600 euro e altri gioielli in oro. I tre soggetti non sono riusciti a spiegare in modo convincente la provenienza.
Grazie a una serie di accertamenti, gli agenti della polstrada sono riusciti a risalire alle vittime delle truffe, due anziane, una residente in provincia di Verona e l’altra in provincia di Genova. Erano state ingannate con la classica truffa del "finto incidente" che coinvolgeva un loro parente. I responsabili sono stati denunciati per truffa e i beni rubati sono stati restituiti alle proprietarie.
Nelle ultime settimane la polizia stradale è riuscita a individuare e fermare diversi truffatori di anziani in diverse città del Veneto. Lungo l’autostrada A/13 Bologna-Padova, hanno fermato un'auto con a bordo due persone che, spacciandosi per carabinieri, avevano convinto una signora anziana a consegnare oltre 6mila euro.
Sulla A1 sono fine nei guai altre due persone: in auto monili e oggetti di valore sono stati trovati anche nei calzini di uno dei due fermati.
Altri predoni di anziani indifesi bloccati in autostrada dalla Stradale. Questa volta a Bologna. Molto bene! (ASAPS)
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