a cura dell'Avv. Marco Frigo*
Anche il “danno riflesso” va debitamente riconosciuto
Si parla di danno riflesso quando ci si riferisce alla necessità di tutelare i familiari della vittima primaria in caso di lesioni non mortali del congiunto, connesse ad un qualunque tipo di fatto illecito. Anche i familiari di un danneggiato, a seguito dell’evento, subiscono una compromissione dei propri diritti, sia in termini di peggioramento della qualità della propria vita, sia in termini di sofferenza morale: si pensi, ad esempio, al caso di una madre che, in seguito ad un grave danno alla salute riportato dal proprio figlio convivente, dovrà prestargli assistenza per tutta la vita. Questa categoria di danno è sempre stata ritenuta secondaria, e perciò in qualche modo non meritevole di ristoro, rispetto al caso più “impattante” della morte del proprio caro...
Da il Centauro n. 272. (ASAPS)
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