Quasi raddoppiati, i conducenti
che circolano senza assicurazione auto. In Provincia il numero dei veicoli
trovati sprovvisti di regolare contrassegno, assestato intorno a un centinaio
l’anno fino al 2004,
ha raggiunto quota 223 nel 2005. Se
l’anno prima la stradale si era fermata a 124 contravvenzioni, nel giro di 12
mesi ha assistito a un incremento preoccupante del fenomeno, un tempo confinato
agli stranieri e lentamente estesosi ai cittadini italiani. Che, capita,
arrivano a correggere a penna la data del vecchio tagliando, ma ancora non si
lanciano in contraffazioni artistiche, esponendosi all’incriminazione penale in
caso di querela da parte della compagnia. Segno dei tempi che cambiano, e
soprattutto corrono. Qualcuno, di fronte agli agenti, prova giusto ad approntare
questa scusante: «con i tempi che corrono», i soldi non bastano, qualcosa
bisogna sacrificare. Per quanto vera e obbligata sia la rinuncia, o piuttosto un
tentativo di intenerire l’interlocutore, rimane il dato di fatto: una volta
erano gli «extracomunitari» ad avere l’esclusiva sull’infrazione, oggi la
proporzione è di due terzi contro uno per i locali. Non necessariamente
indigenti. La maggior parte dei trasgressori resta gente che, a prescindere
dall’assottigliamento delle entrate economiche, l’assicurazione non ha mai avuto
intenzione di pagarla. Per qualche altro, è più un azzardo, che una scelta
ponderata. Il risparmio è tanto illegale quanto indiscusso se non si è colti in
flagrante in tempo breve: la multa è di 716 euro. Il mezzo è poi sottoposto a
sequestro ma, con la normativa entrata in vigore nel 2004, è dato in custodia al
proprietario, assieme al divieto di non farne uso fino a regolarizzazione
avvenuta. Solo tredici, invece, quelli che nel 2005 hanno rinnovato il contratto
tra il quindicesimo e il trentesimo giorno dopo l’estinzione: per loro, forti
dell’attenuante della sbadataggine esibita con buone prospettive di credibilità,
l’ammenda è diminuita a un quarto. Sintomatico, piuttosto, di nuova povertà, il
dato di coloro che saldano la rata entro quindici giorni dopo la scadenza,
garantendosi per legge la copertura assicurativa ma non l’esenzione da una multa
di 56 euro totali perché privi di contrassegno e certificato di assicurazione:
ma se la fanno franca, per due settimane hanno fatto i conti con in tasca
qualche centinaio di euro.
Sara
Bracchetti |