Tante ombre e poche luci sui dati ISTAT
degli incidenti stradali anno 2023
di Luigi Altamura*
Come ogni anno a luglio, ecco pubblicati i dati ACI-Istat relativi ai sinistri stradali, mortali e con feriti, rilevati da tutti gli organi di polizia stradale, nell’anno solare 2023. Dati che sono chiaramente insoddisfacenti per quanto riguarda gli obiettivi europei del decennio 2021-2030, con una richiesta di Bruxelles all’Italia di riduzione del 50% di morti, feriti e sinistri, dato che con l’andamento attuale verrà raggiunto forse nel 2050.
L’Italia non riesce a focalizzare pienamente il tema della sicurezza stradale, della tutela dell’utenza vulnerabile, della lotta attraverso controlli sistematici alle stragi nei fine settimana, sempre anticipate dal nostro osservatorio che in tempo reale comunica, ciò che verrà (ahinoi) confermato un anno dopo. A dir la verità, nell’ultimo anno sono aumentati i controlli su strada, merito del Servizio Polizia Stradale, del Comando Generale dell’Arma Carabinieri, della Guardia di Finanza, e delle migliaia di Polizie Locali, nuovamente dotate delle “armi” migliori come l’etilometro, il telelaser, ma anche i precursori per l’abuso di sostanze stupefacenti.
La politica poi, come evidenziato anche dall’editoriale del nostro presidente Giordano Biserni, si è fermata ancora una volta: un disegno di legge con importanti novità nel codice della strada che procede a modalità “lumaca” al Senato della Repubblica, sorpassato nei lavori parlamentari dai tanti decreti-legge da convertire, e che se va tutto bene sarà approvato definitivamente prima di Natale...
Di Luigi Altamura. Da il Centauro n.268 Settembre 2024. (ASAPS)
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