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Notizie brevi 08/02/2006

GUARDRAIL, CI RISIAMO. MOTOCICLISTA PERDE LA VITA DOPO UN BANALE INCIDENTE: SCIVOLATO A TERRA È RIMASTO UCCISO PER LE FERITE PROVOCATE DALLA BARRIERA


(ASAPS) LECCO – In altre occasioni, soprattutto sulle inchieste pubblicate sulla nostra rivista Il Centauro, avevamo sottolineato l’importanza di distinguere tra “cause di incidente” e “cause di lesione o morte”. Ci riferivamo, soprattutto, alla fattispecie di incidenti letali che hanno come protagonisti le moto e i guardrail. Domenica pomeriggio, sulla vecchia superstrada che collega Milano a Lecco, un motociclista di 49 anni – Mauro Valsecchi di Albavilla – è morto dopo una banale scivolata a terra. L’asfalto non era dei migliori, vista la temperatura rigida di questi giorni, ma la velocità tenuta dal centauro sarebbe stata ridotta, come riportato sulla cronaca e riprese da Il Corriere di Como. Sul posto, dopo l’incidente, sono accorsi prontamente i sanitari del 118 e la Polizia Stradale, ma non c’è stato niente da fare: la serie di traumi riportati nell’impatto contro la lamiera della protezione (che evidentemente dovremo cominciare a definire “di contenimento”) erano troppo gravi e il 49enne è spirato. Agli inquirenti toccherà capire se il buio, una manovra azzardata o un imprevisto di qualsiasi natura – e per completare il quadro dovranno essere attesi anche i risultati autoptici – abbiano innescato la perdita di controllo, ma quel che sembra certo è che se non ci fosse stato il guardrail le conseguenze sarebbero state meno nefaste. Sulla velocità moderata non sussistono dubbi, visto che Valsecchi era appena ripartito da un semaforo e si apprestava a svoltare allo svincolo successivo. È in fase di approntamento un’altra serie di articoli dedicati al dissesto delle barriere di contenimento ed alle proposte – per ora poco apprezzate – offerte dalla tecnologia. (ASAPS)

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Mercoledì, 08 Febbraio 2006
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