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Morte in Erasmus, accuse alla Spagna

Gabriele Maestrini, padre di Elena, 21enne morta nell'incidente in Catalogna nel 2016, ha presentato un esposto alla procura generale presso la corte di appello di Firenze

Gabriele Maestrini, padre di Elena Maestrini, la figlia 21enne morta nell'incidente del pullman in Catalogna il 20 marzo 2016 in cui ci furono i decessi di 13 studentesse dell'Erasmus (sette italiane), ha presentato un esposto alla procura generale presso la corte di appello di Firenze «affinché - scrive - gli organi competenti possano eseguire gli opportuni accertamenti e valutare la sussistenza di eventuali profili penalmente rilevanti in relazione a quanto di seguito dedotto attesa la inadeguatezza delle indagini svolte dopo tutti questi anni dalle autorità spagnole». 

La famiglia abita a Bagno di Gavorrano (Grosseto), Elena era l'unica figlia. «Mi rivolgo a codesta procura in considerazione dei profili internazionali che caratterizzano i fatti avvenuti nel mese di marzo 2016 in Spagna ai danni di 13 ragazze italiane - prosegue Maestrini -, con l'auspicio che gli inquirenti italiani possano approfondire gli aspetti della vicenda completamente disattesi nel corso dell'istruttoria condotta all'estero».

Il genitore della studentessa Erasmus auspica un'attivazione della magistratura italiana illustrando che «risulta per tabulas che la magistratura spagnola non solo non è stata sollecita nel perseguire i responsabili del grave evento, ma ha persino ostacolato l'avvio del procedimento penale nei confronti di quello che ad oggi è l'unico soggetto imputato» ossia il conducente del bus. «Solo la perseveranza e la determinazione dei parenti delle vittime - ha ricordato - ha permesso di superare le molteplici richieste di archiviazione presentate dai magistrati spagnoli (che hanno sempre liquidato il tragico evento come un semplice sinistro stradale) e di arrivare finalmente all'istaurazione di un processo penale in Spagna, a tutt'oggi pendente ma che vede quale unico soggetto responsabile solo il conducente del pullman». 

Secondo Gabriele Maestrini invece sussistono «profili di responsabilità penale anche in capo ad altri soggetti che, con la loro condotta commissiva ma soprattutto omissiva, hanno dato un rilevante apporto causale al verificarsi del tragico evento del 20 marzo 2016 ed è proprio per approfondire la posizione di questi ultimi che mi rivolgo oggi alla procura generale della Repubblica presso la Corte di Appello di Firenze».

da corrierefiorentino.corriere.it


Anche in Spagna la giustizia per le vittime della strada è faticosa.
 «Solo la perseveranza e la determinazione dei parenti delle vittime - ha ricordato (NdR: Gabriele Maestrini padre di una delle ragazze decedute nel grave incidente del 2016)  - ha permesso di superare le molteplici richieste di archiviazione presentate dai magistrati spagnoli (che hanno sempre liquidato il tragico evento come un semplice sinistro stradale) e di arrivare finalmente all'istaurazione di un processo penale in Spagna, a tutt'oggi pendente ma che vede quale unico soggetto responsabile solo il conducente del pullman». Solidarietà totale dell’ASAPS alle famiglie delle ragazze vittime dell’incidente.

Lunedì, 20 Marzo 2023
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