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Reggio Emilia, fuggivano dalla guerra in Ucraina: quattro morti in un incidente

Tra le vittime una mamma con la sua bimba di 3 anni e un'altra donna in viaggio verso l'Italia. Pavlo Hryzhynku era l'autista del furgoncino che faceva la spola per i profughi

Nel dramma che dura da 12 mesi, c'è il terrore di questi giorni: gli ucraini temono che la Russia possa sferrare un'offensiva pesantissima il 24 febbraio, il giorno del primo anniversario dell'inizio del conflitto. Partivano per quel motivo una mamma con la sua bimba di 3 anni e una donna che in passato aveva lavorato come badante in Emilia-Romagna. Volevano sfuggire alla paura, a Reggio Emilia erano attesi da alcuni parenti. Alla guida del furgoncino su cui viaggiavano c'era Pavlo Hryzhynku, 35 anni, che pur vivendo in Ucraina faceva spesso la spola trasportando la sua gente. Partiti da Ivano-Frankivs'k, città del sud-ovest dell'Ucraina, i quattro sono morti in un incidente sull'autostrada nei pressi di Nizhny Vorota, nella regione della Transcarpazia, vicino all'Ungheria.

La fuga dalla guerra e il tragico incidente
È accaduto lunedì 20 febbraio ma la notizia sta trapelando in queste ore grazie ai media locali che hanno pubblicato le immagini dello stato dei mezzi coinvolti nello schianto. Un fatto che sta gettando nello sconforto le migliaia di ucraini che vivono a Reggio da tempo o che risiedono qui da un anno a questa parte, fuggiti dalla guerra. Il furgoncino modello Sprinter della Mercedes si è scontrato con un autoarticolato e per i quattro occupanti non c'è stato scampo.

L'autista del furgoncino e il parente che vive a Reggio Emilia

Pavlo Hryzhynku, che lascia la moglie e due figli piccoli, era genero di un cittadino ucraino che a Reggio Emilia, in via Secchi, gestisce un market di prodotti tipici, il «Viburno»: il negozio è stato chiuso non appena è arrivata la tragica notizia, il titolare è partito per Nizhny Vorota per l'ultimo saluto alle vittime e a Paolo in particolare, che si spendeva spesso per aiutare persone in cerca di trasporto.

da corrieredibologna.corriere.it


Un accanimento della sfortuna per questa povera gente.
Partivano per per fuggire dalla guerra. Fra loro una mamma con la sua bimba di 3 anni e una donna che in passato aveva lavorato come badante in Emilia-Romagna. Volevano sfuggire alla paura, a Reggio Emilia erano attesi da alcuni parenti. (ASAPS)

Venerdì, 24 Febbraio 2023
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