Il piccolo Momo ucciso in bici a Milano, il pirata che lo ha investito punta a patteggiare 5 anni
Punta a patteggiare una pena di 5 anni, con l'accordo tra Procura e difesa, Nour Amdouni, il 20enne arrestato il 18 agosto scorso per omicidio stradale con l'aggravante della fuga per aver travolto e ucciso un bambino di undici anni, Mohanad Moubarak, Momo per la sua famiglia, che era in sella alla sua bici in via Bartolini a Milano, poco lontano dal ristorante gestito da suo padre, il 9 agosto verso mezzanotte.
L'istanza di patteggiamento per il 20enne, che è ancora in carcere, arriva dopo la decisione di giudizio immediato, chiesto dalla pm Rosario Ferracane e disposto dal gip Tommaso Perna, e dovrà essere ratificata in udienza dalla gup Lorenza Pasquinelli.
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Il giovane, difeso dall'avvocato Robert Ranieli, quella sera, come ricostruito nell'inchiesta della Polizia locale, aveva assunto cannabinoidi. Non aveva mai conseguito la patente e guidava con una gamba ingessata. Si era costituito dopo quattro ore dalla tragedia.
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Nell'interrogatorio dopo l'arresto, davanti alla gip Fiammetta Modica, il 20enne, pur ammettendo l'investimento, aveva spiegato di non essersi accorto di aver travolto il bimbo. E non aveva dato segnali, secondo la gip Chiara Valori che a fine agosto aveva respinto la richiesta di domiciliari, di aver preso consapevolezza della gravità di quello che ha fatto e delle condizioni in cui guidava. La pena di 5 anni, prevista nell'accordo di patteggiamento, non è una pena sospesa.
Anche in questo caso si arriverà a patteggiare una pena veramente troppo mite per la morte di questo povero bambino. Il 20enne arrestato guidava senza patente, con una gamba ingessata e aveva assunto cannabinoidi. (ASAPS)