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Tanti gli incidenti senza altri protagonisti
L’analisi dei 414 incidenti mortali dei fine settimana estivi nei quali 448 persone (tanti, tantissimi giovani) hanno perso la vita fa emergere un dato forse non sempre ben valutato: nel 42% degli incidenti dei week end estivi non sono coinvolti altri veicoli.
I conducenti sono la sola e unica causa dei sinistri con fuoriuscite spesso fatali per sbandamento dalla sede stradale

I dati dell’Osservatorio ASAPS degli incidenti dei 13 fine settimana dei mesi di giugno, luglio, agosto 2022 ci forniscono cifre e dettagli che dovrebbero fare riflettere gli organi preposti. Nei fine settimana dei tre mesi estivi l’ASAPS ha raccolto e registrato 414 incidenti mortali nei quali sono morte 448 persone. Con una media di oltre 34 morti ogni fine settimana, ma con punte di 42 e 45 morti nei fine settimana di metà e fine luglio. La media è stata di quasi 12 morti al giorno e punte di 14 e 15 nei fine settimana più tragici. Cifre molto elevate in confronto con la media di 7,9 decessi al giorno che risultano dai dati Aci - Istat del 2021.
Spesso sentiamo dire dopo un incidente che i protagonisti addebitano le responsabilità sempre all’altro veicolo (o veicoli) antagonista.
Ma c’è un elemento che a questo punto colpisce particolarmente nei dati complessivi dell’Osservatorio ASAPS.  Su 414 incidenti fatali registrati, ben 173 sono avvenuti senza nessun coinvolgimento di altri veicoli. In sostanza emerge che nel 42% degli incidenti con vittime mortali il conducente del mezzo sinistrato di cui spesso è rimasto vittima lui stesso e/ o qualche passeggero ha fatto tutto da solo.
I motivi? L’Osservatorio certamente non li può individuare, ma è facile arrivare alle solite cause: velocità inadeguate, distrazione, stanchezza (non esiste un etilometro capace di misurarla), alcol e droga assunti dai conducenti. Un accertamento quest’ultimo di fatto impossibile da verificare perché nel nostro Paese la morte del conducente chiude la partita, ed emerge una responsabilità solo se la vittima (o le vittime) è un passeggero. In altri stati viene sempre richiesta l’autopsia o esami specifici per sapere quali erano le esatte condizioni fisiche del conducente, anche a scopi statistici e di studio delle cause per stabilire con quali rimedi intervenire.
Dei 173 incidenti mortali senza coinvolgimento di altri veicoli 93 hanno riguardato delle autovetture 54%, 57 dei motoveicoli 33% e 23 altri mezzi (autocarri, velocipedi ecc.) 13%.
Questa analisi della tipologia degli incidenti porta alla conclusione che gli aspetti sui quali puntare l’attenzione sono spesso i più difficili da intercettare.  
Solo con il cambiamento sostanziale dei comportamenti alla guida, e quindi una cultura auto valutativa dei propri limiti che porti alla non accettazione dei rischi (anche quelli più subdoli e nascosti),  affiancata ad una più efficace rete di contrasto costituita ancora una volta dai controlli professionali e mirati sulla strada da parte delle forze di polizia,  quando è possibile con i supporti dei sanitari, si potrà tentare di incidere su questo vero stragismo stradale.
Stragismo che fa contare fra le vittime, anche di questi incidenti senza il coinvolgimento di terzi veicoli, tanti tantissimi giovani che stroncano la loro vita in una notte del fine settimana in cui sono i soli protagonisti, troppo spesso “indisturbati”.

Giordano Biserni
Presidente ASAPS

 

INCIDENTI MORTALI PER FUORIUSCITA AUTONOMA GIUGNO-AGOSTO 2021

 

 

 

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Lunedì, 03 Ottobre 2022
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