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Incidente in A7, cosa è successo: la sosta in corsia di emergenza, l’inversione a U, i km contromano e lo schianto

Giuseppe Maria Garavaglia è entrato sull’autostrada A7 Milano-Genova dalla barriera di Assago. Il viaggio direzione Sud fino a Silvano Pietra (Pavia), l’inversione dopo il ponte sul Po, un paio di minuti di corsa contromano. Nello scontro frontale è morta anche Matilda Hidri
Il luogo dell’incidente e la vittima 35enne Matilda Hidri

La Volvo procedeva regolarmente verso Genova, nella carreggiata sud dell’autostrada A7, dopo essere entrata sulla Serravalle dalla barriera di Assago. Poi, all’improvviso, all’altezza di Silvano Pietra (Pavia), poco dopo il ponte sul Po, avrebbe accostato nella corsia d’emergenza per fare inversione a U e continuare la marcia contromano sulla terza corsia a sinistra, per una manciata di chilometri. Questa è l’ipotesi più probabile della dinamica dell’incidente che, domenica, è costato la vita sia all’autista, Giuseppe Maria Garavaglia, 46 anni, sia a una donna che non c’entrava niente. Che era nel punto sbagliato al momento sbagliato e che non ha potuto fare niente per evitare lo schianto.

 

I dubbi: un gesto volontario?

Nella faticosa ricostruzione di una dinamica ancora senza spiegazione (perché guidava contromano? Non se ne è accorto? Era in sé? O era un gesto volontario?) merge la testimonianza decisiva. Un automobilista, infatti, avrebbe visto Garavaglia effettuare la folle manovra, in una manciata di secondi. Lo ha notato invertire il senso di marcia e procedere poi verso nord, in direzione contraria a tutti gli altri veicoli. Una corsa durata un paio di minuti al massimo, mentre altri passanti attoniti avvisavano le forze dell’ordine. «C’è una macchina che corre contromano in autostrada». La Volvo di Garavaglia, che viveva in un comune del Milanese, si è scontrata contro la Bmw di Matilda Hidri, 35 anni. Viaggiava da sola e stava tornando a casa, a Genova. Anche lei è morta sul colpo.

>FOTO -  Auto contromano sull'autostrada A7: le immagini dei soccorsi

Le indagini della polizia stradale

La prima ipotesi voleva la Volvo di Garavaglia entrare in autostrada al casello di Casei Gerola, distante neanche 5 chilometri dal punto dell’impatto (il chilometro 49+400), sbagliando corsia di immissione, e poi procedere contromano. Una primissima ricostruzione che aveva preso piede, cambiata dopo la testimonianza diretta dell’automobilista. L’ipotesi dell’inversione è al vaglio della polizia stradale Milano-Ovest di Assago, che usufruiranno anche delle telecamere: gli ultimi accertamenti sono ancora in corso, e vige il massimo riserbo da parte degli inquirenti, senza quindi una conferma definitiva.

da corriere.it


 

 

Ma come è successo? Non si esclude neppure il gesto volontario. (ASAPS)

Martedì, 28 Giugno 2022
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