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Schianto sul Terraglio, Ronnie Levacovic era alla guida ubriaco

Dalle indagini filtrano le prime indiscrezioni sull'incidente che, il 24 marzo scorso, è costato la vita a Mara Visentin, 62enne che si trovava alla guida, e Miriam Cappelletto, 51 anni, seduta al suo fianco all'interno della Citroen C1 colpita dal 25enne rom e decedute sul colpo. Lotta ai "furbetti" delle case popolari: in arrivo i primi 20 provvedimenti

Ronnie Levacovic sarebbe stato ubriaco quando ha provato la manovra folle - prima il sorpasso, poi un brusco rientro a destra - che ha causato l'impatto, avvenuto da dietro, sulla Citroen C1 guidata da Mara Visentin, 62enne che si trovava alla guida, e Miriam Cappelletto, 51 anni, seduta al suo fianco, morte sul colpo. Sarebbe questa una prima verità che trapela dalle  indagini sul tragico incidente causato dal giovane rom, residente in via Bindoni a Treviso. Indagato per omicidio stradale, se dovesse finire a processo, come è probabile che sia, rischia un pena detentiva che va dai due ai diciotto anni.

Ora si attende l'esame delle telecamere di video sorveglianza che dovrebbero dire una parola definitiva sulla possibilità, che al momento non  viene scartata, che la Bmw con a bordo il 25enne fosse "impegnata" in una folle gara di velocità condotta lungo il Terraglio e finita contro la piccola utilitaria delle due vittime tra il Bingo di Treviso e Preganziol.

Il 25enne, al momento del tragico sinistro, non sarebbe stato infatti solo. Dietro alla sua vettura, condotta ad una velocità che avrebbe raggiunto i 150 chilometri all'ora, ci sarebbe stata un'altra macchina, il cui conducente è l'uomo di cui parla una ragazza di 20 anni, residente nella zona dello schianto, che lo avrebbe sentito chiaramente dire: «No, Ronnie, cosa hai combinato».

Annebbiato dall'alcol, il ragazzo rom avrebbe tentato di superare la macchina con dentro la Visentin e la Cappelletto con una sgasata di quelle che avevano già sollevato l'attenzione delle forze dell'ordine, che avevano segnalato la Bmw nelle settimane scorse come un "folle bolide". Non si sarebbe trattato di una gara vera e propria ma di una sorta di prova di coraggio, condizionata dall'allentamento dei freni inibitori dovuto all'alcol. Nel quartiere dove vive in tanti avevano segnalato Ronnie e le sue auto potenti, tutte del valore di svariate decine di migliaia di euro. Inarrivibali per chi vive all'interno di una appartamento di edilizia popolare. Il Comune ha annunciato ieri che per i "furbetti" sono in arrivo i primi venti provvedimenti di revoca dell'alloggio popolare.

da trevisotoday.it


 

Ah ecco... Ancora l’alcol protagonista di queste tragedie. Ma sì intanto continuate a creare tutte le strozzature che conosciamo per vanificare l’utilizzo dei sempre più rari etilometri.
Avanti con le assoluzioni per fatto di lieve entità. Avanti con le condanne risibili per personaggi simili e conteremo tante altre vittime innocenti che dovrete giustificare alla vostra coscienza. (ASAPS)

Mercoledì, 30 Marzo 2022
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