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Arriva l’autovelox del suono: multe fino a 135 euro in Francia (dal 2023)

In sette città d’Oltralpe, tra cui Parigi, è guerra all’inquinamento acustico

Chi non lo vorrebbe piazzato proprio sotto casa? È un «autorumox», una specie di autovelox che ti fotografa e ti manda la multa a casa se sei un inquinatore acustico. Basta ai «vrooom», «biiip», «crash», «boom» o «schreeeck». Che nei fumetti sono silenziosi e onomatopeici, ma nella vita quotidiana possono addirittura farci ammalare. «I rumori riducono la speranza di vita dei parigini di nove mesi» ha detto David Belliard, il vicesindaco della città, citando gli studi dell’agenzia regionale della salute e di Bruitparif , il centro di valutazione dell’inquinamento acustico che si sta occupando della sperimentazione. In sostanza si tratta di radar battezzati Hidre capaci di intercettare le frequenze indesiderate. La città principale su cui si punta è Parigi, non a caso. Come Roma e le grandi capitali, la ville non dà pace ai suoi abitanti. Le isole pedonali aumentano, ma questo non fa altro che concentrare il traffico ancora di più su determinate direttrici. E allora addio al silenzio.

Certo, si potrebbe andare a vivere in campagna. Ma anche per le grandi città si potrebbe fare molto usando la tecnologia, non solo quella dei radar. Le auto elettriche o ibride, per chi le usa, hanno già un effetto catartico. Con buona pace degli «alfisti» amanti delle accelerazioni, dei rombi e delle doppiette con le marce, quando si prova lo «yoga» alla guida di un mezzo più silenzioso difficilmente si torna indietro. E anche soluzioni come il bike-sharing possono dare il proprio contributo al Pil, la Pace interna lorda di una città. Ma nel frattempo l’autorumox dovrebbe aiutarci a ridurre gli eccessi. Parigi ha avviato la sperimentazione (anche su cantieri, aeroporti e zone della movida) e se tutto andrà come previsto tra un anno potrebbero diventare una realtà anche le multe fino a 135 euro per chi viene colto ad inquinare acusticamente. Ed è facile immaginare che a quel punto la Francia non sarà più la sola ad usare l’innovazione.

di Massimo Sideri
da corriere.it


Ssssssh!

Giovedì, 24 Febbraio 2022
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