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Omicidio stradale , Notizie brevi ,... 01/02/2022

Schianto sull’A28, morte due cugine. Gravi due bimbe. Pirata della strada fermato: era ubriaco

Azzano Decimo, il conducente del Suv avrebbe prima speronato l’auto dei genitori delle vittime, due giovani trevigiane, e poi la Panda. Fuggito, è stato fermato poco dopo: aveva un tasso alcolico tre volte superiore il consentito. Una delle due giovani era infermiera e lavorava all’Usl 2
Jessica Fragasso e, a destra, Sara Rizzotto. Al centro, l’auto dopo l’incidente in autostrada

Incidente stradale domenica 30 gennaio lungo l’autostrada A28, nel tratto friulano tra Azzano Decimo e Villotta di Chions, in direzione di Conegliano. Una Fiat Panda su cui viaggiavano due giovani, una neonata e una bimba di due anni e mezzo, è stata travolta da un Land Rover Defender con al volante un automobilista di nazionalità bulgara che è fuggito via a piedi ed è stato poi fermato. Sottoposto all’alcoltest al momento dell’arresto, è risultato avere un tasso alcolico oltre tre volte il consentito.

 

 

Le vittime

Per le giovani, sedute sui sedili anteriori dell’utilitaria, non c’è stato nulla da fare: sono morte sul colpo. Si tratta di Jessica Fragasso, 20 anni di Mareno di Piave, e Sara Rizzotto, 26 anni di Conegliano, erano cugine. Gravi invece le condizioni della neonata e dell’altra bimba di due anni che si trovavano sedute sul sedile posteriore dell’utilitaria, entrambe figlie di Sara Rizzotto: entrambe sono state trasportate in ospedale a Udine dalle ambulanze del Suem 118 e attualmente si trovano ricoverate nei reparti di neurochirurgia e neonatalogia. La prognosi è riservata. Sara Rizzotto lavorava come infermiera all’Ulss 2, era stata assunta nel febbraio 2019 e assegnata al Sisp (Servizio di Igiene e Sanità Pubblica) di Conegliano. Il direttore generale Francesco Benazzi ha espresso a nome di a tutta la comunità dell’Ulss 2 vicinanza «alla sua famiglia in questo drammatico momento». Le due auto rientravano a casa da Caorle (Venezia), avevano approfittato della bella giornata di sole per una gita domenicale.

 

La dinamica

Secondo quanto ricostruito dalla polizia stradale di Pordenone, che ha svolto i rilievi dell’incidente, il Suv dell’automobilista bulgaro ha prima speronato una Fiat 500 su cui viaggiavano i genitori di Jessica e poi la Fiat Panda che precedeva il primo veicolo. I mezzi viaggiavano in direzione Conegliano, per alcune ore il tratto è rimasto chiuso. Intervenuti sul posto i vigili del fuoco di San Vito al Tagliamento e Pordenone oltre ai medici e infermieri del Suem 118. Per le due giovani non c’è stato nulla da fare. L’automobilista fuggito aveva nel frattempo superato le recinzioni dell’autostrada e si era dileguato a piedi, in stato confusionale. È stato catturato poco dopo, verso le 22 circa: si trova in stato di fermo: è accusato di omicidio stradale colposo plurimo aggravato, omissione di soccorso, fuga

di Nicola Rotari
da corrieredelveneto.corriere.it


Ecco che piano piano viene fuori tutto. “La Fiat Panda su cui viaggiavano due giovani, una neonata e una bimba di due anni e mezzo, è stata travolta da un Land Rover Defender con al volante un automobilista di nazionalità bulgara che è fuggito via a piedi ed è stato poi fermato. Sottoposto all’alcoltest al momento dell’arresto, è risultato avere un tasso alcolico oltre tre volte il consentito.”
A questo delinquente gli devono dare il massimo della pena! 18 anni!! Ma non ci contiamo. (ASAPS)

Martedì, 01 Febbraio 2022
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