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Notizie brevi 15/09/2021

Mettevano in vendita on line auto storiche e ricambi ma dopo il pagamento sparivano, 5 arresti: anche pescaresi tra i truffati

A sgominare la banda, 6 uomini e una donna, sono stati i carabinieri del nucleo investigativo di Genova

Mettevano in vendita su un paio di siti internet per le compravendite auto storiche o ricambi di queste.
Ma una volta ricevuto il pagamento, dopo il contatto con un prestanome, sparivano.

Come riferisce GenovaToday, questa mattina, martedì 14 settembre. i carabinieri del nucleo investigativo di Genova hanno dato esecuzione all’ordinanza di applicazione di misura cautelare scaturita dall’indagine denominata “Old Cars”.

Nel corso dell'attività di indagine, i militari dell'Arma hanno raccolto gravi indizi di colpevolezza nei confronti degli appartenenti a un’associazione criminale dedita alla commissione di numerose truffe ai danni di appassionati di auto storiche che ricercavano autovetture su siti specializzati in vendite on line. Cinque persone sono state arrestate (4 in carcere e 1 agli arresti domiciliari), mentre altre due sono state colpite da provvedimenti meno afflittivi (2 obblighi di dimora e firma).

Nello specifico, lo scorso mese di luglio i carabinieri hanno avviato una complessa indagine coordinata dalla Procura della Repubblica, tesa a delineare e neutralizzare un sodalizio criminale dedito alla commissione di numerose truffe on line attraverso caparre che si facevano preventivamente versare dalle vittime. Dalla costante attività di analisi dei reati predatori i carabinieri avevano infatti rilevato una preoccupante tendenza, di fatto concomitante con l’aumento esponenziale degli acquisiti on line sui più diversi siti internet, che vedeva un preoccupante incremento delle truffe perpetrate ai danni degli utenti che, in numero sempre crescente, stavano cadendo nella trappola di arguti truffatori che riuscivano a farsi versare, generalmente su carte prepagate, acconti per i “teorici” acquisti effettuati.

In pratica i truffatori avevano realizzato una stabile organizzazione che si avvaleva di un modus operandi oramai consolidato e ripetitivo, basato sulla pubblicazione di finti annunci su siti specializzati in vendite on line per la compravendita di auto d’epoca o ricambi di queste. Infatti venivano pubblicati finti annunci, solitamente su autoscout24 o su subito.it con l’indicazione di un numero di telefono per le trattative, intestato ad un prestanome. Avveniva quindi la richiesta di pagamento di una caparra su postpay, vaglia postale, o money transfert intestati a soggetti terzi consapevoli delle truffe. Ricevuto il pagamento, si rendevano irreperibili. L’attività d’indagine ha inizialmente ricostruito le responsabilità per ventidue truffe consumate e tre tentate nel periodo compreso tra dicembre 2020 e marzo 2021 su tutto il territorio nazionale. Sono tuttora al vaglio degli inquirenti truffe effettuate con analoghe modalità. All’indagine è stato assegnato il nome convenzionale “Old Cars” perché nel corso delle attività è emerso che le vittime erano tutte appassionate di auto storiche ed erano state truffate, attirate da annunci specifici, nel tentativo di comprare auto rare o ricambi di esse. In totale 22 le truffe messe a segno mentre altre 3 sono state tentate per un bottino di circa 23 mila euro. Tra i truffati anche pescaresi e aquilani.

da ilpescara.it


Fine del giochino. I Carabinieri di Genova hanno detto stop. (ASAPS)

Mercoledì, 15 Settembre 2021
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