LA STRADALE DI ROCCA S.C. DA OGGI E’ SPENTA, GIORNATA TRISTE PER LA SICUREZZA E PER LA GENTE CHE AMAVA IL SUO REPARTO
UN INCOMPRENSIBILE ARRETRAMENTO
Consideriamo quella di oggi 30 giugno, primo giorno della chiusura del Distaccamento Polizia Stradale di Rocca S.C. una giornata di profonda tristezza e preoccupazione. Quasi un lutto.
62 anni di storia del reparto prima incartati nel concetto di “razionalizzazione” poi seppelliti con un incomprensibile provvedimento di chiusura che non porterà risparmi reali, ma eleverà i costi in termini di sicurezza sul territorio. Si pensi alle contemporanee chiusure di altri importanti Distaccamenti come Sanremo, Finale Ligure, Ceva, Domodossola, Borgomanero, Lugo, tutti posizionati sugli storici itinerari delle strade statali, quelle in assoluto più pericolose e con il tasso di mortalità più alto. Ma tutto questo non conta.
Sconfitti i sindaci, sconfitto il coraggioso e battagliero comitato civico di difesa del reparto, sconfitti i sindacati locali di Polizia (quelli centrali non li abbiamo sentiti), sconfitte le associazioni come ASAPS, sconfitta l’opinione pubblica, ma soprattutto sconfitta duramente la politica che seppur schierata non ha saputo rimuovere un progetto semplicemente assurdo che avrà conseguenze sulla sicurezza stradale e quindi sulla sicurezza della gente.
Questa estate vedremo ancora qualche pattuglia arrivare da Forlì sulla statale 67 e forse verso il Muraglione (forse), ma già dal prossimo anno siamo convinti che di pattuglie se ne vedranno sempre meno fino alla sparizione progressiva, così come sempre è avvenuto quando si è chiuso un reparto.
In una estate che non ha avuto neppure l’attenzione che deriva dal rinforzo di agenti nelle località turistiche della riviera se non in dosi omeopatiche, ci domandiamo quale visione si abbia in questo Paese della sicurezza sui territori e sulle strade.
Ecco se la politica vuole riconquistare parametri minimi e dignitosi del suo ruolo è ora che si faccia sentire. L’estate è solo iniziata da poco. E i morti sull’asfalto stanno tornando a crescere.
*Presidente ASAPS