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Incidenti ciclisti 04/03/2021

Incidenti stradali: ciclisti, un morto ogni due giorni. E' una strage

I dati dell'osservatorio Asaps: tra gennaio e febbraio 31 vittime. "Numeri preoccupanti. Che cosa ci dobbiamo aspettare con la bella stagione?"

Roma -  Trentuno ciclisti morti nei primi due mesi dell'anno, uno ogni due giorni. Sei vite strappate dai pirati della strada (metà dei 12 episodi di tutto il 2021). E sei vittime registrate solo tra il 23 e il 25 febbraio, quando le temperature più miti hanno invogliato a spostarsi con un mezzo ecologico che consente di evitare ad esempio la calca di bus o metro. Sono i dati choc dell'osservatorio Asaps, l'associazione amici della polizia stradale. Numeri in crescita. I morti erano stati 10 nel 2018 e 15 nel 2019. Annota Asaps: 5 delle vittime di febbraio avevano superato i 65 anni. Gli anziani sono le persone più a rischio, sulle due ruote come tra i pedoni. Dato confermato nell'ultimo rapporto ETSC (European Transport Safety Council, il Consiglio Europeo della Sicurezza dei Trasporti): dal 2010 al 2018 la metà delle vittime tra gli utenti vulnerabili era in quella fascia d'età.  L'osservatorio Asaps mette poi a fuoco come in Emilia Romagna, una delle regioni a maggior vocazione ciclistica, si concentrano otto vittime su 31 di questo inizio d'anno.

Quello dei ciclisti è un mondo in crescita continua, la pandemia ha dato una spinta decisiva. Le prime stime per il 2020 parlano di un 20% in più sul 2019, oltre 2 milioni di biciclette vendute in un mercato fatto da circa 250 imprese e 12.000 addetti.
Il presidente di Asaps Giordano Biserni ammette: "Siamo rimasti stupiti dalla statistica degli incidenti. Perché stiamo vivendo un momento di stretta per la pandemia, con il coprifuoco che scatta alle 22. Allora cosa ci dobbiamo aspettare per maggio o giugno?".

Numeri in controtendenza. In attesa dei dati 2020, per il 2019 ce lo ricordava l'Istat.

"Anche per questo i numeri spaventano. Perché in generale diminuiscono morti e feriti. Invece questa categoria fa eccezione. E succede proprio in un momento di restrizioni, con gli spostamenti vietati tra regioni o di notte. Le stragi del sabato sera sono praticamente quasi azzerate. Per forza, hanno chiuso i locali".

E' stata sottolineata più volte la corsa all'acquisto della bicicletta, in epoca di pandemia, anche grazie alla spinta dei (sofferti) bonus. Questo può aver influito?

"E' possibile. Però mi faccio anche un'altra domanda. Non è che con la diminuzione del traffico, di giorno ma anche di notte, sia aumentata la disinvoltura?".

Siamo più distratti.

"Temo di sì. Invece la presenza dei ciclisti, specie nei festivi e specie di pomeriggio, è notevole".

Sei casi di pirateria mortale.

"Fa pensare che in tutto il 2020 gli episodi siano stati 161 con 12 vittime e 159 feriti".

Come si spiega questa impennata?

"Potrebbe anche trattarsi di persone che non potevano circolare, con le norme anti Covid. Magari qualcuno   si trovava fuori regione. Un tema sicuramente da approfondire".

di Rita Bartolomei
da quotidiano.net


Il portale del QN rilancia i dati dell’Osservatorio ASAPS sugli incidenti mortali ai ciclisti. Le dichiarazioni del presidente dell’associazione.

Giovedì, 04 Marzo 2021
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