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Articoli 10/09/2003

La tecnologia al servizio della sicurezza. Ma il miglior fattore sicurezza rimane l’uomo

La tecnologia al servizio della sicurezza.
Ma il miglior fattore sicurezza rimane l’uomo



di Roberto Rocchi 

Oramai ci siamo abituati: sulle strade, ogni giorno, si combatte una guerra senza fine che in dodici mesi provoca, in Italia, oltre 6.500 morti e più di 300 mila feriti (anche se le cifre sono ben peggiori, ci ricorda l’Istituto Superiore di Sanità). E il problema assume contorni ancor più inquietanti se si considera che quasi il 50 per cento delle vittime mortali è al di sotto dei 41 anni (dati Istat).
Pochi, dunque, sono stati gli effettivi investimenti che gli organi di Governo (passati e presenti) e le amministrazioni locali di tutto il Paese, hanno compiuto per sensibilizzare gli automobilisti a tale riguardo e non sempre, lo diciamo con rammarico, le stesse forze di polizia hanno saputo agire con opportuna efficacia.
Ciononostante, le case automobilistiche qualcosa hanno fatto e negli ultimi dieci anni sono stati studiati una serie di accessori legati alla sicurezza, sia essa attiva che passiva, che hanno consentito una seppur minima evoluzione del sistema sicurezza in automobile.
Come tutti sanno, la sicurezza attiva tende ad evitare il verificarsi di un incidente stradale e dunque agisce sugli organi essenziali dell’auto: freni, luci, sterzo, tergicristalli, pneumatici, fino ai più sofisticati ABS ed ai sistemi di navigazione satellitare e di anticollisione. Esaminiamone alcuni.
"ABS" (Anti Brake-loking Sistem). E’ un sistema grazie al quale s’impedisce il bloccaggio delle ruote col successivo rischio di perdita della direzionalità del veicolo. Lo sviluppo del sistema si chiama E.P.S. (Programma Elettronico di Stabilità) ed agisce sui movimenti della vettura, limitando al minimo il pericolo di sbandamento. Integra pertanto il sistema Abs, consente una maggiore direzionalità dell’auto e permette di modificare la traiettoria anche in caso di brusca frenata.
Il moderno sistema "Pre-Safe", invece, sfrutta le doti dell’Eps e in caso d’incidente aziona automaticamente il pre-tensionamento delle cinture di sicurezza, allerta l’air-bag e chiude in pochi istanti il tetto aprile se non vi sono ostacoli nel mezzo (ad esempio una sagoma umana).
Naturalmente ogni casa automobilistica ha studiato alcune varianti alla generalità dei concetti fin qui esposti: la Bmw, ad esempio, ha ideato il cosiddetto "Active-Stering", un innovativo sistema di assistenza alla sterzata, che alle basse velocità modifica il rapporto tra sterzo e ruote, facilitando nel contempo le manovre. Al contrario, quando si raggiungono alte velocità, lo sterzo diviene meno sensibile e perciò maggiormente controllabile in caso di brusche manovre.
In casa Volvo è stato invece sperimentato con successo e reso disponibile sul mercatoÝ il "Dinamic Stability and Traction Control", che entra in funzione togliendo la potenza dai motori e frenando l’automobile se l’assetto si dimostra poco stabile. In questo modo, è stato accertato dai tecnici della casa svedese, è possibile prevenire il ribaltamento o la sbandata della vettura.
Ottimo e ben riuscito anche il "Ref" della Citroen C3:Ý si tratta di un dispositivo di ausilio alla frenata, che permette all’Abs di agire con maggiore efficacia qualora la pressione sul pedale del freno aumenta. In questo caso è un sensore ad avvertire la centralina di emergenza, che funziona anche in caso di problemi all’apparato elettrico.
Sistemi di illuminazione. Sono tanti e dei più vari, adattabili ad ogni esigenza, per tutti i gusti e soprattutto per tutte le tasche. Vediamo i principali.
"Visteon Corporation AFS" è il nome del più innovativo sistema che, a seconda delle diverse condizioni atmosferiche, si adatta automaticamente alla velocità ed allo stile di guida del conducente, grazie a particolari sensori che monitorizzano continuamente la velocità e l’angolo di sterzata.
La Mercedes ha invece lanciato il sistema a "curvatura attiva", vale a dire un impianto che permette ai fari anabbaglianti ed abbaglianti di seguire gli spostamenti del volante, orientandosi nella medesima ed identica direzione. I vantaggi rilevati sono stati i seguenti: 25 metri di visibilità in più su di una strada non illuminata ed un coefficiente pari al 90 per cento del raggio di illuminazione in curva.
"Night Vision", invece, è l’allettante nome con cui la Volvo ha deciso di chiamare la tecnologia a raggi infrarossi che, sfruttando una telecamera sensibile al calore, è posta al di sotto del gruppo ottico anteriore e registra le radiazioni infrarosse prodotte da quanto si trova per strada. Risultato: anche la notte più buia si trasforma in uno schermo trasparente, anche se con tonalità scure ma in grado di riconoscere ogni ostacolo.
Sistemi satellitari.Di recente ne ha ideato uno la Siemens che si basa su di un solo chip, che però possiede al suo interno un processore grafico per lo scorrimento delle mappe su di un video windescreen. Altrettanto utile è il cosiddetto "Adaptive Cruise Control", che utilizza la potenzialità del radar "MMIC" e rivela informazioni sulla situazione stradale fino a 150 metri di distanza, in qualsiasi condizione meteorologica. Lo stesso, attraverso un sensore collegato al motore, può inviare il comando di frenata e ridurre autonomamente la velocità del veicolo se non vi è l’intervento manuale del conducente.
Si parlava poi dei sistemi passivi, che sono chiamati a ridurre le conseguenze negative di un incidente stradale, attraverso l’assorbimento dell’energia cinetica che si è sprigionata nella collisione. Rientrano in questa categoria anche i sistemi atti a preservare il più possibile l’integrità dell’abitacolo e dunque dei suoi occupanti, attraverso la maggiore o minore deformazione delle parti esterne dell’auto.
Cinture di sicurezza.E’ forse il più importante accessorio legato alla protezione umana: riduce il rischio di urti fra il corpo e l’abitacolo dell’auto o pericolose espulsioni dal veicolo in caso di sbandata e ribaltamento. Le moderne cinture sono ad intervento progressivo, cioè diluiscono l’energia sprigionata per rendere meno brusco e doloroso l’istante del bloccaggio ed in questo caso agiscono su di una molla che controlla la tensione della cintura.
A tale proposito, sia Mercedes che Fiat hanno immesso sul mercato una "cintura pirotecnica", che grazie ad un avvolgitore dotato di una piccola carica esplosiva attiva la cintura quando i sensori registrano un urto di medio-alta intensità.
L’uso della cintura di sicurezza, secondo i più accreditati studi medici, riduce del 50 per cento le probabilità di morte in caso di grave sinistro stradale e dell’80 per cento quelle relative alle lesioni corporali. L’utilizzo combinato di cintura ed air-bag, poi, aumenta le percentuali anzidette del 20 per cento.
Airbag. Con questo termine si usa definire il "pallone" costituito da una membrana artificiale, collocato nella parte centrale del volante o sul cruscotto nel lato passeggero. Gonfiandosi di azoto (gas inerte), in caso di violento urto l’airbag impedisce che l’occupante dell’automezzo si schanti contro il cruscotto o sul volante.
Gli airbag sono di vario tipo: le moderne auto montano airbag anteriori (lato conducente e passeggero anteriore), laterali (sulle portiere), posteriori (sono avvolti nello schienale anteriore) e persino superiori (cioè montati nei vani superiori delle portiere).
La "solita" Volvo si è mostrata molto sensibile a questo argomento ed ha concepito il "Safety Concept Car", grazie al quale gli airbag sono stati montati anche sul frontale esterno della vettura per proteggere pedoni e ciclisti in caso di investimento.
Nonostante queste innovazioni, tuttavia, il numero degli incidenti stradali rimane elevato e il cosiddetto "fattore umano" resta la causa principale di tali eventi infortunistici. Purtoppo, anche l’automobile più sofisticata e meglio equipaggiata, nulla può fare per frenare l’inesperienza, l’eccessiva fiducia nelle proprie capacità e la distrazione di un conducente imprudente o sprovveduto o più semplicemente incurante dell’altrui e della propria incolumità.



di Roberto Rocchi

Mercoledì, 10 Settembre 2003
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