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Comunicati stampa 15/12/2020

DAL 1°GENNAIO MINI-SCONTO SULLE SANZIONI AL CODICE DELLA STRADA: MA SOLO PER  GLI IMPORTI SUPERIORI A 250 EURO
INVARIATI GLI IMPORTI PER DIVIETI DI SOSTA, MANCATO USO CINTURE SICUREZZA, UTILIZZO DEL CELLULARE ALLA GUIDA
DAL 1993 SAREBBE LA PRIMA VOLTA IN CUI SI AVRA' UN DECREMENTO

(ASAPS) Con la divulgazione dell'indice dei prezzi al consumo, l'indice FOI (famiglie, operai ed impiegati) del mese di novembre, divulgato oggi 15 dicembre da ISTAT, si è chiuso il cerchio sulla procedura che impone l'adeguamento biennale delle sanzioni al codice della strada, che dovrebbe scattare dal prossimo 1°gennaio. Dal 1993, per la prima volta, si avrà un decremento dello 0,2% delle multe, riferite al biennio 2018/2020. E questa deflazione comporterà una riduzione minima complessiva, ma solo delle sanzioni con importo superiore a 250 euro. Gli arrotondamenti all'euro comporteranno perciò poche modifiche. In pratica la stragrande maggioranza delle violazioni al codice della strada rimarranno invariate, dai divieti di sosta (42 euro), al mancato uso della cintura di sicurezza (83 euro), all'utilizzo del cellulare alla guida (165 euro). Diminuiranno solo le violazioni più gravi, come la terza fascia nel superamento della velocità, (superamento del limite di oltre 40 km/h e fino a 60 km/h che passa da 533 euro a 532 euro) mentre la quarta fascia con il superamento dei limiti oltre i 60 km/h passerà da 847 euro a 845 euro. Come previsto dal codice della strada, le multe vanno aggiornate ogni due anni in misura pari all'intera variazione, accertata dall'Istat, dell'indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (media nazionale) verificatasi nei due anni precedenti. "Non era mai accaduto, anzi ASAPS - evidenzia il Presidente Giordano Biserni - aveva calcolato attraverso il proprio Ufficio Studi che dall'entrata in vigore dell'attuale codice della strada, avvenuta il 1° gennaio 1993, quello attuale è il tredicesimo aggiornamento degli importi.

La variazione del biennio 2016/2018 (+ 2,2%), si era piazzata al terz'ultimo posto nella classifica dei maggiori aumenti biennali. Al primo posto quello stabilito dal decreto ministeriale del 22 dicembre 1998 con +21,2%, seguito dal decreto del 28 dicembre 1996 con un +17,5%, ma che riguardava l'indice dei prezzi al consumo di 4 anni e non di due. Sembrano molto lontani questi anni, basti pensare che un divieto di sosta nel 1993 veniva sanzionato con 50.000 lire (25,82 euro), l'importo da pagare era di 200.000 lire (103,29 euro) con un aumento del 67,5% per chi superava i limiti di velocità in seconda fascia. L'aumento percentuale della sanzione per le soste illegali, tra il 1993 e il 2019 era stato del 62,6%. Ma nel 2021, in un momento molto difficile per il nostro Paese, avremo un minimo decremento - conclude Biserni - e attendiamo il decreto ministeriale per permettere gli adeguamenti dei sistemi informatici degli organi di polizia stradale, nella speranza non arrivi l'ultimo giorno dell'anno."





Gli aumenti negli anni

1) decreto 20.12.1996  G.U. 28.12.1996 nr. 303    +17,5% (riferito al quadriennio 1992-1996)

2) decreto 22.12.1998  G.U. 28.12.1998 nr. 301    +21,2%

3) decreto 29.12.2000  G.U. 30.12.2000 nr. 303    +4,8%

4) decreto 24.12.2002  G.U. 30.12.2002 nr. 304    +5%

5) decreto 22.12.2004  G.U. 30.12.2004 nr. 305    +4,1%

6) decreto 29.12.2006  G.U. 30.12.2006 nr. 302    +3,6%

7) decreto 17.12.2008  G.U. 30.12.2008 nr. 303    +5%

8) decreto 22.12.2010  G.U. 31.12.2010 nr. 305    +2,4%

9) decreto 19.12.2012  G.U. 31.12.2012 nr. 303    +5,4%

10) decreto 16.12.2014 G.U.31.12.2014 nr. 302    +0,8%

11) decreto 20.12.2016 G.U.30.12.2016 nr. 304    +0,1%

12) decreto 27.12.2018 G.U.29.12.2018 nr. 301    +2,2%

13) decreto  ..12.2020 G.U. ...12.2020 nr. ...    -0,2%



 

Un vero mini sconto e solo per le sanzioni più elevate. Sarebbe la prima volta dal 1993. ASAPS l’informazione in tempo reale.

 

Martedì, 15 Dicembre 2020
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