Aveva 61 anni. In pensione da un anno. Specializzato nell'identificazione di cadaveri, nella sua carriera aveva svolto indagini, fra l'altro, sulla Mala del Brenta e sul serial killer Michele Profeta
PADOVA. Nel corso della notte è mancato, per un malore improvviso, il Primo Dirigente Medico della Polizia di Stato Massimo Puglisi. Il dottor Puglisi era nato a Caltagirone il 27 marzo del 1959 ed aveva iniziato il servizio attivo nella Polizia di Stato nel 1994, assegnato al Gabinetto Interregionale di Polizia Scientifica di Padova. Dal 2001 al 2019, anno in cui è andato in pensione, è stato Dirigente dell’Ufficio Sanitario Provinciale della Polizia di Stato.
Laureatosi con lode in Medicina all’Università “la Sapienza” di Roma, si era poi specializzato, sempre con lode, in Medicina Legale e delle Assicurazioni. Aveva frequentato il corso per Funzionari Medici della Polizia di Stato presso la Scuola Superiore di Polizia di Roma e si era perfezionato in medicina delle assicurazioni, medicina penitenziaria, informatica medica e “morte improvvisa”. Aveva svolto incarichi di insegnamento presso la Scuola della C.R.I. per Infermieri Professionali di Roma e nell’ambito del Corso di Perfezionamento in Criminalistica dell’Università degli Sudi di Padova.
Dal 1994 al 2001 aveva prestato servizio, sempre a Padova, come esperto in medicina legale. Si era specializzato nella identificazione di cadaveri in cattivo stato di conservazione. Le tecniche di esaltazione di frammenti di impronta digitale, da lui sviluppate, sono da considerarsi all’avanguardia in ambito nazionale ed internazionale.
Di rilievo sono i contributi alle attività di indagine scientifica in importanti casi giudiziari quali quello del “mostro di Merano” (1996), del serial killer di Padova Michele Profeta (2001) e della “mala del Brenta” in relazione al rinvenimento di corpi originato dalle dichiarazioni del collaboratore di giustizia Felice Maniero.
Quale membro del D.V.I. (Disaster Victim Identification) era stato uno dei responsabili del team italiano inviato dal Ministero dell’Interno nel Sud Est Asiatico in occasione della tragedia dello tsunami del dicembre 2004. Aveva ricoperto analogo incarico per il riconoscimento delle vittime dell’attentato di Sharm El Sheikh del luglio 2005. In Italia aveva fatto parte fra l'altro delle equipe d’emergenza costituite per eventi catastrofici come l’incidente della funivia del Cermis (1998).
Le sentite condoglianze dell’ASAPS alla famiglia del dottor Puglisi.