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Nikola, morto a 21 anni per un ubriaco al volante: la mamma tappezza di foto la città

Al via il processo per la morte del 21enne di Terni, le accuse della madre che ha riempito la città di foto per sensibilizzare i giovani.

Un messaggio chiaro, sui cartelloni che tappezzano la città di Terni con l’immagine del giovane morto in un incidente nel 2019. Ecco cosa ha dichiarato la mamma di Niki.

Nikola morto ad appena 21 anni
 
Il giovanissimo Nikola Duka ha perso la vita a soli 21 anni in un tremendo incidente stradale che lo ha visto coinvolto insieme ad un suo amico che era alla guida.
L’incidente è avvenuto il 14 marzo del 2019 nella galleria a Forca di Cerro in provincia di Terni. Secondo le ricostruzioni come riporta anche Today tutto sarebbe avvenuto lungo la strada Valnerina per la precisione al chilometro 685.
 
A provocare l’incidente sarebbe stato l’amico 25enne di “Niki”, com’era chiamato da tutti, che si era messo alla guida della sua Lancia Y in stato d’ebbrezza.
La madre non ha mai accettato la tragedia ed ha sempre accusato il giovane di aver distrutto la vita del figlio e di chi lo ama.
 
“E’ PASSATO DA OLTRE UN ANNO E MEZZO DA QUELLA SERA IN CUI MIO FIGLIO HA PERSO LA VITA PER MANO DI CHI SI È MESSO ALLA GUIDA CON UN TASSO ALCOLEMICO SUPERIORE AL TRIPLO.”
 
Il dolore della madre ed il processo
 
La madre di Nikola in attesa dell’udienza del processo del prossimo 27 ottobre ha deciso di tappezzare la città per sensibilizzare i giovani e la comunità sulla responsabilità ala guida.
Il messaggio scritto sui cartelloni e sui volantini che ritraggono il 21enne sorridente è chiaro:
 
“VIVERE È UN DIRITTO! BERE È UNA SCELTA! GUIDA CON PRUDENZA!”
 

La mamma di Nikola ha anche distribuito una spilla con la scritta “Giustizia per Nikola” poiché proprio dalla prossima udienza si aspetta giustizia per la morte del figlio.
 
Per la madre del giovane infatti, il 25enne che ha provocato l’incidente essendo ubriaco si è macchiato di un reato gravissimo e tutta la famiglia confida in una pena esemplare in modo che nessuno più compia atti così gravi e rechi una tale sofferenza ad altre famiglie.

di Alicia Saracino
da lettoquotidiano.it

Martedì, 27 Ottobre 2020
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