ASAPS al fianco della madre di Alina, signora Sudor e al suo motivato dissenso per il proposto patteggiamento nel procedimento contro chi le ha ucciso la figlia
L’ASAPS esprime la sua totale solidarietà e vicinanza alla signora Sanda Sudor per il suo strenuo appello al Presidente della Repubblica nel quale urla il suo totale dissenso alla richiesta di patteggiamento dei difensori della conducente che nell’aprile 2019 ha ucciso sua figlia Alina Marchetta.
Proposta di patteggiamento che, se accolta, porterebbe ad una pena ultra scontata di circa 4 anni che ovviamente non saranno effettivi. Il sistema premiante italiano è conseguenza di una giustizia che, per datate carenze strutturali, fatica ad esigere e a far scontare pene giuste ai colpevoli di Omicidio stradale anche se conducenti alla guida di veicoli in stato di ebbrezza, facendo così retrocedere la tanto auspicata legge n.41/2016 al rango di una inefficace “grida” ancora mortificante per chi è già precipitato nel girone del dolore permanente.
Ovviamente ci rendiamo anche conto che per superare queste situazioni che vedono perdenti i familiari della vittime sarebbe innanzi tutto necessaria una revisione dell’istituto del patteggiamento per come è concepito, allo scopo di compendiare gli interessi delle vittime che in questo contesto oggi in pratica non hanno voce.
Forlì 19 ottobre 2020
Giordano Biserni
Presidente ASAPS
La madre di Alina si batte contro la proposta di patteggiamento per la conducente che ha ucciso suo figlia. ASAPS al fianco della signora Sudor. Udienza il 22 ottobre.