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Articoli 03/10/2003

I Giudici di pace della Sardegna riuniti ad Abbasanta: la Polizia Stradale inizia il dialogo

I Giudici di pace della
Sardegna riuniti ad Abbasanta:

la Polizia Stradale inizia il dialogo
 

 

di Giovanni Busacca* e Sergio Tinti**

 

Il tema
Come a tutti è noto le competenze in materia civile del giudice di pace nel settore della circolazione hanno fatto emergere, nella Penisola così in Sardegna , un generalizzato aumento del contenzioso avverso i verbali di accertamento da mettersi in relazione a "facili" provvedimenti di archiviazione di atti della polizia stradale e ad ordinanze prefettizie d’ingiunzione.

 

I casi più frequenti sono stati registrati a carico delle infrazioni previste dall’art 142 cds che, spesso, sono indice di comportamenti irresponsabili e causa di incidenti gravi e gravissimi; con la conseguenza che la decisa azione intrapresa da tutta la Polizia Stradale e dalla Specialità in Sardegna sul piano della prevenzione degli infortuni non sempre ha trovato nelle decisioni giudiziarie una corrispondenza di obiettivi e di strategie nel contrasto al fenomeno infortunistico.

 

D’altra parte l’assenza di indicazioni univoche sull’applicazione di alcuni istituti di diritto processuale ha consentito il proliferare di pronunciamenti di segno opposto, su casi sostanzialmente analoghi, in territori provinciali anche contigui dell’Isola.

 

Ciò è interpretato dai cittadini in termini di incertezza e disomogeneità delle procedure di accertamento e dagli operatori come ingiustificato e pregiudiziale accanimento contro l’attività di Polizia Stradale. Occorre infatti anche considerare che le decisioni del gdp presentano istituti processuali preclusi all’Autorità Amministrativa, come l’immediata sospensione dell’esecutività del verbale di accertamento, che di fatto paralizza l’azione amministrativa sino alla data del dibattimento, vanificando i molti sforzi operativi posti in essere dalle pattuglie.

 

E ancora. L’assenza dell’obbligo del raddoppio della sanzione minima edittale in caso di rigetto dell’opposizione ha fatto "preferire" il rimedio giurisdizionale a quello amministrativo, contribuendo a far percepire al cittadino l’esistenza di due procedure distinte e a tratti discordanti.

 

Il Dipartimento della PS ha ritenuto opportuno, aderendo alla proposta del Dirigente di Compartimento della Sardegna, primo dirigente dr Sergio Tinti, promuovere un momento di confronto a livello Regionale tra la Polizia Stradale e i Giudici di Pace sulle procedure previste dal Codice della strada, dalla legge 689/81 e dal C.P.C., limitatamente alle competenze civili dei magistrati non togati anche per riportare i termini delle vicende giudiziarie da un piano di contrapposizione ad uno di studio e collaborazione tra Uffici e Istituzioni.

La preparazione all’incontro

Fondamentale si è rivelata la fase preparatoria di studio e analisi condotta dai dirigenti di Sezione di Cagliari, Oristano, Nuoro e Sassari e dai diretti collaboratori del Dirigente Regionale, che ha comportato il reperimento delle notizie, dati e analisi delle problematiche dell’ultimo triennio con particolare riferimento all’attività della Specialità nel campo della prevenzione e repressione - violazione alle norme di comportamento maggiormente ricorrenti nell’infortunistica - il numero dei ricorsi trattati avanti l’autorità amministrativa/autorità giudiziaria, le infrazioni oggetto di opposizione, i provvedimenti favore/contro, ricorsi in cassazione, l’acquisizione di alcuni tra i più significativi provvedimenti dei gdp. Lo studio è stato esteso ai dati inerenti il parco veicolare immatricolato, il rapporto veicoli-abitanti, lo sviluppo della rete viaria Regionale, il totale degli incidenti, la localizzazione e cause più frequenti.

La fase di studio è stata completata da un tavolo tecnico tenutosi ad Abbasanta, circa un mese prima dell’incontro, tra coordinatori dei Giudici di Pace, Dirigenti della Stradale e Funzionari del Servizio dr Maurizio Falco e Giandomenico Protospataro. Tra i problemi di maggiore spessore emersi in quella sede e sui quali giudici, relatori, convegnisti e funzionari delle varie forze di Polizia hanno presentato il 29 maggio specifiche relazioni, merita segnalare:

1. competenza territoriale;
2. sospensione del provvedimento ed applicazione dell’articolo 669 cpc - motivazione dei provvedimenti cautelari; 3. differibilità dell’inizio del periodo di sospensione;
4. rigetto dell’opposizione e condanne al pagamento al di sotto del minimo edittale o pari al minimo, anche trascorsi i 60 giorni;
5. compatibilità delle varie fasi del processo con le attuali procedure automatizzate della Polizia Stradale e conseguente iscrizione a ruolo; possibili errori di iscrizione a ruolo e reiterazione dell’opposizione avverso la cartella esattoriale;
6. legittimazione degli operatori e casi di condanna alle spese di giudizio;
7. problemi di comunicazione tra Uffici Giudiziari e organi che hanno emesso il provvedimento - gestione dei verbali in ipotesi di mancata comunicazione e conseguente formazione del ruolo;
8. valore probatorio dei verbali di accertamento;
9. giudizi in contumacia dell’Amministrazione;
10. incombenze delle cancellerie o delle prefetture in sede di esecuzione dei rispettivi provvedimenti e/o incombenze di esecuzione.

La giornata di studio

La scelta del CAIP di Abbasanta per il convegno "SICUREZZA STRADALE TRA EVOLUZIONE NORMATIVA E DECISIONI GIURISPRUDENZIALI" si è rivelata vincente sia per la collocazione baricentrica rispetto alle quattro province sarde, sia per la perfetta organizzazione degli aspetti logistici maturata "sul campo" dal Direttore P.D. Dr Giovanni Uras in tanti altri convegni e meeting. Impeccabile sotto il profilo del cerimoniale la fase di ricevimento degli Ospiti e Autorità convenuti al Centro - ai giudici di pace è stato assicurato il servizio navetta con bus dell’amministrazione -; quella della pausa pranzo con un buffet assai apprezzato ed infine quella più squisitamente tecnica dell’impianto di ripresa video e di presentazione degli interventi e preparazione della piattaforma informatica e multimediale cui ha fornito un determinante contributo il V.Q.A. Dr Giovanni Busacca, dirigente della Sezione di Cagliari.

La mattinata, dopo i saluti di rito rivolti dal Prefetto di Cagliari, da autorità politiche e dai rappresentanti Nazionali delle Associazioni dei Giudici di Pace, ha visto alternarsi in veste di relatori un magistrato presso il tribunale civile di Cagliari, un giudice di pace dell’ufficio di Cagliari e il direttore del Servizio Polizia Stradale presente al convegno anche in rappresentanza del direttore centrale, Prefetto Pansa. Nel suo intervento il direttore del servizio dr Claudio Gatti, ha posto l’accento sul tema del convegno, che "in quanto argomento connesso alla sicurezza stradale ed alla tutela del cittadino, non può non coinvolgere tutte le componenti attive del sistema, per un confronto aperto sulle strategie di intervento che impongono, come tutti ben sappiamo, un drastico abbattimento dei livelli di mortalità da incidenti stradali". Ha quindi proseguito riaffermando il concetto della "trasversalità" del tema sicurezza stradale, che tocca contemporaneamente i principi generali dell’ordinamento giuridico; la regolamentazione e la normazione specialistica di settore; le modalità operative delle forze di polizia ed infine i sistemi di garanzia e di tutela giuridica del cittadino (ricorsi).

Nel primo pomeriggio, dopo una dimostrazione sul campo del funzionamento delle apparecchiature in dotazione alla Specialità , i lavori sono ripresi con una "tavola rotonda" che ha visto l’intervento su temi specialistici di funzionari della Polizia Stradale - Tinti e Protospataro - del rappresentante della prefettura di Oristano - dr Oggianu - del Comandante della polizia municipale di Sassari - dr Careddu - e da tre Giudici di Pace della Regione - dr Manca, Peralta, Puddu - moderati dall’Avvocato Distrettuale di Cagliari - dr Caocci. A conclusione del suo intervento il dirigente il Compartimento Sardegna ha indicato, nelle more dell’auspicata rivisitazione della procedura per i ricorsi giurisdizionali, tre obiettivi prioritari per la Polizia stradale nella regione:

1. maggiore attenzione alla forma del verbale e modalità della contestazione differita;
2.segnalazione agli uffici del dipartimento di alcune incongruenze dell’attuale programma informatico di gestione de verbali;
3. specifica professionalizzazione degli operatori di polizia chiamati oggi più di ieri a rendere testimonianza sui propri accertamenti.

La vivacità degli interventi e l’attenzione dei convegnisti - circa 70 giudici di pace dei 110 in servizio nella Regione - protratta fino alle ore 18.30 ha testimoniato inequivocabilmente la bontà dell’iniziativa che potrebbe preludere, in un prossimo futuro, ad una "seconda giornata di studio" sulla competenza penale del giudice di pace in materia di circolazione stradale. Si è del parere che la manifestazione - la prima del genere in ambito Nazionale per la Polstrada - ha consentito di rafforzare sinergie tra Operatori del settore, fornendo un importante contributo all’atteso processo di rielaborazione dell’ opposizione innanzi ai Giudici non togati.

*Dirigente Sezione Polizia Stradale di Cagliari
**Dirigente Compartimento Polizia Stradale Sardegna



di Giovanni Busacca e Sergio Tinti

da "Il Centauro" n.80
Venerdì, 03 Ottobre 2003
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