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Aveva 26 anni il ciclista travolto e ucciso da un ubriaco. Niente arresto per l'investitore

Il giovane è stato identificato dalle impronte digitali con l'aiuto del consolato cinese. L'automobilista è a piede libero. Secondo la Procura mancherebbe la flagranza di reato per procedere con l'arresto
Era un giovane di 26 anni, Banxiu Lin, il ciclista investito ieri pomeriggio, 28 settembre, in via Traversa del Crocifisso da una Mercedes 220 guidata da un connazionale di 39 anni, risultato ubriaco.
Sprovvisto di documenti e con il cellulare schermato, il ragazzo è stato identificato dalle impronte digitali con l'aiuto del consolato cinese a Firenze a cui si è rivolta la polizia municipale di Prato.
Il giovane aveva una sanatoria in corso sulla sua presenza nel territorio nazionale. 
Intanto fa discutere la decisione del sostituto procuratore di turno, Vincenzo Nitti, di non procedere all'arresto dell'automobilista nonostante il reato di omicidio stradale lo preveda come obbligatorio quando il conducente è ubriaco. Secondo il magistrato mancherebbe la flagranza di reato.
La polizia municipale, che invece era pronta a far scattare le manette ai polsi dell'uomo a cui è stato riscontrato un tasso alcolemico pari a 2.4, ben cinque volte sopra il consentito, è stata costretta a "ripiegare" su una semplice denuncia a piede libero. Dunque l'automobilista, titolare di una patente italiana regolare che gli è stata ritirata, è tornato nella sua abitazione di Prato dove vive con la famiglia. Fa l'imprenditore.
E' chiara invece, la dinamica dell'incidente, avvenuto di fronte all'area di sgambatura all'ingresso delle Cascine di Tavola.  
Secondo i primi accertamenti la Mercedes, proveniva dalle Cascine di Tavola e immettendosi in via Traversa del Crocifisso ha invaso la corsia opposta travolgendo frontalmente il ciclista. L'automobilista non ha mai toccato i freni e si è fermato per inerzia solo dopo 45 metri quando ha schiacciato e stretto al marciapiede la bici dell'investito che nel frattempo, dopo aver colpito il parabrezza e fatto un volo di qualche metro, è finito a terra.
I passanti hanno subito chiamato i numeri di emergenza ma i tentativi di soccorso sono stati inutili e anche l'elisoccorso, attivato dal medico del 118, è ripartito vuoto. L'auto è sotto sequestro.
 
da notiziediprato.it

"...fa discutere la decisione del sostituto procuratore di turno, di non procedere all'arresto dell'automobilista nonostante il reato di omicidio stradale lo preveda come obbligatorio quando il conducente è ubriaco. Secondo il magistrato mancherebbe la flagranza di reato.
La polizia municipale, che invece era pronta a far scattare le manette ai polsi dell'uomo a cui è stato riscontrato un tasso alcolemico pari a 2.4, ben cinque volte sopra il consentito, è stata costretta a "ripiegare" su una semplice denuncia a piede libero."
A questo punto tanto vale liberarci della legge sull’Omicidio stradale perché fra sconti di pena automatici e mancati arresti per conducenti ubriachi che uccidono tanto vale tirare una riga sulla legge 41/2016 e amen. Il sistema non la vuole. E su strada? Beh a chi tocca, tocca...!! Purtroppo.  (ASAPS)
 

Mercoledì, 30 Settembre 2020
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