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Gaia e Camilla, il Pm chiede 5 anni per Pietro Genovese. «Non ha mai chiesto perdono»

l pm di Roma ha chiesto una condanna 5 anni a di carcere per Pietro Genovese, il giovane accusato di duplice omicidio stradale per avere investito e ucciso Gaia Von Freymann e Camilla Romagnoli la notte del 22 dicembre del 2019 a Roma. Il fatto avvenne in Corso Francia. Il processo si svolge con il rito abbreviato davanti al gup Gaspare Sturzo.

La procura aveva respinto la proposta di patteggiamento a 2 anni e sei mesi avanzata dalla difesa del giovane ritenendola troppo mite. Questa mattina, nel corso del processo con rito abbreviato il pubblico ministero ha raddoppiato la richiesta di pena inizialmente proposta.

«Sono profondamente delusa dalle dichiarazioni di Genovese, sembrava una recita, lui era indifferente a quello che è successo. Non si è mai voltato a guardarci. Non ha mai chiesto perdono». È quanto affermato da Cristina Romagnoli, la mamma di Camilla, una delle due 16enni investite e uccise a Roma la notte 21 dicembre dello scorso anno, commentando le dichiarazioni spontanee fatte dall'imputato davanti al gup. «Genovese ha ribadito le sue assurdità, come quella di essersi fermato e di non averle viste - ha detto la donna assistita dall'avvocato Cesare Piraino -. Al di là del 'sono affrantò, non ci ha detto altro. Non si è mai girato. Sembrava che seguisse un copione imparato a memoria».

da leggo.it


Se questa fosse la condanna inflitta sarebbe assolutamente inadeguata! E la vera condanna rimarrebbe sulle spalle dei genitori delle due povere ragazze. Leggete qui di seguito il comportamento di Genovese in aula. (ASAPS)
«Sono profondamente delusa dalle dichiarazioni di Genovese, sembrava una recita, lui era indifferente a quello che è successo. Non si è mai voltato a guardarci. Non ha mai chiesto perdono». È quanto affermato da Cristina Romagnoli, la mamma di Camilla, una delle due 16enni investite e uccise a Roma la notte 21 dicembre dello scorso anno, commentando le dichiarazioni spontanee fatte dall'imputato davanti al gup. «Genovese ha ribadito le sue assurdità, come quella di essersi fermato e di non averle viste - ha detto la donna assistita dall'avvocato Cesare Piraino -. Al di là del 'sono affranto, non ci ha detto altro. Non si è mai girato. Sembrava che seguisse un copione imparato a memoria».
 
 

Martedì, 29 Settembre 2020
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