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Notizie brevi 26/06/2004

L’AUTOSTRADA DEL MARE VINCE IL CONFRONTO CON IL NASTRO D’ASFALTO

da "Trasportale.it"
L’AUTOSTRADA DEL MARE VINCE IL CONFRONTO CON IL NASTRO D’ASFALTO


Duel -  la sfida tra due camion sul tragitto Livorno-Palermo premia il percorso compiuto dall’automezzo imbarcato sulla  nave-traghetto
Una singolare sfida-manifestazione organizzata dalla CNA e dai Verdi si è svolta il 10 marzo tra due modalità di trasporto delle merci: quella tradizionale sulle autostrade Italiane, e quella su nave-traghetto
sfruttando una delle risorse di cui fortunatamente il nostro Paese è particolarmente ricco: il mare.
La sfida ha premiato l’automezzo che, partendo da Livorno ed imbarcandosi sul cruise ferry Majestic di Grandi Navi, ha raggiunto per primo la banchina di Palermo ben 3 ore prima del camion che ha percorso, invece, il tragitto percorrendo le tradizionali autostrade della penisola. Sono 19 le ore impiegate dal Tir (soprannominato "ippopotamo") caricato nella nave, contro le 22, invece, del conducente chiamato a guidare sulle autostrade italiane ("rinoceronte").

Le modalità di trasporto a confronto

Anche i costi sostenuti dalle due modalità di trasporto hanno premiato la via d’acqua in quanto, eseguite le necessarie verifiche, è risultato più economico il tragitto compiuto sulla nave traghetto, considerando anche che l’autista è giunto a Palermo completamento riposato, avendo potuto dormire in una comoda cabina. Analizzando le varie voci che compongono i costi sostenuti dalle due modalità di trasporto emerge una spesa a carico di "Rinoceronte" relativa al doppio conducente che sull’autostrada del mare
ovviamente non compare, in quanto non prevista e non necessaria. Segue poi la voce "gasolio" che, oltre al costo fisico del carburante, non tiene adeguatamente in conto il prezzo pagato dall’ambiente. E ancora, non è stato neppure preso in considerazione il costo (in quanto impossibile da quantificare) pagato dai conducenti di "Rinoceronte" relativo allo stress subito durante la guida sulle trafficate autostrade della penisola.
Globalmente l’autostrada del mare si dimostra, insomma, il 25 % circa più economica rispetto al nastro d’asfalto. Il fatto, abbastanza prevedibile anche dagli organizzatori dell’evento non modificherà, purtroppo, la normale consuetudine della modalità del trasporto pesante in Italia.

Che cosa è necessario fare urgentemente

Nella legge obbiettivo dell’attuale governo sono state infatti indicate diverse opere, peraltro necessarie, per il superamento delle numerose strozzature della rete autostradale Italiana. Per quanto riguarda, invece, gli eventuali lavori di ammodernamento alle strutture portuali, necessari per l’adeguamento delle infrastrutture dedicate al trasporto via mare, i fondi destinati sono ancora insufficienti per un corretto rilancio dell’alternativa via-mare, rispetto al tradizionale nastro d’asfalto. Ma non solo il mare è una risorsa da utilizzare per il trasporto delle merci, anche il fiume in alcuni tratti può rivelarsi una vera alternativa, come l’attraversamento del Po, soprattutto per quanto riguarda il basso impatto ambientale rispetto al tradizionale trasporto su gomma. Alcune tratte sono già utilizzate come, ad esempio, la Ravenna-Cremona, ma solo un utilizzo più "massiccio" potrebbe far diminuire drasticamente i costi. Si potrebbe obbiettare che l’evento avrebbe potuto avere un esito completamente differente se, ad esempio, la gara si fosse svolta dallo stabilimento che invia le merci direttamente al ricevitore finale. Infatti nella "singolar tenzone" i cronici problemi di intasamento nell’ingresso, nell’uscita dai porti e nelle operazioni di sbarco non sono stati messi debitamente in conto.

L’imperativo è incentivare il trasporto via mare

E ancora, anche le tariffe delle navi-traghetto non sono convenienti se non si stipulano particolari accordi con le compagnie marittime per centinaia di passaggi l’anno. In tal modo i diecimila padroncini Italiani vengono letteralmente "tagliati fuori" dalla possibilità di usufruire dell’offerta delle cosiddette "autostrade del mare". In tal senso il presidente della Fedarlinea, Giuseppe Ravera ha recentemente ribadito che ’’il massimo del beneficio si potrebbe ottenere se si caricasse sulla nave solo il semirimorchio, limitando il tutto a due motrici: una al porto di partenza e l’altra a quello d’arrivo pronte all’uso’’. (fonte ANSA). Insomma, vi sarà pure un valido motivo se ancora oggi in un paese come l’Italia fiancheggiato da due autostrade d’acqua si preferisce ancora viaggiare sulle pur trafficate autostrade d’asfalto?
C’è parecchio da fare, quindi, in termini di incentivazione ai Tir per rendere economicamente più conveniente la scelta di utilizzare la via d’acqua, e in massicci investimenti per, come già detto, adeguare le strutture portuali alla movimentazione delle merci. Inoltre, a nostro avviso, anche se i due Tir fossero giunti nello stesso istante al porto di destinazione, si dovrebbe ugualmente preferire l’autostrada del mare per essere coerenti sul tema/problema sempre attuale nel nostro paese.. risolvere la congestione delle reti autostradali ed al contempo operare un consistente risparmio sui costi ambientali.
Intervistato, infine, sull’argomento "autostrade del mare" il presidente provinciale della CNA di Reggio Emilia, Enrico Bini, ha aggiunto "come CNA continueremo a lavorare per far sì che possano aumentare gli investimenti per le infrastrutture necessarie allo sviluppo ed alla incentivazione del trasporto via mare: dalla riorganizzazione dei porti all’apertura di accessi diretti, dalle autostrade alle banchine portuali". E ancora " si stanno ponendo le basi per estendere la campagna di sensibilizzazione anche alla possibilità di trasporto sui fiumi". Logico che l’attraversamento del Po potrebbe in questo senso giocare un ruolo di primaria importanza nello sviluppo delle autostrade del mare".
COSTI A CONFRONTO SFIDA  "DUEL"  SULLA MODALITÀ DI TRASPORTO
COSTI TRASPORTO SU ACQUA (640 euro)
COSTI TRASPORTO SU STRADA (825 euro)

 

 

Sabato, 26 Giugno 2004
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