Venerdì 19 Aprile 2024
area riservata
ASAPS.it su
Notizie brevi 02/07/2004

TRAFFICO Slitta per l’ennesima volta l’elevazione del tetto di velocità in una serie di tratti sperimentali della rete autostradale, che doveva scattare oggi. I 150 chilometri l’ora? Sono finiti fuori strada. Il piano annunciato dal Ministro Lunardi resta fermo al palo, in attesa dei provvedimenti da parte delle concessionarie

Da "Gazzettino"

TRAFFICO
Slitta per l’ennesima volta l’elevazione del tetto di velocità in una serie di tratti sperimentali della rete autostradale, che doveva scattare oggi.
I 150 chilometri l’ora? Sono finiti fuori strada.
Il piano annunciato dal Ministro Lunardi resta fermo al palo, in attesa dei provvedimenti da parte delle concessionarie

di Francesco Jori

Non si comincia neanche da oggi, ma non è una novità: i 150 all’ora in alcuni tratti autostradali, che avrebbero dovuto entrare in vigore l’1 luglio, in coincidenza con il grande esodo estivo, sono diventati "la fiaba del sior Intento". E di rinvio in rinvio, pure la data dell’1 luglio è destinata a passare, come le precedenti, senza effetti pratici: nessuna notizia, né sul sito internet del ministero dei trasporti né su quello dell’Aiscat, l’associazione che riunisce le società concessionarie di autostrade. Non si sa ancora nemmeno con precisione in quanti tratti sperimentali gli automobilisti potranno assaggiare il nuovo limite: in partenza erano 11, poi si era detto 14, qualcuno dice che sono solo 13.

La novità, pluriannunciata, era stata a suo tempo messa in campo dal ministro Pietro Lunardi, nel quadro di un insieme di misure per la sicurezza, a cominciare dalla patente a punti, per proseguire con il patentino per i ciclomotori, e in prospettiva con la scatola nera che registra la dinamica degli incidenti, il radar a laser antinebbia sui camion, la safety-car da impiegare nei casi di scarsa visibilità. E qui andava a collocarsi per l’apppunto la decisione di dare, parola di ministro, "la legittima possibilità di procedere più rapidamente quando si può".

Quel "quando si può", in particolare, si traduce nel fatto che si potrà (quando si potrà) viaggiare a 150 ore all’autostrada purché siano rispettate cinque condizioni: 1) tre corsie per senso di marcia più la corsia di emergenza; 2) buone condizioni del tracciato autostradale;: 3) densità di traffico non eccessiva; 4) percentuale di incidentalità; 5) buone condizioni metereologiche. Tutto questo accadeva grosso modo a metà aprile; con l’indicazione che concessionari e gestori di autostrada avevano sessanta giorni di tempo per stabilire quali tratti rientrassero nelle condizioni fissare e comunicarlo al ministero; il quale, a sua volta, indicava la data di giugno per cominciare con l’esperimento, da avviare attraverso ordinanze emanate dai singoli concessionari.

In quella sede, erano stati anche individuati undici tratti su cui partire con la sperimentazione; con qualche scelta a dire il vero un po’ singolare, tipo quella della decina di chilometri compresi tra i caselli di Treviso nord e Treviso sud: in pratica uno non fa a tempo ad accelerare, che deve già frenare. Poi, però, si era parlato di altri due o tre pezzi di autostrada utilizzabili. Esercizio teorico, in ogni caso, visto che a quanto pare le autostrade non sono ancora pronte, i relativi cartelli segnaletici non sono stati ancora installati, e non c’è traccia di novità.

Va chiarito, in ogni caso, che i 150 all’ora saranno relativi anche quando verranno davvero introdotti; perché bisognerà tornare al tetto dei 130 in caso di pioggia, neve, nebbia, cantieri aperti, incidenti, e in generale ogni volta che l’aumento del traffico sia tale da creare possibili pericoli alla circolazione viaggiando a 150; ai concessionari l’onere di informare gli automobilisti attraverso gli appositi pannelli a messaggio variabile. Tenendo conto che, solo per quanto riguarda i cantieri aperti, oggi ce ne sono 162 sull’intera rete, si può stare tranquilli: già i 130 sono spesso un miraggio.

di Francesco Jori

Venerdì, 02 Luglio 2004
stampa
Condividi


Area Riservata


Attenzione!
Stai per cancellarti dalla newsletter. Vuoi proseguire?

Iscriviti alla Newsletter
SOCIAL NETWORK