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Articoli 22/07/2020

di Luigi Altamura*
DL SEMPLIFICAZIONE: IN ARRIVO LA BANCA-DATI NAZIONALE DEI PASS DISABILI

Il decreto-legge 16 luglio 2020, n. 76 "Misure urgenti per la semplificazione e l'innovazione digitale", in vigore dallo scorso 17 luglio, denominato anche "DL Semplificazione" ha portato una importante novità sulla mobilità delle persone diversamente abili, in modo particolare nell'accesso ai centri storici italiani, dove sono attive le cosiddette "zone a traffico limitato", con apposite telecamere che producono verbali a raffica ai veicoli non autorizzati. Se il decreto verrà convertito in legge, saranno finalmente superati i gravi problemi legati alle migliaia di verbali annullati dai Prefetti e Giudici di Pace, a causa del transito di veicoli a bordo dei quali vi erano disabili, perciò autorizzati per legge, ma residente in altre province. Sono enormi infatti i costi di notifica per i Comuni dei verbali indebiti e di conseguenza annullati a disabili che avevano diritto a circolare nelle ZTL italiane, ad oggi oltre 330 quelle attive non solo nei capoluoghi di provincia ma in molte località turistiche, anche minori. Ma lo stesso diritto viene riconosciuto quando circolano sulle corsie preferenziali videosorvegliate, sempre e solo se a bordo del veicolo si trova il disabile. Ma il tema fondamentale è quello che fino ad oggi non esiste una banca-dati nazionale che contenga i soli dati delle targhe autorizzate, a cui le singole amministrazioni comunali hanno rilasciato un pass disabile europeo, nel pieno e totale rispetto della privacy delle persone a cui è riconosciuto il diritto dal Codice della Strada. Si era tentato con la legge di Bilancio 2019, quando l'allora Ministro della Famiglia aveva fatto inserire specifiche norme sull'accessibilita' ai trasporti, sulla  mobilita'  personale,  con l'istituzione presso il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti di un apposito Fondo per  l'accessibilita'  e  la  mobilita'  delle  persone  con disabilita'. Il Fondo di 5 milioni di euro doveva essere destinato  alla  copertura  finanziaria  di interventi finalizzati all'innovazione tecnologica  delle  strutture, contrassegno  e  segnaletica  per  la  mobilita'  delle  persone  con disabilita'.

Un apposito decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministro per la  famiglia  e  le  disabilita', il Ministro dell'economia e delle finanze e  il  Ministro  dell'interno, previa intesa in sede di Conferenza unificata sentiti  l'Automobile Club d'Italia - ACI e le associazioni delle persone  con  disabilita' comparativamente  piu'  rappresentative  a  livello  nazionale,  avrebbe dovuto definire annualmente  gli  interventi  finalizzati  alla  prevenzione dell'uso indebito del pass disabile nonche' per l'innovazione tecnologica delle strutture, del contrassegno e  della  segnaletica  per  la  mobilita' delle persone con disabilità. Dopo diversi incontri presso il Ministero dei Trasporti però nulla si era mosso, mentre le attività di controllo su strada di molte Polizie Locali avevano portato allo scoperto falsi pass invalidi, altri utilizzati indebitamente perchè il diversamente abile era deceduto da anni, piuttosto che allettato in ospedali o in case di riposo da molti anni ed impossibilitato a muoversi. Insomma una situazione di anarchia nazionale sempre più evidente nelle città, con proteste anche delle singole associazioni che tutelano i diversamente abili. Ora la svolta, con l'articolo 29 titolato "Disposizioni per favorire l'accesso  delle  persone  con  disabilità  agli  strumenti   informatici   e   piattaforma   unica   nazionale informatica di targhe associate  a  permessi  di  circolazione  dei titolari di contrassegni".

Il Fondo previsto dalla legge di bilancio del 2019 avrà così lo scopo di istituire una  piattaforma  unica nazionale informatica, presso il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, nell'ambito dell'archivio nazionale dei  veicoli, cioè presso la Motorizzazione centrale, proprio allo scopo di consentire la verifica  delle  targhe  associate  a  permessi  di circolazione  dei  titolari  di contrassegni disabili, proprio al  fine  di  agevolare  la mobilita', sull'intero territorio nazionale, delle persone  titolari dei predetti contrassegni. Insomma una vera svolta epocale perchè i Comuni, avendo già i collegamenti informatici attivi con il Ministero dei Trasporti, potranno segnalare esclusivamente le targhe, nel pieno rispetto della privacy, e permettendo immediatamente di cessare una targa collegata ad una persona deceduta o che non abbia più diritto in caso di disabilità temporanea in base alle certificazioni mediche presentate agli sportelli. Entro tre mesi il MIT, d'intesa con il Ministero dell'Economia, il Ministero dell'Interno, sentite   le   associazioni    delle    persone    con    disabilita' comparativamente piu' rappresentative  a  livello  nazionale,  previa intesa in sede di Conferenza unificata dovrà indicare le procedure per l'istituzione della piattaforma nel rispetto dei principi  applicabili  al  trattamento dei dati personali.

*Comandante Corpo Polizia Locale di Verona
Dirigente Unità Organizzativa Protezione Civile Comune di Verona

 

 

Mercoledì, 22 Luglio 2020
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