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Incomprensibili e molto ingiusti i giudizi del senatore Salvini nei confronti della Polizia Locale nella trasmissione "Non è l'Arena" condotta da Massimo Giletti

di Giordano Biserni*

Le sorprendenti parole del senatore  Salvini nella trasmissione “Non è l'Arena” condotta da Massimo Giletti  ci lasciano perplessi. Affermare che "mandare vigili urbani o ausiliari del traffico a presidiare zona rossa è evidente che fa ridere" ci sembra incomprensibile.  Per vari motivi. Innanzitutto perché il termine "vigili urbani" è ormai legato a norme di oltre 40 anni fa e, seppur utilizzato da molti cittadini, non rappresenta la realtà da alcuni decenni. Le Polizie Locali dal 2000 in avanti si sono trasformate in veri e propri presidi del territorio, ormai gli unici ad avere il polso della situazione in città (gli anglosassoni la chiamano la "febbre") sono loro, con ancora più competenze di polizia stradale, polizia amministrativa, sicurezza urbana,  polizia giudiziaria, di contrasto alla microcriminalità e - ed è questo che forse dalla fretta è sfuggito - di ausilio alla pubblica sicurezza previo rilascio di apposita qualifica da parte dei Prefetti. Ed è con questa funzione - come disposto dal Ministero dell'Interno che il senatore da ex ministro dovrebbe ben conoscere - che stanno controllando centinaia di migliaia di persone,   le stesse Polizie Locali  hanno chiuso diverse "zone rosse" fornendo, il proprio apporto alle Forze di Polizia ex art. 16 della legge nr. 121/1981 pur con meno diritti e prerogative. Non lo meritano i 65.000 uomini e donne di piccole e grandi città, dove peraltro in piena emergenza hanno continuato ad effettuare i rilievi di incidenti stradali (ne rilevano due terzi del totale in Italia) e continuano ad eseguire trattamenti sanitari obbligatori, a fornire ausilio ai più deboli con il trasporto a casa di spese e buoni-spesa per le famiglie meno abbienti. Insomma oltre ai compiti "operativi" di legge anche quelli "sociali". Per questo non meritano proprio onorevole le sue parole umilianti. Gli stessi agenti delle Polizia Locali  ricordano che sotto  il suo Ministero non è stata neppure calendarizzata la riforma della Polizia Locale. Basteranno le scuse?
 

*Presidente ASAPS


L’indignazione delle Polizie Locali dopo le parole del senatore Salvini. Nella serata di lunedì il senatore si è poi scusato.

Martedì, 21 Aprile 2020
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