Polstrada, gli angeli che ci sono sempre
La lettera. Risponde il condirettore de "il Resto del Carlino", Beppe Boni
Bologna, 10 marzo 2020 - Desidero segnalare la massima efficienza e umanità della polizia stradale. Alcune sere fa la macchina di mia proprietà che stavo guidando mi ha lasciato a piedi. Ero sola, servizio taxi inesistente, non sapevo proprio come cavarmela.
Una pattuglia si è affiancata al mio mezzo e tempestivamente mi ha soccorsa. Oltre la massima operatività gli agenti hanno dimostrato una attenzione degna di nota e tutto si è risolto per il meglio.
Claudia Orioli
Risponde il condirettore de 'il Resto del Carlino', Beppe Boni
La sua lettera non avrebbe bisogno di commenti. La Polizia stradale italiana è una delle eccellenze della nostra società. Meriterebbe titoli sui giornali tutti giorni. La Polstrada è meno di altri sotto la luce dei riflettori perchè non sempre si occupa di indagini e inchieste che hanno risalto sui media. Eppure gli agenti sono Angeli dell'asfalto che macinano chilometri su chilometri fuori e dentro le autostrade, controllano paesi e città, incroci, rettilinei, curve, parcheggi di giorno e di notte, intervengono sugli incidenti o spesso danno una mano all'automobilista di turno che ha bucato una gomma, o la vettura in panne, in un posto scomodo. E come è accaduto a lei assistono chi si ferma a lato della strada con gentilezza, anche solo per chiedere "scusi, tutto a posto?". Quando vediamo gli agenti in piedi accanto all'auto con la paletta in mano tutti abbiamo timore di essere fermati con la fatidica frase "libretto e patente, prego". Sono amici, nessun problema.